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Jedi Mind Tricks a Madrid

Quando George Lucas inventò il concetto di Star Wars e tutta l’ideologia o filosofia dell’universo Jedi, forse non immaginava che la sua creazione principale, realizzata fondendo buddismo, arti marziali e misericordia cristiana, sarebbe diventata il nome emblematico di uno dei gruppi più ispirati della scena hip-hop internazionale. La questione è: quanto sarà costato agli Jedi Mind Tricks il permesso di usare questo nome, conoscendo le politiche d’impresa di “Georgie”? Di certo il fenomeno Star Wars continua a crescere e non conosce frontiere. I suoi prodotti arrivano in tutte le parti del mondo, in varie lingue, i giocattoli vengono venduti in serie rinnovate quasi ogni anno, la qual cosa dà ai collezionisti la scusa per spendere qualcosa tutti i mesi. Ma cos’è esattamente un “Jedi Mind Trick”? Definiamolo prima di parlare della band. Lo “Jedi Mind Trick” è il potere che hanno gli Jedi di convincere gli altri, soprattutto, secondo quanto dice il film, quelli con una mente ¨non tanto privilegiata¨ o ¨non tanto sviluppata¨, di fare ciò che gli Jedi ordinano. Passando una mano di fronte al volto uno Jedi può convincere qualcuno a dimenticare i propri documenti, ad abbandonare le droghe, a cambiare vita, aprendo mille possibilità. Ovviamente questi trucchi non funzionano su coloro in possesso di una ¨intelligenza privilegiata¨ o che appartengono a una razza diversa da quella umana. Sembra che gli Jedi possano essere politici pagati dalla destra più radicale, capaci grazie a questi poteri di convincere il mondo della positività del cambiamento eventualmente proposto, con la ipnosi e il condizionamento. Ci sono già politici Jedi? La Forza è al centro del Neoliberalismo? Misteri che lo...

Arte cinese nel Museo MACRO di Roma

L´Europa ha una relazione ambigua con il mondo orientale: da un lato la filosofia e la disciplina orientale ci hanno sempre affascinato, ma dall´altra parte guardiamo all´Est con sospetto e non sempre siamo capaci di prestare la dovuta attenzione che meriterebbero alcuni avvenimenti. Come nel caso del mondo artistico e culturale contemporaneo che in Cina sta dimostrando sempre più innovazione e sperimentazione. Anche per questo motivo la città di Roma ha deciso presentare “(Un)Forbidden City. La post-rivoluzione della nuova arte cinese” un´importante mostra in cui potrete trovare le ultime tendenze della produzione artistica contemporanea in Cina. L´esposizione, in mostra fino al 4 marzo nella sede Testaccio del Museo MACRO (piazza Orazio Giustiniani 4), propone le opere di un gruppo di artisti selezionati non solo per il loro talento, ma anche per la comune appartenenza a una generazione vincolata con i movimenti studenteschi post-rivoluzionari e con le idee e l´ispirazione che nacquero dal tutto. I loro canoni estetici e le soluzioni formali applicate danno molta importanza ai mezzi di comunicazione e alla cultura popolare, per costruire una nuova identità e cercare di riconoscersi e sentirsi rappresentati dalla stessa. Troviamo così diversi linguaggi: fotografia, installazioni, performance, video arte e, ovviamente, la pittura, che è stata definita dall´antica tradizione cinese come un “pensiero in azione”. L´esposizione si trova all´interno di un progetto più ampio: la Biennale Internazionale di Cultura Vie della Seta che propone una serie di eventi diversi con l´obiettivo di dare spazio a una riflessione profonda e multidisciplinare in tutta la penisola italiana. Alla mostra potrete trovare lavori di artisti del calibro di Gao Brothers assieme a Simona Rossi e Dominique Lora,...

Artour-o a Firenze

Artour-o è un evento originale e sorprendente dedicato all´arte che si trova in una delle città più visitate in Italia: Firenze.

Promozione primavera in tutti i nostri appartamenti

È arrivata la primavera?   Probabilmente è vero che la primavera fa ribollire il sangue o semplicemente è il fatto che da alcuni giorni viene buio più tardi. Oppure sono solo i fiori che stanno cominciando a sbocciare e il profumo si espande nell´aria, proprio come quando eravamo piccoli, e ci viene voglia di ridere, correre e scappare. Dal momento che pensiamo di non essere gli unici ad aver notato l´arrivo di questa anticipata primavera, abbiamo deciso che tutti hanno il diritto a farsi una scappata da qualche parte. Per questo motivo abbiamo deciso di mettere a vostra disposizione più di 400 mete a partire da 10€ al giorno. Con la promozione speciale di marzo, avrete diritto a un 5% disconto su tutti gli appartamenti. Per beneficiarsi del codice promozionale avrá tempo fino al 15 Marzo PC8I8MRH8LCQ Guarda la città che più ti interessa e scegli la tua meta a partire da 10€ al giorno. Approfitta dell´offerta: verrà applicato il 5% di sconto su tutti gli appartamenti.   Speriamo che tu ti possa rilassare completamente, che ti faccia una foto con una margherita sull´orecchio e che il tempo passi il più lentamente possibile! 😉   Miss Moci Stop dalla nostra vasta scelta di appartamenti a Barcellona...

Il museo di Keats e Shelley a Roma

Al numero 26 dell’affollata Piazza di Spagna si trova la cosiddetta Casina Rossa, un luogo dove la calma e la serenità regnano sovrane e dove il poeta inglese John Keats passò i suoi ultimi mesi di vita. Considerato uno dei grandi poeti britannici del Romanticismo il melanconico Keats ebbe vita breve. Affetto dalla tubercolosi viaggiò a Roma su consiglio del suo medico e su invito dall’amico Percy Bysse Shelley, poeta inglese sposato con la scrittrice Mary Shelley. Shelley viveva in uno degli appartamenti della Casina Rossa e lì ospitò Keats, in compagnia del suo grande amico, il pittore John Severn. Era il novembre del 1820 e Keats, che aveva 25 anni, passò in questa casa solo tre mesi. Nonostante il benefico clima romano, le giornate nella Trattoria della Lepre di Via Condotti e la compagnia dei suoi amici la tristezza per la lontananza della sua amata Fanny Brawne, e le pessime critiche ai suoi poemi, lo deprimettero ancor di più. Keats, che aveva studiato chirurgia, presagiva la sua fine e morì effettivamente nel febbraio del 1821, nella sua piccola stanza con vista sulla Piazza di Spagna. Un anno dopo anche Shelley morì in Italia, in un naufragio. Severn decidette di continuare i suoi giorni nella capitale e giunse ad essere console britannico. I tre riposano nel cimitero non cattolico di Roma, dove Severn chiese espressamente di essere sepolto vicino al suo amico. Agli inizi del ‘900 la casa era praticamente in rovina e, su iniziativa del poeta americano Robert Underwood Jonhson, la Società Angloamericana comprò la casa e diede inizio alla sua ristrutturazione. Il museo venne inaugurato nel 1909,...

Viaggiare con la famiglia a New York

La varietà delle possibilità di viaggio a New York è ampia come le sue strade, i suoi edifici, viali e quartieri. Di sicuro per organizzare la tua visita devi tenere in conto che i periodi migliori per visitare questa città sono la primavera e l’autunno. Anche l’estate è un buon momento, grazie ai numerosi concerti all’aria aperta e alle diverse proposte di attività nei parchi, per la strada ecc., ma se hai voglia di passeggiare con la tua famiglia il calore può essere soffocante. L’inverno, ovviamente, è piuttosto duro, con neve e temperature bassissime, quindi non molto raccomandabile. Tra l’altro, devi pensare che un biglietto aereo in primavera o autunno sarà molto più economico che durante le altre stagioni. Se viaggi in famiglia, mete come la Statua della Libertà o l’Empire State sono più che classiche. Il percorso in traghetto fino alla statua è affascinantissimo, e salire in cima alla Statua della Libertà continua a essere una sfida divertente a tutte le età. Allo stesso modo, salire in cima all’Empire State per ammirare dall’alto la grande mela ti regalerà un ricordo visivo da condividere con tutta la famiglia. È consigliabile anche approfittare della possibilità che i tuoi figli, a seconda della loro età, possano usufruire di sconti o entrare gratis in vari musei. Una visita al MOMA con tutta la famiglia, ad esempio, è davvero interessante, così come al Museo di Storia Naturale, dove si possono ammirare i resti di dinosauri e sculture di questi favolosi animali preistorici, che sicuramente affascineranno i più piccini. La visita risulterà non solo divertente, ma anche educativa. Se hai figli adolescenti, che magari...

Marc Chagall a Madrid

Avvicinarsi ad un dipinto ora, in pieno XXI secolo, è senza dubbio un’esperienza unica, sapendo che viviamo in tempi in cui l’immagine digitale ha superato le frontiere dell’utilità e, sempre senza accorgercene, è cambiato il modo di misurare l’interazione visiva che abbiamo con il mondo, reale e virtuale. Dalla superficie dell’immagine capiamo idee, contesti, discorsi, sensazioni che con l’aumento della velocità dell’informazione sembano diventare sempre più confusi. Ma la cosa sicura è che le immagini non sono confuse e nemmeno si cancellano, piuttosto siamo in un momento in cui ogni pensiero, idea, informazione e codice d’espressione iniziano ad andare ad una velocità superiore, che a volte ci sorpassa. Un esercizio per comprendere questo problema: soffermati a scrivere dopo lunghe ore di fronte ad un computer, ma con una matita o una penna. Cerca di essere il più possibile sensibile al movimento della tua mano e non pensare molto a digitare le lettere, fallo velocemente. Potrai vedere come la velocità delle tue mani non va di pari passo con i tuoi pensieri e che di conseguenza molte lettere ti mancano una volta che hai scritto. Non è una mancanza d’attenzione, è semplicemnete che nella realtà digitale i processi di trasmissione della conoscenza vanno sempre più veloci e continueranno ad essere più rapidi fino a sostituire la scrittura, il disegno, la pittura. Quindi vedere un dipinto di Chagall per esempio, in tempi vertiginosamente informatizzati, risulta essere un lusso ed un’esperienza di un passato fittizio, che forse non c’è mai stato, col quale abbiamo ogni volta meno vincoli o relazioni. Dall’ingranaggio neoliberale, nel quale la condotta globale si annidia e ritorce, e...

Divinità e miti dell’Antichità

Fino al 23 marzo il Museo Museo Nacional de Arte de Cataluña, MNAC, presenta l’interessante mostra Dioses y Mitos de la antigüedad (Divinità e  Miti dell’antichità). La mostra è organizzata dal Gabinetto Numismatico di Catalogna ed è a cura da Marta Campos, conservatrice capo del Gabinetto Numismatico di Catalogna del MNAC; lo sguardo si concentra sui miti creati da coloro che abitavano la penisola iberica, dal V secolo fino al momento in cui giunsero i visigoti. La mostra ci porta a conoscere i processi storici di sviluppo della penisola iberica e l’influenza dei miti e delle credenze nella costituzione di una cultura, attraverso un focus nuovo, poiché ne affronta la genesi ed il modo in cui questa fu trasmessa attraverso la moneta, oggetto che storicamente è servito per realizzare scambi di prodotti e servizi. Al fine di dare un contenuto didattico la mostra si struttura intorno a tre assi tematici: l’influenza dei culti greci ed orientali, la religiosità delle culture primitive della penisola iberica e la romanizzazione, fino all’arrivo dei visigoti. La zona di Ibiza e le coste della penisola furono colonizzate a seguito delle migrazioni di popolazioni greche e fenicio-puniche, che vi si stabilizzarono e crearono un loro habitat, riproducendo la loro cultura d’origine e pertanto, riproducendo le loro credenze organizzate intorno alle divinità. Fu così che, generando forme di organizzazione e creando una moneta incisero su di essa le loro divinità, per dare un valore divino a quest’oggetto di scambio, inscrivendovi Zeus, Bes, Tanit, Atena, Artemide o Melkart. Fino a poco tempo fa non si sapeva molto sugli dei che governavano l’immaginario delle popolazioni di Hispania, ma...

Cucina spagnola

La Spagna  è una dispensa di buon cibo a livello mondiale. I suoi sapori forti e concentrati, che danno vita alle delizie regionali, fanno di questo paese una meravigliosa sinfonia di aromi che rispecchiano la sua storia e le culture che si sono aggiunte nei suoi vari processi di colonizzazione. La sua cucina mediterranea si integra con i sapori esotici del nord Africa e con molti altri provenienti dall’America che si sono mescolati in modo magistrale dando quel sapore unico tipico della cucina spagnola. Affinché lei goda al massimo della sua permanenza a Madrid  le daremo cinque consigli in merito ai piatti che deve assolutamente provare. Se desisdera assaggiare una mescolanza meravigliosa di sapori mediterranei e di molte altre regioni di Spagna provi la famosa Paella, un piatto tipico di Valencia che però si è trasformato in uno degli stendardi della buona cucina spagnola. Si prepara in una padella particolarmente adatta per far si che il riso, suo ingrediente base, non bruci. Dentro  c’è carne di maiale, frutti di mare, verdure e spezie in quantità equilibrate, cui si aggiunge olio d’oliva, ingrediente immancabile in tutte le ricette spagnole che si rispettano. El Cocido Madrileño è un altro piatto che non può perdersi. Si tratta di un brodo preparato con diverse verdure, ceci, insaccati, pollo e carne di manzo. La preparazione non è difficile ma ha i tempi di cottura dei cibi contadini. Si cuociono le carni, poi si aggiungono il pollo ed i ceci e infine gli insaccati insieme alle verdure. Quando tutto è cotto si prepara la pelota, una pasta fatta con pan bagnato, aglio e prezzemolo che...

Kebab a Istambul

Andare a Istanbul è come viaggiare nel tempo. Una città così varia e grande che offre molte opzioni per fare del tuo viaggio un’avventura quotidiana costante. La vita culturale a Istambul è intensissima, sia nella sua variante tradizionale che in quella europea, si possono fare interminabili passeggiate, e si può godere di vedute bellissime, architetture antiche e zone commerciali piene dei prodotti più variegati. Qualunque sia la cosa che cerchi, dagli strumenti musicali agli oggetti per la casa, li potrai sicuramente trovare. Il turismo a Istambul è estremamente effervescente, e lo stesso si può dire del cosmopolitismo dei suoi abitanti. Di sicuro si tratta di una comunità internazionale dove, tra l’altro, la migliore cucina del mondo si raduna in vari spazi. Ovviamente, se ti rechi a Istambul non è per mangiare cinese o giapponese. A Istambul è inevitabile provare i deliziosi kebab, e qui ti indichiamo una lista di locali eccellenti in cui mangiarli. Antiocchia: con la migliore cucina di Hatay, Antiocchia è così accogliente e ¨cool¨ che non devi esitare a visitarlo. I suoi kebab sono semplici ma deliziosi. Oltre ai kebab devi assaggiare anche i saporiti durum. Durumzade: come indica il nome, le specialità di questo locale sono certamente i durum, ma non per questo bisogna dimenticare i suoi kebab, soprattutto dopo una festa o dopo aver bevuto qualcosa a Istambul. Resta aperto tutta la notte, aspettando i suoi clienti internazionali provenienti da tutte le latitudini. Zübeyir: con una bella terrazza per goderti i pasti durante le estati afose di Istambul, Zübeyir si trova molto vicino alla popolare piazza Taksim. Deliziosi kebab all’aria aperta con una lunga...