Istanbul è tra le città più interessanti, da conoscere sotto tutti i suoi aspetti: vita notturna, luoghi esotici e turistici, bar e scena musicale, arte e cibo. Visitando Istanbul puoi spostarti tra l’Oriente e l’Occidente in un solo giorno, semplicemente attraversando un ponte: un’esperienza semplicemente meravigliosa. Le sue zone più antiche conservano testimonianze dell’epoca della cultura romana ed egizia, obelischi, edifici e canali. Invasa e governata da queste culture, Istanbul è diventata un luogo ibrido e dai sapori persistenti, che si sforza di modernizzarsi per raggiungere il livello di altre metropoli mondiali: sapori rimasti ovviamente nello squisito cibo che caratterizza la gastronomia cittadina. Quando vuoi mangiare qualcosa non esitare a chiedere e consultare attentamente i menu. Puoi chiedere anche in inglese, visto che tutti a Istanbul lo parlano e capiscono. La tua avventura gastronomica ha già inizio a colazione. Già, la colazione turca, che consiste in tè turco, un tè che sembra simile a quello tradizionale in Occidente, ma non è lo stesso. Il suo aroma e il sapore amaro ti conquisteranno mentre lo sorseggi come accompagnamento a un piatto di pomodori, peperoni, formaggi e olive, da gustare con pane, marmellata e burro. Veramente rinfrescante e rivitalizzante, soprattutto dopo una lunga notte di festeggiamenti. Se poi, camminando per le strade di Istanbul, ti viene voglia di mangiare qualcosa mentre continui a esplorare la città, prova il delizioso simit, una specie di ciambellone fatto di mais e condito con ingredienti leggeri, né molto salato né molto dolce, da accompagnare con una Coca Cola o con una birra fredda. Se è inverno prova il rinomato salep, altro tè molto diffuso da...
Se ti piace l’indie rock è impossibile che tu non conosca The Pigeon Detectives visto che, da quando hanno costituito il gruppo nel 2004, non hanno smesso di crescere, lanciare hits e fare shows in tutto il mondo. La band è nata nel West Yorkshire, Inghilterra, e si è rapidamente trasformata in uno dei liders della scena indie mondiale, con canzoni orecchiabili che furono remixate da decine di Djs di tutto il mondo e continuavano ad essere trasmesse in ogni radio. La banda ha già suonato al Reading and Leeds, uno dei festivals di rock di maggior spicco e più prestigiosi del mondo. In una recensione della rivista inglese NME è stata catalogata come una delle band che avrebbe potuto giungere a stare sul palcoscenico principale del Redding and Leeds lo scorso anno. The Pigeon Detectives lanciarono la loro prima produzione nel 2007 con “Wait for Me”, nel 2008 fu la volta di “Emergency” e , dopo essersi presi un pò di tempo per riposare, mettere le loro idee su carta e comporre, nell’aprile del 2011 sono usciti con la loro ultima produzione intitolata “Up, Guards And At ´Em!” che è stata accolta molto bene da critica e fans. Oggi il gruppo è formato da Matt Bowman alla voce, Oliver Main e Ryan Wilson alle chitarre, Dave Best al basso, Jimmi Naylor alla batteria e Albert Ross alle tastiere. Quest’ultimo è l’unico a non aver fatto parte della band fin dall’ inizio e ad entrare nelle sue fila nel 2010. Per maggiori informazioni: Lerchenfelder Gürtel 31, 1080 Wien, Vienna, Austria Chelsea: http://www.chelsea.co.at/concerts.php#concert_4035 MiLK The Pigeon Detectives faranno uno show...
L’imperatore Giulio Cesare arriva in Egitto un’altra volta grazie a una delle opere più epiche, durante tutto il mese di febbraio, alla Finnish National Opera di Helsinki. Saranno solo cinque le giornate di messa in scena della meravigliosa opera Giulio Cesare in Egitto, per cui bisogna affrettarsi ad acquistare i biglietti. L’opera, composta da Georg Friederich Hände e scritta da Nicola Francesc Haym, è uno degli spettacoli che ha riscosso più successo in tutti questi anni. La Finnish National Opera di Helsinki sarà testimone di una delle opere più importanti di tutti i tempi. Aperto nel 1911, il teatro può vantare un’infrastruttura moderna e preparata per ogni tipo di rappresentazioni. Accoglie più di 300 opere all’anno, di cui 900 sono di produzione propria. La Giulio Cesare in Egitto originale, in puro stile barocco, venne messa in scena per la prima volta il 20 febbraio 1724 a Londra e torna quasi 290 anni più tardi in una versione più moderna diretta da Ville Saukkonen nell’Opera di Helsinki. Quando Giulio Cesare arriva in Egitto, trova qualcosa di più grande delle maestoe piramidi, vale a dire la bellissima Cleopatra. Uno degli incontri più trascendentali della storia dell’umanità viene raccontato da splendide musiche che illustrano il dramma e l’emozione di codeste scene. Cleopatra è sicuramente il personaggio più interessante ed eclettico dell’opera. All’inizio cerca di sedurre Giulio Cesare solo per guadagnarsi il trono, ma poi si innamora realmente dell’imperatore ed è così che inizia una storia di amore piena di sensualità, drammi e guerre. La nuova opera, anche se introduce una serie di novità a livello visivo, rispetta...
Istanbul è una città che fin dal primo momento ti conquista per la sua varietà culturale e le peculiari aree che la caratterizzano e definiscono. Non è solo una spazio pieno di storia, reliquie e moschee, Istanbul offre anche un ampio dispiegamento di modernità e un mercato post-moderno in crescita, il che le permette di posizionarsi tra le metropoli più singolari d’Europa e dell’Asia. La meraviglia di Istanbul sta nel perdersi per le sue strade per poi ritrovarsi in zone sconosciute, tra quartieri e comunità disseminate ovunque, attraversati da importanti strade in cui la vita quotidiana si mescola con il traffico, il rumore, e allo stesso tempo tanto movimento, vita notturna, possibilità di lunghe passeggiate. Meta chiave per molti viaggiatori, Istanbul è sempre stata un ponte tra la cultura occidentale e l’orientale. E ovvimente un grande ponte per gli affari. In questo contesto cosmopolita, per gli amanti di navi, barche, velieri e ogni genere di mezzo di trasporto marittimo l’Eurasia Boat Show torna in questa sua sesta edizione con il meglio per gli appassionati della navigazione. Questa fiera di veicoli acquatici e accessori è la seconda più grande del mondo. Per rendersi conto dell’importante businnes che questa fiera rappresenta per tutta la Turchia e Istanbul va ricordato che l’anno scorso vi parteciparono più di 330 produttori internazionali di yachts, barche e velieri venuti per presentare i loro prodotti in fiera. Si calcola che le barche e gli equipaggiamenti presentati avessero un valore di almeno 250 milioni di dollari e che buona parte di questi prodotti siano stati acquistati nel corso dell’Eurasia Boat Show. Davvero incredibile in un mondo in...
Non è possibile immaginare un viaggio a New York senza provare il piatto preferito dai nordamericani: l’hamburger. Quindi, se hai in programma di visitare questa bella città e non hai ancora deciso cosa fare, qui ti indichiamo alcune piste per farti trovare i piatti migliori della città e non farti andare solo da Mc Donald. Corner Bistro è uno dei locali più prestigiosi di New York. I suoi hamburger sono semplicissimi, classici e fatti con carne di buona qualità, che conferisce loro un sapore incomparabile. Il servizio è ottimo, veloce ed i prezzi sono bassi. L’hamburger costa solo 6 dollari e con patatine fritte 9 dollari. Poiché è famosissimo e c’è sempre molta gente in coda, ti consigliamo di avere pazienza. Si trova in Jane Street ed in 8th Avenue, nel West Village. Un altro posto che non puoi evitare se ti trovi a New York è Marik. Qui tutto è fresco, niente viene riscaldato o pre-cucinato. Le patatine fritte sono croccanti, tagliate un momento prima di essere fritte, gli hamburger sono fatti con la miglior carne di giornata e cucinati davanti ai tuoi occhi. Il locale, inoltre, ha il suo fascino, e propone buona musica per farti gustare il pasto ancora più intensamente. I prezzi sono ridicoli, 2 dollari l’hamburger e 4 dollari la birra. L’indirizzo è 33 Saint Mark Place, East Village. In Shake Shack potrai goderti sia l’atmosfera che gli hamburger. Questo locale ti provocherà varie memorie cinematografiche, visto che ha fatto da location per il film Spider Man. E anche se questo piò sembrarti superficiale, molti vengono qui per questo motivo, oltre che per assaggiare...
Il Palazzo Topkapi si trova tra il Mar di Marmara e il Corno d’oro ed offre una splendida vista sul Bosforo, lo stretto che separa i due continenti Asia ed Europa. Venne dichiarato patrimonio dell’UNESCO del 1985. Lo splendido palazzo è costituito da 4 cortili principali e piccoli edifici adiacenti. Nella sua epoca di massimo splendore ospitava circa 4000 persone e occupava gran parte della riva. Il complesso venne ampliato con il passare del tempo e le ricostruzioni più importanti ebbero luogo all’inizio del XVI secolo dopo il terremoto che scosse la città e nel XVII dopo un incendio. Il palazzo contiene varie moschee, un ospedale, diverse panetterie e una zecca. Il palazzo è gestito dal Ministero della Cultura e del Turismo turco e vigilato da ufficiali dell’esercito turco. Dispone di centinaia di stanze e camere in cui possiamo trovare portastendardi dell’architettura ottomana e ampie collezioni di porcellane, vestiti, armi, scudi, armature, manoscritti islamici, miniature, gioielli e tesori ottomani. La struttura del palazzo è abbastanza complessa, con piccoli edifici costruiti tutt’attorno ai cortili connessi tra loro da gallerie e passaggi. In generale gli edifici hanno un unico piano. Tra tutti gli elementi architettonici troviamo splendidi giardini, fontane ed alberi sacri. In questo modo si voleva trasmettere un’atmosfera rilassata agli abitanti del Palazzo ben areato per le estati afose di Istanbul. Il palazzo è fondamentalmente un vasto rettangolo diviso in 4 cortili e un harem. Il primo cortile era il più accessibile, mentre il quarto era il più nascosto, vicino all’harem, luogo esclusivo del sultano. L’estensione del palazzo è di un totale di 70.000 m2. All’entrata troviamo la porta imperiale...
Quando 114 anni fa il padrone di una modesta taverna tra il Barrio Chino e Poble Sec decise di vendere il suo negozio, difficilmente avrebbe potuto immaginare che proprio il suo locale si sarebbe trasformato di lì a poco tempo nel mitico El Molino, il cabaret più scintillante del Paralelo, uno dei viali più babilonici di tutta l’Europa della Belle Époque, ricco di teatri, cinema, sale da ballo, cabaret, spettacoli di music-hall, café e tendoni da circo, tanto da essere allora conosciuto anche come la “Broadway di Barcellona”. Abbiamo parlato di fato per rispettare alcune strane fatalità di tipo geomantico-astrologico conservate come in uno scrigno d’oro nel nome della via, visto che il tracciato di questo viale largo e lungo coincide scrupolosamente con quello del parallelo terrestre 41º22´34″ nord. È forse questo senso del destino ciò che ha fatto sì che la via e il Molino siano riusciti a sopravvivere degnamente durante i terribili anni della repressione franchista seguiti alla Guerra Civile (alla fine della quale, si sa, non arrivò la pace ma la vittoria). Il regime tuttavia, tra i diversi atti gratuitamente grotteschi di cui si è reso protagonista, riuscì a privare il Molino del colore rosso (originariamente si chiamava infatti “Molino Rojo”, sulla scia del celebre cabaret di Montmartre): in un’epoca di lotta al comunismo in difesa della civilizzazione occidentale cristiana, il generale Franco obbligò la sala a rinunciare a questo epiteto, nonostante il fatto che, parafrasando Unamuno, non si possa dire che a quel tempo venissero utilizzati metodi civilizzati, né occidentali, né tantomeno cristiani. Il destino fece anche in modo che l’aura del Parallelo non sparisse...
Nel mondo musicale si conosce l’esistenza dei cantanti eunuchi sin dal primo periodo dell’Impero bizantino nel V secolo d.C. L’imperatrice Elia Eudossia aveva un maestro di canto eunuco chiamato Brisona, che molto probabilmente fu chi iniziò i castrati nei cori bizantini. Tra il IX e il XII secolo abbiamo l’esempio del coro della Basilica di Santa Sofia a Costantinopoli. Alcuni esperti dicono che i soprani falsetti spagnoli erano stati probabilmente castrati fino al periodo in cui si perse il predominio arabo sulla Spagna. Durante alcuni secoli non abbiamo documentazione. E torna ad apparire in Italia nel XVI secolo, dove i primi bambini castrati erano spagnoli. Il duca Alfonso II di Ferrara fu uno dei primi entusiasti di questi nuovi cantanti. Diversi papa cominciarono a reclutare questo tipo di cantanti per i loro cori. Apparentemente uno dei primi a entrare nei cori dei pontefici fu lo spagnolo Francisco Soto de Langa nel 1562. Il fatto è che gli eunuchi riuscivano a raggiungere tonalità che solo le donne riuscivano a ottenere e che però non potevano cantare nelle liturgie. Trenta due papa fecero uso dei castrati nella Cappella Sistina. La pratica non era né legale né riconosciuta e di fatto furono molti i bambini che morirono a causa delle infezioni causate da questi interventi traumatici. Per chi non riusciva a diventare famoso lo si teneva riservato per un coro di una chiesa, se fortunato, molti invece erano obbligati a prostituirsi. Alcuni tra i castrati più conosciuti furono Mattero Sassano (Matteucco), Nicolò Grimaldini (Nicolini), Gaetano Majorano (Caffarelli) e Gioacchino COntio (Gizzielo). L’ultimo dei castrati, Alessandro Moreschi, morì nel 1922. Senza ombra...
In Calle Lleialtat 6, nel quartiere del Raval, si trova una delle associazioni culturali in grado di offrirci il massimo della varietà per quanto riguarda la cultura alternativa di Barcellona. Si tratta della Asociación Freedonia, un fantastico progetto di cultura underground. Assistere a un pezzo teatrale, a una proiezione cinematografica, all’esibizione di un DJ o a una mostra fotografica, magari sorseggiando un buon bicchiere di vino tra amici, conoscenti e gente nuova e stimolante, sono alcune delle piacevoli attività proposti da queste realtà associative. Luoghi di cultura e riunione, sempre a portata di tutti. A Barcellona esistono alcuni locali che funzionano con la stessa filosofia, come il Miscelanea (nel Raval) o la Cova de les Cultures (a Gracia). Esistono però purtroppo molti altri locali chiusi dalle autorità cittadine di Barcellona, quali la Virgen o l’Almazen (entrambi nel quartiere del Raval). E perché dico purtroppo? Ebbene, perché questo tipo di associazioni non solo promuovono la cultura ma rivestono un ruolo sociale molto importante, organizzando eventi e laboratori aperti a tutti e collaborando con le altre realtà del quartiere, oltre a dare la possibilità ai giovani artisti, agli sconosciuti o a coloro i quali non hanno mezzi propri, di promuovere la propria opera. Perché le autorità si oppongono così tanto a questo tipo di locali? I quartieri necessitano di spazi destinati alla creatività, al divertimento e a progetti alternativi. Le autorità intendono invece “risanare” il Raval imponendo tuttavia il “modello Barcellona”. La modernizzazione della città non si può fare contro il cittadino e per questo motivo la chiusura di associazioni culturali di questo tipo rappresenta un’aggressione contro il tessuto sociale. Per...
I bagel sono semplicemente favolosi. Se non li hai ancora provati, sappi che ti stai perdendo davvero una delle migliori colazioni classiche del mondo. Senza alcun dubbio negli Stati Uniti sono ormai più che rinomati, grazie alla lunga tradizione della comunità ebraica che vive in questo paese. Con i flussi migratori del XX secolo provenienti dall’Europa e diretti a New York, riferendoci sia a quelli dell’inizio del secolo che a quelli dovuti alle persecuzioni della Seconda Guerra Mondiale, la comunità ebraica si stabilì a New York portandovi il meglio della propria cultura e della propria cucina, e tra le delizie importate troviamo i famosi bagel. Un bagel ha forma circolare con un piccolo buco al centro, ed entra perfettamente nel palmo di una mano. Viene spesso preparato, secondo la ricetta classica, con una pasta di grano, anche se ormai ne esistono versioni fatte con farina integrale, per quelli che vogliono migliorare la digestione o la linea. Certi bagel contengono cipolle, olive, o frutta. Vengono infornati dopo essere stati leggermente bolliti, per scaldarli e conferire una leggera doratura brillante alla pasta. I bagel si mangiano freschi o tostati, spalmati preferibilmente con burro o formaggio cremoso. Un bagel tuttavia può essere accompagnato anche da una salsa tonnata o da un patè, da una crema di pollo o maionese, a seconda de tuoi gusti. Potrai trovare alcuni tra i migliori bagel di New York nei seguenti locali: Absolute Bagels nell’Upper West Side è una scelta sicura se cerchi uno spazio con stile che ricordi la West Side, con prezzi diciamo ragionevoli e una lunga lista di tipi di bagel, fatti con diverse...