End Google Tag Manager -->
GLOBAL SHORT RENTALS

Let us face the future alla Fundación Miró

Addentrarsi nel bellissimo Montjuic e camminarci per un bel po’ è sempre un’attività abbastanza gratificante. Se ci si stanca basta ammirare la vista sul mare per ristorare l’animo e ritrovare le forze vitali. Se, oltre alla natura, colui che passeggia è interessato all’arte, potrà sentirse doppiamente ricompensato dalla quantità di spazi e musei capaci di destare la sua ammirazione ed entusiasmo.

let-us-face-the-future

Tra essi è da segnalare lo splendido edificio di stile razionalista e ispirazione mediterranea di Joseph Lluís Sert che ospita la Fundació Joan Miró (Parc de Montjuïc s/n).

È proprio qui che, fino al próximo 20 febbraio, si potrà ammirare, insieme alla eccezionale collezione permanente delle opere di Miró, la mostra Let Us Face de Future, che presenta ottantotto opere di artisti britannici procedenti da prestigiose collezioni sia pubbliche che private, e realizate tra gli anni 1945 e 1968. Tra gli artisti presenti ci sono personaggi influenti e importanti nella storia dell’arte come Henry Moore, Francis Bacon, David Hockney, Anthony Caro, Lucien Freud, Bridget Riley, Leon Kossoff, Frank Auerbach, Eduardo Paolozzi o Richard Hamilton. Indubbiamente la mostra, affiancata da un interesantissimo ciclo di conferenze, vuole andare più in là della mera presentazione d’una collezione di pezzi isolati di una serie di artisti in vista. Il suo obiettivo è indicare una specie di traiettoria nel panorama artistico e sociale del Regno Unito negli anni della costruzione del wellfare laborista, difendendo la tesi secondo la quale durante questo periodo si crearono le condizioni ottimali per la grande esplosione creativa che ebbe vi luogo, soprattutto a Londra, negli anni Sessanta. Una vera rivoluzione culturale i cui leader, prodotti dalla democtratizzazione dell’accesso all’eduazione e del lavoro pedagogico della BBC, per la prima volta nella Storia non appartenevano in forma maggioritaria alle classi agiate.

Da ciò deriva il titolo della mostra, visto che Let Us Face the Future (Guardiamo in faccia il futuro) fu lo slogan del partito laburista nelle elezioni del 1945, quando contro ogni pronostico, sconfisse alle urne i conservatori di Winston Churchill, nonostante sotto il suo governo gli inglesi fossero riusciti, dopo molte sofferenze, a soprvvivere agli attacchi tedeschi e alla fine a vincere la guerra. È in questo momento che comincia la promettente nuova era della società británica che l’esposizione vuole testimoniare. Una testimonianza particolarmente opportuna di questi tempi, dato il modo in cui il wellfare è stato progresivamente smantellato dai tempi di Margaret Thatcher e oggigiorno deve fare i conti con la minaccia della sua potenziale sparizione, se il Primo Ministro conservatore David Cameron riuscisse a mettere in pratica il suo programma politico fino alle sue estreme conseguenze.

Per maggiorni dettagli visiti la web : http://www.fundaciomiro-bcn.org/exposicio.php?idioma=6&exposicio=3230&titulo=Let%20Us%20Face%20the%20Future

 

?

Paul Oilzum Only-apartments AuthorPaul Oilzum

La mostra è stupenda, anche se a volte si sente la mancanza di un maggior numero di opere della cultura pop, a fianco di quelli provenienti dal mondo dell´arte, per descrivere davvero quella nuova forma di vita nata in quegli anni. Si affittano appartamenti a Barcellona faresti male a perdertela.

Sara Frau Only-apartments TranslatorTradotto da: Sara Frau