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Enciclopedia di Istanbul

Pochi luoghi al mondo hanno dato luogo a tanta letteratura come Istambul, la antica capitale Bisanzio. Tra tutti I libri che la città ha ispirato, forse il più particolare è l’ambizioso progetto di scrivere un’Enciclopedia di Istambul, la prima enciclopedia del mondo su una città, concepito dallo scrittore turco e grande amante della città Re?at Ekrem Koçu (1905-1975).

enciclopedia estambul

Si trattava di un progetto colossale in cui Koçu combinava in modo indimenticabile letteratura e storia attraverso un seducente mix di strain racconti, curiosità, informazioni verosimili e materiale da almanacco, creando uno scenario favoloso in cui spiccava l’immagine di una città che invitava al sogno e alla nostalgia. Koçu stesso passò tutta la  sua infanzia assistendo alla graduale disintegrazione dello stato Ottomano, e alla condanna della Turchia a una povertà che avrebbe impiegato decenni ad estinguersi. Questa dolorosa decadenza probabilmente condizionò il tono malinconico e amaro della sua scrittura, nonostante lui sostenesse che, al contrario, Isambul fosse l’unica cosa che lo consolava dal sentirsi un fallito.

Nell’enciclopedia, attraversata da un snesuale omoerotismo che si diverte e si compiace alla minima occasione nell’ammirare la bellezza dei corpi dei ragazzi, si trovano episodi memorabilia come quello dell’equilibrista che, con la scusa delle celebrazioni per la circoncisione del principe Mustafa nel secolo XVIII attraversò il Corno d’Oro tendendo corde tra gli alberi delle navi. O storie come quella della creazione di un cimitero di boia a Karyagdi, visto che non erano considerati degni di essere seppelliti con il resto dei mortali. O quella di Osman e madame Upola, due folli dell’epoca di Abdülhamit II a cui fu vietato l’accesso al ponte di Galata perché quando si incontravano litigavano aspramente. La qual cosa rendeva molto più evidente il fatto che lui andasse sempre nudo per la strada e lei, invece, avesse l’abitudine di mettersi addosso tutto quello che trovava.

Re?at Ekrem Koçu non evitava i dettagli macabre e le storie scabrose di torture, omicidi e vendette. Nonostante il suo sforzo di documentazione –passava la maggior parte del suo tempo in librerie, biblioteche ed archive, cercando testimonianze a cui poter dare valore storico-, uno deigli elementi più affascinanti del suo libro infinito e necessariamente inconcluso è l’impossibilità di stabilire se le storie che racconta siano reali o inventate, visto che il libro intero si legge, come la città stessa, come una favola.

Nel 1951 Koçu dovette interrompere la sua enciclopedia per mancanza di soldi. Era riuscito a scrivere mille pagine che non lo fecero superare la lettera B. Nel 1958 riprese in mano il progetto non abbandonandolo fino al 1973, poco prima della sua morte. Dopo aver scritto undici volume non era ancora andato oltre la lettera G.

 

 

Paul Oilzum Only-apartments AuthorPaul Oilzum

In quest´opera ineguagliabile si trovano alcuni dei racconti dove meglio risuona lo spirito di una città prodigiosa come il libro. Basta affittare appartamenti a Istanbul per sperimentarlo.

__ Only-apartments TranslatorTradotto da: __