?Fino al 25 settembre la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia esibisce l’opera Repertorio Ornamentale dell’artista italiano Enrico David. La mostra, curata da Milovan Ferronato, conta con la collaborazione della galleria Michael Werner di New York e sull’appoggio artistico di Fiorucci e Vhernier.
La mostra costituisce una parte rilevante del lavoro di David dentro e fuori dall’Italia. La sua personale iconografia, non priva di humor, che fluttua tra il pop e il surrealismo giocando con l’immaginario della frammentazione della vita e dei sogni attraverso strane bambole, corpi frammentati e figure ibride che sembrano uscite da un incubo infantile, rappresentati attraverso varie tecniche come il collage o la scultura.
Il particolare lavoro di David comprende ricami su tela, dipinti, collage o sculture in papier mâché, che in quest’occasione occupano la sala del Palazzetto Tito, uno spazio ideale per contenere lo spessore di questo artista nato ad Ancona, Italia, nel 1966. Alla fine degli anni ’80 concepì le proprie idee e andò a studiare presso la scuola d’arte e disegno Central Saint Martin di Londra, dove realizzò le sue prime mostre in sale d’arte alternative e collaborò con gallerie private.
Lavora con la scultura, la pittura, le installazioni, il disegno ed la grafica. Le sue immagini antropocentriche commuovono, sorprendono e si dispongono su vari supporti.
L’opera Repertorio Ornamentale è stata realizzata da David durante la residenza artistica assegnata dalla Fondazione Laurenz-Haus di Basilea. In essa esplora in modo magistrale il modo di avvicinarsi e le attitudini del pubblico verso l’origine e l’appartenenza dell’opera, due termini che hanno origine nello stesso principio di creazione. In tale residenza, David ha investigato le rappresentazioni dei concetti linguistici, e si è interessato ai significanti che l’arte genera nel pubblico trasformandoli in opera.
Tra i suoi lavori più elogiati troviamo Gong Pollo Hombre, presentata presso la Galleria Tate di Londra. L’installazione presentata nella sala delle sculture nel 2005 consiste in una forma circolare dipinta di nero con un volto umano ad un lato, e al lato opposto una coda multicolore e una campana che pende sul centro, ma che non suona. Tale opera rappresenta il tentativo di manifestare la propria soggettività nello spazio ambiguo e contraddittorio di una galleria, che non è tanto pubblica ma nella quale la dimensione privata sparisce a causa del pubblico estraneo al luogo.
Quest´opera è stata giuduicata come una portentosa dimostrazione di creatività che apre il passo a un nuovo linguaggio, scoprendo concetti estetici e culturali a partire da elementi della grafica, della semiotica e dall’uso di elementi semplici, quasi artigianali.
È forse questa caratteristica naïf, con l’uso di materiali semplici e tecniche artigianali, quella che dà un tocco speciale al lavoro, plasmato con colori ed immagini che sembrano uscite da un giornalino di fumetti.
Per maggiori informazioni http://www.bevilacqualamasa.it/enricodavid
Nancy Guzman
Una meravigliosa mostra per scoprire le forme ludiche che Enrico David usa per comunicarela propria soggettività. Se ti trovi negli appartamenti a Venezia questo rappresenta un bel programma di divertimento, cultura e bellezza.