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Il Mappelthorpe di Almodovar

Una delle grandi attrazioni del Festival Of PhotoEspaña 2011 che si celebra a Madrid fino al prossimo 22 luglio è una selezione di 31 fotografie di Robert Mappelthorpe, scattate tra il 1976 e il 1989, anno della sua morte per aids, organizzata da Almodovar per la Galleria Elvira Gonzalez (http://www.galeriaelviragonzalez.com/), rappresentante esclusiva delle opere dell´artista americano in Spagna dal 2011. E´ difficile immaginare qualcuno più idoneo di Almodovar, che senza dubbio ha dovuto scegliere tra una serie limitata di opere, imposta dalla Fondazione Robert Mappelthorpe, per organizzare il percorso personale con le opere di uno dei fotografi più evocativi, interessanti, iconici e influenti del ventesimo secolo. Le stesse pellicole di Almodovar, come i lavori di Mappelthorpe, sono caratterizzati a tratti da una fusione unica di classicismo formale e stilistico, di rigoroso e pulito estetismo, dal modo in cui affrontano temi naturali e situazioni personali al limite del socialmente accettabile e nella marginalità più assoluta. Naturalmente è impossibile immaginare l´opera di uno di questi due artisti senza porre un confronto con Andy Warhol e il mondo da lui creato, in cui The Factory funzionò come un faro di luce brillante e luminosa, a metà strada tra Camelot e la Corte dei Miracoli, della creatività degli anni sessanta, una casa a porte aperte che appartiene di diritto a un gruppo memorabile di artisti d´avanguardia, consumatiori di droga, travestiti e con personalità sessuali ambigue. Al suono di rock and roll e di Martha and the Vandellas, con la sua sovversiva, maledetta e stupenda danza pansessuale di coscienza oceanica, hanno trasformato per sempre il mondo, cancellando i limiti tra cultura alta e bassa,...

Douglas Gordon a Parigi

Il Museo Rodin di Parigi espone fino al 4 settembre l´interessante opera Predictable incident Unfamiliar Sorroundings di Douglas Gordon. L´opera realizzata nel 1995 è una scommessa alla revisione dell´influenza dei mezzi di comunicazione sui comportamenti quotidiciani delle persone ed è considerata una parola chiava per poter capire la proposta estetica di Gordon. Douglas Gordón è considerato uno dei creatori contemporanei che più si distaccano nel mondo dell´arte concettuale. Prima di compiere 30 anni, aveva già riscosso numerose critiche con le sue opere visuali cariche di idee di rottura sulla dominazione nella società mediatica che viviamo. Per Gordon tutti abbiamo dei comportamenti creati dall´influenza della società mediatica. Nasciamo e ,già dopo i primi mesi dalla nostra nascita, siamo seduti davanti al computer. In seguito cresciamo ed è proprio il computer a catturarci con le sue migliaia di immagini memorizzate. Tutto questo ha generato una società e una civilizzazione dominata dalle immagini. Questo e altro è ciò che Gordon cerca di farci capire attraverso le sue opere, le sue installazioni,dove distrugge le immagini famose conosciute attraverso il cinema commerciale o la televisione per alterare,sorprende e riubicarle nell´immaginario precostruito dello spettore. Questo è il caso di  Predictable incident Unfamiliar Sorroundings, dove prende una serie di immagini sessuali tra cui il capitano Kira e le protagoniste della famosa serie nordamericana di Star Trek e le proietta da un apparecchio installato su una pila di lattine di birra Budweiser. L´opera non ha suono ed è divisa in uan serie di 5 immagini in diapositive di varia durata. Questa segmentazione di immagini della serie che costruì l´immaginario collettivo della società nordamericana deglia nni 60 e le lattine di birra, rappresentano un modo di vita tipico nordamericano che inizia...

Cortázar nel Caixa Forum di Barcelona

“Verba volant, scripta manent”, dicevano i latini, le parole volano ma gli scritti restano. Ma, nonostante l’incredibile proliferazione di testi oggi costantemente pubblicati, che rimangono in libreria alcune settimane o alcuni mesi, sono pochi gli scrittori che riescono a superare la prova del tempo. Oggi sembra che la parola scritta voli. Uno degli scrittori che indubbiamente hanno saputo perdurare è l’argentino Julio Cortázar, il cui lavoro letterario (ed anche filosofico) continua ad essere letto, scoperto, amato. Il suo romanzo “Rayuela”, pubblicato nel 1963, anche se in Europa non ebbe immediatamente il successo che si meritava, oggi viene considerato uno delle migliori opere letterarie del XXI secolo. Julio Cortázar è conosciuto anche per “62 Modello per armare”, “Il libro di Manuel” ed una serie interminabile di racconti che spesso hanno raggiunto la perfezione (ebbene sì, esiste) stilistica. Il 27 Luglio lo spazio Multimedia del Caixa Forum propone un’interpretazione audiovisiva di alcuni racconti di questo grande scrittore, nei quali la letteratura viene ricomunicata attraverso la danza, la recitazione e la musica dal vivo. I quattro artisti che creeranno in diretta questa performance narrativa sono Alba G. Corral, Kowalski, Rafaël e Soni Riot, con la musica di Escort Service. Alba G.Corral (Madrid, 1977) si occupa di programmazione visiva ed utilizza questo codice per creare strumenti visivi e allo stesso tempo paesaggi digitali astratti in tempo reale. Co-organizzatrice del festival Femelek, ha partecipato ai festival Sonar, Primavera Sound e LEV. Kowalski è un giovane dj e produttore musicale che vive e lavora a Berlino, e Rafel e Soni Riot creano video di animazione digitale che propongono una critica puntuale al sistema, decostruendo e...

Roberto Matta al IVAM di Valencia: Espejo de la memoria

L´ Istituto Valenciano de Arte Moderno, in breve IVAM, come è generalmente riconosciuto, oggi posiede una collezione un po´ più importante di ieri, grazie alla donazione del quadro “Espejo de la memoria” che fu dipinto da Roberto Matta. Questo artista nacque in Cile nel 1911 e morì in Italia nel 2002. L´incaricata di questa donazione fu Germana Matta, la vedova del pittore, che non abbandonò l´idea di regalare opere del grande pittore. “Espejo de la memoria” è un quadro ad olio realizzato nel 1996, che apparteneva precedentemente alla collezione privata della famiglia Matta. Roberto Matta è uno degli artisti più importanti del ventesimo secolo, e appartenne alla più distaccata generazione di surrealisti, visionario e avanguardista che racchiudeva nelle sue opere temi di relazione con l´arte, la scienza, la naturalità e molti altri ancora. L´IVAM è uno dei muei più famosi di Valencia, e in esso si può godere di una collezione permanente di più di 10.500 opere che mostrano, sopratutto, artisti rilevanti del ventesimo secolo. Tra gli artisti che potrete incontrare visistando il museo, i più famosi e importanti sono senza dubbio Jean Arp, Alexander Calder, Paul Klee, Francis Picabia, Frantisek Kupka, Robert Delaunay, Lucio Fontana e molti altri Una delle collezioni più importanti che possiede il museo è quella di Miquel Navarro, uno scultore valenciano conosciuto in tutto il mondo. C´è anche la collezione di Ignacio Pizano, composta da 100 quadri e 600 disegni, e quella di Julio Gonzalez che ha oltre 400 opere, che spaziano dalla pittura fino alla oreficeria.   MiLK Se volete gustarvi non solo “Espejo de la memoria” di Roberto Matta, ma anche altre...

La casa di Mozart a Vienna

Eduard Mörike (1804-75)  fu un poeta romantico tedesco che scrisse dei poemi che rasentano quasi il sublime, poemi su cui il grande compositore Hugo Wolf compose musica nella seconda metà del XIX secolo. E proprio della musica parla il suo libro più bello e memorabile, una novella breve di 130 pagine intitolata Mozart cammino di Praga che narra il trascorso di un giorno nella vita del geniale compositore austriaco. Il libro in questione, pubblicato nel 1856, in occasione del centenario della nascita del musicista, è uno dei primi tentativi di tracciare un ritratto del carattere di Mozart. Probabilmente è uno dei libri più belli ispirati al grande compositore, personificazione della musica e uno dei personaggi più affascinanti della storia occidentale. Nelle pagine finali troviamo il personaggio di Eugenie, la giovane fidanzata, tragico pensamento che ha creato una visione di Mozart e, con lui,di tutti coloro i quali che,grazie al loro talento, anticipano tappe, che giunge fino ai nostri giorni : “All´improvviso le divenne così chiaro, così terribilmente chiaro, che quell´uomo si stava consumando rapidamente e irrevocabilmentre tra le sue braccia e che non era che una apparizione fugace su questa terra, incapace di sopportare l´eccesso che emanava”. Dato il gioco musicale di specchi e voci della composizione, il tema della novella non è complicato: Mozart e la sua sposa Costanza si fermano un momento a riposare durante il loro viaggio a Praga, dove il compositore va a dirigere la sua opera Don Giovanni. Mentre passeggia per il giardino di un palazzo, in un episodio che in un certo modo serve da precedente alla magdalena proustiana e ai prodigiosi effetti degli episodi...

Moby a Roma

Non c´è estate senza musica. Questa è l´idea degli organizzatori del Rock in Roma che quest´anno presenteranno una scaletta di lusso, con i migliori interpreti della musica che muove le diverse generazioni. Uno degli artisti più attesi è il compositore e genio del pop elettronico Moby, che farà vibrare con le sue migliori sonorità l´Ippodromo delle Capannelle il 24 di luglio. La festa del rock, che è cominciata a giugno e terminerà il 30 luglio, raduna quest´anno i migliori esponenti della musica elettronica per far si che i fanatici del genere si mobilitino da tutta Europa per ascoltare le proprie band preferite. Quasi alla chiusura dell´evento, ci sarà la leggendaria figura del rock Lou Reed, e come fiore all´occhiello del Rock in Roma, la stella internazionale del rock Sting. Richard Melville Hall, nome reale di Moby, nacque ad Harlem, a New York, nel 1955. Il suo nome d´arte lo prese dal libro Moby Dick, scritto dal suo bisnonno Herman Melville. I suoi inizi nella musica risalgono all´inizio degli anni 80, quando era un membro della band hardcore punk Vatican Commandos. Da questa esperienza uscì un solo disco, Hit Squad for God, che non ebbe molto successo nell´ambiente musicale del suo genere. Il primo successo fu nel 1991 con il disco Go, che lo catapultò nei Top Ten della classifica britannica. Da lì la strada del suo successo fu spianata. The Prodigy, Aphex Twin e Orbital furono solo alcuni dei gruppi che lo accompagnarono in diverse tourneè. Senza dubbio il suo successo maggiore fu nel 1995, con l´album Everythink is Wrong – Mixes and Remixses, distribuito dalla Electra Records. Tra...

Museo della Storia

Il Museo della Storia è uno dei più visitati non solo per la grande quantità di opere presenti,ma anche per lo stesso edificio.

Mario Vargas Llosa, Avventure della ragazza cattiva

“Avventure della ragazza cattiva”, dell’autore peruviano Mario Vargas Llosa, è un meraviglioso romanzo pubblicato nel 2006, che da allora ha conquistato i lettori di tutte le età e nazionalità, un’opera di letteratura erotica che seduce uomini e donne. Il Premio Nobel per la Letteratura Mario Vargas Llosa ha definito questo lavoro come il suo primo romanzo d’amore, e come tutte le grandi storie d’amore è anche una grande storia di passione, sensualità e sesso. I personaggi principali vivono le proprie vicende lungo quattro decenni, e si incontrano in varie città del mondo. Tutto comincia a Lima, in Perù, quando la “ragazza cattiva”, detta anche “la cilenita”, arriva in città e conquista Ricardo Somocurcio, il personaggio principale. Dal primo istante il loro amore si sviluppa a letto, ed in altri deliziosi luoghi d´incontro sessuale. Anche il contesto storico del romanzo è interessante, visto que si tratta della seconda metà del XX secolo, periodo di rivolgimenti politici importanti a livello mondiale, sebbene questo appaia solo in secondo piano. Le città dove i due personaggi si incontrano per caso sono anch’esse affascinanti e aggiungono fascino alla storia. Ricardo vive a Parigi, e successivamente per varie ragioni i protagonisti si trovano anche a Londra, Tokio e Madrid. Ma l’elemento più seduttivo di questa storia d’amore è certamente rappresentato dal modo in cui i due protagonisti si amano e si attraggono sessualmente, così tanto che passano giornate intere chiusi in varie camere per tutto il pianeta.   d.b Non rinunciare a leggere questo romanzo nel luogo dell´azione. Una parte importante della storia si svolge a Parigi, affitta appartamenti a Parigi e cammina per le...

Midnight in Paris di Woody Allen

Probabilmente fu il poeta greco Esiodo il narratore più antico –stiamo parlando dell’ultimo quarto del secolo VIII a.C.- di alcuni dei miti più duraturi e fertili della cultura occidentale. In realtà probabilmente la sua colossale importanza consiste proprio in questo, nell’aver dato una struttura coerente ai miti dell’antichità greca che avrebbero alimentato la cultura e la creatività umana occidentale per più di venticinque secoli. Forse a causa del carattere ricorrente della storia della nostra civiltà, tra i miti di Le Opere e i Giorni che denotano la profonda umanità del poema emerge soprattutto quello delle età dell’essere umano, che stabilisce l’esistenza di un’inziale età dell’oro governata da Crono e piena di felicità ed abbondanza. Non si può ignorare il fatto che non ci sia stato un solo periodo storico nella storia occidentale in cui non si abbia avuto la sensazione di vivere in un momento di decadenza, di mancanza di idee, ambizioni e creatività, in comparazione con qualche passata età dell’oro. In tempi come questi, in cui viviamo immersi in una sensazione di crisi e sfiducia tipica della fine di un ciclo, diventa ancora più forte la tentazione di rifugarsi nella nostalgia dei tempi andati in cui la vita era davvero degna di tale nome. Un fenomeno identico può essere osservato con le diverse età della vita umana, notando la tendenza a considerare il periodo della propria gioventù come un’irripetibile età dorata spesso ha pessime conseguenze intellettuali ed esistenziali. Prese le dovute precauzioni concettuali, la nostalgia, come l’arte, ci salva dal mondo e sembra essere una necessità tipica della nostra specie, visto che non è insolito che gli esseri...

Tuska Open Air: Festival Metal a Helsinki

Quando nacquero le sonorità heavy metal nel mondo? La risposta può essere molto amplia. Quel che è sicuro, è che i primi esponenti del rock duro sono stati i primi MC5, Blue Cheeer, e ovviamente Jimi Hendrix. Dopo ci sono stati i Black Sabbath, Deep Purple, Led Zeppelin, classificati hard rock. Poi venne il NWOBHM (New Wave of British Heavy Metal), con cui il genere ha coniato il suo nome, con gli immortali Iron Maiden, Judas Priest, e Venom. Una cosa è certa, e cioè che con distinti generi e influenze che si sono avvicendati nel panorama heavy metal, sono nati diversi sottogeneri musicali sempre riferenti ad esso: death, trash, speed, doom, sludge, space, black. E´ possibile che attualmente, dalla nascita del metal, sono apparsi alcuni degli esperimenti sonori più radicali, senza uscire chiaramente da questa tipologia musicale. Pensiamo ai Sunn O))) o ai newyorkesi Liturgy. Il Tuska Open Air raduna i migliori di tutti questi generi in due giorni di hard rock senza precedenti. Tra i più noti ci sono gli Electric Wizard, maestri del doom metal più duro che si sia mai ascoltato, che vi porteranno in spazi oscuri e vi faranno salpare con una barca nera verso insondabili profondità. Capeggiati da Jos Osborn, l´avventura degli Electric Wizard iniziò nel 1989. I loro migliori album sono sicuramente “Come my fanatics” e “Dopethrone”, che hanno avuto una larga influenza sul movimento Stoner Rock degli ultimi quindici anni. Se volete compiere un viaggio nel suono pesante e nella distorsione lenta, gli Eletric Wizard saranno la tua nuova band preferita. Altre importanti band presenti al festival saranno i Morbid Angel,...