Guida pratica di Londra - Cosa vedere a Londra

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La piazza Taksim e i confini della città

Mónica Boixeda

Nel prologo al suo strano libro di poemi La più viva sorpresa, la fermezza del mio carattere, che offre differenti possibilità di lettura dove in nessuna delle quali si ha la sensazione che i poemi finiscono, e che può essere compreso nella sua integrità come una sorta di glossa al libro di Georges Perec Specie di spazi, lo scrittore di Samoa Albert Hanover ci rende partecipi della sensazione di trepidazione e sconcerto che l´avevano provocato da bambino, in armonia col suo interesse per i confini delle cose, i limiti delle città. Si rese subito conto che c´era sempre un posto, in realtà più di uno, dove le città finivano. Naturalmente era cosciente che per la stessa ragione si potrebbe dire che erano punti dove le città incominciavano ma ciò che è certo è che ebbe sempre la sensazione che le cose non erano esattamente così, che i posti dove le città finivano, raramente coincidevano con quelli dove incominciavano. Magari, questa ossessione gli era stata talmente impressa nella memoria che sapeva, tuttavia, che era un spazio abitato dall´immaginazione e pertanto in continuo movimento creativo di immagini, cose come la passeggiata notturna di Leonard Bast in Howards End il quale, cercando di seguire le stelle come si descrivono in un libro, prima che potesse rendersi conto, era uscito da Londra e si perse in un bosco, o l´attestazione dell´attore, direttore teatrale, scrittore e cineasta spagnolo Fernado Fernán-Gómez relativo alla sua maniera particolare di celebrare il fine della guerra (comprare una bottiglia di cognac economico, camminare ed essere esultante fino ad uscire dalla città ed arrivare in qualche paese vicino). Soprattutto lo...

She Devil a Roma

Mónica Boixeda

Il Museo Macro di Roma fino al 30 Ottobre presenta la proiezione di videoarte She Devil, mostrata in precedenza nello studio di Stefania Miscetti di Roma con grande successo. La proposta concettuale si riferisce alla quarta edizione del video, esposta previamente a curatori ed artisti. La mostra è organizzata dal Councillorship del Centro Politico e Storico Culturale, Sovrintendenza ai Beni Culturali di Roma. L’opera di videoarte She Devil prende il nome dal personaggio creato da Marvel Comics, una casa editrice americana autrice di personaggi dei fumetti che hanno segnato l’immaginario di varie generazioni, sia nell’estetica dei supereroi che nella trasmissione di valori sociali. Marvel Comics ha creato l’Uomo Ragno, i Fantastici Quattro e altri supereroi che fanno parte della cultura contemporanea grazie al suo sviluppo attraverso mezzi di comunicazione come la televisione, le riviste o il cinema. Il titolo del video deriva dal personaggio di Shanna She Devil, versione femminile di Tarzan creata nel 1972, e lo adatta con il titolo del film realizzato da Susan Siedelman nel 1989. Siedelman è la prima cineasta indipendente americana ed ha diretto la serie pilota della celebre Sex and The City. A partire da questi elementi, che fanno da supporto all’opera, ci si interroga sulla rappresentazione della femminilità, e sulla tensione causata per la sua contrapposizione con la realità della vita quotidiana, in cui il corpo è depositario della rappresentazione delle esperienze individuali e collettive. In questa edizione She Devil ha selezionato i lavori di artiste italiane, africane, asiatiche e americane che lavorano e studiano temi riguardanti le donne, il potere, il corpo ed il ruolo assunto dalla donna in diversi contesti. Queste artiste usano...