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Mónica Boixeda
La musica classica è uno spazio per pochi prescelti. Vale a dire, tanto nella sua composizione come nella sua interpretazione, l’abilità tecnica e la destrezza naturale per potere relazionarsi a questo registro musicale è sempre più separata o isolata dalla vita quotidiana. Anche se il termine “musica classica” risale al 1800 esisteva da molto prima una tradizione greca. Questa musica si diffuse per mezzo della chiesa cattolica, incrociando frontiere, appropriandosi delle colonie, diffondendosi dalle corti più alte della vecchia Europa, fino a diventare popolare e a invaderci. Il Festival del Mediterrani questa volta propone un programma versatile ricco di pezzi chiavi dell’opera e due concerti indimenticabili. La prima presentazione sarà tratta dall’opera Tosca, con musica di Giacomo Puccini e libretti di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica. Divisa in tre atti, quest’opera fu presentata per la prima volta nell’anno 1900. Questo brano rappresentativo del verismo italiano è carico di violenza, intrigo, passione e dramma. Insieme a Madame Butterfly e a La Boheme, vale a dire insieme al meglio di Puccini. Tra gli interpreti stanno i riconosciuti Oksana Dyka nel ruolo principale e Aldo Heo nel ruolo di Sciarrone. Verrà inscenato anche Fidelio, unica opera del sordo più virtuoso di tutti i tempi: Ludwig van Beethoven. La direzione di scena sarà affidata a Pier’Alli e la musica all’Orchestra della Comunità Valenziana. Come ben sai Fidelio narra la storia di Leonora, protagonista dell’opera, la quale si camuffa da guardia facendosi chiamare “Fidelio”, al fine di liberare il suo sposo, Florestan, condannato a morte per ragioni politiche. Molto rock’n roll! Chi dice che le donne in passato non fossero super eroine? Alcune femministe...
Mónica Boixeda
Dal 18 al 21 Maggio a Barcellona si realizzerà una nuova edizione del Festival di Flamenco Ciutat Vella, organizzato dalla scuola di musica Taller de Músics. Giunto alla sua 18ª edizione, quest’anno il festival si amplia e comprende nuovi spazi, tra cui il “Mercat de les Flors” e il Teatro del CCCB, ed aggiunge nuove manifestazioni artistiche. Le numerose proposte di questo evento nel 2011 si riuniscono sotto il titolo “OMEGA”, ultima lettera dell’alfabeto greco che significa fine ma anche speranza di un nuovo inizio, di nuovi apporti innovatori affinché un nuovo ciclo inizi, e questo rappresenta il denominatore comune delle proposte presentate, che cercano di innovare e coinvolgono il pubblico in varie maniere. Il Flamenco, centro nevralgico della proposta artística di quattro giorni, è un genere di musica e danza nato in Andalusia a metà del secolo XVIII, nel cui sviluppo ebbero un ruolo fondamentale gli andalusi di etnia gitana. Ma il linguaggio della danza e della musica flamenca si è evoluto notevolmente dai propri inizi fino ad oggi, e l’intenzione del Festival Ciutat Vella è quella di presentare le nuove frontiere esplorate. La proposta artistica del festival è varia e multidisciplinare, e comprende anche il teatro e la performance, la música ed altre forme di ricerca artística che, nelle opere contemporanee,si mescolano con progressiva frequenza. Si mostrano quindi nuovi cammini possibili delle arti, nuove ibridazioni tra campi conosciuti, e si riserva un’attenzione speciale alle tecniche d’improvvisazione del flamenco. Molto importante in questo aspetto risulta l’apporto di Flamenco Empirico, un ciclo di ballo proposto dal Mercat de les Flors e curato da Juan Carlos Lérida e Belén Maya,...
Mónica Boixeda
La Cité de l’Architectura et du Patrimonine presenta l’installazione decorativa Suite Elle Décoration, realizzata dall’affermato stilista Jean-Paul Gaultier nell’antico appartamento di Jacques Carlu, architetto del Palais de Chaillot. La mostra, organizzata dalla rivista Elle e da Cité de l’Architectura et du Patrimonine, resterà aperta fino ad ottobre e si si può visitare il sabato e la domenica. L’installazione che Gaultier realiza in una vecchia casa di Parigi rappresenta la terza versione della Suite Elle Décoration che organizzano Elle e Cité de l’Architectura et du Patrimonine al fine di riaffermare l’importanza del disegno nella decorazione, mettendola all’altezza delle altre creazioni artistiche. Le due edizioni anteriori furono a carico di Christian Lacroix e Martín Margiela. Gaultier, provocatore e di rottura come sempre, ha realizzato la sua installazione decorativa con le classiche righe marinare bianco-azzurre, sebbene l’apartamento si trovi di fronte all’imponente Torre Eiffel. Lo stilista, abituato a vestire corpi, ha considerato come corpi inerti le pareti e i pavimenti dell’appartamento e li ha vestiti, mobili compresi, fatto che provoca un interesante gioco di forme e prospettive leggermente mosse, con sensazioni antropomorfe. I suoi giochi da enfant terrible hanno creato il suo stile nel disegno d’alta moda en el design. Nonostante non abbia una formazione accademica in disegno, Gaultier è uno degli stilisti che hanno rivoluzionato l’estetica rompendo i classici schemi sessisti della moda, promuovendo l’uso del kilts o gonne maschili nella sua collezione Hombre Objeto. L’irriverenza di Gaultier marca un prima e un dopo sulle passerelle, portando nei suoi disegni i segni della strada, affiancando ai suoi costosi vestiti i popolari pearcing e tatuaggi, e facendo sfilare modelle in là con...
Mónica Boixeda
Il 14 maggio dalle 7 all’1 del mattino tutti i musei di Barcellona saranno aperti a ricevere gli amanti della cultura e dell’arte, ed anche coloro che non ne hanno ancora il vizio ma che a cui interessa vivere una notte diversa, nella Notte dei Musei di Barcellona. La Notte dei Musei a Barcellona si inserisce nella ceebrazione che il Consiglio Nazionale dei Musei ha istituito come il Giorno Internazionale dei Musei 2011, e il cui lemma è Museo e Memoria. Questa giornata di porte aperte nei musei intende avvicinare i cittadini del mondo ai tesoro che vi si conservano e che sono patrimonio dell’umanità. Ed avvicinarli anche al lavoro di conservazione che tali istituzioni realizzano, visto che migliaia di grandi opere non esisterebbero senza tali spazi dedicati alla loro conservazione, mantenimento e cure speciali. La parola museo viene dal latino mus?um, e questa a sua volta dal greco m???????, ma significa entità pubblica o privata dedicata a conservare, proteggere, ricercare, comunicare e desporre collezioni che rappresentano alcun aspetto della vita umana. È per questo che esistono i musei di storia naturale, arte, vestiti, architettura, cera ecc. La concezione del museo è stata connessa alla visione dominante ed escludente sulla cultura. Storicamente sono stati costruiti per restringere l’accesso egualitario agli oggetti contenuti, visto che sono stati disegnati come luoghi per esperti o conoscitori. Tuttavia, negli ultimi anni tale idea ha cominciato a cambiare e i direttori di molte istituzioni si sono preoccupati per l’abbandono di questi spazi da parte del pubblico. Con questo fine, si ha iniziato a pensare in come attrarre di nuovo il pubblico alla cultura e...
Mónica Boixeda
Vale la pena che i governi locali incomincino a preoccuparsi di più per l´ecosistema. “Incomincino”, chiaro, perchè quello di “Go Green” ha nel tavolo più di 30 anni, e nonostante tutto continuiamo a convivere sempre con gli stessi problemi; le risorse naturali continuano a sparire, e sembra che gli sforzi non fossero mai già sufficienti. Ecocity & Industry 2011 porta sul tappettino alcuni domande relazionate alla conservazione dell´ecosistema, come soluzioni per l´industria ed i consumatori. Questa volta, Ecocity si presenta come “Soluzioni ambientali per l´industria e la città” e si celebra nelle installazioni della Fira di Barcellona, con proposte più che innovatrici; si toccheranno temi relazionati a residui (riciclaggio), acqua e rifiuti liquidi, aria, energie rinnovabili, pulizia urbana ed industriale, prevenzione di rischi lavorativi, tra gli altri. Bisogna risaltare l´importanza di questo evento non solo per le imprese in generale, bensì per i cittadini di Barcellona e, chiaro, il resto della Spagna e dell´ Europa. Durante la precedente Ecocity, realizzata nel 2009, si presentarono 160 espositori e ci furono circa 9000 visite. Tra la cose recenti che vennero presentate in quell´occasione, abbiamo potuto trovare i contenitori nuovi di Barcellona, adattati per persone con disabilità e che potranno essere già in uso da novembre 2011. A questo punto, dopo tutto questo io mi domando quanto tempo dovrà ancora passare affinché i governi locali mettano più rapidamente in pratica queste ingegnose proposte. Normalmente non sono solito scrivere su questi temi, ma è realmente allarmante l´usura che le nostre città generano nell´ecosistema. Se a quello sommiamo l´interminabile crisi economica ed il malessere generale che origina, le nostre città non smettono di essere...