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Primavera Sound a Barcellona

Torna il Primavera Sound a Barcellona, stavolta con un programma ancora più interessante e azzardato dell’anno scorso. Nel 2012 il Primavera Sound punta infatti su suoni molto più pesanti e sperimentali rispetto ad altre occasioni, con la partecipazione dei Godflesh, Napalm Death, Sleep e Mayhem. Sarà che il pubblico del Primavera Sound sta abbandonando i pretesti hipster per rivolgersi a un sound più duro? È la fine dei moderni? Sarebbe ora. Una spiegazione possibile è che l’effetto suscitato da alcune band pesanti intervenute l’anno passato al festival è stato tanto grande per lo sviluppo della musica indipendente, in generale, che metterle da parte significherebbe non prestare attenzione a tutto ciò che è successo almeno negli ultimi venti anni. Molte delle band più influenti del momento, tra cui Godspeed You! Black Emperor, Pelican e Neurosis, hanno portato fino alla musica sperimentale attraverso percorsi che hanno attraversato il metal per rinnovare questo genere e convertirlo in post rock o post metal, come dicono alcuni. Tra i ritorni importanti sulla scena di quest’anno figurano gli enigmatici Codeine, una band nordamericana pioniera dello slowcore. Con ritmi lenti e voci sussurranti, i Codeine sono anche precursori della scena post rock, in particolare di band come i Tortoise, Do Make Say Think e Mogwai. Saranno anche presenti, caratterizzati da una vena ambient e drone, gli straordinari Main, con Robert Hampson al controllo. Questo importante musicista inglese fu la chitarra principale e voce della leggendaria band psichedelica dei Loop. Main divenne famoso negli anni ’90 per il suo sound gelido, sperimentale, ricca d’atmosfere dense e ritmi ipnotici e ripetitivi. La cosa bella è che se andiamo...

Radiohead a New York

Una volta, in vista di un ripasso della musica pop degli anni ´90 del XX secolo – il nuovo millennio era alle porte – un critico musicale britannico definì The Bends (1995) dei Radiohead, come il miglior album del decennio, ma non incluse nella lista il super famoso e acclamato dalla critica OK Computer (1997). Chiestegli le ragioni di tale esclusione, il critico rispose che OK Computer era semplicemente il miglior album di tutti i tempi. Nonostante l´enormità dell´iperbole e al margine di qualsiasi considerazione sul grado di verità di tale dichiarazione – la critica musicale, così come la filosofia, la letteratura, l´arte, la scienza e qualsiasi altra attività creativa non si occupano della verità in assoluto – non risultava particolarmente difficile capire i suoi gusti, ovvero il suo senso di espressione drammatico, in quanto rifletteva il formidabile impatto che entrambi i lavori avevano avuto sul mondo della musica rock nell´era post-grunge, quando appena erano visibili i segni di reificazione dominante degli anni seguenti.  I Radiohead, che suoneranno a 8 km da New York al Prudential Center di Newark, New Jersey, il prossimo primo giugno http://radiohead.com/tourdates/01-06-12_newark-nj non desiderarono essere vittime del loro inaspettato trionfo. I loro album fino al momento avevano descritto con una tristezza melanconica, riflessiva e critica, al limite della depressione, dove il lirismo e l´arte si offrivano in tutta la sua potenzialità resistente di fronte alla strage di un ordine politico e sociale ingiusto, dal carattere spietatamente distruttivo della nostra economia, della disumanizzazione della vita, della plastificazione dell´esistenza, del disincanto, del passare del tempo, della morte… Vedersi convertiti immediatamente in musica da ascensore o da supermercato, in parte protagonista dello...

I migliori hamburger di Barcellona

Anche se l’hamburger è senza dubbio il piatto simbolo degli USA, con il tempo è diventato un’icona del life style moderno, grazie al fatto di essere un cibo rapido da servire e da consumare, e dotato di un buon sapore adatto ad essere combinato con vari elementi opzionali.   La sua origine si perde tra le tribu mongole e turche del XIV secolo, ma la versione moderna dell’hamburger risale al XIX secolo, quando i tedeschi portarono negli Stati Uniti una variante della Frikadelle, che divenne famosa come filetto americano nello stile di Amburgo. Poco dopo divenne il famoso e appetitoso hamburger. Per aiutarvi a trovare questo piatto a Barcellona, qui vi indicheremo dove sono i migliori hamburger e le loro caratteristiche, e vi illustreremo la qualità dei prodotti che contengono. Per chi si sente sofisticato e ama mangiare con stile, La Burg propone hamburger con stile. Si tratta di un ristorante specializzato che da trent’anni dimostra questo fast-food può essere servito con eleganza, creatività e gusto. La materia prima è carne di vitello di razza parda-alpina, cresciuti al pascolo, senza concimi chimici e allevati con il massimo rigore sanitario. Il menu propone tredici tipi di hamburger, tra cui troviamo anche quelli vegetarani o con carne di agnello, e si differenzia da quello di qualsiasi altro ristorante specializzato in questo tipo di piatti. È possibile ordinare da asporto e si trova in Passeig Sant Joan Bosco 55. Un ristorante dello stesso livello è El Filete Ruso, il cui nome rende omaggio al nome tartaro dell’hamburger, e che ha saputo trasformare questo piatto popolare in un piatto gourmet. Oltre a scegliere gli ingredienti di migliore...

Mercati a Istanbul

Istanbul è la città dei mercati, degli odori affascinanti e dei mille colori. Se a ciò le aggiungiamo il suo fascino naturale, con un´ubicazione geografica particolare, la bellezza del Mar di Marmara e del Bosforo, a un lato e all´altro dei due estremi che uniscono oriente ed occidente, abbiamo così il miglior posto del pianeta da visitare.  Nonostante Istanbul sia in grado di offrire molta modernità, una delle vere bellezze della città sono i piccoli e i grandi mercati che affollano la capitale turca. Siccome sappiamo che tutti coloro che vanno a Istanbul vogliono conoscere i mercati della città, anticipiamo qui una serie di dettagli sui migliori.  Sali Pazar è il mercato più grande e tradizionale di Istanbul. Questo mercato apre tutti i martedì nella parte asiatica della città, a Kadikoy; qui potrete trovare  di tutto e di più: oggetti per la casa come tappeti, cuscini, kilims, bicchierini per il tè, abbigliamento da uomo e da donna e altre centinaia di prodotti per i quali dovrete negoziare per raggiungere un prezzo più che accettabile! Il mercoledì invece potrete fare un salto ai mercati di Yesilkoy e Fatih. Yesilkoy si trova a Yesilkoy Cirpici e offre 2019 postazioni che vengono abbigliamento, elettronica, oggetti per la casa, ecc. Il bello di questo mercato è che è ordinato per tipologia di prodotti, così che potrete andare a visitare direttamente la parte che vi interessa. Per arrivarci potete prendere il treno di Yesilkoy. Per passare un bel momento al mercato vi consigliamo innanzitutto di andare presto, onde evitare la massa di gente che generalmente si accalca nei mercati e di andare preparati psicologicamente all´assalto dei venditori. Fa...

Festival Rock in Rio di Lisbona

Da quando si celebrò per la prima volta nel 1985 Rock in Rio è divenuto il macro festival di musica pop-rock per eccellenza. Nonostante esistano innumerevoli eventi simili disseminati in tutto il mondo nessuno è riuscito ad imitarlo quanto a qualità, affluenza di pubblico e abilità organizzativa. Visto l’enorme impatto delle successive edizioni in Brasile il suo organizzatorre, l’impresario Roberto Medina, ha esportato la formula in altri paesi (Spagna, Argentina, Perù e Portogallo). La prima edizione di Rock in Rio-Lisbona si è tenuta nel 2004, mantenendo la stessa struttura delle edizioni brasiliane: una gigantesca Città del Rock con una superficie di oltre 200.000 m², dotata di un palcoscenico centrale e vari tendoni dove gli artisti si esibiscono simultaneamente. Una delle grandi attrazioni di quest’edizione in terra portoghese è costituita  dal fatto di trovarsi in quella che in altri tempi avremmo chiamato una “cornice incomparabile”, e oggigiorno semplicemente una città magica, piena d’attrazioni, storia e poesia. Passeggiare per le sue strade, visitare i caffé, viaggiare sui suoi vecchi tram, prima o dopo aver assistito a uno dei concerti di Rock in Rio, non si può fare altrove: solo qui, in Portogallo, a Lisbona. L’appuntamento con Rock in Rio a Lisbona si ripete puntualmente ogni due anni e  quest’anno possiamo già dire che tornerà a deliziare gli spettatori con performance di primissimo livello, il 25 ed il 26 maggio e dal 1 al 3 giugno. Per quanto riguarda  gli artisti va messa in evidenza la presenza di Bruce Springsteen, con la sua  E-Street Band, Metallica, Smashing Pumpkins, The Offspring o Limp Bizkit. Allo stesso modo si celebrerà la grande festa Rock...

Primavera Sound 2012 a Barcellona

Eccoci arrivati all´11ª edizione dell´attesissimo Primavera Sound di Barcellona, uno dei festival di musica alternativa più importanti in Europa e a livello internazionale che anche quest´anno non deluderà. Preparati a vivere cinque giorni e cinque notti al ritmo della migliore musica: più di 200 gruppi suoneranno in diretta inondando di decibel ogni angolo della città.  Il Parc del Forum sarà il punto centrale. L´edizione propone come sempre musica indie, rock e pop alternativo, nulla di commerciale, solo gruppi emergenti e grandi leggende della musica.  Il programma del festival prevede la partecipazione di gruppi provenienti da ogni parte del mondo: Messico, Stati Uniti, Inghilterra, Austria, Islanda, Canad, Lussemburgo, Polonia, Francia, Portogallo e Svezia.  La principale attrazione del festival saranno senza dubbio i famosissimi The Cure, il mitico gruppo anni ´70 diventato oramai leggenda della musica alternativa, del post punk e del new wave. The Cure tornano a Barcellona dopo quattro anni e festeggeranno il ventesimo anniversario dal lancio del loro mitico album Wish, un lavoro che li ha consacrati e trasformati in un punto di riferimento a livello mondiale.  Non avrà meno fan la camaleontica islandese Bjork, altro piatto forte del Primavera Sound 2012. Innovatrice e pioniera nel campo del pop-elettronico, arriva in città per pubblicizzare il suo ultimo lavoro, Biophilia. Per la parte spagnola puntano sulla presenza di Christina Rosenvigne. Rimane ben poco dell´adolescente che si presentò negli anni ´80 assieme ad Alex con una faccia pulita. Rosevigne è diventata un´icona della musica alternativa nazionale grazie alla sua voce peculiare, al suo stile folk e alla sua grande personalità che uniti infiammano il palcoscenico.   La nuova edizione del festival realizza concerti gratuiti nel centro di Barcellona. Ad Arc del Triomf avrete...

Bar e terrazze con vista su New York

Pochi possono dubitare sul fatto che New York sia una delle più spettacolari città del Pianeta. Non solo possiamo visitare le sue incredibili strade guardando dall’alto e sentendoci piccoli in confronto ai suoi grattacieli, ma possiamo anche visitare  i suoi numerosi musei, monumenti e gli edifici emblematici. Inoltre, nonostante molti dicano il contrario, a New York possiamo gustare ottime specialità gastronomiche, che vanno molto al di là del fast food, come le grigliate newyorkese, con una carne che ha la fame di essere la migliore al mondo. A proposito di grattacieli, uno dei loro vantaggi è che molti di questi offrono una vista impareggiabile su tutta la città attraversata dal fiume Hudson. Su alcune di queste terrazze, possiamo contemplare splendidi panorami magari sorseggiando un drink e stuzzicando uno spuntino. Qui di seguito cinque dei migliori bar con terrazza della città, con panorami assolutamente impressionanti: 230 Fifth è uno dei bar con terrazza panoramica tra i più rinomati di New York. Non offre soltanto una vista straordinaria su Manhattan, ma si presenta anche come il luogo ideale per organizzare feste fino a 1000 persone. Per prendere parte a una di queste feste sull’enorme terrazza di questo locale, l’outfit da rispettare è elegante ma informale. I cocktail e il menu gastronomico presentano dei prezzi accessibili, per rendere il tutto ancora più piacevole. Il suo indirizzo è Fifth Avenue con W27th Street. Se preferisci qualcosa di più esclusivo ed esotico, Salon de Ning è il luogo giusto. Situato nell’hotel The Peninsula, questo mix di stile asiatico e occidentale ci sorprenderà con le affascinanti decorazioni degli interni e degli esterni. Sulla terrazza possiamo...

Freedom Tower a New York

Freedom Tower era il nome iniziale dell’attuale One World Trade Center di New York,  il grattacielo che rimpiazza le Torri Gemelle dopo la loro distruzione nell’attentato terrorista del 2001. E´ il nuovo simbolo della società nordamericana e sarà inaugurato nel 2013 nella Lower Manhattan. Costruire quest’edificio è costato 2000 milioni di dollari, sarà alto 541 metri, classificandosi così al terzo posto tra gli edifici più alti del mondo (dopo Burj Khalifa di 828 metri d’altezza e  Torri Abraj Al Bail, 601 metri ). Saranno 242.000 metri quadrati destinati ad uffici. Questo grattacielo è il risultato della fusione delle idee degli architetti David M. Childs e Daniel Libeskind, dello studio e Skidmore, Owings & Merrill LLP. Il progetto è stato presentato nel 2003 nella Federall Hall dal governatore George E. Pataki e da Michael Rubens Bloomberg, sindaco di New York. La sua architettura è molto particolare, ha una base quadrata che cambia mano a mano che si sale e l’effetto visivo finale è quello di otto triangoli isosceli,  l’ultimo piano dell’edificio è girato di 45 gradi rispetto alla base. L’edificio culmina con una parete di cristallo che trasmette un’ immagine imponente. In cima vi sarà un’ antenna televisiva che avrà la forma della Statua della Libertà, un sistema di luci illuminerà i cieli di New York e proietterà un fascio luminoso di 300 metri sopra la torre. Questa costruzione è piena di simboli, uno di questi è che la sua altezza di 541 metri equivale a 1776 piedi di altezza, che corrispondono all’anno in cui gli Stati Uniti ottennero l’indipendenza, il 4 luglio del 1776. Il terrazzo superiore si troverà...

Amsterdam senza marijuana

Correvano gli anni appena dopo la rivoluzione dei fiori, nel 1968, quando giovani universitari da tutto il mondo volevano cambiare il mondo con poesia e sottile sabbia della spiaggia che pensavano essere nascosta sotto i sampietrini della città. L´aria di libertà si fondeva con il fumo della cannabis e di allucinogeni ben più potenti. Le droghe, tollerate in ambito privato, nonostante fossero proibite a livello mondiale, diventarono il simbolo di una gioventù ribelle che, al giorno d´oggi, sta per raggiungere un comodo pensionamento. Stiamo quindi parlando della metà degli anni ´70 dello scorso secolo: l´Olanda aprì una via alle droghe leggere e permise la vendita in alcuni locali. Comincia così in tutto il paese il boom dei coffee shop. Grazie a queste misure, la capitale olandese, una delle città più colte ed educate del mondo, diventa la meta preferita di tutti i viaggiatori in cerca di libertà a livello sessuale (da non dimenticare l´emblematico Quartiere rosso), in quanto a droghe e marijuana.  Nei coffee shop si potevano acquistare droghe leggere di ottima qualità da consumare in situ. Tutto ciò ha fatto in modo che questi locali, emarginati un tempo, siano diventati una vera istituzione, tanto che anche chi non fuma né sigarette né marijuana ha voluto comunque entrare nei coffee shop per respirare l´aria e conoscere la libertà della capitale. Anche il cinema, con Pulp Fiction, il film cult di Tarantino, ha mostrato il fenomeno.  Sembra che il potere di attrazione dei coffee shop sia arrivato alla fine, perché il governo nazionale, con il fine di interrompere il commercio illegale nato attorno ai locali, ha ristretto e di molto...

Bruce Springsteen a Barcellona

Esattamente cento anni fa nacque un appassionante dibattito sul patriottismo. Il continente sembrava dirigersi ciecamente verso un’inevitabile guerra di proporzioni incomparabilmente maggiori rispetto a qualsiasi altro conflitto precedente, e la sinistra socialista aveva analizzato il fenomeno in termini di lotta per la supremazia socialista di alcuni paesi su altri. Secondo pensatori come Lenin o Rosa Luxemburg, l’imperialismo non era che una fase avanzata del capitalismo, e la guerra mondiale alla quale si sarebbe arrivati in modo inevitabile non poteva quindi che essere assolutamente contro gli interessi dei lavoratori dei paesi implicati. Il vero nemico era lo sfruttamento capitalistico, e per combatterlo i lavoratori di tutto il mondo avrebbero dovuto unirsi invece di uccidersi a vicenda. Analizzatain modo lucido la situazione, per anni l’internazionale socialista si sforzò enormemente per convincere i proletari che non avrebbero dovuto partecipare alla guerra che si avvicinava. E tuttavia, venuto il momento, i partiti socialisti apparvero convinti della necessità della guerra, includendosi nei governi di ogni nazione. Cooptata in questo modo nel nome del patriottismo e della ragion di stato, la sinistra nazionalista subì una terribile sconfitta, e l’Europa per quattro anni si trasformò nel più sanguinoso campo di battaglia della Storia, nel quale scomparve buona parte della gioventù dell’epoca, e che causò una ferita colossale probabilmente mai davvero cicatrizzata, da cui nacque il germe di un’irreparabile crisi nella fiducia nell’umanità e nel progresso. Anche se avremmo dovuto imparare la lezione, sembra che si continui a seguire l’idea che possa esistere un patriottismo buono, nel nome del quale ad esempio Bruce Springsteen, che si esibirà il 17 e 18 maggio nell Stadio Olimpico (http://www.nvivo.es/estadio-olimpico-montjuic-salas-390), continua...