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Siamo tutti informati su ciò che sta succedendo in questi giorni a New York, sui grandi sforzi compiuti dal movimento Occupy Wall Street per fermare la tremenda macchina che alimenta la crisi che sta per spingere tutti noi verso la comune catastrofe economica. Giorno dopo giorno, grazie ai social network, stiamo al passo con tutto ciò che succede a livello globale relativamente all’attivismo e ai movimenti politici di migliaia di giovani, studenti, disoccupati, attivisti. I social network hanno reso possibile che un’idea molto semplice come quella della protesta pacifici si sia diffusa in tutto il mondo e che la gente abbia iniziato a rivolgersi verso altre nuove forme di comunicazione e di azione. Tuttavia nei social network è insita una minaccia della recentemente la gente si sta rendendo conto: i disagi dell’anonimato e il consumo attraverso lo stesso.
Al momento esistono alcune pagine web che stanno offrendo prodotti di Anonymous. Principalmente si tratta di magliette con slogan del gruppo di attivisti anonimi, logotipi creati dagli stessi e frasi che alludono al gruppo stesso. Cosa c’è di male? Semplice: una reazione sociale in prima istanza marginale e contro il sistema, viene così nuovamente assimilata dal sistema stesso, in modo anche molto più veloce.
Bisogna prestare attenzione alle informazioni che si trovano sui social network. Non tutto ciò che viene postato o twitterato è necessariamente corretto. Questo fa in modo che la verità non viene fuori immediatamente, ma debba estrapolarsi dietro il livello di finzione delle notizie. Nel caso di “merchandise” di Anonymous, è chiaro come si tratti di un’operazione volta a sfruttare a fini economici gli sforzi condotti da un gruppo di cittadini responsabili che si battono per i diritti di tutti. Pensiamo a tutti gli abusi di cui la polizia si sta macchiando contro questa gente che protesta, agli arresti e alla violenza che devono subire.
Occupy Wall Street ha segnato una tappa importante per tutta la comunità mondiale ed è importante che il sacrificio di questi attivisti, così come quelli dei partecipanti ai movimenti come gli Indignados, il 15M e tutti gli altri, non cadano nella rete degli squali del business. Navigando nelle diverse reti sociali è importante leggere o postare informazioni provenienti da fonti attendibili o per lo meno fondate su una serie di informazioni precedenti che ne possano attestare la veridicità. Non tutte le informazioni presenti sui social network sono vere. Tuttavia questo non può essere un impedimento allo sviluppo di importanti movimenti sociali che al momento, se non sono una soluzione, sono sicuramente la migliore maniera di alzare la voce e reclamare i nostri diritti. L’attivismo continua su Internet. Speriamo ch diffondere un’idea possa aiutare tutti a unirsi per fare parte del cambio radicale che sta per avvenire.
Prendi in affitto appartamenti a New york ed entra a far parte della sua vibrante vita culturale. New York continua a essere luogo di azione politica e movimenti artistici importanti, oltre che una metropoli cosmopolita.
