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ONLY BE BARCELLONESE

Only-Be Barcellonese

Agosto a Barcellona: il mondo è tuo

Ci sono città la cui fisionomia soffre cambiamenti, ancor di più quando arriva agosto ed i suoi abitanti le abbandonano in massa. Ne scaturiscono immagini da film fantascientifico, un futuro post nucleare o l’alba di un mondo nuovo sui resti dell’antico, spopolato velocemente, un universo parallelo dal carattere onirico, tra l’incubo ed il prodigio. Grandi strade e vialoni solitamente caratterizzati dal traffico continuo e frenetico di persone e veicoli diventano di uso esclusivo di chi passeggia, un passante che percepisce come nessuno prima insospettabili prospettive e possibilità. Il fatto che rimangano semideserte sembra attribuire un’aura particolare alle poche persone che le percorrono senza fretta, favorendo incontri straordinari tra loro in una sorta di realtà sospesa dove il contorno, la consistenza e gli odori delle cose, la vita stessa, sembrano rivestire un valore diverso ed eccezionale, aperto fugacemente alla sopresa e al mistero in un tempo leggero e senza peso che sembra essersi fermato. Chiaro che a volte quando il tempo sembra fermarsi, come si dice in un romanzo di Haruki Murakami, quel che accade è che diviene semplicemente irregolare, come se soffrisse un rilassamento parziale in cui l’ordine, la successione e la probabilità delle cose sperimentano una riduzione sostanziale del loro valore. Questo è quel che accade in molte città ad agosto, lasciandoci la netta sensazione che il mondo ci appartenga, sia nostro. Non è il caso di Barcellona dove la massiccia affluenza di turisti rende impossibile il passaggio scorrevole per le sue strade più note – a differenza della Gran Via di Madrid per esempio, che  acquisisce un aspetto fantasmatico sotto il sole cocente di agosto. Non è...

Pueblo Español per bambini

Fu durante i ruggenti anni Venti che Barcellona si svegliava ogni mattina con maggiore splendore. La città venne ripulita e l´Eixample riempito di case signorili. Le decorazioni del Modernismo hanno caratterizzato tutti i luoghi pubblici. Merci che uscivano dal porto verso destinazioni remote. Periferie afflitte da fabbriche tessili. Picasso e i suoi amici discutevano ai tavoli di “Els Quatre Gats” e tutta la città era un flusso e riflusso di idee e di diverse correnti artistiche. Barcellona ha sempre voluto essere in prima linea. E il risultato della forza e della trasparenza è, tra i molti altri importanti eventi internazionali che sono venuti dopo, Poble Espanyol. Inaugurato nelle alture del Montjuic nel 1929, in occasione dell´esposizione universale, è forse il parco tematico, ricreativo e di divertimenti più antico del mondo. Oggi il Villaggio Spagnolo è un luogo aperto a tutti, specialmente alle famiglie con bambini, con attività di tutti i tipi e per tutti i gusti. Ma procediamo con ordine. Il Pueblo Español presenta deliziose riproduzioni raffiguranti i diversi stili architettonici del paese. Qui si può passeggiare su una piazza castigliana per poi visitare un granaio galiziano. Ma, naturalmente, non finisce qui, perché qui è possibile organizzare qualsiasi evento (festa di fine anno, matrimoni, feste di famiglia o di lavoro). Inoltre, il Pueblo Español ha uno spazio riservato per i concerti e le attività legate al suo programma, che soprattutto nei mesi estivi è molto ampio e vario. Cosa c´è di più? Ci sono laboratori, mostre di artigianato e d´arte e diverse attività di intrattenimento. Questa linea creativa è ciò che rende il Poble Espanyol un punto di riferimento...

Girlie Circuit a Barcellona

Il Girlie Circuit è un grande festival dedicato alla comunità lesbica di Barcellona e internazionale. Con una grande varietà di DJ ed eventi, il festival ha dimostrato di essere un successo totale e di risvegliare l´interesse di sempre più pubblico in tutto il mondo. Questa grande festa LGBT comincia il giorno 7 agosto con gli emozionanti Water Park Day e Water Park Night a partire dalle 10 del mattino. Il ritmo e i balli in acqua fanno parte della conosciuta Illa Fantasía a Vilassar de Mar. Mercoledì 8 agosto tanta festa con Lezzgo! nella Sala Razzmatazz, una notte di indie e musica elettronica molto emozionante. Suonerà dal vivo la band La Quiero Viva. Giovedì 9 sarà la notte del Cabaret Party nel famoso Cabaret Berlín di Barcellona. Suonerà dal vivo la famosa Linda Sedio e la musica sarà compito di Cuki D’Light e Nuria Scarp. Venerdì 10 arriva una delle feste più interessanti di Spagna a Barcellona: stiamo parlando di La Leche! Il punto di ritrovo sarà la sala DBoy in Plaza de Sant Pere. La festa continuerà fino alle sei del mattino assieme alle DJ Cuki D’Light, Angela Elle e Lady Chus. Presente anche la dea Vanesa Klein. La festa maggiore del Girlie sarà l´11 agosto nella discoteca The One, vicino a Poble Espanyol e Montjuic. Questa notte epica di ballo vedrà sul palco le DJ Agatha Pher, Lady Croft e Sandra D a partire dalle 23. Oltre a ballerine futuriste, ci sarà in concerto la band Uh Uh Her che darà inizio a danze sfrenate la notte del sabato. Domenica 12 la festa continua nello Sky Bar del Axel Hotel con la festa VIP Cocktail. Porta il costume, “solo se ti azzardi”. Noi ti consigliamo...

Gandules ‘12. Cinema al fresco nel CCCB di Barcelona.

Sono passati 10 anni dalla prima edizione di Gandules, il ciclo gratuito di cinema indipendente della capitale catalana. Come ogni anno, sarà il Centro di Cultura Contemporanea di Barcellona, meglio conosciuto come CCCB, a organizzare e ospitare la decima edizione di questa interessante alternativa cinematografica estiva. A partire dal 7 agosto, Gandules ci accompagnerà in un interessante itinerario cinematografico, proponendo film che, nonostante il successo di pubblico e critica, non sono mai entrati a far parte del circuito commerciale, o almeno non ancora. Tali film sono rimasti, sfortunatamente, opere destinate a una ristretta nicchia di mercato. Proprio qui sta l’importanza e la missione di Gandules: avvicinare tutto il pubblico al cinema più ¨colto¨, se così lo vogliamo definire. Renderlo visibile e farlo conoscere oltre i limiti stabiliti per il cinema indipendente, perché a dire il vero è un vero peccato che film come The Ballad of Genesis and Lady Jane, Bullhead o Verano, per citarne alcuni, rimangano nell´ombra. Durante tutto il mese di agosto, con qualche giorno di pausa tra una proiezione e l’altra, verranno proiettate 9 film in versione originale, più un decimo che sarà scelto dagli spettatori attraverso una votazione nel sito web del CCCB. Siccome quest’anno Gandules compie 10 anni, si è deciso di celebrarlo dando al pubblico su internet la possibilità di decidere quale sarà il film che chiuderà l’edizione 2012. Si potrà quindi scegliere il proprio film preferito in una lista che comprende alcune delle opere più significative delle passate edizioni. Por il momento sappiamo di sicuro che il programma prevede i film seguenti: Martedi 7 agosto: Vénus Noire, film franco-belga del 2010, del regista Abdel Kechiche Mercoledi 8 agosto: Rent-a-cat,...

Microconcerti nel Palau: Palau 30 minutos

Da un tempo a questa parte sembra essere sempre meno possibile arrestare l´avanzata del formato mini. Sia nel mondo della scienza, dominato dalle ricerche quantiche attorno alle indivisibili particelle subatomiche e i progressi sempre più decisivi della nanotecnologia, come quelli della comunicazione, si osservi l´inarrestabile auge del testo e della sua decisa tendenza a forme sempre più ridotte, come quella della creazione artistica che si vede tracciato da scrittori come Lichtenberg, Nietzsche, Monterroso o Robert Walser, autore tra il 1924 e il 1932 di centinaia di pagine scritte a matita, conosciute come “microgrammi”, in cui quello che veniva ridotto non era la frase, ma la dimensione della lettera fino a diventare quasi illeggibile e che agli studiosi Werner Morlang e Bernhard Echte ha costato ben 15 anni poterla decifrare. Il proprio Walser sembra aver suggerito in una lettera che la sua decisione di cominciare a scrivere a matita parole di dimensioni così ridicolmente ridotte, aveva in un qualche modo e che vedere con l´espirazione o il desiderio di dare tutto se stesso alla dissoluzione della scrittura stessa, attraverso della quale è possibile intravedere l´apertura di qualche tipo di accesso o altra cosa che la giustifichi. Quello che è sicuro è che i microgrammi sono il tema abituale dello scrittore svizzero, a cui piace, oltre alle passeggiate e alle divagazioni, la passione per i dettagli e per le cose effimere. Si tratta di un´estetica che ha caratterizzato buona parte dell´avanguardia artistica degli ultimi cento o centocinquant´anni, un modo di stare al mondo che risuona poderosamente nel libro di Vila-Matas Historia abreviada de la literatura portátil, libro di poco più di 100 pagine la cui...

Gran Gala del Flamenco

Si dice che il flamenco sia nato come espressione artistica dei contadini moreschi al vedersi sfrattati dalla loro terra. Altre fonti sostengono origini stravaganti e le mettono in relazione con le ex colonie spagnole delle Fiandre (presenti nei Paesi Bassi e Belgio). Teorie bizzarre a parte, il fatto è che il flamenco è documentato fin dal tardo XVIII secolo come una caratteristica culturale dei gitani poveri dell’Andalusia. Illustri storici del calibro di Demófilo (padre del Machado), poeti dell’universalità di Federico Garcia Lorca (che amava visitare i cabaret di Madrid nel suo periodo da studente), o ancora musicisti come Manuel de Falla, hanno cercato di preservare le versioni più antiche. Sono state le manifestazioni più profonde, malinconiche e tristi a essere state scartate a favore di altre più allegre e chiassose. Attraverso un lavoro di ricerca e promozione si sta cercando di preservare la purezza di una manifestazione culturale che, agli inizi del ventesimo secolo, si è vista minacciata. Grazie ai café specializzati e all´espansione di questa canzone e di questo ballo in tutti gli strati della società spagnola prima ed europei dopo, il flamenco viene oggi annoverato tra i beni che costituiscono il patrimonio dell´Unesco, nel quale figura a partire dal 2010. Sebbene legato al folklore andaluso, non deve essere confuso con esso. Questa forma d’arte ha una chiara componente spettacolare (di persone che cantano, giocano e ballano e altre che assistono) e non è intesa come partecipazione. C’è chi sottolinea la difficoltà della sua esecuzione una volta che questo viene portato giù dal palco. Per anni il flamenco ha attraversato frontiere di tutti i tipi fino a diventare...

Itinerario gay a Barcellona

Secondo quanto dimostrato da diversi studi in occasione delle ultime edizioni della Fiera del Turismo LGBT FITUR, il turismo gay è molto più redditizio in termini di business rispetto al turismo eterosessuale, visto che i turisti gay tendono a spendere in media circa 150 euro in più ogni giorno. Questo potrebbe essere senza dubbio uno dei fattori che spiegano la rapida crescita esponenziale di un settore relativo al tempo libero della popolazione gay nella città di Barcellona, così vicina alla città costiera di Sitges, dove si è tenuto recentemente uno dei migliori festival del Gay Pride in tutto il bacino del Mediterraneo. Non sorprende che questo era il luogo scelto da Brian Epstein per mettere in pratica le sue ultime manovre di seduzione con John Lennon, con risultati che rimarranno per sempre avvolti nel più buio dei misteri. Probabilmente  due tra i luoghi più famosi tra quelli scelti da coloro i quali cercano un incontro con le persone del proprio sesso, fatta eccezione per le aree adiacenti a Exaimple come Plaza de las Glorias catalana dove per praticare “cruising” basta la scusa di portare a passeggio il cane, sono la spiaggia conosciuta con il nome di Chernobyl e alcune aree del parco del Montjuic, come quelle che circondano il Palau San Jordi e lo Stadio Olimpico. Per quanto riguarda la “spiaggia di Chernobyl”, il nome questa lo deve alla vicinanza all’ex impianto termoelettrico le cui tre grandi ciminiere si ergono ancora a indicare la strada dalla stazione della metropolitana di Sant Roc o del tram di Sant Adria de Besos. A differenza di quanto accade a Montjuic, dove l´attività...

La Fabbrica Moritz di Barcellona

Il 12 de dicembre 2011, dopo 7 anni di restauro, ha aperto di nuovo le sue porte la Fabbrica Moritz. Ma cominciamo dal principio. Louis Moritz, di Pfaffenhoffen, una regione di produzione di birra in Alsazia, arrivò a Barcellona nel 1851. Suo fratello maggiore era maestro birraio, e seguendo le sue orme nel 1856 Louis iniziò a fabbricare la sua propria birra. Nel 1862, grazie alla crescente domanda di questo prodotto, comprò un edificio nella Ronda di Sant Antoni, una delle prime costruzioni dell’Eixample posteriori alla distruzione delle mura. Grazie al suo successo, quello che era un semplice edificio diventò un complesso architettonico, in seguito anche all’acquisto degli edifici vicini (dal 39 al 43 della Ronda di Sant Antoni), fino all’inaugurazione, nel 1897, della Birreria Mortiz. Due anni dopo la morte di Louis Moritz nel 1920, i suoi ereditieri crearono la Fabbrica di Birre Moritz, S.A. Nel 1930 faceva già record di vendite, controllando più del 30% del mercato catalano. Negli anni ´60, dopo molti anni di crescita, le installazioni di produzione iniziarono a risultare troppo strette e la fabbrica traslocò. Ma la crisi del petrolio degli anni ’70 fece sparire le Birre Moritz, S.A dal mercato, fino a quando le ultime generazioni della famiglia Moritz, nel 2004, hanno deciso di farla rinascere, situando gli uffici nell’antica fabbrica della Ronda di Sant Antoni. Oggi in questo grande spazio si trova un centro gastronomico, d’arte e di svago. Dopo un lungo restauro, promosso dal direttore generale Alberto Castellón e realizzato dal prestigioso architetto Jean Nouvel, la Fabbrica Moritz è una realtà. Una proposta irresistibile, per assaporare una birra spillata al momento e nata a partire da procedimenti artigianali, in uno spazio gastronomico, ideato da Jordi Vilà, che offre...

I chiringuitos in spiaggia a Barcellona

I chiringuitos a Barcellona sono oramai un vero e proprio pilastro che fa parte della triade spiaggia, sole e divertimento. Da lì, in nessuna spiaggia che si rispetti deve mancare un chiringuito che offre piacevoli bibite fresche, cucina e bella musica.  Cominciarono come punti di vendita temporanei, ma con il passare del tempo tutto è cambiato. Oggi giorno non solo propongono patatas bravas, olive e tapas, ma sono diventati più sofisticati e propongono cocktail e cucina internazionale.  Ma la componente più alla moda e quella che alla fine attrae più turisti, è la musica, ovvero la possibilità di fare festa in pieno giorno o di notte, con i piedi immersi nella tiepida sabbia delle spiagge catalane. Sono molti i chiringuitos nell´area di Barcellona e dintorni, eccone qui alcuni:  Relevant è un chiringuito della Playa Mar Bella e nasce grazie a una rivista omonima sulle cui pagine negli ultimi anni sono scorsi fiumi di inchiostro sul meglio della musica, della cultura e dell´arte urbano. Il menu offre una cucina con una presentazione dei piatti dal tocco gourmet. Potrete assaggiare pasta, insalate, tapas e cocktail. Oltre a questa ampia scelta culinaria, la musica del chiringuito è quella che dà il tocco speciale con programmi di musica e feste a tema.  Il Chiringuito Calamar è uno dei più conosciuti nei dintorni di Barcellona dagli amanti della musica elettronica. Ogni anno, in parallelo ai festival della Ciudad Condal, questo chiringuito, ubicato nella playa del Prat a circa 15 km da Barcellona, porta i migliori DJ della scena internazionale: memorabili sono quelli del Sonar Off con figure come quelle di Miss Kittin o Ellen Allien. Mac Arena...