Forse l’unica cosa che manca all’Ulisse di Joyce per riunire tutti gli elementi essenziali dell’epica moderna sono i mezzi di trasporto pubblico. Dopo il massacro della Prima Guerra mondiale, lo scrittore irlandese si propose di scrivere, non un libro che risaltasse l’eroismo della condizione umana nel bel mezzo di un conflitto bellico, ma un ‘epopea del corpo che mettesse in evidenza tutte le frustrazioni di un eroe contemporaneo.
Dopo gli orrori indescrivibili della Grande Guerra, l’unica cosa da fare era allontanarsi dal mito dell’antico eroismo militare e dai suoi codici di conquista, maschilisti ed autoritari e spostare il territorio dell’avventura dal campo di battaglia agli spazi urbani della metropoli moderna, dove vivevano la propria odissea quotidiana gli uomini e le donne della nuova era.
Non avendo Dublino mezzi di trasporto sotterranei, Joyce colloca la scena della visite di Ulisse presso Ade nel cimitero, ma possiamo facilmente immaginare come sarebbe stato più opportuno se l’azione si fosse svolta nel metro, vero centro nevralgico delle megalopoli moderne .
Il fascino della metropolitana, vero buco nero del cosmo urbano, inteso come una dimensione retta da tempo e spazio diversi, di facile accesso e molto elastico ha attratto molti creativi del secolo XX. Nonostante l’omissione di Joyce, sia la letteratura sia il cinema ((Jarry, Queneau, Córtazar, Malle, Godard, Besson, Carrax…) hanno saputo percorrere in molte occasioni questa mondo
Poche volte si riesce a percepire con tanta intensità questa doppia condizione di viaggio agli inferi e di accesso a una realtà fantasma, come in inverno, quando da uno scompartimento con in vetri appannati ci sembra di scorgere delle figure anche se la stazione in questione è abbandonata da anni.
Non spaventatevi, se questo è quello che vi succede viaggiando sulla linea 1 della metropolitana di Madrid. Il treno semplicemente sta passando per la vecchia stazione di Chamberí (Piazza Chamberì s/n, tra le fermate Iglesia e Bilbao), che dopo essere stata dismessa 44 anni, è stata recentemente riaperta al pubblico dopo un curato restauro che le ha dato l’aspetto del 1917. Adesso è una stazione-museo.
Paul Oilzum
Se affitti appartamenti a Madrid fai un viaggio nel tempo e visita la stazione di Chamberí.