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Discoteche e club gay alla moda a Roma

La comunità gay romana ha iniziato tardi a liberarsi dall´influenza della Chiesa cattolica e questo ha fatto sì che solo recentemente siano apparsi spazi di intrattenimento specializzati per questa comunità, tra i quali figurano divertenti discoteche e night club gay con il loro stile di tendenza. Secondo gli storici l’omosessualità durante l´Impero Romano era naturale, faceva parte dei rapporti di potere tra i membri di famiglie benestanti, e veniva naturalmente accettata dalle classi inferiori. Nonostante la sua storia, però, questa città è la più arretrata d´Europa nel riconoscere i diritti della comunità gay. Valga come esempio il fatto che che solo 2000 si è tenuto il primo Gay Pride. Dal 2007 è stata aperta la prima strada gay della città, chiamata San Giovanni in Laterano, conosciuta come Gay Street. Questa strada si trova a pochi passi dal Colosseo e ci sono diversi locali specializzati e gay friendly. Uno dei club con più storia è L´Alibi, che da 40 anni fa parte della vita notturna gay di Roma e offre la migliore esperienza sensoriale per coloro che sono aperti a sperimentare. Ha un´atmosfera interessante in stile africano e, con una romantica terrazza aperta durante l’estate, è di gran moda, con le sue vedute del Monte dei Cocci. Ci sono due buoni cocktail straordinari e dai prezzi convenienti. La sala da ballo è ideale per una splendida notte di festa d´estate a ritmo di house e techno. I prezzi variano. Si trova in Via di Monte Testaccio 40. L´Apeiron Club è un club con animazione quotidiana, spogliarelliste e video. Ogni venerdì è prendere in giro gli uomini mostrano streap. Le sue...

Girlie Circuit a Barcellona

Il Girlie Circuit è un grande festival dedicato alla comunità lesbica di Barcellona e internazionale. Con una grande varietà di DJ ed eventi, il festival ha dimostrato di essere un successo totale e di risvegliare l´interesse di sempre più pubblico in tutto il mondo. Questa grande festa LGBT comincia il giorno 7 agosto con gli emozionanti Water Park Day e Water Park Night a partire dalle 10 del mattino. Il ritmo e i balli in acqua fanno parte della conosciuta Illa Fantasía a Vilassar de Mar. Mercoledì 8 agosto tanta festa con Lezzgo! nella Sala Razzmatazz, una notte di indie e musica elettronica molto emozionante. Suonerà dal vivo la band La Quiero Viva. Giovedì 9 sarà la notte del Cabaret Party nel famoso Cabaret Berlín di Barcellona. Suonerà dal vivo la famosa Linda Sedio e la musica sarà compito di Cuki D’Light e Nuria Scarp. Venerdì 10 arriva una delle feste più interessanti di Spagna a Barcellona: stiamo parlando di La Leche! Il punto di ritrovo sarà la sala DBoy in Plaza de Sant Pere. La festa continuerà fino alle sei del mattino assieme alle DJ Cuki D’Light, Angela Elle e Lady Chus. Presente anche la dea Vanesa Klein. La festa maggiore del Girlie sarà l´11 agosto nella discoteca The One, vicino a Poble Espanyol e Montjuic. Questa notte epica di ballo vedrà sul palco le DJ Agatha Pher, Lady Croft e Sandra D a partire dalle 23. Oltre a ballerine futuriste, ci sarà in concerto la band Uh Uh Her che darà inizio a danze sfrenate la notte del sabato. Domenica 12 la festa continua nello Sky Bar del Axel Hotel con la festa VIP Cocktail. Porta il costume, “solo se ti azzardi”. Noi ti consigliamo...

Gandules ‘12. Cinema al fresco nel CCCB di Barcelona.

Sono passati 10 anni dalla prima edizione di Gandules, il ciclo gratuito di cinema indipendente della capitale catalana. Come ogni anno, sarà il Centro di Cultura Contemporanea di Barcellona, meglio conosciuto come CCCB, a organizzare e ospitare la decima edizione di questa interessante alternativa cinematografica estiva. A partire dal 7 agosto, Gandules ci accompagnerà in un interessante itinerario cinematografico, proponendo film che, nonostante il successo di pubblico e critica, non sono mai entrati a far parte del circuito commerciale, o almeno non ancora. Tali film sono rimasti, sfortunatamente, opere destinate a una ristretta nicchia di mercato. Proprio qui sta l’importanza e la missione di Gandules: avvicinare tutto il pubblico al cinema più ¨colto¨, se così lo vogliamo definire. Renderlo visibile e farlo conoscere oltre i limiti stabiliti per il cinema indipendente, perché a dire il vero è un vero peccato che film come The Ballad of Genesis and Lady Jane, Bullhead o Verano, per citarne alcuni, rimangano nell´ombra. Durante tutto il mese di agosto, con qualche giorno di pausa tra una proiezione e l’altra, verranno proiettate 9 film in versione originale, più un decimo che sarà scelto dagli spettatori attraverso una votazione nel sito web del CCCB. Siccome quest’anno Gandules compie 10 anni, si è deciso di celebrarlo dando al pubblico su internet la possibilità di decidere quale sarà il film che chiuderà l’edizione 2012. Si potrà quindi scegliere il proprio film preferito in una lista che comprende alcune delle opere più significative delle passate edizioni. Por il momento sappiamo di sicuro che il programma prevede i film seguenti: Martedi 7 agosto: Vénus Noire, film franco-belga del 2010, del regista Abdel Kechiche Mercoledi 8 agosto: Rent-a-cat,...

Microconcerti nel Palau: Palau 30 minutos

Da un tempo a questa parte sembra essere sempre meno possibile arrestare l´avanzata del formato mini. Sia nel mondo della scienza, dominato dalle ricerche quantiche attorno alle indivisibili particelle subatomiche e i progressi sempre più decisivi della nanotecnologia, come quelli della comunicazione, si osservi l´inarrestabile auge del testo e della sua decisa tendenza a forme sempre più ridotte, come quella della creazione artistica che si vede tracciato da scrittori come Lichtenberg, Nietzsche, Monterroso o Robert Walser, autore tra il 1924 e il 1932 di centinaia di pagine scritte a matita, conosciute come “microgrammi”, in cui quello che veniva ridotto non era la frase, ma la dimensione della lettera fino a diventare quasi illeggibile e che agli studiosi Werner Morlang e Bernhard Echte ha costato ben 15 anni poterla decifrare. Il proprio Walser sembra aver suggerito in una lettera che la sua decisione di cominciare a scrivere a matita parole di dimensioni così ridicolmente ridotte, aveva in un qualche modo e che vedere con l´espirazione o il desiderio di dare tutto se stesso alla dissoluzione della scrittura stessa, attraverso della quale è possibile intravedere l´apertura di qualche tipo di accesso o altra cosa che la giustifichi. Quello che è sicuro è che i microgrammi sono il tema abituale dello scrittore svizzero, a cui piace, oltre alle passeggiate e alle divagazioni, la passione per i dettagli e per le cose effimere. Si tratta di un´estetica che ha caratterizzato buona parte dell´avanguardia artistica degli ultimi cento o centocinquant´anni, un modo di stare al mondo che risuona poderosamente nel libro di Vila-Matas Historia abreviada de la literatura portátil, libro di poco più di 100 pagine la cui...

Gran Gala del Flamenco

Si dice che il flamenco sia nato come espressione artistica dei contadini moreschi al vedersi sfrattati dalla loro terra. Altre fonti sostengono origini stravaganti e le mettono in relazione con le ex colonie spagnole delle Fiandre (presenti nei Paesi Bassi e Belgio). Teorie bizzarre a parte, il fatto è che il flamenco è documentato fin dal tardo XVIII secolo come una caratteristica culturale dei gitani poveri dell’Andalusia. Illustri storici del calibro di Demófilo (padre del Machado), poeti dell’universalità di Federico Garcia Lorca (che amava visitare i cabaret di Madrid nel suo periodo da studente), o ancora musicisti come Manuel de Falla, hanno cercato di preservare le versioni più antiche. Sono state le manifestazioni più profonde, malinconiche e tristi a essere state scartate a favore di altre più allegre e chiassose. Attraverso un lavoro di ricerca e promozione si sta cercando di preservare la purezza di una manifestazione culturale che, agli inizi del ventesimo secolo, si è vista minacciata. Grazie ai café specializzati e all´espansione di questa canzone e di questo ballo in tutti gli strati della società spagnola prima ed europei dopo, il flamenco viene oggi annoverato tra i beni che costituiscono il patrimonio dell´Unesco, nel quale figura a partire dal 2010. Sebbene legato al folklore andaluso, non deve essere confuso con esso. Questa forma d’arte ha una chiara componente spettacolare (di persone che cantano, giocano e ballano e altre che assistono) e non è intesa come partecipazione. C’è chi sottolinea la difficoltà della sua esecuzione una volta che questo viene portato giù dal palco. Per anni il flamenco ha attraversato frontiere di tutti i tipi fino a diventare...

Seconda edizione del Festival RE-VEL-IN a Dubrovnik

Quando si ama viaggiare ogni meta può diventare attraente. Dubrovnik coniuga spiaggia, storia, patrimonio, qualità di vita, buon cibo, e soprattutto è una città molto molto mediterranea, conosciuta come la perla dell’Adriatico, dichiarata nel 1974 patrimonio dell’umanità dall’ UNESCO per la sua parte cinta da mura. Ed è proprio in questa parte della città che si svolge il festival di cui qui ci occupiamo, il festival Rev-el-in. Dubrovnik è conosicuta anche come Ragusa, da non confondersi però con l’omonima località siciliana, altra squisita destinazione per le vacanze estive, ma della quale ci occuperemo in altra sede. L’estate è la stagione dei festival, festival che durano giorni, in cui possiamo vedere l’alba e il tramonto, e il miglior scenario per farlo sono le rive del mar Mediterraneo e una fortezza medievale, come ci propone il festival di musica elettronica Rev-el-in, che quest’anno celebra la sua seconda edizione.   L’evento ha luogo nel club omonimo, uno dei più grandi della zona costiera, situato nella fortezza del porto antico, all’ingresso della città. È dotato di una pista centrale per gli eventi e di terrazze con vedute spettacolari della città e della costa adriatica. Migliaia di persone hanno assistito alla passata edizione, e quest’anno ci si aspetta che il successo si ripeta, visto che il programma è ricco di prelibatezze dedicate agli appassionati di musica elettronica, techno e house. Si tratta anche di una location particolarmente attraente per la bellezza dello spazio: se Dubrovnik era già la perla dell’Adriatico, adesso è anche la perla della musica elettronica. Il festival si svolge dal 2 al 4 agosto. Le star del primo giorno, quelle che...

Esposizione di Chino Otsuka

Non siamo ancora in condizioni di poter valutare il formidabile impatto che l’irruzione della fotografia ha avuto nelle nostre vite. Non solo la comparsa del procedimento meccanico che sostituì la produzione di immagini formate mediante l’esposizione di vapori di iodio su placche laminate o rame argentato del dagherrotipo, con le sue evocative risonanze alchemiche non del tutto perdute dopo il passaggio allo sviluppo della pellicola nella camera oscura, tra emulsioni magiche dallo straordinario e sottile potere corrosivo, ma anche la moltiplicazione massiva e onnipresente di tali riproduzioni, essenzialmente fantasmi della realtà, che hanno finito per rimpiazzare quest’ultima in buona misura. Questa è, naturalmente, la questione di fondo, visto che a rigore la fotografia, indipendentemente dai supporti e dai materiali utilizzati, è antica quasi come la storia dell’umanità, e svolge un ruolo fondamentale in alcuni dei miti fondativi della cultura occidentale. Forse una delle questioni più inquietanti relative all’immagine fotografica è il modo in cui questa si relaziona con la memoria e il ricordo, i quali –come sappiamo ora grazie alla neuroscienza, nella stessa maniera in cui era stato suggerito in varie occasioni da un buon numero di filosofi e poeti- nasce, abita e percorre gli stessi paesaggi propri dell’immaginazione, arrivando persino a poter essere identificata come una regione di quest’ultima. La relazione della fotografia con la memoria, così ambigua, ricca, contraddittoria e conflittuale, come quella che mantiene con ciò che chiamiamo realtà, è uno dei principali temi trattati nella mostra retrospettiva degli ultimi dieci anni di lavoro dell’artista giapponese Chino Otsuka, che potrà essere visitata fino al nove settembre nel Museo di Fotografia Huis Marseille di Amsterdam (http://www.huismarseille.nl/en/exhibition/chino-otsuka-a-world-of-memories). La...

Uscire a bere nella Grande Mela

New York è una delle città più movimentate e cosmopolite al mondo e non per nulla è una delle mete preferite degli amanti della movida, dello stile e della bella vita, motivo per cui esistono numerosi locali per uscire a bere e continuare poi la festa.  Uno dei punti forti della Grande Mela è la varietà di locali che ha da offrire per il divertimento, da ristoranti a discoteche, passando per bar, facendo della notte uno dei punti più vibranti della giornata. Se ti piace uscire a bere in compagnia di amici in un locale stiloso, New York ha molto da offrirti.  Manhattan, ad esempio, è una zona molto animata per quanto riguarda i bar. Non è necessario ricordare le avventure delle quattro protagoniste di Sex and the city, che ogni notte si trovano al bancone di un bar a parlare della loro vita. A New York troverai da bar tipo happy hour, a locali assolutamente sofisticati che sembrano usciti da un film. In pieno Central Park, nel cuore della Grande Mela, potete sorseggiare un buon cocktail da Boathouse Bar. Si trova a Central Park, vicino alla East 72nd St. Tappa obbligata e con anni di storia alle spalle è il bar King Cole Bar and Lounge, ubicato nella 2 East 55th St., tra la 5th e Madison Avs. Uno dei suoi punti forti è la Vodka e tutti i cocktail ad essa relazionati, oltre ovviamente ai classici Bloody Mary. Gli interni sono arredati in modo veramente particolare: da non perdere.  Per chi ama lo champagne nella 205 West 54th St, tra la 7th Ave e Broadway, si trova Flute, un locale dove puoi provare...

Shopping nella Milla de Oro di Madrid

All’altezza della Fifth Avenue di New York o della londinense Oxford Street, la Milla de Oro di Madrid è uno dei quartieri più chic e lussuosi della capitale spagnola, con decine di negozi di grandi firme e un ambiente elegante e coloniale. Nel quartiere di Salamanca, e precisamente nel pentagono della Milla de Oro formato dalle vie Serrano, Jorge Juan, Juan Bravo, Ortega y Gasset e Principe de Vergara, si concentrano le marche più importanti del mondo, un luogo dove la moda rappresenta uno stile di vita. Siamo davanti a un quartiere di alto standing, una zona commerciale che attira clienti da ogni parte del mondo, turisti e curiosi. È un luogo di pellegrinaggio per gli amanti della moda con la M maiuscola. Il cuore del quartiere Salamanca di Madrid è uno dei pochi posti immuni alla crisi, dove il lusso continua ad essere lusso ed i clienti non percepiscono i dati negativi dell’economia spagnola. L’esclusività si sta salvando dalla recessione, e questo fa sí che la Milla de Oro continui ad essere ogni giorno piena sia di visitatori esporadici che di clienti abituali. La colonna vertebrale della Milla de Oro è la via Ortega y Gasset, che espone firme di primo livello, le più care, soprattutto per quanto riguarda le gioiellerie e i negozi di moda e accessori, che pagano affitti medi di 1900 euro al metro quadro ogni anno. Si tratta della zona commerciale più cara della Spagna dove aprire un negozio. Una delle vie di negozi più care ed estese del mondo, con 12 kilometri di lunghezza, è la Fifth Avenue di New York, dove un...

Itinerario gay a Barcellona

Secondo quanto dimostrato da diversi studi in occasione delle ultime edizioni della Fiera del Turismo LGBT FITUR, il turismo gay è molto più redditizio in termini di business rispetto al turismo eterosessuale, visto che i turisti gay tendono a spendere in media circa 150 euro in più ogni giorno. Questo potrebbe essere senza dubbio uno dei fattori che spiegano la rapida crescita esponenziale di un settore relativo al tempo libero della popolazione gay nella città di Barcellona, così vicina alla città costiera di Sitges, dove si è tenuto recentemente uno dei migliori festival del Gay Pride in tutto il bacino del Mediterraneo. Non sorprende che questo era il luogo scelto da Brian Epstein per mettere in pratica le sue ultime manovre di seduzione con John Lennon, con risultati che rimarranno per sempre avvolti nel più buio dei misteri. Probabilmente  due tra i luoghi più famosi tra quelli scelti da coloro i quali cercano un incontro con le persone del proprio sesso, fatta eccezione per le aree adiacenti a Exaimple come Plaza de las Glorias catalana dove per praticare “cruising” basta la scusa di portare a passeggio il cane, sono la spiaggia conosciuta con il nome di Chernobyl e alcune aree del parco del Montjuic, come quelle che circondano il Palau San Jordi e lo Stadio Olimpico. Per quanto riguarda la “spiaggia di Chernobyl”, il nome questa lo deve alla vicinanza all’ex impianto termoelettrico le cui tre grandi ciminiere si ergono ancora a indicare la strada dalla stazione della metropolitana di Sant Roc o del tram di Sant Adria de Besos. A differenza di quanto accade a Montjuic, dove l´attività...