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Il cimitero Hietaniemi di Helsinki

Uno dei grandi progetti incompiuti dello scrittore Albert Hanover aveva probabilmente a che vedere con la ondata di sconcerto causata dalla Body Heat,  la torrida opera prima di Lawrence Kasdan. Il film, insuperabilmente sexy, giocava con l’idea che l’eccesso prolungato di calore crei uno stato mentale particolare, come uno stato alterato di coscienza che ci rende inclini ad abbandorarci al nostro lato più oscuro, irrazionale, represso e segreto. Fu sicuramente la lettura di un commento di Julio Córtazar al racconto di W.F. Harvey August Heat, incluso nella raccolta di racconti The Beast with Five Fingers, ciò che gli fece concepire l’idea di adattarlo al cinema, e fu il cineasta finlandese Aki Kaurismäki a convincerlo che il posto più adatto ad ambientare la storia, tra tutti i luoghi del mondo, fosse lo strano e affascinante cimitero Hietaniemi de Helsinki, famoso sia per il paesaggio lacustre spettacolare sia per le feste e attività sessuali varie e intense che vi hanno luogo di notte, dentro ed intorno al suo perimetro. Se ciò che convinse Hanover fu la sfida d‘immaginare le conseguenze di un’improbabile ondata di calore a Helsinki –le foto che gli mostrò Kaurismaki documentando i fenomeni accaduti in Finlandia quando si era verificata tale circostanza eccezionale erano difficilmente prevedibili-, o la promessa del regista finlandese, poi rimasta incompiuta, di riuscire a trovare il denaro necessario, e persino di ottenere la collaborazione dell’attore francese Jean Pierre Leaud, idolatrato da entrambi, come protagonista, è ancora oggetto di dibattito. Sebbene la preparazione del film venne interrotta all’inizio della seconda settimana per non essere mai più ripresa, in alcuni mercati neri del celluloide circolano copie pirata dello...

Joan Colom a Barcellona

Fino al 29 ottobre, la Fundación Colectania presenta un collezione delle opere preferite dal fotografo più influente degli anni 50 e 60, Joan Colom. Le fotografie corrispondono ad un ablum che il fotografo regalò la gallerista e critico d’arte Joseph Maria Casademont, e che fu comprato dalla Fundación Foto Colectania nel 2004. La fotografia è uno dei registri più importanti della storia moderna, perché con le foto di può apprezzare l’anima di un’epoca attraverso la moda, gli oggetti, le posizioni posturali, i paesaggi, etc. Per questo gli archivi fotografici oggigiorno non sono apprezzati soltanto per l’opera contenuta in esse, ma anche per l’importanza che questi ricoprono nel rendersi conto dei diversi aspetti della vita quotidiana che si svolgeva in certi ambienti sociali. La fotografia di Joan Colom possiede un sapore importante di un’epoca di Barcellona, in special modo del Raval, che racconta del 1958, quando cominciò a scattare fotografie del luogo, conosciuto all’epoca come il Quartiere Cinese di Barcellona. Colom cattura il sottomondo della vita marginale e di tutti i suoi personaggi con una magistralità impressionante. Nelle 76 fotografie in bianco e nero, senza volerlo, Colom realizza una cronaca sociale del quartiere, destinato dalla società barcellonese alla prostituzione. Le fotografie sono di un realismo straordinario per quegli anni, dove il franchismo condizionava la morale. Quel che stupisce di più di questa mostra e delle foto, è che Colom doveva scattare le foto con la macchina nascosta per evitare di essere scoperto, visto che i clienti che si recavano in zona erano persone che provenivano da distinti settori della città, e le transazioni per strada erano permesse soltanto entro i...

Heliogábal Barcellona

Heliogábal è un´associazione culturale nel quartiere di Gracia con un programma pieno di concerti ed eventi musicali per le animate notti barcellonesi.

Kunstfabrik Schlot Berlino

Nel quartiere Mitte, nel centro di Berlino, un´ex fabbrica trasformata in centro culturale e sala per concerti jazz.

Fundación Suñol Barcellona

A Passeig de Gracia 800 mq quadrati con la collezione privata di Josep Suñol di arte contemporanea e 350 mq con mostre temporanee di qualità.

Da Fortunato Pantheon Roma

Con una suggestiva vista sul Pantheon, il ristorante Da Fortunato offre attenzione all’ospite e cucina di qualità.

Il Juwel Palais a Berlino

Il massacro perpetrato a Oslo nel luglio passato da Anders Behring Breivik ha evidenziato un fenomeno sempre più preoccupante in Europa. Si tratta del largo consenso acquisito dall’estrema destra anti-sistema, o se non altro dalle idee xenofobe e ultranazionaliste. Non solo in Norvegia, dove il Partito del Progresso (nelle cui fila militò proprio Breivik per diversi anni) ha ottenuto recentemente il 23% dei voti, ma anche in diversi altri paesi dell’Europa civilizzata si assiste ad una escalation del numero di appoggi ricevuti alle urne da organizzazioni che, approfittando delle conseguenze della crisi e la maniera in cui tanto i partiti conservatori quanto i socialdemocratici si mostrano assolutamente incapaci di formulare soluzioni che si discostino anche minimamente da quelle imposte dagli stessi mercati, banche e agenzie di qualifica responsabili essi stessi della catastrofe economica, difendono un ritorno a delle supposte essenze nazionali conservatrici, e proclamano, a volte in maniera fin troppo accorata, la necessità di cacce alle streghe e capri espiatori. Quel che è più preoccupante, non è la maniera in cui certe posizioni, che fino a poco tempo fa il sentimento comune aveva scartato in maniera quasi totale per l’essere neofasciste, ritrovano ultimamente il consenso di certi votanti disincantati, ma è la progressiva infiltrazione di queste ideologie nei discorsi dei partiti conservatori europei, che sono attualmente al potere nella maggior parte del continente. I presidenti di Francia, Inghilterra e Germania esprimono pubblicamente il proprio disdegno per il multiculturalismo, e dietro a questo non si trova nessuna revisione antropologica o sociologica del termine, né una giustificazione per la riduzione dei diritti degli emigranti e la persecuzione, de legalizzazione ed espulsione...

Moby Dick Madrid

Moby Dick: la sala concerti più emblematica di Madridi inagurata nel ’92. Cocktail di alta qualità.

27 Bikes Madrid

Sono l´alternativa ecologica nel mondo delle biciclette a noleggio. È un´azienda giovane che offre un servizio di alta qualità.