Pittore, incisore e scultore, Arman Pierre Fernández nasce a Nizza nel 1928 e muore a New York nel 2005. Le opere di quest’artista francese di origini spagnole da parte di padre saranno esposte al Centro Georges Pompidou fino al 10 gennaio 2011.
Avviato dal padre all´età di dieci anni alla pittura, Arman studi presso la Scuola di Arti Decorative a Nizza. Nel 1947 incontra i pittori Yves Klein e Claude Pascal, promotori del gruppo artistico “Triangle”, influenzato dalla filosofia orientale del buddismo zen, l´astrologia e dalle opere di Van Gogh. Da allora, inizia a firmare le sue opere con il suo nome di battesimo, come faceva Van Gogh, Arman e basta.
Nel 1949 si trasferisce a Parigi per studiare archeologia presso l´École du Louvre Durante questo periodo il suo lavoro è influenzato dal surrealismo. Alcun anni dopo, influenzato da Kurt Schwitters e Picasso, sostituisce il pennello con il tampone ed inizia fare stampe su tela e carta.
Verso la fine degli anni Cinquanta, la crescita industriale con un conseguente aumento del consumismo e dei rifiuti della società moderna, portano diversi artisti a riflettere su questi cambiamenti. Inserito dal critico d´arte Pierre Restany nel gruppo dei Nuovi Realisti, vicino a Duchamp e Andy Warhol, Arman si unisce alla crescente critica del processo di industrializzazione degli anni 60 e trasforma la sua arte.
La sua re-interpretazione del ready-made di Duchamps, que trasformava gli oggetti di uso quotidiano in opere lo avvicina ai Nuovi Realisti, in contrapposizione con l’espressionismo astratto e l’informale. Arman segue il cammino di Rauschenberg e degli artisti pop, diventando così portavoce dell’era moderna, e degli oggetti che la definiscono: le macchine, la città, la fabbrica, il consumismo, mass media. Il Nuovo Realismo è considerato la versione europea della Pop Art, anche i suoi contenuti e l’impegno sociale lo rendono diverso.
Arman accumula oggetti dai rifiuti, li brucia, li schiaccia, li taglia ecc. e fa diventare arte gli oggetti di uso quotidiano, esprimendo in questo modo la sua critica nei confronti del consumismo della guerra, della violenza e dell´emarginazione di migliaia di uomini condannati a vivere nella spazzatura.
Nelle sue Poubelles (spazzature) esprime la tutta la miseria del consumismo e del suo effetto letale. I suoi tagli, le sue combustioni, la sua arte, sono pieni di rabbia e sono l’espressione di un artista impegnato. Parigi rende omaggio a quest’artista mettendo in mostra le sue opere più famose in diverse sale : Le Immondizie, La massa critica dell’oggetto, Collere e tagli, Archeologia del futuro, Armane e Renault; Arte e Industria, Di nuovo pittore …
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Nancy Guzman
Chi va adesso a Parigi non può assolutamente lasciarsi scapare la mostra di Arman. Affittate appartamenti a Parigi e andate alla scoperta di questa magnifica città, dei sui musei, dei suoi negozi e fate un passeggita lungo la Senna.