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Elena Amatucci: una Napoli squisita

Oggi conosciamo Elena Amatucci, foodblogger e cuoca, creatice del blog gnamgnam.it

Fin da piccola, nelle grandi occasioni, ma anche spesso di domenica, sono stata affascinata dal vedere mia zia cucinare.

Nel 2007 ho aperto il blog Gnamgnam.it, che un po’ alla volta è diventato parte integrante delle mie giornate, uno stimolo a migliorare sempre di più, una fonte continua di soddisfazioni grazie a tutte le persone che mi seguono.

La cucina è la mia passione, il mio hobby e, per mia fortuna, anche il mio lavoro.

Elena Amatucci

 

Il tuo posto preferito per una pranzo in famiglia:

C’è un piccola trattoria nei quartieri spagnoli. Ci si arriva dalla famosa via Toledo, salendo le scale accanto alla funicolare in piazzetta Duca d’Aosta, ribattezzata da noi napoletani “piazzetta augusteo”, per il teatro omonimo che vi si trova. Si chiama “Antica Capri” ed è composta da una sala abbastanza piccola dove con abile maestria il proprietario riesce a far entrare un numero considerevole di persone; è il posto che può mettere d’accordo tutti: i genitori un po’ più tradizionalisti possono scegliere tra una vasta gamma di piatti tipici napoletani (genovese, pasta e patate con la provola, spaghetti alle vongole, salsicce e friarielli e così via), i più giovani possono provare la specialità del posto, la pasta e fagioli alla pescatora, servita in un tegame di coccio e ricoperto di pasta per pizza. Mentre i più piccoli possono scegliere tra pizza, gnocchi e il classico menù bambini. Ciò che è certo è che da lì si esce sazi e felici!

Quel bar in cui hai trascorso ore parlando dei massimi sistemi con i tuoi amici:

Si chiama “Bar degli artisti” e si trova a piazza Bellini; anni fa, quando non era ancora diventato un luogo di tendenza, ci si incontrava lì per un caffè o un tè (non aveva molta scelta, al massimo due o tre tipi di tè). Era frequentato da personaggi abbastanza eccentrici e alle pareti c’erano quadri di artisti che periodicamente venivano cambiati. Se ci si va di mattina o primo pomeriggio, c’è ancora quell’atmosfera, dalle 18.00 in poi diventa una delle tappe preferite dai giovani (ma anche meno giovani), attratti dai prezzi molto accessibili.

Quando vuoi sorprendere qualcuno lo porti a:

A San Martino, al Vomero. Ci si arriva con la funicolare e qualche passo a piedi. Da lì si vede il golfo e l’intera città, una vista mozzafiato.

Elena Amatucci1

(Flickr Alpha 350)

Il negozio dal quale non puoi uscire senza aver prima comprato qualcosa:

Per me che amo cucinare, un negozio a cui sono particolarmente legata si trova in via Montesanto e si chiama Tropical Fruits. Lì si trovano ingredienti particolari, biologici ed etnici per la cucina, da oltre 15 anni, quando trovare farine diverse da quella classica o cibi orientali era difficilissimo. Ancora oggi, quando passo di lì, non posso fare a meno di entrare e prendere qualcosa.

Un piano domenicale perfetto:

Sveglia non troppo presto, perché è pur sempre domenica. Passeggiata per i vicoletti del centro fino ad arrivare a Via dei Tribunali, dove mangiare in una delle trattorie della zona (consigliata è “Da Carmine” o “Il grifo”). E di nuovo passeggiata digestiva, magari a Mergellina vicino al mare. E se ci si trattiene un po’ di più ed è un bella giornata, la sera si può sgranocchiare qualche tarallo “Nzogna e pepe”, accompagnato dalla classica birra Peroni, un binomio imprescindibile!

Quel sapore che non puoi trovare da nessuna altra parte del mondo:

Salsicce e friarielli, il secondo piatto più amato e rimpianto dagli emigranti napoletani, subito dopo la pizza.

Elena Amatucci2

 

Se Napoli fosse una ricetta, quale sarebbe?

Sarà scontato, ma è la pizza, margherita o marinara, senza ingredienti particolari. Semplice, genuina e sincera! Non a caso è la prima (e ultima cosa) che chi lascia Napoli mangia appena ci ritorna.

Qual è il cuoco napoletano che più ti ha ispirato?

Nessun cuoco famoso o di moda. Il cuoco napoletano che mi ha ispirato è una cuoca, ed è mia zia. 🙂

Il tuo posto preferito per comprare gli ingredienti per le tue ricette:

Non c’è un unico posto, amo gironzolare e scegliere in base a ciò che più mi attira in quel momento. Di certo preferisco le piccole botteghe ed ho una passione per i negoziati di frutta e verdura.

Un posto di Napoli in cui ti piace andare da sola: 

Piazza del Gesù ed il cortile della Chiesa di Santa Chiara, perché andavo al liceo lì e ci sono particolarmente affezionata.

 

 

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