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Mercato delle Pulci della Porta di Vanves Parigi

Parigi è una delle capitali europee dello shopping: quando arrivate in città non potrete perdervi per niente al mondo una visita al Mercato delle Pulci della Porta di Vanves, nel pieno centro della città, lì dove nacque il paesino medievale che si è convertito poi in una delle città più cosmopolite e moderne al mondo. Questo famoso mercato delle pulci parigino viene montato tutti i sabati e le domeniche dell’anno, non importa se sia festa, piova o nevichi ed è uno dei più frequentati dagli stessi parigini e dai turisti in citta. Qui potrete trovare di tutto, da magnifici abiti vintage a mobili antichi, alcuni restaurati e altri da restaurare e oggetti di decorazione del XVIII secolo. Il tutto ovviamente impregnato di tipica eleganza francese. Il nostro consiglio è semplice: arriva in uno degli appartamenti a Parigi con una valigia vuota o comunque acquistala una volta arrivati in città. Ti servirà per portare a casa le miriadi di acquisti al Mercato delle Pulci della Porta di Vanves. Ricorda che viene aperto in due posti diversi. Per tutte le informazioni pratiche ti consigliamo di visitare la pagina web, qui a fianco.  ...

Ristorante Amaya Londra

Le ragioni per andare Londra sono tantissime: vistare tutti i suoi splendidi musei ricchi di storia e opere d’arte uniche,  passeggiare e conoscere i suoi monumenti o approfittare dei suoi parchi pieni di verde. Ma in città ci sono anche alcuni ristoranti di rilievo. Se la cucina hindù è una delle tue preferite e desideri un posto tranquillo per poter passare una splendida serata uno dei migliori locali è Amaya. Amaya ha non solo il glamour e la sensualità dei ristoranti indiani ma anche una cucina squisita. Per questo motivo ha anche una stella Michelin. E’ un pò più caro della media ma allo stesso tempo la qualità del cibo è altissima e la tradizione è rispettata al massimo. Ha una cucina a vista così i clienti possono osservare come vengono preparati i piatti che hanno ordinato. Se la cucina indiana è una delle tue preferite e ti trovi nella città inglese andare da Amaya è davvero obbligatorio. La cosa migliore che puoi fare è affittare appartamenti a Londra e approfittare non solo di questo ristorante ma anche di tutte le attrazioni che ha da offrirti questo...
Joan Mirò, la scala d’evasione, a Barcellona

Joan Mirò, la scala d’evasione, a Barcellona

Mirò diceva ¨Quando dipingo una tela mi innamoro di lei, è un amore che nasce da una lenta comprensione¨. Mirò era un artista instancabile, poetico, implacabile, minuzioso, perfezionista, a volte ossessivo e mai soddisfatto di ciò che faceva, che ritoccava continuamente. Contraddittorio anche se fedele alla sua ricerca dell’autenticità. Nato a Barcellona nel 1893, inizialmente viene obbligato dalla famiglia a lavorare in un ufficio, sebbene sogni di essere un pittore. A differenza di un altro pittore spagnolo di fama internazionale, Picasso, Mirò fu discreto e cercò l’anonimato. ¨L’anonimo permette di raggiungere l’universale¨, diceva. L’esposizione è stata organizzata in forma congiunta dalla Tate Modern di Londra e dalla Fondazione Mirò di Barcellona, e ospita più di 150 opere dell’artista. La scala per l’evasione esprime la sua traiettoria dilatata, mostrando la sua tendenza all’isolamento contemplativo e all’impegno politico, con i momenti oscuri che fu costretto a vivere e che ovviamente non gli furono indifferenti. Nelle prime sale sono da evidenziare dipinti come la Fattoria e Paesaggio Catalano, che esplorano i vincoli con la sua Catalogna natale, soprattutto con Montroig, dove la sua famiglia possedeva una fattoria. È lì che Mirò scopre e inizia ad essere consapevole di voler diventare un pittore, ma non solo un pittore: un pittore catalano. Dopo un primo contatto con la pittura straniera, comincia con uno stile un po’ fauve e un po’ cubista, ma con una fortissima influenza della sua Catalogna, delle chiese e degli affreschi che trova nella sua terra. Prima di partire per Parigi ha l’occasione di esporre il suo lavoro a Barcellona, ma il pubblico non lo comprese. L’esibizione ci mostra anche l’importanza...
Sanja Iveković a New York

Sanja Iveković a New York

Un paio di anni fa, in un festival di performances che ebbe luogo a Parigi, l’artista croata Sanja Ivekovi?  protagonista della stupenda mostra antologica Sweet Violence che può essere vista presso il MOMA fino al prossimo 26 marzo (http://www.moma.org/visit/calendar/exhibitions/1148), presentò un’opera, Il gioco di Eva, in cui ricreava la celebre foto di Julian Wasser scattata nel 1962 in occasione della grande esposizione antologica di Marcel Duchamp presso il Museo D’Arte di Pasadena. L’immagine rappresentava l’influente ed enigmatico  artista francese, già ritiratosi da decenni dalla produzione artistica, intento a giocare a scacchi con la sua giovane amica e futura artista e scrittrice Eve Babitz, che di fronte all’ineccepibile aspetto abituale di Duchamp appariva completamente nuda. Sanja Ivekovi? decostruì la famosa immagine, una pratica abituale nella sua interessantissima produzione, ricreando la partita in modo che fosse lei stessa la donna, vestita di nero come Duchamp, mentre il suo avversario, il commissario del festival parigino, appariva completamente nudo. Mentre entrambi ricreavano la partita di Pasadena andavano recitando un dialogo formato dalle parole di un’intervista concessa dalla stessa Eve Babitz  e le cui risposte venivano proferite da Sanja Ivekovi?  che si metteva così  simultaneamnete, quasi quarantanni dopo lo scatto della foto originale, al posto di entrambi i protagonisti della scena. Questa performance testimonia il modo di lavorare  con testi  e immagini di Sanja Ivekovi?  così come l’orientamento femminista del suo lavoro, sempre incentrato sul problema del ruolo della donna nella società e nella Storia  con  una incisiva critica politico-sociale che abbraccia direttamente le tematiche più polemiche dei nostri tempi, attraverso strategie decostruttive estremamente sovversive ed attraenti. Performaces come Practice Make the Master, che...

Galleria Carla Sozzani Milano

In un luogo con profonde radici artistiche com’è l’Italia in generale e Milano in particolare non c’è da sorprendersi se proliferano tante buone gallerie d’arte contemporanea. Quella di Carla Sozzani  possiede  chiari ed ampi spazi dipinti di bianco in cui si succedono, ininterrottamente, un’esposizione dopo l’altra. Logicamente nel settore dell’arte contemporanea e d’avanguardia si presta particolare attenzione alla fotografia e alle opere in serie, ai nuovi materiali ed anche alle installazioni e  alle performaces che vengono ospitate ogni tanto nella galleria. Gli organizzatori hanno prestato particolare attenzione al negozio virtuale in cui  sono in vendita i cataloghi di tutte le mostre fatte finora. Il viaggiatore sibarita di passaggio per questa bellissima città in cui tutto è arte e design  non dovrà far altro che lasciare le valige in uno dei bei appartamenti a Milano � ed iniziare a girare  per le gallerie della città. Ovviamente quella di Carla Sozzani è una tappa obbligatoria. Se hai visitato qualche mostra o hai comprato qualche opera ci piacerebbe conoscere la tua opinione. La casella dei commenti è a tua completa disposizione. Noi rimaniamo dietro lo schermo nel caso avessi biosgno di altre...