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Un viaggio con le canzoni più famose dei luoghi

Il più grande regaolo di un viaggio sono senza dubbio i ricordi. E non parliamo dei tipici souvenir prodotti in Cina, né degli occhiali all’ultima moda comprati a Milano, ma dei ricordi che conserviamo nel nostro cuore. Una passeggiata con la nostra dolce metà lungo gli Champs Élysées di Parigi, il sapore di una vera pizza italiana a Roma, un’emozionante partita di basket dell’NBA o una cavalcata sui cammelli nel deserto del Sahara. Sono questi i ricordi che valgono la pena.

Le canzoni ci fanno ricordare diversi momenti della vita in cui abbiamo provato tristezza, allegria, emozione, rabbia e anche posti in cui siamo stati con amici, famiglia o fidanzati. E cosa c’è di meglio che metterle su in macchina mentre si va al lavoro per cominciare la giornata alla grande o a una festa? Vi lasciamo alcune idee che forse vi faranno ridere oppure vi faranno piangere.

California Dreamin’ (The Mamas & The Papas)

Nel 1965 un gruppo vocal statunitense lanciava una delle hit che gli permise di competere con gruppi della fama dei Beach Boys. La canzone parlava della nostalgia che Michelle Phillips, cantante del gruppo, provava per la California, di una grigia giornata di inverno in cui uno solo desidera esser baciato dal sole della costa ovest degli Stati Uniti. Un classico della musica anni ’60.

 

Budapest (George Ezra)

Composta solo un paio di anni fa, anche questa canzone è diventata in poco tempo un successo internazionale. George Ezra, di origini britanniche, per comporre la canzone si è ispirato a un viaggio che aveva progettato a Budapest quando si era imbarcato perl’ Europa, oltre a menzionare, dando così un tocco romantico, cose che non ha ma che darebbe a una ragazza per cui ha. Il testo è molto semplice, ma la melodia è diventata un tormentone.

Back in the USSR (The Beatles)

Back in the USSR apre il doppio disco del famoso gruppo inglese l’Album Bianco del 1968. È una canzone che ha generato al gruppo non pochi problemi con vari settori di destra anticomunisti che accusavano i Beatles di essere un gruppo musicale pro-sovietico. Il tema non è difficile da immaginare: si tratta di una descrizione di un cattivo volo dagli Stati Uniti all’Unione Sovietica, dove si menziona la bellezza della donna sovietica, il suono delle balalaikas (uno strumento musicale russo) e il piacere di tornare al proprio paese. Si fa inoltre un tributo a Back in the USA di Chuck Berry e a California Girls dei Beach Boys.

Oh Africa (Akon)

L’Africa non poteva mancare nella nostra lista! Questa volta si tratta di un single i cui ricavati andranno in beneficenza ai bambini africani, interpretato da Akon e Keri Hilson; il video musicale è stato l’elemento essenziale che ne ha fatto decretare l’enorme successo. Vi si trovano  personaggi famosi come Didier Drogba o Fernando Torres e il Soweto Gospel Choir, un gruppo sudafricano riconosciuto a livello internazionale.

 

París (La Oreja de Van Gogh)

Scritta in teoria durante un viaggio tra Donosti (San Sebastián), la città natale del gruppo, e Parigi, questa canzone parla di una storia di amore nella capitale francese. París si addentra nei meandri della mente di una ragazza malinconica che si domanda sul perché dell’abbandono senza saluto del suo amato, una canzone molto romantica che ha avuto un grande successo quando è stato lanciato nel 2000.

Empire State of Mind (Part II) Broken Down (Alicia Keys)

Sequel del tema interpretato da Jay-Z y Alicia Keys Empire State of Mind, questa canzone è una versione solista della cantante newyorchese che ci lascia ugualmente a bocca aperta per la sua incredibile voce. La troverete nell’album The Element of Freedom del 2009. Alicia Keys ha scelto di registrare la propria versione perché desiderava esprimere così i sentimenti che prova per New York menzionando luoghi molto romantici e caratteristici della città come Broadway, Harlem, il ponte di Brooklyn o le sue famose strade. Chi non si innamora di questa preziosa melodia?