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Museo Taurino Antonio Ordoñez

Il Museo Taurino Antonio Ordoñez illustra la storia delle corride dei tori. Il museo si trova nel centro della piazza dei tori ed è uno dei più visitati.

Museo Picasso

Il Museo Picasso di Malaga è uno dei più visitati delal città per avere al suo interno una delle collezioni più importanti dell´artista,nato

Río Grande

Río Grande è un ristorante di Siviglia situato sulla sponda del fiume, ideale per mangiare in un ambiente rilassato e con una splendida vista.

Abades Triana

Abades Triana è un ristorante che si situa sulla sponda del fiume di Siviglia, con sale VIP e piatti unici.

Zona Este

Il centro commerciale Zona Este è molto visitato dai sivigliani perchè qui trovano ciò che cercano e poco a poco viene frequentato da sempre più

Sevilla Factory

Sevilla Factory è il centro commerciale più innovativo della regione, non solo vende prodotti Outlet,ma ricicla anche la sua spazzatura e quella dei suoi

L’abbazia di Saint-German-des-Prés, la la chiesa più antica di Parigi

L’abbazia benedettina di Saint-Germain-des-Prés è considerata la chiesa più antica di Parigi. Situata nel distretto 6, pieno di café, gallerie d‘arte e boutique di lusso. Durante l’epoca dell’esistenzialismo fu un quartiere imntellettualmente molto prestigioso, con i suoi café frequentatissimi da pensatori come Sartre e Beauvoir. Situata nei dintorni di quella che fu la Parigi medievale, sulla riva sinistra della Senna. Luogo propenso alle inondazioni quando fu costruito, l’abbazia dovette costruirsi nel mezzo delle praterie, o “prés” in fancese, da cui il nome. Fu fondata nel secolo VI dal re merovingio Childebert I. Nel 542, in guerra con la Spagna, il re ritirò lássedio su Saragozza quando venne a sapere che i suoi abitanti avevano affidato la propria protezione a San Vincenzo Martire. Come ringraziamento, il vescovo di Saragozza consegnò ai merovingi la tunica del santo, e Childibert al suo ritorno a Parigi costruì questa Basilica di Santa Croce con l’intento di albergare le reliquie ed alloggiare le tombe dei re, dedicando il luogo santo alla Santa Croce ed a Vincenzo Martire. In seguito fu eretto il monastero benedettino. Si crede che fu in quel momento che il vescovo di Parigi prese il suo nome attuale, Monseñor Germain. Nel secolo IX la chiesa fu saccheggiata ed incendiata dai normanni almeno in quattro occasioni, e si salvarono solo le colonne e il lucernario. Venne ricostruita ed ampliata nel secolo XII dal papa Alessandro III. Il campanile romanico dell’ingresso fu costruito come solito contrappeso per reggere le grandi campane, ed è uno dei più antichi ancora in piedi in Francia. Con il passare del tempo, l’abbazia dette il nome al quartiere di...

Dcode Festival a Madrid

Se vuoi stare nell’ambiente, non puoi mancare al Festival di Musica ed Arte d’Avanguardia  Dcode, che si realizzerà a Madrid il 24 e 25 giugno. Quest’anno Dcode torna con rinnovato brio, dopo vari anni di assenza, grazie a un convegno che l’Università Computense di Madrid ha firmato con lo sponsor Live Nation per riproporre questo progetto che rappresenta già una tradizione per gli amanti dell’arte e della musica. La proposta che ispira Dcode presenta una filosofia innovative: creare uno spazio misto in cui musica ed arte si aprono all’incontro di nuovi artisti affinché mostrino e intercambino i propri lavori. I concerti verranno realizzati nel Complesso Sportivo Cantarranas, dietro la Facoltà di Scienze dell’Informazione dell’Università Computense. L’esposizione Art Barte aprirà a partire dal 10 giugno nel Centro d’Arte C. Art Barte –che significa arte barattata – è una mostra innovatrice che unisce gli spettatori con gli artisti attraverso l’intercambio. Nella mostra non si vendono opera d’arte per denaro, ma si scambiano attraverso il baratto, quindi il pubblico devono arrivare avendo chiaro cosa vogliono offrire in cambio dell’opera. Le offerte verranno fatte alla fine dell’esposizione, e gli artisti potranno accettare o rifiutare i beni o servizi offerti dagli spettatori. Una delle novità è che fino al termine della mostra il pubblico non conosce i nomi dei creatori delle opera d’arte. Nelle edizioni anteriori, un artista famoso come Tracey Emin ha barattato una delle proprie opere d’arte per un quantitativo d’ore di lezioni di francese. Altri hanno accettato ospitalità in alcuni luoghi particolari, disegni di pagine web o sessioni di psicoterapia. Tale concetto di mostra, basato sul commercio equo e creato dalle...

Enciclopedia di Istanbul

Pochi luoghi al mondo hanno dato luogo a tanta letteratura come Istambul, la antica capitale Bisanzio. Tra tutti I libri che la città ha ispirato, forse il più particolare è l’ambizioso progetto di scrivere un’Enciclopedia di Istambul, la prima enciclopedia del mondo su una città, concepito dallo scrittore turco e grande amante della città Re?at Ekrem Koçu (1905-1975). Si trattava di un progetto colossale in cui Koçu combinava in modo indimenticabile letteratura e storia attraverso un seducente mix di strain racconti, curiosità, informazioni verosimili e materiale da almanacco, creando uno scenario favoloso in cui spiccava l’immagine di una città che invitava al sogno e alla nostalgia. Koçu stesso passò tutta la  sua infanzia assistendo alla graduale disintegrazione dello stato Ottomano, e alla condanna della Turchia a una povertà che avrebbe impiegato decenni ad estinguersi. Questa dolorosa decadenza probabilmente condizionò il tono malinconico e amaro della sua scrittura, nonostante lui sostenesse che, al contrario, Isambul fosse l’unica cosa che lo consolava dal sentirsi un fallito. Nell’enciclopedia, attraversata da un snesuale omoerotismo che si diverte e si compiace alla minima occasione nell’ammirare la bellezza dei corpi dei ragazzi, si trovano episodi memorabilia come quello dell’equilibrista che, con la scusa delle celebrazioni per la circoncisione del principe Mustafa nel secolo XVIII attraversò il Corno d’Oro tendendo corde tra gli alberi delle navi. O storie come quella della creazione di un cimitero di boia a Karyagdi, visto che non erano considerati degni di essere seppelliti con il resto dei mortali. O quella di Osman e madame Upola, due folli dell’epoca di Abdülhamit II a cui fu vietato l’accesso al ponte di Galata perché...

Pierre Huyghe al Caixa Forum di Barcellona

Il Caixaforum presenta per quest’estate, dal 17 giugno al 14 agosto la Videoinstallazione Streamside (2003) di Pierre Huyghe Day Follies. Huyghe è uno dei più importante artisti francesi di video arte. I suoi lavori sono ispirati negli enigmi che risvegliano nell’immaginazione determinate immagini evocative nelle quali si avvicina alla struttura del cinema. Nel’opera Streamside Day Follies (2003), Huyghe discute la relazione del cinema con la realtà, trasformando la fiction in una potenziale situazione reale che è il risultato di un’architettura visiva inventata dall’artista. Il video dell’opera raccoglie immagini del processo di costruzione del complesso residenziale statunitense Streamside Knolls e la festa di inaugurazione dello stesso, una metafora o realtà delle moderne forme di costruzione della comunità con tutte le logiche del rituale che esse comportano. Pierre Huyghe è nato nel 1962 a Parigi. Ha studiato alla Scuola Nazionale Superiore di Arti Decorative di Parigi ed ha sviluppato un’interessante carriera che lo ha portato ai migliori musei del mondo. I suoi temi preferiti sono la pazzia, il divertimento, l’avventura e la celebrazione nella creazione. Una delle sue ossessioni artistiche è analizzare il cinema come veicolo generatore e trasformatore della memoria. Forse il lavoro più interessante su questa linea è il video sulla ricreazione dell’assalto a un banca che si può vedere nel film Pomeriggio da cani (1975)  del regista Sydney Lumet. In questa ricostruzione, Huyhe esamina la capacità del cinema per alterare o conservare la memoria, dato che l’assalto interpretato da Al Pacino, corrispondeva ad un evento della vita reale che aveva colpito l’opinione pubblica. Le sue opere si avvicinano al simbolismo del drammaturgo e saggista belga Maurice Maeterlinck, sul...