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Mónica Boixeda
Il 9 luglio Maçka Küçükçiftlik Park di Istanbul ospiterà il concerto della rock band britannica Duran Duran, che presenteranno la loro nuova produzione , All You Need is Now. Duran Duran la band britannica che rappresenta al new wave degli anni 80 ed è attualmente formata da John y Roger Taylor (voce e basso), Simon Le Bon (voce), Dominic Brown (chitarra) e Nick Rhodes (tastiere e batteria). All’epoca del loro maggiore successo si distinsero per la loro estetica glamour che fece impazzire milioni di teenager. Oltre a ciò i Duran Duran erano e sono un eccellente gruppo musicale, nato con l’intenzione di essere una band con l’energia musicale dei Sex Pistols, ma con ritmi ballabili allo stile di David Bowie e Roxi Music. Per il nome del gruppo si ispirarono al film Barbarella (1968), del direttore Roger Vadim, dove il protagonista villano si chiamo Dr. Duran Duran. Il film di fantascienza interpretato anche da Jane Fonda e considerato all’epoca come un film audace ed erotico. Gli inizi della band furono difficili, dato che suonavano di sera e di giorno lavoravano con portieri e camerieri o DJ. Nel 1981 uscì il loro primo album. Il singolo Planet Hearth arrivò al posto n.12 della classifica Top 20 britannica. Il singolo che raggiunse i primi posti fu Girsl On Film. Nel 1982 lanciarono il loro secondo album, Rio. La principessa Diana dichiarò che sono la sua band preferita. La stampa britannica diede loro il soprannome di The Fab Five. Il loro rapido successo, gli estenuanti tour e le registrazioni portarono il gruppo a divergenze creative nel 1985. John e Andy Taylor...
Mónica Boixeda
Risulta difficile non pensare alla band americana Pearl Jam, che il 26 e 17 giugno darà un concerto nella cassa magica nuova fiammante del Ziggo Dome di Amsterdam http://www.ziggodome.nl/, come a degli autentici sopravvissuti. Dopo tutto sono uno dei pochissimi gruppi rimasti attivi del cosiddetto suono-Seattle della prima metà degli anni Novanta, che non è dir poco. Insieme ai Nirvana cappeggiarono il movimento grunge, polarizzato mediaticamente da queste due band in una rivalità che somigliava molto a quella tra Rolling Stones e Beatles negli anni Sessanta. A differenza di questi ultimi, tuttavia, i membri dei Pearl Jam diedero effettivi segali di essersi calati nel ruolo di antagonisti dei Nirvana assegnatoli dalla stampa, nonostante i molti punti di contatto tra i due gruppi, catapultati soprendentemente e repentinamente nel mondo delle star, e diventando un esempio di stile di vita per una parte importante di tutta una generazione. Fu solo a seguito del sucidio di Kurt Cobain nel 1994, causato dalla sua incapacità di accettare che il gruppo si trasformasse in una delle band più oggettificate e popolari del pianeta, e dall’impossibilita di convivere con il fatto che l’angoscia esistenziale e l’ira antisistema delle sue memorabili canzoni venisse spettacolarizzata e trasformata in un richiestissimo oggetto di consumo, che Eddie Vedder, il cantante e leader carismatico dei Pearl Jam, sembrò rendersi conto dell’assurdità dell’aver contribuito in una certa maniera alla suddetta competizione con chi era un pari e un amico dagli interessi comuni e dalla storia condivisa di marginalità. La tragica scomparsa di Cobain rese impossibile sapere che direzione avrebbe preso la sua musica nel futuro, da solo o con altri compagni...
Mónica Boixeda
Chi viaggia da sempre sa che il miglior periodo per visitare la città di Vienna è fine primavera o inizio estate, quando le giornate, sempre più calde e soleggiate, si allungano promettendo giorni di relax e felicità. Quella che un tempo fu l´antica capitale di un fortissimo impero, si tira a lucido per l´occasione ed è un vero spettacolo passeggiare lungo gli splendidi giardini alla francese, pieni di fiori multicolore e curatissime siepi. Questi giorni sono quindi perfetti per passeggiare, rilassarsi e conoscere la città. Il Cirque du Soleil a Vienna Se avete la fortuna di trovarvi nella capitale austriaca nella prima settimana d´estate, ricordatevi che in città si terrà lo spettacolo Alegría del famoso Cirque du Soleil. Allo spettacolo della città si aggiunge quello del circo più famoso del mondo, con numeri di acrobazie impossibili, scenografie degne di una super produzione di Hollywood e musica dal vivo. Lo spettacolo si terrà da mercoledì 20 a sabato 24 giugno al Stadhalle (lo stadio municipale), di fianco alla ferrovia e con un´estetica futurista. E nonostante l´edificio abbia già compiuto i suoi 50 anni (venne costruito tra il 1954 e il 1958), sembra venuto fuori dallo studio di un architetto contemporaneo. I prezzi dello spettacolo variano a seconda della posizione, da 22,50 € a 94,50 €. Per maggiori informazioni su biglietti, luogo, prezzi, consultate la pagina http://www.stadthalle.com/events/Cirque-du-Soleil-Alegria/6195 Alegría del Cirque du Soleil Sì, lo spettacolo si chiama Alegría, in spagnolo, e viene presentato con questo nome in giro per tutto il mondo. I suoi creatori (mangiatori di fuoco che un giorno pensarono di riunire gli artisti di strada in un tendone da circo) hanno voluto chiamare...
Mónica Boixeda
Il termine ¨notti bianche¨ non indica solo al fenomeno che avviene ogni anno intorno al solstizio d’estate in virtù del quale in Lapponia ed in alcune città del nord d’Europa come San Pietroburgo per una intera stagione non scende mai la notte. Si riferisce anche a un racconto breve di Dostoievski segnato, come la maggior parte della sua produzione letteraria, da una certa concezione dell’attesa. In una celebre conferenza data negli anni Ottanta alla Fermis di Parigi, senza menzionare in alcun modo lo straordinario adattamento cinematografico del racconto dell’autore russo realizzato da Visconti, Gilles Deleuze teorizza in maniera ammirabile le ragioni che possono muovere un cineasta di adattare un grande romanzo, che in sua opinione si trovano in diretta relazione con l’eventuale corrispondenza tra le idee espresse nel libro e le idee del regista sul cinema, producendo così un incontro straordinario. A esempio, secondo lui una delle possibili spiegazioni dell’interesse di Kurosawa per Dostoievski è da ricercarsi nel fatto che nei racconti di quest’ultimo i personaggi, frequentemente caratterizzati da una condizione di grande mobilità, inquietudine ed agitazione, dimenticano spesso dell’obiettivo delle proprie azioni, indipendentemente dal grado di urgenza degli assunti di cui apparentemente si occupano, persino in caso di questioni di vita o di morte. Ne consegue che le emergenze trascendentali in cui tali personaggi sembrano sempre intrappolati perdono consistenza, davanti all’incertezza di fondo derivata dal fatto che si presentano sempre questioni più urgenti dalla natura totalmente sconosciuta, che li trattengono a verificare di cosa si tratti, di solito senza riuscirci. È presente la certezza dell’esistenza di un problema più profondo che tuttavia resta oscuro, sebbene all’improvviso ci si...
Mónica Boixeda
Dal 31 maggio al 29 giugno approfitta del festival della musica di Istanbul, un mese di concerti e presentazioni della migliore musica classica e contemporanea. Recarsi a Istanbul è un’esperienza che ogni vero viaggiatore deve vivere. Camminare per Istanbul durante l’estate, per le strade di una delle città più antiche della storia occidentale e orientale, sotto un sole cocente e un cielo celeste, accarezzati da un vento fresco in mezzo a una folla di persone che viene da ogni parte, gente del luogo e turisti. Parchi, vicoli, ristoranti, bar e cibo all’aria aperta, bazar e Mezquita, il tutto presente in una città che si modernizza velocemente. Da Istanbul sono passate culture tanto importanti come quella romana, quella egizia, quella greca. La ricca cultura turca inoltre, dai racconti fantastici e dall’indescrivibile bellezza, ha saputo reagire in modo dinamico di fronte ai profondi cambiamenti sociali, storici ed economici. La Istanbul di oggi si presenta al viaggiatore in modo sempre diverso , caratterizzata da una cultura intenazionale e da molta arte moderna e contemporanea. Istanbul viene promossa così come un punto di incontro culturale fra tutte le nazioni, dimostrando definitivamente il suo potenziale come metropoli emergente. Per il suo carattere cosmopolita molti chiamano Istanbul la “New York d´Oriente”. Con una costante migrazione proveniente da tutto il mondo, la diversità culturale di questa città continua a crescere ogni anno e vanta un pubblico internazionale assetato di arte, musica e cultura. Tra gli eventi culturali più importanti dell´anno figura il Festival della Musica di Istanbul, il quale celebra il suo quarantesimo anniversario proprio nel 2012. Promosso dalla Fondazione per la Cultura e le Arti...