Barcellona si veste di immagini ed arte tra il 19 ed il 21 di maggio con la fiera di video-arte più importante d´Europa: The Loop Festival 2011, organizzato da Srceen Project S.L. Come ogni anno decine di artisti nazionali ed internazionali, che si dedicano alla video arte, saranno felici nel percorrere le proiezioni disposte in vari spazi della città. Loop è una piattaforma dedicata all´immagine che ha trovato a Barcellona il suo punto di incontro annuale affinché creativi, curatori, spettatori, distributori, galleristi e specialisti si diano appuntamento nelle esposizioni, proiezioni, conferenze e presentazioni. Loop Festival incominciò nel 2003 con la proposta di trasformarsi in un referente della video arte per i galleristi, critici e per gli interessati a comprare ed a imparare questa nuova espressione dell´ arte. I luoghi per l´esibizione saranno nell´Hotel Catalonia Ramblas e nello centro di Barcellona. Tra le conferenze che Loop offrirà, vi sarà la conversazione tra il pittore, scultore e videista inglese, Mark Wallinger, ed il professore del Royal College of Art di Londra e critico di arte del quotidiano The Guardian, Adrián Searle, che si realizzerà nell´hotel Catalonia Ramblas. Wallinger è uno degli artisti inglesi più interessanti per l´uso di risorse innovative nelle sue opere. L´anno 2007 vinse il Premio Turner per la sua opera Sleeper, una registrazione di un video che l´artista realizzò per 10 notti nel museo Neue Nationalgalerie di Berlino, dove egli andava a spasso vestito con un orso bruno. Tuttavia, il lavoro che l´aveva portato ad essere selezionato per partecipare al Premio Turner fu State Britan, un´installazione che realizza con striscioni che portano come slogan “Gli assassini di bebè”...
Maggio è il mese dei musei in Spagna, e Madrid lo celebra alla grande con due notti dedicate a godere gratis dei musei cittadini. La data tradizionale della Notte dei Musei di Madrid è il 15 maggio, giorno di Sant ‘Isidro, patrono della città, e tutti si preparano per rendere questa festa un incontro culturale. Tuttavia, quest’anno il Consiglio Internazionale dei Musei (ICOM) ha proposto il 14 maggio come la Notte Europea dei Musei, adottando il lemma Museo e Memoria. Ne consegue che Madrid avrà due notti per godere della cultura in un modo diverso, avvicinandosi ai musei in maniera ludica per riconoscere in essi una parte della memoria dell’umanità. In questo senso, l’ICOM ha proposto per il Giorno Internazionale dei Musei 2011 un programma multimediale chiamato “A Piece hot the Store”, che rappresenta uno sforzo a condividere l’affascinante storia delle collezioni di ogni museo, che quest’anno verranno pubblicate nella pagina web della Notte Europea dei Musei. In tale pagina si potranno trovare tutte le informazioni e la storia di ogni museo che abbia inviato i suoi dati all’ICOM. Durante questi giorni, i musei di Madrid avranno programmi speciali e resteranno aperti fino all’1h di notte. In più ci saranno concerti, laboratori, danza, conferenze e visite guidate. Alcuni musei offriranno programmi speciali durante tutta la settimana e si unirà a tali celebrazioni il Museo Archeologico Nazionale, che il 18 maggio proporrà visite guidate per mostrare i vincoli tra passato e presente. Saranno presenti con programmi speciali nel Giorno Internazionale dei Musei anche Il Tempio di Debod e la Biblioteca Nazionale. Non mancheranno le con interssanti proposte del Planteraium di...
Dal 19 maggio al 5 giugno la compagnia di danza La fura dels baus si esibirà al Mercat de las flores di Barcellona con l´opera di teatro e danza Degustación de Titus Andrónicus, una rappresentazione di teatro sperimentale avanguardista che ripropone un classico di Shakespeare coinvolgendo tutti e cinque i sensi e oltrepassando le frontiere dell´impossibile nell´arte. La compagnia teatrale La fura dels baus viene fondata nel 1979 a Barcellona da Marcelí Antunez Roca, Quico Palomar, Carles Padrissa e Pere Tantinya. Fin dall´inizio si autodefinisce una compagnia sperimentale, alla ricerca di soluzioni sceniche che rompessero con il teatro classico, sia nella rappresentazione in sé, sia nel rapporto con il pubblico. Proprio a partire da questo desiderio venne coniata la definizione di linguaggio furero, che descriveva l´incontro tra pubblico, opera e compagnia. Negli anni ´80 la compagnia aggiunge al suo repertorio le azioni teatrali, e inizia a lavorare con la musica, la danza, i materiali industriali e naturali e nuove tecnologie, progredendo nel processo di creazione collettiva fino a coinvolgere attivamente gli spettatori nell´opera, rivoluzionando così le basi stesse della rappresentazione teatrale. Negli anni ´90, con l´aiuto delle nuove tecnologie digitali, il gruppo si avvicina all´opera, agli spettacoli in grande scala e contribuisce addirittura alla realizzazione dello spettacolo di apertura dei giochi olimpici di Barcellona del 1992. Degustación Titus Andrónicus è una sorta di ritorno al linguaggio furero tramite l´adattamento dell´opera shakespeariana La tragedia di Tito Andronico, che si addentra nelle passioni umane e nelle emozioni attraverso tutti e cinque i sensi. Ma mentre quattro di questi sensi – vista, udito, tatto, olfatto – fanno comunque parte di qualsiasi opera...
Fino al 29 maggio verrà presentata presso il CaixaForum di Barcelona la mostra Videoinstalaciones The Casting – Nostalgia dell’artista concettuale Omer Fast. Le opere appartengono alla Collezione di Arte Contemporanea della Fundación la Caixa. Omer Fast nacque a Gerusalemme, Israele, in 1972. Dopo aver studiato arte presso l’Università di Tufos, ottenne un posto di insegnamento all’Hunter College. Il suo interesse per le videoinstallazioni nasce dalla sua capacità di esprimere contenuti complessi e interagire con lo spettatore. Le videoinstallazioni sono opere d’arte che usano la relazione tra il carattere bidimensionale dell’immagine elettronica e la tridimensionalità dell’installazione nella quale si inserisce l’immagine. Questa espressione artistica irrompe timidamente nei musei alla fine degli anni ’90 e messa in questione per la sua materialità. Oggi occupa un luogo importante nella storia dell’arte e alcune videoinstallazioni sono estremamente valide. Fast è conosciuto per essere uno dei artisti di video più ammirati dalla critica specializzata. Le sue installazioni visuali sono caratterizzata dalla documentalizzazione del racconto narrativo, un lavoro complesso che esige la creazione di testi che ricostruiscono la storia attraverso schermate simultanee, trasmettendo allo spettatore una specie di sperimentazione sopra i limiti della realtà. L’opera Nostalgia è un interessante documentario drammatizzato con una descrizione narrativa, nel quale le configurazioni si rapportano alla realtà attraverso costruzioni narrative filmiche. La storia è basata su una conversazione tra Fast e un migrante proveniente dall’Africa, alla ricerca di asilo a Londra. Questa traccia narrativa è ricostruita con immagini che sembrano ripetersi nel corso del film. La videoinstallazione fu coprodotta da South London Gallery, University of California, Berkeley Art Museu, e Pacific Film Archive, nonché l’associazione Verein der Freunde der...
Proprio quando avevi perso le speranze nell’organizzazione sociale che cerca di difendere i nostri diritti di consumatori, cittadini, utenti o semplicemente facenti parte della complessa vita sociale che conduciamo, ecco che appaiono alcuni gruppi che riescono a sorprendere uscendo da questa specie di sopore a cui ci condanna la comodità moderna. In questo caso si tratta di un gruppo di giovani, mossi da diversi interessi, dai più ludici ai più impegnati socialmente, uniti in particolare da un forte atteggiamento critico nei confronti dei tentativi di limitare la libertà di espressione su Internet. Il suo nome è Anonymous e più che di un gruppo, inteso nell’accezione classica, si tratta di un insieme di giovani e meno giovani che condividono idee e obiettivi comuni e si mobilizzano in un’azione sociale frontale che vale la pena di conoscere. Anonymous oggi si è diffuso in quasi tutto il mondo, a partire dall’idea di un utente che postava in pagine Internet e siti di immagini utilizzando il nome utente “anonimo”. A partire da questo fatto, in apparenza banale, si crea, stando a quanto dichiara uno dei membri di Anonymous Barcelona che ho avuto l’occasione di intervistare, “una supercoscienza basata su Internet”, dove molti utenti anonimi si uniscono su alcuni siti con obiettivi comuni e generano azioni di protesta, creando una specie di nuovo movimento sociale. L’intervistato mi ha inoltre raccontato i movimenti del gruppo a Barcellona e come è cresciuto, aggregando giorno dopo giorno sempre più “anonimi” tra le proprie fila. Le azioni di questo gruppo hanno inizio nel 2008, con le proteste contro la chiesa di Scientology, prima azione pubblica, vero e proprio...
La musica classica è uno spazio per pochi prescelti. Vale a dire, tanto nella sua composizione come nella sua interpretazione, l’abilità tecnica e la destrezza naturale per potere relazionarsi a questo registro musicale è sempre più separata o isolata dalla vita quotidiana. Anche se il termine “musica classica” risale al 1800 esisteva da molto prima una tradizione greca. Questa musica si diffuse per mezzo della chiesa cattolica, incrociando frontiere, appropriandosi delle colonie, diffondendosi dalle corti più alte della vecchia Europa, fino a diventare popolare e a invaderci. Il Festival del Mediterrani questa volta propone un programma versatile ricco di pezzi chiavi dell’opera e due concerti indimenticabili. La prima presentazione sarà tratta dall’opera Tosca, con musica di Giacomo Puccini e libretti di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica. Divisa in tre atti, quest’opera fu presentata per la prima volta nell’anno 1900. Questo brano rappresentativo del verismo italiano è carico di violenza, intrigo, passione e dramma. Insieme a Madame Butterfly e a La Boheme, vale a dire insieme al meglio di Puccini. Tra gli interpreti stanno i riconosciuti Oksana Dyka nel ruolo principale e Aldo Heo nel ruolo di Sciarrone. Verrà inscenato anche Fidelio, unica opera del sordo più virtuoso di tutti i tempi: Ludwig van Beethoven. La direzione di scena sarà affidata a Pier’Alli e la musica all’Orchestra della Comunità Valenziana. Come ben sai Fidelio narra la storia di Leonora, protagonista dell’opera, la quale si camuffa da guardia facendosi chiamare “Fidelio”, al fine di liberare il suo sposo, Florestan, condannato a morte per ragioni politiche. Molto rock’n roll! Chi dice che le donne in passato non fossero super eroine? Alcune femministe...
Dal 18 al 21 Maggio a Barcellona si realizzerà una nuova edizione del Festival di Flamenco Ciutat Vella, organizzato dalla scuola di musica Taller de Músics. Giunto alla sua 18ª edizione, quest’anno il festival si amplia e comprende nuovi spazi, tra cui il “Mercat de les Flors” e il Teatro del CCCB, ed aggiunge nuove manifestazioni artistiche. Le numerose proposte di questo evento nel 2011 si riuniscono sotto il titolo “OMEGA”, ultima lettera dell’alfabeto greco che significa fine ma anche speranza di un nuovo inizio, di nuovi apporti innovatori affinché un nuovo ciclo inizi, e questo rappresenta il denominatore comune delle proposte presentate, che cercano di innovare e coinvolgono il pubblico in varie maniere. Il Flamenco, centro nevralgico della proposta artística di quattro giorni, è un genere di musica e danza nato in Andalusia a metà del secolo XVIII, nel cui sviluppo ebbero un ruolo fondamentale gli andalusi di etnia gitana. Ma il linguaggio della danza e della musica flamenca si è evoluto notevolmente dai propri inizi fino ad oggi, e l’intenzione del Festival Ciutat Vella è quella di presentare le nuove frontiere esplorate. La proposta artistica del festival è varia e multidisciplinare, e comprende anche il teatro e la performance, la música ed altre forme di ricerca artística che, nelle opere contemporanee,si mescolano con progressiva frequenza. Si mostrano quindi nuovi cammini possibili delle arti, nuove ibridazioni tra campi conosciuti, e si riserva un’attenzione speciale alle tecniche d’improvvisazione del flamenco. Molto importante in questo aspetto risulta l’apporto di Flamenco Empirico, un ciclo di ballo proposto dal Mercat de les Flors e curato da Juan Carlos Lérida e Belén Maya,...
La Cité de l’Architectura et du Patrimonine presenta l’installazione decorativa Suite Elle Décoration, realizzata dall’affermato stilista Jean-Paul Gaultier nell’antico appartamento di Jacques Carlu, architetto del Palais de Chaillot. La mostra, organizzata dalla rivista Elle e da Cité de l’Architectura et du Patrimonine, resterà aperta fino ad ottobre e si si può visitare il sabato e la domenica. L’installazione che Gaultier realiza in una vecchia casa di Parigi rappresenta la terza versione della Suite Elle Décoration che organizzano Elle e Cité de l’Architectura et du Patrimonine al fine di riaffermare l’importanza del disegno nella decorazione, mettendola all’altezza delle altre creazioni artistiche. Le due edizioni anteriori furono a carico di Christian Lacroix e Martín Margiela. Gaultier, provocatore e di rottura come sempre, ha realizzato la sua installazione decorativa con le classiche righe marinare bianco-azzurre, sebbene l’apartamento si trovi di fronte all’imponente Torre Eiffel. Lo stilista, abituato a vestire corpi, ha considerato come corpi inerti le pareti e i pavimenti dell’appartamento e li ha vestiti, mobili compresi, fatto che provoca un interesante gioco di forme e prospettive leggermente mosse, con sensazioni antropomorfe. I suoi giochi da enfant terrible hanno creato il suo stile nel disegno d’alta moda en el design. Nonostante non abbia una formazione accademica in disegno, Gaultier è uno degli stilisti che hanno rivoluzionato l’estetica rompendo i classici schemi sessisti della moda, promuovendo l’uso del kilts o gonne maschili nella sua collezione Hombre Objeto. L’irriverenza di Gaultier marca un prima e un dopo sulle passerelle, portando nei suoi disegni i segni della strada, affiancando ai suoi costosi vestiti i popolari pearcing e tatuaggi, e facendo sfilare modelle in là con...
Il 14 maggio dalle 7 all’1 del mattino tutti i musei di Barcellona saranno aperti a ricevere gli amanti della cultura e dell’arte, ed anche coloro che non ne hanno ancora il vizio ma che a cui interessa vivere una notte diversa, nella Notte dei Musei di Barcellona. La Notte dei Musei a Barcellona si inserisce nella ceebrazione che il Consiglio Nazionale dei Musei ha istituito come il Giorno Internazionale dei Musei 2011, e il cui lemma è Museo e Memoria. Questa giornata di porte aperte nei musei intende avvicinare i cittadini del mondo ai tesoro che vi si conservano e che sono patrimonio dell’umanità. Ed avvicinarli anche al lavoro di conservazione che tali istituzioni realizzano, visto che migliaia di grandi opere non esisterebbero senza tali spazi dedicati alla loro conservazione, mantenimento e cure speciali. La parola museo viene dal latino mus?um, e questa a sua volta dal greco m???????, ma significa entità pubblica o privata dedicata a conservare, proteggere, ricercare, comunicare e desporre collezioni che rappresentano alcun aspetto della vita umana. È per questo che esistono i musei di storia naturale, arte, vestiti, architettura, cera ecc. La concezione del museo è stata connessa alla visione dominante ed escludente sulla cultura. Storicamente sono stati costruiti per restringere l’accesso egualitario agli oggetti contenuti, visto che sono stati disegnati come luoghi per esperti o conoscitori. Tuttavia, negli ultimi anni tale idea ha cominciato a cambiare e i direttori di molte istituzioni si sono preoccupati per l’abbandono di questi spazi da parte del pubblico. Con questo fine, si ha iniziato a pensare in come attrarre di nuovo il pubblico alla cultura e...
Vale la pena che i governi locali incomincino a preoccuparsi di più per l´ecosistema. “Incomincino”, chiaro, perchè quello di “Go Green” ha nel tavolo più di 30 anni, e nonostante tutto continuiamo a convivere sempre con gli stessi problemi; le risorse naturali continuano a sparire, e sembra che gli sforzi non fossero mai già sufficienti. Ecocity & Industry 2011 porta sul tappettino alcuni domande relazionate alla conservazione dell´ecosistema, come soluzioni per l´industria ed i consumatori. Questa volta, Ecocity si presenta come “Soluzioni ambientali per l´industria e la città” e si celebra nelle installazioni della Fira di Barcellona, con proposte più che innovatrici; si toccheranno temi relazionati a residui (riciclaggio), acqua e rifiuti liquidi, aria, energie rinnovabili, pulizia urbana ed industriale, prevenzione di rischi lavorativi, tra gli altri. Bisogna risaltare l´importanza di questo evento non solo per le imprese in generale, bensì per i cittadini di Barcellona e, chiaro, il resto della Spagna e dell´ Europa. Durante la precedente Ecocity, realizzata nel 2009, si presentarono 160 espositori e ci furono circa 9000 visite. Tra la cose recenti che vennero presentate in quell´occasione, abbiamo potuto trovare i contenitori nuovi di Barcellona, adattati per persone con disabilità e che potranno essere già in uso da novembre 2011. A questo punto, dopo tutto questo io mi domando quanto tempo dovrà ancora passare affinché i governi locali mettano più rapidamente in pratica queste ingegnose proposte. Normalmente non sono solito scrivere su questi temi, ma è realmente allarmante l´usura che le nostre città generano nell´ecosistema. Se a quello sommiamo l´interminabile crisi economica ed il malessere generale che origina, le nostre città non smettono di essere...