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L’effetto del cinema: illusione, realtà e immagine in movimento nel Caixaforum di Madrid

Il CaixaForum di Madrid presenta l´esposizione “L´effetto del cinema: illusione, realtà ed immagine in movimento” fino al 24 di Aprile. La dimostrazione è un´interessante revisione sull´influenza che ha avuto il cinema nella costituzione della cultura visuale del secolo XXI. La dimostrazione è organizzata dal Hirshorn Museum di Washington e la Sculpture Garden dello Smithsonian Institution di Washington, con l´appoggio della Broad Art Foundation e l´Audrey and Sydney Irmas Charitable Foundation. Il cinema sta nel nostro inconscio attraverso le sue immagini e le rappresentazioni sociali che costruisce nell´immaginario contemporaneo. Insieme all´avanzamento della tecnica, che permette di produrre e riprodurre film argomentativi e documentari per mezzi di computer e televisori, è sempre di più il lavoro artistico massificato del video che c´invita a proiettare idee a causa dell´immagine. L´illusione e la realtà si incrociano nella mostra e chi convoca a decifrare queste due proposte sono gli artisti internazionale Isaac Julien, Omer Fast, Runa Islam, Ian Charlesworth, Ferry Tribe, Mungo Thomson, Julián Rosenfeldt e Paul Chan. Essi ci invitano a scoprire la realtà nelle loro destrutturate composizioni, le quali comunicano con noi attraverso la costruzione onirica delle immagini: i sogni. Il cineasta Isaac Julien, nato a Londra nel 1960, nelle sue complesse opere sulla ricerca dell´identità razziale e sessuale in un mondo dominato dall´immagine stereotipata della bellezza, della cosa corretta e della vita quotidiana, ha realizzato interessanti lavori di videoarte dove gioca con una poetica onirica che tratta delle mediazioni sull´impatto culturale delle migrazioni mondiali. Runa Islam, cineasta nata in Bangladesh nel 1970, ha preso ispirazione, per il suo lavoro di videoarte documentale, dall´avanguardista cineasta franco-svizzero Jean-Luc Godard, uno dei più influenti...

Il Classico Real Madrid – Barcellona FC

Negli ultimi due anni, nella Lega Spagnola, uno dei tre campionati nazionali più importanti del mondo, è stato deciso che, in primavera, sarà il Santiago Bernabéu, il classico stadio del Real Madrid, il luogo nel quale si giocherà la partita tra i due club più ricchi e mediatici del pianeta: Real Madrid – F.C. Barcelona. Nonostante tutto, da quando Pep Guardiola si fece carico della squadra catalana nel 2008, il Barcellona è diventato uno dei club più importanti, di qualità calcistica, a livello mondiale, non cessando di battere records ed accumulare titoli; nelle ultime due stagioni della lega, ha dovuto vincere questa difficile partita nel girone di ritorno, giocando nello stadio del suo eterno rivale, per potersi assicurare il campionato. Questo dà prova non solo del proverbiale gene competitivo madridista, il quale è incapace di dare un titolo per perso quando esistono ancora diverse possibilità per conquistarlo, ma anche della perfetta qualità del Madrid, una squadra supermillonaria, piena persone internazionali, che ha avuto la fortuna di possedere uno dei vivai più formidabili e memorabili di tutti i tempi. Dunque, non c´è ombra di dubbio se il Barcellona di Guardiola ha segnato già una tappa indimenticabile nella storia del calcio, iscrivendo il suo nome in un posto di onore, vicino al Real Madrid di Di Stefano, l´Ajax di Cruyff o il Milan di Arrigo Sacchi, nell´esclusivissima lista di squadre che sono state capaci di entrare nella leggenda dopo avere lasciato un sedimento tanto duraturo che sembra incancellabile. Non è strano sentir sempre nominare il Barcellona con l´esagerato appellativo di ´miglior squadra di tutti i tempi´! Questo onore è stato guadagnato...

Costruttivismo sovietico nel CaixaForum di Barcellona

Il CaixaForum di Barcellona ci tiene già abituati a splendide esposizioni riguardanti l´architettura, che fortunatamente vengono accompagnate da una più che accettabile accoglienza per il pubblico. Così, nell´ultimo anno, ha offerto due straordinarie ed esaustive mostre di due degli architetti più rilevanti delle sue rispettive epoche storiche: l´italiano Andrea Palladio (1508-1580), considerato come uno dei più influenti e completi architetti della storia dell´arte occidentale, e il britannico Richard Rogers, autore di alcuni dei più emblematici e innovatori progetti architettonici dei secoli XX e XXI, tali come il Centro George Pompidou di Parigi (insieme a Renzo Piano), l´edificio Lloyd´s di Londra o la Terminale 4 dell´aeroporto di Barajas (Madrid). Ora, commissionata da Mary Anne Stevens, ci offre fino al prossimo 17 Aprile, la più che attraente esposizione Costruire la Rivoluzione.    Arte e Architettura in Russia, 1915-1935 (http://obrasocial.lacaixa.es/nuestroscentros/caixaforumbarcelona/construirlarevolucion_es.html) Si tratta, come indica il nome, di una mostra dedicata all´arte e all´architettura che si svilupparono in Russia nel periodo compreso tra la rivoluzione dell´Ottobre del 1917 e la formazione del nuovo regime costituito dall´Unione Sovietica. Questo fu un periodo di enorme sperimentazione ed effervescenza creativa in tutti i campi artistici: pittura, scultura, disegno, teatro, moda, scrittura, cinema e, specialmente, architettura-innamorata, attraverso il costruttivismo pittorico, delle forme geometriche pure, come si può vedere bene nell´esposizione-in consonanza con alcuni anni nei quali si trattava di cambiare completamente il mondo. Gli achitetti Mamén Domingo ed Ernest Ferré si sono incaricati di disegnare un montaggio che permette il dialogo delle 250 opere-tra cui fotografie a colori e di grande formato del britannico Richard Pare realizzate negli ultimi venti anni, fotografie di acrchivio, disegni, pitture e modellini...

America Fredda nella Fondazione Juan March di Madrid

Fino al 15 di maggio si presenta, nella Fondazione Juan March di Madrid, l´esposizione America Fría. L´astrazione geometrica in America latina 1934 -1973. La dimostrazione, organizzata intorno a 300 opere, cerca di stabilire nuovi parametri della storia dell´astrazione geometrica in America Latina, evidenziando le particolarità e le differenze che ci sono con questa corrente artistica in Europa. Composta da pitture, sculture, architettura e fotografie provenienti dall´Argentina, Brasile, Colombia, Cuba, Messico, Uruguay e Venezuela, la dimostrazione fluisce cronologicamente nel ritorno di Joaquín Torres García in Uruguay (1934), ed il ritorno in Venezuela di Jesús Rafael Soto (1973), per l´inaugurazione del Museo di Città Bolivar. L´astrazione geometrica ha i suoi antecedenti nel Suprematismo di Kasimir Malevich, nel Neoplasticismo di Piet Mondrian e nell´Avanguardismo di Wassily Kandisnky. Viene descritta come una corrente dell´arte astratta che sorge in risposta all´Impressionismo, aspirando all´obiettività e all´universalità che definiscono le figure geometriche. Uno degli esponenti dell´Astrazione geometrica in America Latina fu Joaquìn Torres Garcìa, nato a Montevideo nel 1874. A 17 anni viaggiò in Spagna per terminare i suoi studi nella località Matarò, dove viveva la famiglia paterna. Studiò nella Scuola di Belle Arti a Barcellona dove viene influenzato dall´Impressionismo francese. Il suo vincolo alla corrente dell´astrazione geometrica avvenne a Parigi, quando venne invitato a far parte del gruppo che Piet Mondrian frequentava, e si integrò al Cercle et Carré. Torres García apportò al gruppo la logica nella composizione e l´associazione di figure simboliche. Nel 1934 ritornò in Uruguay e si integrò all´élite dell´arte, spingendo il pensiero verso l´avanguardia. Creò la Società di Arti dell´Uruguay e venne nominato professore onorario della facoltà di Architettura dell´Università di...

Roy Lichtenstein presso l’Albertina di Vienna

Il Museo Albertina a Vienna accoglie l´opera di Roy Lichtenstein, leggenda della Pop Art americana, nell´esposizione “Black & White 1961 – 1968” che venne inaugurata il 28 di gennaio e rimarrà aperta fino al 15 di maggio. L´arte di Roy Lichtenstein è già incorporata nell´immaginario collettivo come importante apporto alle avanguardie artistiche. Forse perché Lichtenstein stesso bevve di quella cultura popolare che dall´apparizione dei mezzi di comunicazione di masse non ha fatto altro che espandersi. La sua ispirazione estetica veniva dal fumetto, uno dei mezzi più popolari della cultura di massa. Ma anche a livello tematico Lichtenstein si nutrì del triviale giorno dopo giorno, di una vita indottrinata per i mezzi di comunicazione, della pubblicità e gli stereotipi socioculturali che propagava. Lichtenstein seguì la tradizione delle avanguardie moderne che consistevano nel paradosso di uccidere l´arte stessa, di estrarle l´ultimo pizzico di dominio tecnico ed estetico man mano che ci si avvicinava, per eccellenza, all´antitesi dell´arte: la cultura popolare. In quest´ultima non c´era niente di quell´elitarismo e purismo abituale presente nell´arte. E in questo modo, ed in analogia alla complessa logica dell´arte stessa, liberò l´arte dai suoi ultimi ormeggi e fondò le sue fondamenta in tutto ciò che è tanto caratteristico dell´arte moderna. Nel 1961 incominciò a dedicarsi al disegno in bianco e nero, ossessione che durerà fino al 1968 e che si terminerà in un´impressionante serie di lavori radicalmente innovatori che si potranno vedere nell´Albertina a Vienna. Per ulteriori infomazioni sull´esposizione: http://www.albertina.at/jart/prj3/albertina/main.jart?rel=de&content-id=1202307119260&reserve-mode=active&ausstellungen_id=1287026237355 Heloise Battista Per tutti gli amanti della Pop Art “Blach & White” sarà senza dubbio una interessantissima esposizione. Per non dubitare più, affitta appartamenti a Vienna e...

Barcellona Fetish Weekend

Per chi ha voglia di esplorare e per chi ha già aperto la mente ed il corpo a diverse esperienze in campo sessuale, non c’è niente di meglio che il Barcellona Fetish weekend. L’appuntamento è previsto dal 15 al 17 aprile in diversi spazi della città.  Tra il 15 ed il 17 aprile si realizzerà il primo Fin de Semana Fetish a Barcellona. La festa organizzata da Fetish Movies vuole convocare tutti gli amanti del piacere sessuale senza limiti ad avvicinarsi a chi ancora non si è immerso in queste pratiche sessuali. Lo spettacolo principale si terrà presso il Club Row 14 che si trova vicino all’aeroporto. Il luogo è stato scelto per la discrezione dei suoi spazi agli amanti del latex ed i multispazi che permettono la presentazione di diversi DJ, piattaforme per il ballo e performance, così come la presentazione di audiovisivi che promettono una festa d’alto livello. Ci saranno spazi anche per il gioco kinky, celle, Shining Stations, spazi scuri e luoghi di fantasia BDSM. Com’è naturale, la festa non poteva svolgersi al di fuori dell’ambito della moda e del disegno di vestiti di latex. Alla fiera del Fetish che si terrà sabato 16 aprile dalle 13 alle 18 presso LaMaryposa, saranno presentate le ultime creazioni dei disegnatori inglesi di Rubberluy ed accessori per tutte le età e tutti i sessi, la Fetish Fair. Vi si presenteranno disegnatori, fotografi e modelli per mostrare direttamente le loro meravigliose creazioni ed il meglio della fotografia kinky. Questo spazio sarà aperto ai creatori e disegnatori emergenti di indumenti ed accessori kinky, così come agli artisti che vogliono esibire le...

Tribeca

Questo ristorante si trova nel quartiere Eixample Esquerre di Barcellona ed offre una gran varietà di piatti nel più puro stile mediterraneo.

Differenze tra il cervello dell’uomo e della donna

De sempre l’essere umano ha cercato di capire le differenze che esistono tra uomini e donne, si a livello fisiologico sia comportamentale e dopo secoli di ricerche, il dibattito è ancora aperto. Diversi studi hanno cercato di individuare le differenze tra il cervello dell’uomo e della donna e anche se ne sono trovate molte, sono ancora ben lontane da poter essere oggettivate e divise in categorie. I nostri geni non sono uguali, gli uomini hanno un cromosoma Y che le donne dei mammiferi non hanno. Questo cromosoma Y è stato chiamato l’Adam cromosomico Y, ereditato per via paterna in contrapposizione all’Eva mitocondriale ereditata per via materna. Un esperimento realizzato da Melisa Himer nel 2002, ha rivelato alcuni dati che potrebbero mettere in discussione i modello di educazione egualitaria. Ad individui in tenera età sono stati presentati dalle marcate connotazioni sessiste; un camion e un pallone, una bambola e una padella. I maschi hanno mostrato preferenza per la macchinine e il pallone, mentre le femmine per le bambole e la padella. Il fatto sorprendente era che questi individui non erano esseri umani,  ma primati. Le differenze tra i due sessi a volte non devono essere superiori a quelle che esistono tra i membri dello stesso sesso. Abbiamo molti temi ancora in sospeso nel campo della neuro-anatomia; uomini con più materia bianca nel cervello, donne con più materia grigia. Per quanto riguarda la neurochimica si trovano risposte diverse della serotonina in momenti nei quali siamo sottomessi a situazioni di stress. Se parliamo di  neurofunzionalità va detto che  il sesso maschile ha più sviluppata la parte sinistra del cervello, ovvero la parte...

Animadrid all’Istituto Cervantes di Istanbul

Dal 4 al 30 aprile l’Istituto Cervantes ed il Museo Pera della Turchia presentano un ciclo di cinema infantile nell’ambito del festival Animadrid, in occasione della Giornata  Nazionale Del’Infanzia e della Gioventù. Il ciclo di film spagnoli d’animazione è adatto ad ogni tipo di pubblico. Animadrid è un festival internazionale di immagini d’animazione che si tiene ogni anno a Pozuelo de Alarcón ed è organizzato dal Patronato Municipale de Comune di Pozuelo di Alarcón e la Vicepresidenza ed il Consiglio della Cultura e dello Sport della Comunità di Madrid, con il proposito di promuovere l’animazione audiovisiva e dare uno spazio di incontro tra creatori e pubblico. L’animazione nasce con il cinema ed il desiderio di rendere reale il movimento delle immagini. I precedenti raccontano che Emile Reynaud ha proiettato per 10 anni le sue immagini al Museo Grévin di Parigi, grazie alla sua invenzione del Praxinoscopio nel 1977. A partire da allora e con l’invenzione dei fratelli Lumière, diversi amanti dell’immagine in movimento si avventurarono nello sviluppo della tecnica dell’animazione. Lo splendore dell’animazione tuttavia la raggiunsero i fratelli Max e Dave Fischer, usando la tecnica perfezionata da Earl Hurd nel Pagliaccio Coco (1920) e nella rappresentazione sexy della cantante Helen Kane, in Betty Boop (1930) le cui sonorità poo-poo-pi-do si traformarono in un classico per la società nordamericana. Otto Messmer, creatore d’avanguardia del famoso Gatto Felix per gli studi di Pat Sullivan, rivoluzionò l’animazione, dandole caratteristiche e personalità umane ad un animale, anticipando le creazioni di Walt Disney ed altri creatori che diedero vita a caricature animali. Il successo della sua caricatura radicava nella fantasia surrealista che sviluppava Felix...

Lo splendore del Romanico a Madrid

Sembra proprio che il secolo XXI stia cambiando in modo evidente le possibilità di fruizione dell’arte, indipendentemente dalla nostra capacità di spostarsi geograficamente o dal luogo del mondo in cui ci troviamo. Da una parte il nuovo Art Project di Google ci permette di esplorare musei in tutto il mondo – interessante l’assenza di musei come il Louvre, il Pompidou e il Prado, museo quest’ultimo che collaborò inizialmente al progetto per poi abbandonarlo – e visionare centinaia di opere d’arte attraverso un sistema di zoom ad altissima risoluzione, simile a quella utilizzata dai restauratori (con dei tools prodotti dalla spagnola Madpixel, che fotografano l’opera millimetro per millimetro in modo sincronizzato, sono disponibili immagini con 14.000 di pixel, con dettagli più di mille volte superiori a quelli ottenibili con una normale macchina fotografica), e di creare e condividere così nella rete splendide collezioni di arte. D’altra parte, favorito dalla crisi economica, capita sempre più spesso che i grandi musei del mondo approfittino del periodo di chiusura delle loro strutture per organizzare tour delle loro opere più rappresentative ottenendo enormi benefici economici e creando la possibilità che queste possano essere ammirati dal vivo a migliaia di chilometri di distanza dai luoghi ai quali tali opere vengono associate. È il caso del Museo Nacional de Arte de Cataluña (MNAC), il quale, per 900.000 euro e l’impegno di finaziare un programma di ricerca che comprende la digitalizzazione dei fondi del museo, ha approfittato del fatto che le sue prestigiose sale romaniche sono momentaneamente chiuse per il riordino museografico per trasferire fino al 15 maggio le opere all’elegante palazzetto che la Fundación Mapfre utilizza...