Ogni tanto nella storia dell’arte appaiono personaggi difficilmente classificabili che non si possono inserire in una determinata corrente o stile, artisti con un linguaggio estetico così intenso e personale che sono capaci di sorprenderci e turbarci.
É questo il caso di Egon Schiele (Tulln, Austria, 1890-Vienna, 1918), probabilmente uno degli artisti dalla vita e dalle opere più tormentate ed ossessive del secolo XX e una stella cadente delle Vienna crepuscolare e affascinante della Belle Epoque, con la cui sparizione sparì un mondo intero e un modo d’essere che potremmo definire la cosmovisione danubiana.
Insieme a Gustav Klimt, che ebbe una grande influenza su di lui, e Oskar Kokoschka, Schiele è stato uno dei principali artisti del modernismo viennese. Anche se la sua opera radicava nell’Art Noveau, presto sviluppò uno stile che combinava le strutture ornamentali con un uso violento del colore che costituiva uno dei migliori esempi del primo espressionismo.
Le sue opere più potenti sono probabilmente i ritratti di uomini e donne nudi, nei quali le figure esprimono attraverso le su pozioni una gamma di emozioni che vanno dalla disperazione alla passione. Una polarità tra l’amore e la solitudine, così come tra la morte e la vita mette in tensione tutta la sua opera, addirittura nei suoi penetranti nudi, carichi di erotismo e una certa dose di tristezza.
Sono i suoi ritratti e autoritratti – Schiele si ritrasse più di 150 volte ( con l’unica eccezione di Rembrandt, al cui vita fu molto più lunga, non conosciamo in tutta la storia dell’arte un pittore che si sia dedicato così intensamente all’autoritratto) la parte forse più rappresentativa della sua opera .Fino ad adesso non è mai stata organizzata una mostra con solo i suoi autoritratti, organizzata adesso dal Museo Belvedere di Vienna www.belvedere.at ed aperta fino al 13 giugno.
Si tratta di una mostra curata da Agnes Husslein-Arco, e Jane Kallir, probabilmente la massima autorità mondiale sull’opera di Schiele, che riunisce all’incirca cento pezzi che comprendono oli, disegni, acquarelli e gouache, proveniente da musei, gallerie e collezioni private europee e statunitensi. La mostra è uno dei più importanti eventi artistici dell’anno.
Oltre alla mostra si può visitare anche il Museo Leopold di Vinne che ospita la ppiù grande raccolta di opere di Schiele.
Per maggiori informazioni: http://www.leopoldmuseum.org/
Paul Oilzum
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Tradotto da: Sodapop
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