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Musei eccentrici a Barcellona

Come è noto, l´offerta culturale, artistica e architettonica di Barcellona è particolarmente affascinante e abbondante. Nota per i suoi sofisticati musei, gallerie ed edifici, famosi a livello internazionale, la città è anche ricca di attrazioni museali singolari, caratterizzate da una stimolante eccentricità che sarà la delizia di tutti coloro che cercano i lati di una città più nascosti e meno pubblicizzati. La parola museo potrebbe forse essere fuorviante se riferita a questi luoghi, e potrebbe far desistere coloro i quali non trovano piacere nel visitare un museo. Vi assicuriamo che i luoghi che vi accenniamo qui di seguito sono tutt´altro che noiosi. Un esempio di questo concetto è il Miba, recentemente inaugurato, acronimo di Museo de Ideas e Inventos (Museo delle Idee e delle Invenzioni), http://www.mibamuseum.com/, che con entusiasmo e appropriatezza saluta il visitatore con queste parole: “Non tutto è stato inventato”. Forse la cosa più interessante di questo soprendente luogo è il modo in cui riesce a farci esplorare i confini nebulosi e incerti tra follia e genialità, mentre camminiamo tra le mille idee ed invenzioni esposte nel museo, come un vaso di fiori capace di muoversi da solo alla ricerca di luce solare o un cuscino che funge anche da telecomando per diversi apparecchi elettronici. Anche il Museu de l´Erotica (Museo dell´Erotismo) si difende bene in quanto ad eccentricità, essendo il primo artistico in territorio spagnolo dedicato all´arte e alla cultura dell´erotismo, concetto al quale ci fa avvicinare con l´esibizione di più di 800 oggetti dal considerevole valore storico. Ci guida inoltre attraverso diverse discipline legate all´erotismo, come la letteratura, le arti plastiche, l´archeologia, la storia, l´antropologia,...

Outlet a New York

Un soggiorno a New York non è una cosa qualsiasi, visto che si tratta di una delle città più care al mondo. Se vuoi goderti la città senza subirne conseguenze economiche devi quindi pianificare bene tutte le tue attività. Tenendo presente la sua varietà, abbiamo raccolto qui alcune indicazioni per evitare la catastrofe economica e per fare in modo che del tuo viaggio possa ricordare solo gli aspetti positivi, che rendono speciale questa metropoli internazionale. Visto che Chinatown è sicuramente una tappa obbligatoria delle vacanze in questa città, possiamo segnalare che si tratta del posto ideale per comprare falsi di grandi marche. Sarà una vera e propria prodezza trovare i luoghi semi clandestini dove si vendono borse e accessori Gucci, orologi Rolex e altre varietà di oggetti falsificati di marca. Per arrivare a questi luoghi bisogna aguzzare vista e udito per cogliere chi ti sussurrerà l’invito di passare per uno di questi “shop”. Se sei però un fermo detrattore della pirateria ti consigliamo di andare fino a Secaucus, in New Jersey, di fronte a Manhattan, dove si trovano gli outlet. Tre di questi propongono tutti i prodotti a prezzi speciali: Designer Outlet Gallery, Harmon Cove Outlet Center e Outlets at the Cove. Designer Outlet Gallery è situato a 55 Hartz Way, nel cuore dei Meadowlands. Qui troverai negozi di tappeti, di vestiti di marca e vestiti per bambini con sconti tra il 20% e il 60%. È aperto dal lunedì al sabato dalle 10:00 alle 18:00, la domenica apre un’ora più tardi. Harmon Cove Outlet Center è situato a 20 Enterprise Avenue e offre 27 negozi e 5 ristoranti....

Florence and the Machine ad Amsterdam

Il 1º di aprile si terrà al Paradiso di Amsterdam il concerto dei Florence and The Machine. Quest’anno il loro tour si limita ad alcuni paesi europei visto che buona parte del loro lavoro nel 2012 si è svolto invece negli Stati Uniti, ragion per cui c’è molta aspettativa tra i loro fans che già si preparano a raggiungere la capitale olandese. Florence Welch è arrivata sulle scene musicali nel 2009 con la sua band Florence and the Machine e si è mantenuta ai primi posti grazie ad una buona combinazione di lavoro e qualità musicale. La sua musica è una meravigliosa mescolanza di soul, rock ed altri mix che la rendono particolare ed unica. Prima del suo successo commerciale la band ottenne il riconoscimento della stampa specializzata , un punto molto importante per arrivare in vetta dal momento che la qualità artistica e la capacità di raggiungere il mondo specializzato della musica sono relazionate. Tra i momenti importanti di questo processo c’è stato l’invito a partecipare al programma BBC Introducing dove ha ricevuto una buona critica ed ha iniziato a farsi conoscere, amplificando  la sua popolarità. Il suo primo album è stato un pieno successo. Lungs è apparso nel 2009 e si è mantenuto al secondo posto dell’UK Albums Chart per cinque settimane consecutive. Nel gennaio dell’anno successivo ha raggiunto il primo posto nelle preferenze dei britannici, un mercato esigente che ha fama di  fare da propulsore ai grandi artisti. Inoltre si è mantenuto per 65 settimane tra i 40 album più venduti d´Inghilterra, trasformandosi nell’hit del 2009 -2010. La  carriera fulminante  della band è stata coronata nel...

Freud e la Psicanalisi a Vienna

La psicanalisi è una pratica terapeutica analitica. Etimologicamente deriva dal greco, da psykhé, anima o mente, e análysis, analisi. Freud è noto come il padre e fondatore della psicoanalisi. Questo neurologo che svolse quasi tutto il suo lavoro a Vienna generò un’incredibile rivoluzione nelle teorie psichiatriche del XIX secolo. Iniziò le sue ricerche insieme al neurologo francese Jean-Martin Charcot nel campo delle applicazioni dell’ipnosi come trattamento dell’isteria. Mediante l’ipnosi si potevano indurre o inibire tutti i sintomi delle affezioni di carattere isterico, suggerendo che la eziologia non era solo di origine organica ma anche psicologica o mentale. Abbandonò il  suggestionamento ipnotico dopo essersi scontrato con problemi di resistenza e ricomparsa di quei sintomi che cercava di curare. Iniseme a Joseph Brear in Austria sviluppò il metodo catartico e successivamente giunse alla teoria della psicoanalisi secondo la quale i sintomi isterico-nevrotici hanno origine nei ricordi repressi e confinati nell’incoscente di esperienze traumatiche, questo perché l’Ego del soggetto li considera moralmente inaccettabili e per tanto non li affronta in modo cosciente. Suggerì che questi traumi patologici risiedevano in eventi legati alla sfera sessuale accaduti nelle prime fasi dello sviluppo del paziente. Quando morì  suo padre Freud applicò su sé stesso tutta l’esperienza clinica che aveva accumulato con i suoi pazienti, esaminando le sue emozioni, ricordi e desideri in ordine cronologico. Indagando la sua psiche e realizzando quella che in psicoanalisi è nota come autoanalisi. La psicoanalisi è sempre stata in costante evoluzione, in funzione dei nuovi dati apportati dalle ricerche. Si costituirono diverse correnti e scuole d’indagine. Tra i collaboratori e successori di Freud vanno ricordati tra gli altri Otto Rank,...

Mostra multiculturale a Barcellona

Fino al 30 aprile la Casa Asia di Barcelona presenta Citystories and Global Cities, che riunisce lavori di diversi artisti, giornalisti, documentaristi, cineasti e scrittori per realizzare attraverso questi un’interessante riflessione sulla città multiculturale in Asia. La mostra è organizzata in collaborazione con Ediciones Syns Entido, Cameo, Norma Editorial, Hangar. Org, Sergio Caro, Golem Gao Magee Gallery, Vértigo e Galería Marta Cervera. Il progetto realizza un dialogo culturale tra Asia ed Europa, il cui obiettivo si risolve nella volontà di osservare le nuove città asiatiche attraverso il modello documentale di Francesco Jodice, il quale afferma che l’esclusione è un fattore fondamentale nel processo di deterioramento e disintegrazione sociale nelle città. A questo fine si sono riunite storie raggruppate per contenuti e supporti, tra cui romanzo, documentario, animazione, installazioni multimediali. In questo modo si sviluppa una cronaca che porta lo spettatore a integrarsi al dialogo. Le città asiatiche hanno sperimentato negli ultimi decenni un rapido deterioramento con la conseguente perdita di qualità della vita dei suoi abitanti, prodotta delle difficoltà giornaliere, di trovare lavoro stabile e servizi. Questa è una realtà sorta paradossalmente a causa della rapida crescita economica che si è realizzata in queste città e che attrae molti gruppi umani. La popolazione asiatica arriva a 2.500 milioni di persone, vale a dire la metà degli abitanti del pianeta. Nonostante si parli della crescita economica di quest’area come di un evento miracoloso, siamo ancora lungi dalla realtà. Non si parla solo del Giappone, paese sviluppato, ma anche del Myanmar o del Nepal, dove la crescita non è ancora arrivata e l’arretramento è maggior ogni giorno, così come il deterioramento...

Giovani artisti a New York

Gli ingovernabili entrano nel New Museum (Nuovo Museo) di New York. Con questa fortunata etichetta, quella di ingovernabili, l’istituzione americana, nella ricorrenza della sua Triennale d’arte, raccoglie tutte le proposte più interessanti realizzate da artisti arrivati letteralmente da qualsiasi parte del pianeta e nati tra la metà degli anni ’70 e metà degli anni ’80. Vale a dire, questi ingovernabili raggiungono appena i trentacinque anni, molti di loro ancora sotto i trenta. Questa seconda triennale newyorkese (la prima si realizzò nel 2009 con il titolo “Più giovani di Gesù”, creatori che non avevano ancora compiuto i trentatre anni) intende lanciare le proposte di giovani emergenti internazionali, a prescindere dalla loro posizione politica, religiosa o filosofica. Si tratta in definitiva di dare copertura ad alcuni artisti che, in altro modo, corrono il pericolo di situarsi in modo permanente nelle frontiere della (in)comunicazione. Il viaggiatore o l’autoctono appassionato di arte contemporanea non può perdersi questa mostra, aperta fino al 22 aprile. Qui il link, per ottenere maggiori informazioni che in questo breve spazio a disposizione non posso fornire: http://www.newmuseum.org/exhibitions/448/the_ungovernables. Ma cosa si presenta in “Gli ingovernabili”? Al di là dei generi tradizionali (pittura, scultura, disegno…) gli organizzatori si sono impegnati per prediligere opere che in un modo o nell’altro incidono sulla temporaneità, la transitorietà del mondo contemporaneo. Grandi sculture convivono con innumerevoli installazioni, performance e progetti con video. Inoltre la formula prescelta non prevede la premiazione di un artista individuale, con il suo nome e cognome, ma ci si rivolge all’opera creata in sinergia con altri artisti, associati temporaneamente per la pittura in occasione della mostra. Se le frontiere dei generi...

Il Palazzo Reale di Parigi

Situato vicino al Louvre quest’imponente e maestoso palazzo vanta un’interessante e tumultuosa storia. Venne costruito su ordine del cardinale Richelieu, consigliere del re Luigi XIII, meglio noto al grande pubblico per le sue vicissitudini con i famosi tre moschettieri del romanzo di Alexandre Dumas. Il palazzo fu progettato dall’architetto Jacques Lemercier nel 1624 e il suo nome originale era Palais Cardinal (Palazzo del Cardinale). Richelieu lo cedette alla Corona prima di morire e da allora iniziò ad essere conosciuto come Palazzo Reale. Nel 1784 i suoi giardini vennero aperti al grande pubblico e le sue gallerie vennero destinate ad appartamenti, negozi, caffé, ristoranti e a due teatri. La polizia non poteva accedere a questa zona, fatto che gli conferiva un’aura di libertà durante eventi libertini, molto apprezzata dagli artisti e intellettuali del momento. Lì si potevano leggere i libri di Rousseau  e Voltaire, proibiti dalla censura. In quest’epoca torna ad essere il centro di intrighi politici ed in uno dei suoi caffé Camille Desmoulins annunciò con elequenza ai presenti la fine della Corona, due notte prima della presa della Bastiglia. Tra i suoi muri si sono viste personalità come Balzac, Henry James, Zola e Flaubert. Nel 1938 Colette, la poliedrica scrittrice dalla dubbia reputazione, si installò in uno degli appartamenti con vista al giardino dove passò grandi periodi fino alla sua morte. Era talmente legata al palazzo che si giunse a chiamarla “la dama del Palazzo Reale” e c’è un insegna in suo onore nell’edificio. Attualmente il recinto è sede del Consiglio di Stato ed Istituzionale e della Biblioteca Nazionale. Le gallerie dei giardini continuano ad essere in piena...

Club di fado a Lisbona

I club di fado a Lisbona Se c’è qualcosa di davvero genuino e unico a Lisbona (e non si mangia) è il fado. Definito da alcuni come la rappresentazione dell’anima portoghese, questo canto è stato nominato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2011. Fai attenzione perchè il fado ti trascina nelle profondità della tua melanconia, arrivando a trasportarti negli angoli più sofferenti del tuo animo cantando le umili cose del vivere con un sentimento superlativo. Certamente se vai a Lisbona è obbligatorio partecipare ad un’esibizione dal vivo, sia come evento principale o in accompagnamento a una cena o mentre si beve qualcosa al bar. Qui la nostra selezione di club di Fado a Lisbona. Va tenuto in conto che i ristoranti dove si svolgono gli spettacoli di fado sono più costosi, o perchè si paga un extra per lo spettacolo o perchè alla fine della cena, quando di solito inizia il concerto, alla spesa si aggiunge il bere. Fado in Chiado Se la tua idea non è quella di cenare ma di assistere ad un concerto di fado Fado in Chiado li organizza quotidianamente (eccetto la domenica) presso il teatro-cinema Gymnásio, Espaço Chiado (R. Misericórdia, 14, 2º Piano, 1249-038 Lisbona) alle 19:00. Dura 55 minuti e l’entrata costa 15€. Puoi comprare qui il tuo biglietto: http://www.fadoinchiado.com/ Club di fado (R. S. João da Praça, 94 – 1100-521 Lisbona) Al Clube de Fado troverai tanti entusiasti del genere, un posto autentico dove oltre a servire eccellenti piatti portoghesi cantano forse i migliori fados di Lisbona. Devi andare presto, questo si, altrimenti non troverai posto. E non fidarti delle prenotazioni telefoniche. La cena costa circa 40...

Esposizione Belvedere a Vienna

Il centro focale di quello che un tempo era un raffinato impero del pianeta Terra, quello Austro-Ungarico con sede reale a Vienna, è composto da due palazzi che costituiscono una meta imprescindibile per il turista di passaggio in questa parte del mondo: il fotogenico Alto Belvedere e il più mondano Basso Belvedere. Uniti da delicati giardini ¨alla francese, attualmente funzionano come musei d’arte. Mentre uno espone dipinti barocchi, l’altro esibisce tutta l’oggettistica rimasta a partire dal Medio Evo. In entrambi risaltano le grandi opere realizzare a partire dal cosiddetto Movimiento Secessionista Viennese, nato alla fine del XIX secolo come rifiuto al processo di industrializzazione che, a quel tempo, stava iniziando a caratterizzare tutto il mondo occidentale. Fa parte della collezione permanente del Belvedere (nella parte intitolata ¨Galleria d’Arte Austriaca¨) il famoso e riprodotto fino alla saturazione ¨Il bacio¨ di Gustav Klimt, protagonista insieme alle tormentate figure di Egon Schiele e agli adorabili paesaggi di Monet, che, sebbene non austriaco, si trova in quest’area. Questo palazzo, che riunisce tutte queste glorie del passato, ora propone fino al 20 maggio un’esposizione con il suggestivo titolo “Utopia”. Qui trovate il link al sito della mostra, in cui potrete comprare online il biglietto e non molto di più, visto che l’informazione fornita da quest’istituzione è sorprendentemente scarsa: http://www.belvedere.at/en/ausstellungen/aktuelle-ausstellungen/utopia-gesamtkunstwerk-e10519 Cosa mostra l’¨Utopia¨del Belvedere? In sostanza, la visione che gli artisti delle avanguardie storiche hanno dato di questo concetto filosofico come concetto totale. Procediamo per parti per non confondere il lettore. Il concetto di ¨utopia¨ (etimologicamente “non-luogo” o “luogo che non esiste”) è stato analizzato da sempre, dagli inizi della storia della filosofia, nonostante sia...

Non hai ancora deciso cosa fare per le vacanze di Pasqua? Tuffati sulle nostre offerte last minute!

È da tanto che pensi e ripensi alle vacanze di Pasqua, aneli a quei giorni, ma non hai ancora preparato niente. Il tempo sta per scadere, ma niente panico! Vogliamo dare una mano a chi ha troppo temporeggiato temporeggiato e si vede con l´acqua alla gola: solo durante la settimana prima di Pasqua ti offriremo una serie di promozioni da prendere al volo! Dal 26 al 31 marzo 2012 approfitta delle nostre offerte last minute: sconti del 6% sugli affitti dei nostri appartamenti solo durante l´ultima settimana di marzo. Scegli la tua destinazione e inserisci nell´apposita casellina il codice di promozione che trovi qui sotto. *** PCMJYUT23USQ *** Ancora più semplice di scartare un uovo di Pasqua: scegli la tua destinazione e uno tra i 400 appartamenti a partire da 10€ al giorno. Non c´è miglior modo per dare il benvenuto alla primavera! Questa offerta è valida per tutti gli appartamenti prenotati dal 26 al 31 marzo 2012. Miss Moci appartamenti a Barcellona...