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Mónica Boixeda
“La Society for International Hockey Research (SIHR) definisce così l´hockey su ghiaccio: è uno sport su ghiaccio in cui due squadre su pattini si sfidano, utilizzando mazze ricurve, a spingere un piccolo disco nella porta avversaria”. La definizione non descrive a pieno l´energia di questo velocissimo sport e l´atmosfera adrenalinica: la folla, la musica e il gioco pieno di azione sono il vero motivo per cui attira così tanti fan. Si inizia con due round preliminari con 8 squadre, giocati uno all´Hartwall Arena ad Helsinki e l´altro alla Globe Arena a Stoccolma. Ogni squadra gioca sette partite per qualificarsi ai quarti di finale dove le migliori 4 squadre si sfideranno a colpi di mazze. Le semifinali sono giocate a Helsinki. Le medaglie per il campionato del 2012 sono state disegnate da Tapio Kerttunen con un “Winning Goal” design. Helsinki è quest´anno la capitale mondiale del design. Kerttunen ha affermato quando ha disegnato le medaglie che “un design più moderno è la chiave di tutto”. I campionati mondiali di hockey cominciano ad Helsinki venerdì 4 maggio con la partita che vede sfidarsi USA e Francia. Giocheranno inoltre il Canada, la Svizzera, la Slovacchia, la Bielorussia, il Kazakhstan e, ovviamente, la Finlandia. I quarti di finale si disputeranno, sempre ad Helsinki, il 17 maggio, seguite dalla semi-finale il 19 maggio. La finale si giocherà il 20 maggio alle 19:30 sempre nella capitale ungherese. Potrete consultare gli orari su http://www.iihf.com/channels-12/iihf-world-championship-wc12/home/tournament-info/game-schedule.html. Altri eventi che si tengono all´interno del campionato sono il Charity Concert il 3 maggio all´Helsinki Arena, un concerto organizzato per la raccolta fondi destinati a finanziare l´hobby dell´hockey su ghiaccio per bambini con poche possibilità e...
Mónica Boixeda
Chicago è una delle opere musicali di Broadway rimasta in cartellone per più tempo. L’opera fu scritta dalla giornalista Maurine Dallas Watkins nel 1924 e adattata negli anni ’70 per lo spettacolo musicale. Dallas Watkins inizia a scrivere la sua opera dopo aver coperto per il Chicago Tribune il processo delle assassine Beluah Annan e Belva Gaetner,e aver ottenuto un’enorme popolarità con le sue cronache su questa sordida storia d’avarizia, violenza, corruzione ed adulterio. La storia aveva tutti gli elementi per un libretto teatrale e così lo realizzò. L’opera arrivò nelle mani di Gwen Verdon che la lesse, vide che aveva del potenziale come opera musicale e convinse il marito, Bob Fosse, a produrla. Fosse si interessò subito alla vicenda e chiese a Dallas Watkins di autorizzarlo a realizzare un adattamento, senza però risuscire a convincerla, nonostante le sue varie insistenze. Nel 1969, dopo la morte della giornalista, Verdon e Fosse acquisirono i diritti e poterono così realizzare l’opera musicale. Alla partitura musicale e alla sceneggiatura lavorarono Fred Ebb e John Kander che diedero all’opera lo stile vaudeville necessario ad un musical, enfatizzando un aspetto molto interessante che metteva in evidenza il conflitto centrale dell’opera: lo sguardo sulla giustizia e lo spettacolo nella società contemporanea. La prima fu nel 1975, con una grande aspettativa da parte del pubblico e critiche miste. Si mantenne in cartellone fino al 1977. Nel 1996 uscì nuovamente, con ulteriori modifiche che attirarono più pubblico. La scenografia minimal e la grande affluenza di pubblico ne fecero il musical che recuperò più rapidamente l’investimento nella storia di Broadway. La storia, come nella realtà, è ambientata a...
Mónica Boixeda
Chicago è uno dei musical di Broadway che vanta più giornate in programma. L´opera venne scritta dalla giornalista Maurine Dallas Watkins nel 1924 e riadattata negli anni ´70. Dallas Watkins scrive l´opera dopo aver parlato nel Chicago Tribune del processo alle assassine Beulah Annan e Belva Gaetner, riuscendo a ottenere grande popolarità grazie alle sue cronache su questa storia sordida dove cupidigia, violenza, corruzione e adulterio sono gli elementi perfetti per una scenografia teatrale. Ed è da qui che comincia a scriverla. L´opera arriva nelle mani di Gwen Verdon, che dopo averne intuito il grande potenziale, chiede al marito Bob Fosse di produrla. Fosse comincia a muoversi rapidamente e chiede a Dallas Watkins che lo autorizzi ad adattare l´opera, senza però convincerla, nonostante l´insistenza. Nel 1969, dopo la morte della giornalista, Verdon e Fosse ereditano i diritti dell´opera e riescono a mettere in scena in musical. Fred Ebb e John Kander lavorano alle musiche e alla sceneggiatura: sono loro che riescono a dare all´opera quello stile vaudeville necessario per un musical, riuscendo a enfatizzare un aspetto molto interessante che metteva in rilievo il conflitto centrale dell´opera: lo sguardo sulla giustizia e lo spettacolo nella società contemporanea. Il musical viene messo in scena per la prima volta nel 1975 e le critiche sono discordanti. L´opera rimane in programma fino al 1977. Nel 1996 viene rimesso in scena con un nuovo adattamento. La scarsa scenografia e l´affluenza di pubblico lo convertono in uno dei musical più redditizi di sempre e che riuscì a salvare Broadway. La storia del musical è ambientata a Chicago negli anni ´20, anni di corruzione, mafia, gioco d´azzardo e alcool clandestini, dove poliziotti, giudici, politici e pezzi...
Mónica Boixeda
Il vintage non è una moda e nemmeno una tendenza. È piuttosto un’attitudine: quella di saper guardare oltre la novità e riconoscere la qualità e la bellezza contenute in certi oggetti antichi. Mentre il collezionista conserva e non dà una seconda opportunità agli oggetti antichi o di antiquariato, l’appassionato di vintage, o colui che inizia ad introdursi in questo terreno, vuole recuperare le cose di ieri per incorporarle nell’oggi, nella vita quotidiana. Se pensiamo solo alla moda, sembra che certe serie TV di successo come la pluripremiata “Mad men¨ abbiano contribuito a riabilitare e a ravvivarre non solamente un’attitudine di vita, ma anche una peculiare forma di vestire. Senza andare troppo lontano, un esempio di questa tendenza è visibile nel revival del “New Look” (sebbene abbia più di sessant’anni) proposto negli anni Sessanta da Christian Dior. Gonne vaporose strette in vita che arrivano a mezzagamba accompagnate da giacche rigorose facevano furore tra le signore eleganti di un tempo, così come tra le celebrità di oggi. Parallelamente a questa reinterpretazione, i maniaci della moda di mezzo mondo impazziscono per le borse tipiche degli anni cinquanta o sessanta, soprattutto di pelle di coccodrillo o caimano. La marca Lucille de Paris (attiva quasi fino agli anni Settanta nella città di New York), per fare solo un esempio, è al primo posto in quanto a prezzi alti, visto che solo in rare occasioni i suoi pezzi scendono al di sotto dei 250 dollari. Se la borsa si trova in buone condizioni può arrivare tranquillamente fino a 500 dollari. Sebbene in Spagna la tradizione del vintage non sia tanto coltivata, la passeggiata di Penelope...
Mónica Boixeda
BAM Café di New York Questa storia ha avuto inizio 150 anni fa, in un luogo appartato di ciò che allora era (ancora) il Nuovo Mondo. Lì, in una città portuaria che proiettava enormi grattacieli, nel quartiere degli bohémien e degli artisti per eccellenza, in un vecchio edificio abbandonato, nasce il BAM Café, vale a dire il luogo di incontro della Brooklyn Academic of Music. Da qui passano uomini d’azione, oratori e artisti, soprattutto molti artisti, di tutti i generi possibili, giunti qui inizialmente da tutti gli angoli di questo pezzettino di mondo, in seguito da qualsiasi punto del pianeta. La concorrenza affluiva man mano che si organizzavano manifestazioni diverse, così che i promotori dell’evento non trovarono alcun altro rimedio che trovare una nuova sede più ampia e adeguata, stavolta nella Avenue Lafayette, centro nevralgico di una Brooklyn che è più dei suoi teatri. Da qui passarono ballerine e ballerini sia statunitensi sia provenienti dall’altra sponda dell’oceano, come l’incantevole Isadora Duncan (nel lontano 1908) o il russo Nureyev (alcuni decenni più tardi, nel 1962). Ma anche i concittadini più illustri non persero l’occasione di comparire su questa scena: tra questi il presidente Franklin Delano Roosevelt, colui che salvò gli Stati Uniti dalla Grande Depressione grazie al suo “New Deal”. Nel 1940 la sua presenza riempì il teatro al completo e fece sì che più di 6.000 persone rimanessero ad ascoltare il suo discorso dalla strada. “Crossing Brooklyn Ferry” Con questo nome si intende un ciclo di concerti di musica di tutti i generi, della durata di tre giorni. Rimane tuttavia la caratteristica poliedrica del BAM, durante il quale si...