Quello che è successo l´11 settembre va molto aldilà della tragedia e dell´orrore umano. Migliaia di vite perse in un atto violento che si è ripercosso a livello globale, e del quale, effettivamente, viviamo ancora le conseguenze oggigiorno, senza che si sia potuta migliorare o controllare la situazione politica degli Stati Uniti. Di conseguenza, l´effetto dell´attentato al World Trade Center ha echeggiato in tutto ilmondo, come un´ondata di paura e violenza. Quella che Bush ha chiamato la “Guerra contro il Terrore” continua ancora oggi a pesare sui cambiamenti del governo, sull´amministrazione Obama, e su altro. L´esecuzione di Saddam Hussein, o la recente supposta morte di Osama Bin Laden, non ricuciono ancora la grande cicatrice che ancora lacera l´inconscio collettivo da quell´undici settembre.
Lasciando per un momento da parte le morti, l´undici settembre è stato probabilmente l´operazione terroristica meglio elaborata della storia. A livello concettuale, l´esecuzione di questa operazione è molto più complessa di un attentato. La data è stata scelta con sicurezza, considerando che il 911 è il numero d´emergenza che si utilizza negli Stati Uniti. Quale miglior scelta per entrare nell´inconscio collettivo in maniera così violenta? Il 911 è probabilmente il numero che viene composto più spesso in un paese come gli Stati Uniti, dove la violenza e l´accesso alle armi sono il pane quotidiano. Ogni volta che il numero viene digitato, inconsciamente si ritorna a quella fatidica data. Allo stesso modo, il World Trade Center, con le sue due torri principali, era di per sè un´allusione a quello stesso numero, l´11, due linee che si stagliano verso l´alto. Il crollo di queste due torri, la caduta di ciò che rappresentano, colonne immaginarie su cui si regge l´economia globale, è parte fondamentale della crisi mondiale, che affligge tanto gli Stati Uniti quanto l´Europa. Oltre a questi sottili giochi simbolici, l´attentato è stato trasmesso in tempo reale e su scala mondiale. Il mondo intero ha potuto comprovare, grazie ai mezzi di comunicazione sparsi in tutte le parti del mondo, come le torri sono cadute una dopo l´altra, e come persone innocenti e disperate sono saltate fuori dalle finestre cercando di salvarsi dalle fiamme e dall´asfissia, andando incontro ad un´altra morte.
Esistono molte teorie attorno alla caduta del World Trade Center e all´11 settembre. Si possono trovare video in cui si spiega che l´attentato è molto probabilmente una cospirazione dello stesso governo degli Stati Uniti, sfruttata come pretesto per invadere l´Iraq e poter mettere le mani sulla risorsa principale del paese: il petrolio. Allo stesso modo, davanti ad un´economia in crisi, non c´è miglior affare o alternativa per gli introiti delle industrie del finanziare una guerra. A dieci anni dall´attentato, la guerra continua, e ha prosciugato diversi milioni di dollari, spesi in un conflitto inutile, che affligge tutto il mondo.
Oggi l´atto di occupare le strade a Wall Street è un chiaro segno di come questo sistema basato sul terrore non sia efficace come un tempo, e lascia sperare che sia il governo degli Stati Uniti, sia i grandi investitori, reagiscano finalmente, e trovino una soluzione per il caos economico in cui versa il mondo intero.
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