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Beauty Eurasia 2011 a Istanbul

Del 16 al 18 si riuniranno al Beauty Eurasia i più grandi creatori di prodotti cosmetici per uomo e donna, nella cornice del Centro esposizioni Tuyap di Istanbul. Questa fiera raggrupperà più di 400 produttori provenienti da 40 paesi, che presenteranno i migliori profumi, creme, trucchi e accessori per la bellezza. A chi non piace essere considerato bello, attraente, seducente, o camminare per strada lasciando una scia di aromi afrodisiaci? Proprio su questa idea di fondo nasce l’industria della bellezza, anche se le sue origini sono antiche quanto l’uomo. Già gli Egizi, nella loro visione del cosmo, avevano incluso bellezza e armonia fisica come parte integrante del benessere e delle cose da fare per soddisfare il dio creatore, che piangendo dopo aver visto tanta bellezza innaffiò tutto ciò che esisteva sulla Terra. Questa concezione portò gli Egizi a conoscere moltissime cose sulle piante, sugli animali e sui minerali utili a mantenere la salute e la bellezza. Le pitture impiegate da uomini e donne erano realizzate con solfuro di piombo, ottenuto dalla galena, o dal solfuro di antimonio, proveniente dall’antimonite. Il loro trucco era parte della seduzione e della bellezza proprie di questo popolo, ed oltre ad essere una sorta di megafono dell’attrazione sessuale, era un ottimo repellente contro le mosche, in grado di prevenire le malattie oculari e attenuare il fortissimo riflesso dei raggi del sole. Questo peeling dagli effetti così benefici era stato scoperto mescolando una parte di polvere di alabastro (sabbia), con una parte di sedimenti di nitro rosso, una parte di sale del basso Egitto e una parte di miele, e veniva poi impiegato da uomini...

La Trieste di Claudio Magris a Barcellona

?Ai confini con la Slovenia, nel nord d´Italia, sulle rive del mare Adriatico, si trova la bella ed inquietante città di Trieste. Si tratta di un´antica popolazione di origine illirica che si diffuse in maniera piuttosto sensibile con la colonizzazione romana, diventando, dopo la caduta dell´Impero in Occidente, succulento oggetto di desiderio tanto per bizantini come per franchi che cercarono senza successo di includerla permanentemente nei suoi domini prima che cadesse nel secolo XIII nelle mani dei veneziani e finalmente, nel 1382, fosse sottomessa dall´impero austro-ungherese sotto il quale rimase fino alla fine della Prima Guerra Mondiale. Particolarmente dal 1719, la sua posizione dentro questo distò molto dall´essere frivolo, perché Trieste che si convertì in un porto franco in quella data, era la sua unica uscita sull´Adriatico, quello che ridondò in abbondanti investimenti tanto industriali come commerciali che accentuarono la sua straordinaria natura multiculturale e cosmopolita che ha influito decisivamente in scrittori come Stendhal, Rilke (il titolo delle sue famose elegie fa riferimento al castello di Duino a Trieste), Italo Svevo, James Joyce (che visse nella città dal 1905 fino all´esplosione della Grande Guerra e scrisse lì una parte importante della sua opera, compresi il Ritratto dell´artista adolescente e grandi sezioni dell´Ulisse) o Claudio Magris. Si può dire che il suo clima è soave e soleggiato, salvo quando comanda la bora, un vento che proviene dalle Alpi giuliane e che può raggiungere i 190 chilometri per ora. Quando questo succede, i cittadini di Trieste sanno che non c´è più rimedio che collocare archi per le strade per evitare che la gente voli. È precisamente un´insinuazione della bora ed il...

L’OFFF al CCCB di Barcellona

L’undicesimo Festival internazionale di creazione e cultura digitale OFFF torna a Barcellona con Let’s feed the future o Alimentiamo il futuro, che si terrà al CCCB tra il 9 e l’11 giugno. Héctor Ayuso,direttore del festival, ha dichiarato che l’OFFF sarà un importante punto d’incontro per gli amanti dell’arte e dell’innovazione, dopo un periodo di latitanza trascorso tra New York, Berlino, Parigi e Lisbona. L’OFFF è nato a Barcellona nei primi anni del XXI secolo, con l’intento di realizzare un festival innovativo nel panorama della cultura postdigitale che potesse guardare a quella particolare arte, in costante evoluzione, e  rispondere all’esigenza di chi, guardando queste creazioni, si chiede “Come l’avranno fatta?” L’OFFFF 2011 ha deciso di potenziarsi e aprirsi a tutte le proposte più innovative, e riunirà artisti noti e volti nuovi in seminari, incontri e sperimentazioni in cui sarà possibile comunicare e conoscere le loro creazioni. Il nutrito programma prevede 70 attività tra cui performances, conferenze, animazione, proiezione di documentari e interessanti installazioni per tutta la durata del festival. Ci sono diverse aree: Roots, in cui i maggiori artisti esporranno le loro opere, Openroom, dove i nuovi artisti proporranno le loro creazioni, Woorkshops, zona per i seminari, Showplace, altra area espositiva, Mercadillo, dove si potranno scambiare i vari prodotti, Cinexin, dove saranno proiettati film e video, e Chillax, una zona pensata per il relax. Tra le altre novità dell’edizione 2011 ci sarà lo Speaker´s Corner, angolo che consentirà ai creatori più giovani di pubblicizzare nel corso dei tre giorni i loro lavori, con l’ausilio di microfoni e materiale audiovisivo che renderanno il tutto più dinamico. Tra gli ospiti più...

Madrid e gli andalusi, l’inganno storico

Spesso la Storia viene scritta sulla base di confusi frammenti interpretati in modo interessato per favorire la predominanza di una teoria generale preesistente, frammenti che, considerati in quest’ottica, quando non addirittura manipolati, contribuiscono a riaffermarla. L’origine del problema è decidere quali materiali possiamo considerare validi per le indagini storiche e quali no, in quanto non rientrano nel quadro che abbiamo stabilito precedentemente, e che vengono quindi scartati facilmente per motivi aprioristici camuffati spesso sotto il mantello dello scientismo e dell’oggettività. E non mancano nemmeno, come nelle storie di poliziotti corrotti – con cui il sapere storico mantiene una rapporto piuttosto stretto –, l’invenzione di false prove, dove necessario. Si tratta di un processo vecchio come il mondo, che lungi dall’aver perso validità, sembra anzi stia rinascendo in quest’epoca dove tecnologia e informazione la fanno da padrone, e dove persino i quotidiani ritenuti seri sembra abbiano rinunciato all’abitudine di verificare le notizie che pubblicano. Per quanto riguarda Madrid, l’invenzione di false prove ha caratterizzato per secoli gli studi sulle origini e sullo sviluppo della città, originando una lunga serie di false cronache che sembravano affermare che, ignorando totalmente aspetti come la toponimia e gli stradari, l’esistenza di una Madrid mozarabica ispirata da santi primitivi e vergini fosse un fatto incontrovertibile e fuori discussione. Si trattava senza dubbio di prove costruite ad hoc per cancellare il profondo radicamento della città con l’Islam, inaccettabile nel XVI secolo, marchiato da forti tensioni religiose: per la monarchia spagnola non era opportuno ricordare che la sua capitale, dal 1561, era una città di origine araba, e quindi essenzialmente mudéjar dalla conquista cristiana del 1085 in...

Cinema Sperimentale Jugoslavo al MACBA

Il Museo d’Arte Contemporanea di Barcellona, il MACBA espone fino al 6 luglio un ciclo di Cinema Sperimentale Yugoslavo, 1960-1980, come parte della mostra  Museo de narrativas paralelas .En el marco de la Internacional , che il museo realizza nel suo programma del 2011. Nel ciclo curato da Ana Janevski scopriremo una cinematografia sperimentale che cambiò il linguaggio e l’estetica dominante nell’ex Repubblica Socialista Federale Jugoslava tra gli anni 60 e 80.   “Non possiamo promettervi di fare altro che sperimentare” era la massima che accompagnò il collettivo KOD, formato da artisti audiovisivi della città di Novi Sad, sulle rive del Danubio, quando il regista e sceneggiatore serbo Dušan Makavejev li invitò a realizzare un intervento visivo nel 1971. Ciò significò una rivoluzione nei paradigmi tematici e produttivi nella cinematografia jugoslava, allora soggetta alla censura di Stato. Dušan Makavejev, nato a Belgrado nel 1932, studiò psicologia all’Università di Belgrado e dopo aver finito gli studi, iniziò a frequentare gli ambienti del cinema, affascinato dal mondo delle immagini in movimento. , il che lo portò a intraprendere gli studi presso l’Accademia di  Radio, Televisione e Cinema. Nel 1953 iniziò a realizzare  i suoi primi documentari, al cui centralità tematica era legata agli eventi del dopoguerra. La sua tendenza nell’intercalare immagini non montate corrispondenti ad altre produzioni, decostruendo i contenuti, lo trasformò in un delle figure più importanti del cinema jugoslavo. Nei suoi tre primi film L’uomo non è un uccello, 1966), Love Affair (1967) e Verginità indifesa (1968), si può riscontrare una forte influenza di  Jean Luc Godard e tratti della drammaturgia di Bertolt Brecht. Verso la fine degli anni...

Egon Schiele a Vienna: Ritratti

Ogni tanto nella storia dell’arte appaiono personaggi difficilmente classificabili che non si possono inserire in una determinata corrente o stile, artisti con un linguaggio estetico così intenso e personale che sono capaci di sorprenderci e turbarci. É questo il caso di  Egon Schiele (Tulln, Austria, 1890-Vienna, 1918), probabilmente uno degli artisti dalla vita e dalle opere più tormentate ed ossessive del secolo XX e una stella cadente delle Vienna crepuscolare e affascinante della Belle Epoque, con la cui sparizione sparì un mondo intero e un modo d’essere che potremmo definire la cosmovisione danubiana. Insieme a  Gustav Klimt, che ebbe una grande influenza su di lui, e Oskar Kokoschka, Schiele è stato uno dei principali artisti del modernismo viennese. Anche se la sua opera radicava nell’Art Noveau, presto sviluppò uno stile che combinava le strutture ornamentali con un uso violento del colore che costituiva uno dei migliori esempi del primo espressionismo. Le sue opere più potenti sono probabilmente i ritratti di uomini e donne nudi, nei quali le figure esprimono attraverso le su pozioni una gamma di emozioni che vanno dalla disperazione alla passione. Una polarità tra l’amore e la solitudine, così come tra la morte e la vita mette in tensione tutta la sua opera, addirittura nei suoi penetranti nudi, carichi di erotismo e una certa dose di tristezza. Sono i suoi ritratti e autoritratti – Schiele si ritrasse più di 150 volte ( con l’unica  eccezione di Rembrandt, al cui vita fu molto più lunga, non conosciamo in tutta la storia dell’arte un pittore che si sia dedicato così intensamente all’autoritratto) la parte forse più rappresentativa della sua...

L´illa Diagonal

L´illa Diagonal è un grande centro commerciale di Barcellona che al suo interno ha due hotel, palestra, più di 170 negozi con tutti i tipi di marche

Orologio Astronomico

L´Orologio Astronomico,situato nella vecchia parte della città di Praga, è unico nel suo genere in tutto il mondo a funzionare ancora.

Rolling Stone

Rolling Stone è uno dei posti migliori in cui ascoltare le più grandi band del mondo. Da questo posto sono passati dai Black Sabbath ai Rolling Stones.

Scambio di coppia a Roma: Baccanali Moderni

Baccanale, Roma, Baccanale. Devo aggiungere altro? Non perderò tempo con spiegazioni linguistiche o storiche, il fatto è che a Roma abbondano i club di swingers, i night club e i “privée”, in altre parole puoi fare con il tuo partner qualsiasi follia che ti venga in mente, semplice semplice. Il gioco di fare I swinger sembra facile, ma bisogna lasciare dap arte un po’ di furia di dosso, secondo me. A New York una volta sono andatA in un club di swingers di cui non ricordo il nome, andavo pazzerella, ma il mio ragazzo di allora ed io montammo uno spettacolo incredibile. In un’altra occasione andai con una fidanzata in uno di Berlino e conoscemmo una coppia affascinante… Good times! Il problema per me è l’uso del preservative, ma non puoi lasciarli a casa, te lo dice la nonnina Ray, e se si tratta di scambio di coppia, Roma si trova ad alti livelli. Ti consiglio l’Alter Ego. Questo locale è un tempio del corpo: piscine, Jacuzzi, sauna, sala video, tutto l’occorrente per dare sfogo ai tuoi desideri più hot. Il club ha un buonissimo ambiente, favorisce le relazioni interpersonali e fa in modo chein primo luogo ti senta coinvolto dall’esperienza: nessuno viene obbligato a niente, libertà totale. Si offrono anche servizi, ma dovari scoprirlo da solo. Quello che offrono I club è soprattutto “trasgressione”, il giocon tratta di questo, andare oltre I limiti della tua sessualità di sempre. L’Atlantis rappresenta un’altra opzione, che tra l’altro presenta spettacoli erotici di alto calibro, con la direzione di Jessica Rizzo, un’attrice porno non giovanissima ma vedrai come la toccano e come...