Istanbul e i labirinti della memoria
Poichè la memoria, della quale non siamo mai padroni, e che è lungi dall´essere una facoltà statica, si muove nei domini dell´immaginazione, le cose che vediamo non possono che essere lontane da come le ricordiamo o ce le rappresentiamo, fatto,questo, dovuto alla nostra percezione del mondo, e alle molte impressioni esterne che ricevono i nostri sensi. Nella stessa introduzione de Il giro del giorno in ottanta mondi, dove Julio Cortazar commenta la delusione che provarono non pochi critici d´arte davanti agli scenari del balletto di Stravinski Petrushka, quando anni più tardi venne nuovamente messo in scena dal balletto russo di Diaghilev. A nulla valsero le proteste di Bakst (il quale fece ridipingere poi gli scenari per salvare il salvabile) che affermava che erano esattamente gli stessi, perfettamente conservati, e non avevano perso alcuna delle loro abbaglianti qualità cromatiche. A questo aneddoto, lo scrittore argentino ne collega un altro, relativo ad un suo viaggio in terra greca. Un mese prima di partire, un suo caro amico gli aveva raccontato come era il tragitto da Atene a Cabo Sunion, luogo dove Cortazar voleva presumibilmente giungere, non tanto per vedere il tempio di Poseidone che si trova lì, ma piuttosto per trovare la firma che vi lasciò Lord Byron anni addietro. Quando Cortazar intraprese lo stesso itinerario, uscendo dalla capitale greca, le cose sembravano essere sensibilmente differenti da come il suo amico gli aveva dato ad intendere. Questo parlò di una piazza polverosa alla quale gli conveniva giungere molto presto per non ritrovarsi senza posto sull´autocarro, un veicolo sgangherato che doveva attendere al centro della strada, vicino ad una zona occupata da...Fiera dell’esoterismo a Barellona: Magic Internacional Barcellona
Da non credere: le sfere di cristallo si stanno digitalizzando! Vi state chiedendo come se la passano le grandi aziende che si dedicano all’esoterismo? Il Re Mida dell’esoterismo non è tra chi legge le carte in privato. Si tratta di grandi catene televisive spagnole come La Sexta, Antena 3, Cuatro, Nova, FDF, Veo ed altre. È un giro d’affari che in Spagna fattura 2.800 milioni di Euro all’anno (2.000 solo attraverso i tarocchi per telefono). Per farvi un’idea: questa somma è simile il prezzo di 200 carri armati che l’anno scorso la Spagna negoziava con l’Arabia Saudita è di 3.000 milioni. La CEPSA, la seconda azienda petrolifera spagnola è stata vaporata in 7.500 milioni di Euro dall’emirato di Abu Dabi lo scorso febbraio . Addirittura la Chiesa cattolica è associata per le sue emissioni televisive con una casa produttrice di programmi “esoterici” prodotti per diverse emittenti televisive: Canal Català. La sottile linea tra religione ed essoterismo si sfuma nel mondo delle superstizioni e della religiosità popolare. Il direttore della Fiera è uno degli artefici e pionieri dell’esoterismo nei mezzi di comunicazione spagnoli, il giornalista Sebastián D’Arbó che ha lavorato per la TVE, la Catena SER, Antena 3Tv ed altre ancora. Ha fondato riviste come La Magia e Karma7, tra le altre ed ha partecipato all’edizione di leggendarie enciclopedie di scienze occulte e di parapsicologia delle case editrici Planeta e Salvat. La Fiera Magic Internacional è considerata come uno dei principali eventi europei del settore. Alla Fiera potrete conoscere tutte le novità tecnologiche, software, stregoni digitali, e anche streghe e stregoni in carne ed ossa, astrologi, vedenti ecc. Ci saranno...Marco Didio Falco nella Roma classica
A metà del 2010 venne pubblicato il ventesimo libro della serie di romanzi storici dell’autrice britannica Lindsey Davis, il cui protagonista è Marco Didio Falco, un personaggio indimenticabile diventato enormemente popolare. Falco è un informatore, vale a dire la figura più simile a quella del moderno detective privato riscontrabile nella società romana classica. E le sue avventure sono da puro romanzo noir, ambientato però nel secolo I d.C., durante l’Impero di Vespasiano. Uno dei motivi dell’enorme successo di questa serie di libri è il suo tono allegro, ironico e disinvolto, che trasforma la lettura di ogni romanzo in un’esperienza piacevole e divertente. Ogni libro trabocca di una gran quantità di ammiccamenti umoristici di tipo culturale e letterari: per esempio durante uno dei suoi viaggi con una compagnia teatrale dell’epoca, Falco inizia a scrivere un’opera propria. Il suo nome è Il fantasma che parlò e il suo argomento risulta sospettosamente simile a quello dell’Amleto… Può essere che William Shakespeare si sia ispirato a uno sconosciuto testo in latino di Falco? Ma attenzione: i libri sono divertenti e pieni di battute, ma non sono semplici parodie. Ognuno di questi ha un andamento poliziesco molto accurato e a volte piuttosto complesso, con una trama propria della migliore tradizione romanzesca noir e scene di grande intensità drammatica. È impossibile non prendere a cuore i personaggi che vanno comparendo in quasi tutti i romanzi e soffrire con loro delle loro disgrazie. Altra caratteristica interessantissima dei romanzi della Davis è la grande precisione storica: Falco descrive in ogni romanzo con precisione un aspetto differente della società e della cultura romana. Per esempio in The Accusers...Agi Brooks New York
In piena Soho Ágí Brooks ti offre abbigliamento in tipico stile newyorchese.
Minskoff Theatre New York
Il Minskoff Theatre è uno dei teatri più conosciuti a Broadway. In scena da varie stagioni, il Re Leone.
Sartoria Francesco a Venezia
L´atelier di Francesco è una sartoria tradizionale per uomo che propone abiti di alta qualità.
Yona Friedman a Budapest
Il Ludwig Museum di Budapest torna a proporre un´importante mostra retrospettiva, che presenta l´itinerario di investigazione e creazione artistica del celebre architetto e pensatore ungherese Yona Friedman. La mostra aprirà al pubblico il 28 ottobre e potrà essere visitata fino all´8 gennaio 2012, da martedì a domenica, dalle 10:00 alle 20:00. Yona Friedman è nato a Budapest nel 1923. Durante la Seconda Guerra Mondiale, obbligato a fuggire dall´occupazione nazista, si ritira nella città di Haifa, nella quale vive per più di dieci anni, prima di trasferirsi a Parigi nel 1957. Nel 1966 ottiene la cittadinanza francese, e si stabilisce lì permanentemente. E´ durante il 1956, nell´ambito del decimo Congresso d´Architettura Moderna (che ha avuto luogo a Dubrovnik) che dà il suo contributo inaugurale alla teoria architettonica e allo sviluppo dell´urbanismo, attraverso il suo “Manifesto dell´Architettura Mobile”, nella quale contribuisce alla stesura di certi canoni base della pianificazione urbanistica contemporanea. Quando, nel 1958, pubblica finalmente il suo manifesto di “Architettura Mobile”, si capisce che la mobilità a cui fa riferimento non è tanto quella delle costruzioni, ma si riferisce ad una nuova mobilità degli abitanti, più libera e aperta. Si tratta in pratica della possibilità di erigere strutture che non rappresentino degli ostacoli al movimento delle persone, le quali circolerebbero in vari modi diversi nello spazio urbano. Oltre ad una nuova forma di concepire i locali, si tratta di un´interessante metafora dell´uomo moderno (e della mobilità delle società) e di una nuova interpretazione della sua relazione tra gli spazi che attraversa e abita. Non più “l´uomo medio” quindi, stereotipo sul quale si è fondata l´architettura moderna e tutti i suoi...Immagini in lotta Madrid
Il Centro d´Arte 2 di Maggio di Madrid presenta il ciclo di cinema Immagini in lotta. Racconti di Resistenza, fino al 3 febbraio 2012. La mostra del cinema commissariata da Celine Brouwez e Pablo Martinez, cerca di esporre quelle immagini che non sono riconosciute nei circuiti di tramissione di immagini, come il cinema e la televisione, ma che stanno comunque offrendo una realtà alternativa. Viviamo in una società d´immagini e tutti i giorni ne siamo bombardati, ma quanto conosciamo della realtà, e quanto di quello che vediamo corrisponde alla realtà? Poco, rispondendo onestamente. Oggi più che mai l´immagine è diventata uno strumento fondamentale per captare i fatti quotidiani, tutto grazie a dispositivi mobili, come telecamere e telefonini. La domanda che i creatori di questo ciclo di cinema si sono posti è la seguente: che succede a tutte le registrazioni “di resistenza”, quelle che si trovano al limite di ciò che è permesso, o che semplicemente si fanno su aspetti della società che il sistema non vede e non vuole vedere, e che rimangono nascoste? La risposta è molto semplice: stanno aspettando un luogo nel quale possano essere mostrate. Non solo, ci sono migliaia di persone che aspettano di vedere questo mondo invisibile per i mezzi di comunicazione e per il cinema. In questo ciclo ci sono interessanti proposte, come Fragmentos de una revolución, che corrisponde ad immagini riprese in Iran, durante il mese di giugno 2009, quando il governo manipolò il risultato delle elezioni e migliaia di cittadini si riunirono per protestare contro la frode, sfidando la repressione politica e militare. Per strada, sono gli stessi cittadini che costruiscono...Concorso internazionale di chitarra a Siviglia
Torna il Concorso Internazionale di Chitarra di Siviglia.
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Top Bike Rental è un negozio nel centro di Roma, di fianco al Colosseo, che offre esclusivamente noleggio di biciclette.