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Mónica Boixeda
La capitale dell’Austria, oltre ai suoi giardini e zone ricreative alberate (come quelle del Palazzo Belvedere) ha due grandi parchi molto diversi tra loro. Il primo è caratterizzato dalle mura di cinta del Palazzo Schönbrunn e dai suoi bei giardini annessi, il secondo è noto come Prater di Vienna. Se il primo dispone di fontane monumentali, grandi archi di trionfo, lo Zoo e la Casa delle Palme (la fotogenica serra in vetro) il secondo offre diverse occasioni di sport per visitatori e locali. Mentre il primo, quello di Schönbrunn, è disegnato da un lineare e curatissimo progetto di giardini alla francese ( con il suo susseguirsi di staccionate di legno, laghi con cascate, sentieri rettilinei e labirinti vegetali), il Prater assomiglia di più ad un bosco naturale. Ovvero, se il Schönbrunn sembra essere fatto per essere guardato e ammirato il Prater è per eccellenza il parco per il tempo libero di Vienna. E spieghiamo perchè. Quello che fu un’ antica riserva di caccia imperiale aperta al pubblico “plebeo” (visto che quello nobile ne approfittava già da molto tempo ) alla fine del XIX secolo, attualmente è destinato al tempo libero ed allo sport familiare. Andiamo per parti altrimenti ci perdiamo in questo spazio immenso, inizio mettendo la pagina web del posto dov’è indicata l’agenda d’attività che, come c’era da immaginarsi, si rinnova costantemente http://www.prater.at/. Bene, il Prater di Vienna è diviso da un estremo all’altro da un viale di oltre 5 chilometri di lunghezza, fiancheggiato da bellissimi castagni secolari. Una passeggiata per questo luogo (sono ammesse le biciclette ed i pattini ma, ovviamente, non i mezzi a motore) sarà...
Mónica Boixeda
Lontano dal trambusto della folla, l´inquinamento e l´urbanizzazione sfrenata, a pochi passi di Barcellona, si trovano le grotte che compongono il Cap de Creus (Capo Creus). Un susseguirsi di spiagge appartate quasi inaccessibili, bagnate dalle acque chiare e trasparenti del mare, un deserto con un susseguirsi di pinete e macchia mediterranea, paesini che custodiscono tradizioni del passato … tutto questo e altro ancora troveranno i viaggiatori a Cap de Creus . Qui il tempo sembra rallentare, in un paesaggio nel quale l´uomo vive in armonia con la natura, sorvolata da stormi di uccelli che migrano da nord a sud e da sud a nord. E poi il mare, un vero e proprio paradiso per i subacquei, e la spiaggia … ah, le spiagge! Le spiagge di Cap de Creus sono di sabbia fine, ai piedi delle montagne (non per niente siamo all’estremità dei Pirenei), pervase dal profumo di maggiorana o timo che si confonde con quello dei fiori selvatici e lambite dall’acqua di mare trasparente che lascia intravedere i pesci piccoli che si avventurano a riva per cibarsi delle alghe marine. “Un luogo creato per gli dèi”, ebbe a dire Salvador Dali, un celebre visitatore estivo di questi lidi nel negli anni Venti, quando le avanguardie scuotevano la Spagna più vetusta. Un luogo che frequentò fino alla morte. In uno di queste località, Cadaqués, aveva la sua residenza estiva la coppia formata da Gala e Salvador Dalí e a quattro passi dal mare si trova il Castello di Púbol, testimonianza eccellente della peculiarità di questo genio surrealista. Qui “è una delizia sentire il passare del tempo, goccia a goccia”,...
Mónica Boixeda
In uno dei post del nostro blog abbiamo scritto che esistono città che vengono condizionate dal loro lato più colto. Una tra le tante è Vienna, grazie alle sue orchestre di musica classica, all´opera, ai festival di musica jazz, all´Isola dei Musei e a tanta altra offerta culturale. La capitale austriaca non vive solo grazie ai numerosi eventi culturali, ma anche ai numerosi locali alternativi dove poter ascoltare rock e pop indipendente, e tutto ciò che viene incorporato all´interno della casella dei movimenti suburbani. Alla fine degli anni ´70 un gruppo di giovani occupò diversi edifici abbandonati per poterli poi riutilizzare come spazi d´arte. Nonostante poco tempo dopo furono cacciati, riuscirono a barricarsi in un antico mattatoio, che venne trasformato e convertito in uno spazio fondamentale per la vita culturale viennese come risulta essere oggi giorno. Stiamo parlando dell´Arena di Vienna, un locale al servizio dei cittadini formato da diverse sale, un cinema all´aperto e una sala per concerti, per i numerosi concerti di ogni stile musicale offerti dallo spazio. Nonostante il locale nacque con un obiettivo sovversivo, dai suoi palcoscenici sono passati artisti internazionali del calibro di Leonard Cohen, che si innamorò dell´Arena. L´Arena di Vienna, gestita ancora dai promotori iniziali da oltre trent´anni, è su internet e sui social network. Con lo slogan Love music, hate fascim, l´Arena organizza ogni giorno concerti, attività, corsi, esposizioni, corsi, tavole rotonde e tanto altro. Il 26 giugno suonerà nel locale il gruppo di musica indipendente Snow Patrol che presenterà l´ultimo disco, il sesto, intitolato Fallen Empires di cui vi mettiamo un video con le parole dell´ultimo single, nel caso in cui vogliate studiarla per poterla cantare a...
Mónica Boixeda
La controversa femminista americana Camille Plagia ha scritto negli anni Novanta del XX secolo un libro sul grande film di Alfred Hitchcock “Gli uccelli”, in cui si enfatizzava con particolare attenzione e originali sfumature freudiane la mania di Melanie Daniels, il personaggio femminile principale, interpretato da Tippi Hedren, di non separarsi dai dalla borsetta fino ad afferrarsi a essa con fermezza, come fosse l´unica cosa ancora in grado di prevenire il crollo di quell´opera d´arte che è l´identità di fronte al mondo e in particolare di fronte al mondo degli uomini. In effetti nel momento in cui perde la borsa le conseguenze sono enormi. In effetti esistono pochi altri accessori tanto suggestivi, polisemici e duttili come le borse, alle quali è dedicato quasi interamente il curioso e interessante Tassen Hendrikje Museum di Amsterdam (http://www.museumofbagsandpurses.com/), che si vanta di poter ospitare nelle sale di un incredibile palazzo seicentesco la più grande collezione di borse di tutto il mondo, per un totale di oltre 4.000 borse, portamonete, borsette, bauli, valigie, zaini, valigie, scatole e altri accessori relativi alle epoche dal Medioevo in poi. Insieme a questa sorprendente collezione permanente, il cui segno distintivo è l´attenzione rivolta alla borsa in tutta la sua varietà di forme, funzioni e materiali, il museo organizza anche mostre permanenti di borse internazionali e designer internazionali, focalizzandosi sui modelli che hanno cambiato per sempre la moda e lo stile di vita di ogni società. Tutto questo da solo basterebbe per motivare almeno una visita al museo, ma il suo valore è ancora più grande per l´elegante edificio storico, che mostra i pezzi e le magnifiche sale dal...
Mónica Boixeda
Il 29 giugno nel Times Union Center di Albany, a New York, si esibisce in concerto la band hard rock americana Aerosmith. Il concerto fa parte dell’incontro annuale del gruppo con il pubblico newyorkino che ama le loro tipiche sonorità. Gli Aerosmith sono nati nel 1970 e sono formati da Joe Perry, chitarrista; Steve Tyler, cantante; Tom Hamilton, bassita; Joey Kramer, batterista; Brad Whitford, chitarrista. Inizialmente facevano parte della band anche Jimmy Crespo, Ray Tabano e Rick Dufay. Nel 1972 gli Aerosmith firmarono un contratto con la Columbia Records per lanciare sul mercato i loro dischi, che ebbero un immediato successo ottenendo vari dischi di platino per le vendite. In soli tre anni la band si è consolidata sia come gruppo che musicalmente, e con l’album Toys in the Attic si convertì in una stella del mondo del rock. Già alla fine degli anni ’70 erano famosi in tutto il mondo grazie alle loro caratteristiche sonorità che li accompagnano tutt’oggi. Ma la rapida ascesa, le estenuanti giornate in tour e in sala d’incisione hanno cambiato il gruppo, ed il consumo di droghe pesanti si è insinuato tra alcuni membri, provocando rapporti conflittuali e abbandoni della band. Tali complicazioni causarono un periodo di stallo nella produttività del gruppo, per cui tra il 1980 e il 1984 fu lanciato un solo album, Rock in a Hard Place, che vinse un disco d’oro invece che uno di platino come gli album precedenti. Fu solo nel 1987 che gli Aerosmith riuscirono a recuperare l’affetto del pubblico, con il disco Permanent Vacation, che raggiunse i livelli di successo degli anni ’70. Negli anni Ottanta e Novanta furono lanciati nuovi lavori con notevole successo, che li...