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Pericoli Sociali

Il prossimo mercoledì 3 di marzo il Museo d’Arte Contemporanea di Barcellona-MACBA– inaugura una interessante e polemica mostra dal titolo “Peligrosidad Social. Minorías deseantes, lenguajes y prácticas en los 70-80 en el Estado español”. (Pericolosità Sociale. Minoranze desiderose, linguaggi e pratiche negli anni 70-80 nello Stato spagnolo).

Pericolosità-Sociale

La mostra comprende fotografie, video, registrazioni di varie performance, che ci porteranno, attraverso un intenso viaggio nel tempo, a conoscere i primi gruppi femministi, le rivendicazioni omosessuali, gli scioperi di Numax e Roca, la frammentazione del Movimento Comunista, la nuova visibilità dei travestiti e dei transessuali nello spazio pubblico, il sindacalismo, l’auge del trasformismo come spettacolo popolare in Spagna, le prime Giornate Libertarie, il Canet Rock, l’apparizione del video come pamphlet politico, l´alleanza tra artisti e anarchici del Saló Diana, le prime pubblicazioni della contro-cultura, l’antipsichiatria, la Coordinatrice dei Prigionieri in Lotta, l’Organizzazione per la Legalizzazione della Marijuana, la Federazione Ecologista.

Un amalgama di luoghi, immagini, oggetti ed artisti vincolati a spazi di creazione, rivendicazione e resistenza come Fina Miralles, Ocaña, Nazario, Miguel Benloch, ci trasportano alla Spagna della fine degli anni 70 e 80 che transita tra la dittatura di Franco e l’arrivo della Democrazia.

Barcellona, Siviglia, Madrid e Granada sono i principali scenari dove si costruisce questo racconto storiografico pieno di referenze provenienti tanto dal mondo dell’arte come della cultura popolare, dal mondo politico, da forze affettive che conosciamo sotto il nome di “forme del politico”. Si tratta di forme e potenze che entrano in conflitto, contrapponendosi alle versioni ufficiali che per molto tempo hanno decretato l’esaurimento del politico durante la tappa successiva alla caduta del regime franchista o di quelle che affermano la povertà delle pratiche artistiche nel contesto franchista.

Questa mostra è una presentazione intelligente che ci dimostra quanti processi creativi si svilupparono durante questi due decenni. La mostra, che rimarrà aperta al pubblico fino al 6 marzo nell’aula 0 del Museo (attigua alla libreria La Central), è completamente gratuita e l´orario di visita è dalle 17:00 alle 22:00.

Durante i cinque giorni della mostra saranno presentati i diversi progetti esposti. Un percorso avvincente attraverso un’epoca non molto lontana dalla nostra e che ci invita a fare un viaggio nel tempo e a percorrere uno degli angoli più interessanti di Barcellona; quando la visiterai non dimenticare di affittare Appartamenti a Barcellona per un soggiorno comodo.