Come d’abitudine, il Centro di Cultura Contemporanea di Barcellona (CCCB), ripropone il suo festival di cinema più sperimentale ed azzardato, lo Xcèntric. Si tratta di un concorso cinematografico che presenta opere che non si possono vedere nei circuiti convenzionali, ideali per gli amanti del cinema più personale ed originale. Durante questa nona edizione, che iniziò lo scorso dicembre e che si prolungherà fino a giugno, si potranno vedere film che rendono evidente il proposito di questa iniziativa: far arrivare al pubblico opere speciali, che altrimenti non sarebbe possibile vedere e che hanno un forte componente critica, tanto da non lasciare indifferente lo spettatore. Sessioni speciali Allo Xcèntric di quest’anno ci sarà anche uno spazio per promuovere gli autori locali che si muovono nel terreno cinematografico e dei documentari sperimentali. Alcune delle opere proiettate saranno quelle degli alunni che l’anno scorso presero parte all’Aula del festival. Questa manifestazione ci riserba sessioni speciali, come quella che si potrà vedere la prossima domenica , il 31 gennaio, sotto il titolo “Modernidad tropical. El cine de Dominique González-Foerster” (Modernità tropicale, il cinema di Dominique González-Foerster. L’acclamata artista francese ha mostrato le sue opere in luoghi così prestigiosi come la Documenta dei Kassel, le Biennali di Venezia e San Paolo o alla Tate Modern, ma la distribuzione nelle sale cinematografiche è stata limitata. Altri autori la cui opera si potrà vedere sugli schermi dello Xcèntric sono: Pier Paolo Pasolini, Takashi Ito, Fred Worden, Matthias Müller, Sara MacLean, Ben Russell e i fratelli Lumière, tra gli altri. Tutte le proiezioni hanno luogo i mercoledì e le domeniche e sono in v.o.s. in catalano. Se hai...
I classici ed i moderni, i tradizionali ed i nuovi, i vecchi ed i futuri. Fu da questa semplice dicotomia che cominciò a costruirsi un concetto che al giorno d’oggi continua ad essere un tema di riflessione filosofica e sociale importante: Che cos’è la modernità? Forse ricordi di aver discusso su questo teme durante i tuoi studi. Forse pensi che si riferisca all’attualità oppure che non possa risvegliare la tua curiosità. Quello che è certo è che è molto difficile riassumere questo concetto in un’unica risposta, dato che tutti e tutte, così gli intellettuali come gli artisti, cercano un modo per esprimere e definire quello che è la modernità. Per fartene un’idea potresti visitare la mostra “Modernologias” che occupa un piano del Museo dell’Arte Contemporanea di Barcellona (Macba) fino al 17 gennaio. Segui gli skaters del quartiere del Raval, sicuramente vanno verso la Piazza dels Angels o Plaça del Macba, dove, davanti alle facciata di vetro, si riuniscono per saltare e fare acrobazie varie con il loro skateboard. Oltrepassiamo la porta del Macba, vogliamo capire meglio che cos’è la modernità. É un fenomeno internazionale o europeo? Artistico o politico? Qual’è la sua differenza con il Modernismo? La Storia data tutti gli eventi ed i concetti sociali , pero spesso accade che proprio una data sia il punto di partenza per dibattiti infiniti che vogliono definire un’idea. Nel caso della Modernità, non si è ancora finito di discutere. Qualcuno afferma che iniziò nel 1942 con l’arrivo di Cristoforo Colombo in America, qualcun altro la fa iniziare con la Rivoluzione Francese. Nessuno però ha un’idea chiara. La verità è che la...
La proposta del festival Drap Art di Barcellona, può far pensare, a chi è un appassionato di arte, al concetto rivoluzionario del artista Marcelo Duchamp, il ready made. Duchamp sosteneva che l’opera d’arte è qualcosa che già esiste, può essere un oggetto d’uso quotidiano, presentato in tal modo da trasformarsi in un creazione unica, perdendo così la sua funzionalità originale. Dal 18 dicembre al 10 di gennaio, Drap Art propone una impostazione simile a quella di Duchamp: riciclare i materiali per farne opere d’arte. È un’ottima idea per sensibilizzare i cittadini sull’importanza del riciclaggio e un modo divertente di fare della vita un’arte. “Quello che può essere immondizia per qualcuno, per qualcun’altro è un tesoro”, dichiara Tanja Grass, l´organizzatrice del festival. Dare una seconda opportunità agli oggetti e ai materiali invece di buttarli, è permettere alle persona con doti creative e immaginazione a creare. Il potere della creazione può arrivare a creare dei gioielli a partire da cucchiai e semplici forchette. Il risultato è divino. Può sembrare un po’ strano chiamare una opera d’arte una creazione fatta di bottiglie di plastica, se pensiamo che le creazioni fatte dai bambini sono quasi simili. La differenza però sta nell’intenzione e l’impegno dell’artista per il proprio progetto e il concetto che vi si nasconde. La metamorfosi dell’insignificante in qualcosa di desiderabile è veramente potente. Se vuoi sorprenderti vedendo quello che le mani di una persona creativa sono capaci di fare, vieni a fare un giro al Festival Drap Art. Quest’ultimo promuove da 13 anni il riciclaggio creativo. Gli artisti e i visitatori sono sempre più numerosi. Durante queste due settimane, ci saranno...