Jacques Rancière è un riferimento obbligatorio nel dibattito su estetica e politica, e per questo l´Università Politecnica di Valenzia, con il patrocinio dell´Isituto Francese di Valenzia, organizza il Primo Congresso di Estetica e Politica sul suo pensiero, i giorni 23, 24 e 25 marzo. L´attività, intitolata Jacques Rancière: 1º Congresso Internazionale di Estetica e Politica, vuole approfondire il dibattito sul pensiero di Rancière, entrando nella relazione esistente tra letteratura e storia.
Il 23 marzo alle 17:30h, Rancière darà la conferenza inaugurale nel Salón de Actos de la Escuela Superior de Ingeniería Informática dell´Università Politecnica di Valenzia. Per la chiusura ci sarà una tavola rotonda di dibattito e conclusioni tra i conferenzianti invitati e Jacques Rancière.
Jacques Rancière nacque nell´Algeria francese nel 1918. Discepolo del filosofo francese Louis Althusser, partecipa con lui ed Ettiene Balibar al famoso libro Per leggere il Capitale, opera che fu celebre tra gli intellettuali del pensiero rivoluzionario di quegli anni, perché aiutava a capire la complessa opera di Kart Marx: Il Capitale.
La separazione dal suo maestro, dopo il Maggio 68, lo portò a concentrarsi sulla ricerca dei processi che conducono all´emancipazione intellettuale e che portano all´emancipazione politica. Notevole la sua opera Il Maestro Ignorante, basata sull´esperienza di un professore del secolo XVIII chiamato Joseph Jacotot, che affermava che “Chi insegna senza emancipare abbruttisce”. Allo stesso modo, Rancière dice che non esiste differenziazione di intelligenze, e che tutti i soggetti, anche i più semplici, possono capire e sviluppare la propria intelligenza, se previamente hanno sviluppato la volontà di emanciparsi dall´ignoranza imposta dalla diseguaglianza. Tale teoria innescò una rivoluzione nei rigidi sistemi educativi europei.
Amante del cinema e della letteratura, negli anni ´70 inizia la sua linea di ricerca sui legami tra politica ed estetica. Il risultato della sua complessa analisi intellettuale si recopila in 30 libri, in cui scandaglia le rappresentazioni tradizionali del sociale e i processi di emancipazione della classe operaia, in letteratura, cinema, poesia e storia. Si addentra anche nella complessa relazione tra la teoria e i movimenti sociali, proposta dalla crisi del marxismo e dal dominio del neoliberalismo.
Il suo lavoro intellettuale è caratterizzato da un continuo ripensamento e sovversione delle categorie dell´arte e della costruzione del discorso. Il suo interesse per gli archivi dei lavoratori francesi del secolo XIX è stato fondamentale nell´analisi della costruzione della soggettività che fa sì che un gruppo umano continui in condizioni di subordinazione.
Attualmente, Jacques Rancière è Professore Emerito di filosofia nell´Università Parigi VIII e Professore di filosofia presso la European Graduate School a Saas-Fee.
Per maggiori informazioni http://cep.webs.upv.es/
Nancy Guzman
Ascoltare un dibattito su Rancière è un privilegio, se ti trovi a Valenzia non puoi perderti questo Congresso Internazionale di Estetica e Politica. E siccome tutto deve essere all´altezza di questo filosofo, riposare negli appartamenti a Valencia è una scelta perfetta.
Tradotto da: Sara Frau