La musica ravviverà Istanbul il prossimo 19 luglio con il Jazz Festival. Dopo il grande successo che il suo tour ebbe la scorsa estate, il famoso cantante britannico Seal ha deciso di visitare anche Istanbul. Vincitore di tre premi Grammy, Seal ha venduto, durante la sua carriera più di venti milioni di dischi in tutto il mondo. Il suo talento come cantante e autore lo ha portato ad essere uno dei artisti musicali più apprezzati. Fonte inesauribile di successi, i suoi primi album “Seal I” e Seal II” hanno marcato la musica degli anni 90 ed il suo successo come cantante. Canzoni come “Kiss from a Rose”, “Crazy” o “Love´s Divine” sono già dei classici della musica. Al concerto in programma per luglio, nel quale si esibirà insieme al suo gruppo composto di Steve Sindelnyc (batteria), Marc Summerlin (chitarra) e Marcus Brown (basso), Seal ci farà conoscere le canzoni del nuovo album che l’artista pubblicherà in settembre, ma assicura che nel repertorio non mancheranno successi che hanno consacrato la sua carriera. Fondendo il pop con il rock ed il soul, il famoso cantante dimostrerà un’altra volta ancora il suo talento a migliaia di fan catalani, offrendo momenti romantici come anche momenti pieni d’energia, passione, ritmo e ballo. In una delle sue ultime interviste Seal afferma che le canzoni sono per lui la cosa più importante. È evidente che il prossimo 19 luglio non pui perderti l’occasione di ascoltare musica di qualità all’Istanbul Jazz Festival. Affitta appartamenti a Istambul e goditi una notte indimenticabile lasciandoti trasportare dai ritmi del tuo cantante...
Il Museo d’Arte Contemporaneo di Helsinki, meglio conosciuto come KIASMA ospita, al quinto piano un’esauriente mostra della fotografa svedese Denise Grünstein, dal titolo “Figures Out”. Si tratta di quattro serie fotografiche dell’artista, conosciuta per le sue composizioni che sembrano appartenere al mondo dei sogni. Donne nascoste dai propri capelli in paesaggi pieni di sabbia, mare e cielo infiniti fanno di “Figures Out”, la serie che da nome a tutta la mostra, sono un ritratto inquietante di figure femminili vittime di una passiva asfissia. Le donne ritratte da Grünstein, indipendentemente da dove siano ritratte, sembrano trovarsi sempre fuori luogo. La mostra si completa con altre tre serie fotografiche altrettanto interessanti: “Figures il Landscapes” che racconta storie senza inizio e fine in luoghi diversi. In “”Malplacé” (2005) l’artista, nata nel 1950, visita i luoghi vicini a Hanko, dove visse durante la sua infanzia, mentre in “Zone V” (in B/N) espone il lavoro realizzato durante i suoi viaggi per l’Europa dell’Est, alla ricerca dell’eredità ebrea della Grünstein. Oltre alle fotografie, questa mostra ospita anche un’installazione video “All Flesh is Gras”, con musiche del compositore nordamericano Morton Feldman, nel quale l’artista esprime l’effimero del tutto, lo scartabile e il degradato. Conosciuta per il suo lavoro come fotografa di moda e pubblicitaria, Denise Grünstein ci propone un’estetica singolare che genera sensazioni diverse intorno agli spazi ed intorno al femminile. La mostra terminerà il 15 agosto del2010. Il Kiamsa apre i martedì dalle 10 alle 17, da mercoledì a venerdì dalle 10 alle 20.30 e il sabato dalle 10 alle 18. L’entrata è libera e gratuita per i minori di 18 anni, altrimenti costa 8...
Il Festival Internazionale di danza ImpulsTanz, inaugurato nel 1984, celebrato ogni anno a Vienna, fu originariamente un’iniziativa di Karl Regenburger e il coreografo Ismael Ivo. Nel corso degli anni è diventato il festival di danza più grande d’Europa. Il Festival, che iniziò con la partecipazione di soli 6 coreografi e professori, dura quattro settimane e ospita migliaia di ballerini, coreografi e professori di danza, ansiosi di imparare, insegnare, indagare e divulgare i valori della danza contemporanea. Il festival di quest’anno si aprirà al Museum Quartier di Vienna, con uno spettacolo diretto dal coreografo stella Wim Vandekeybu, nel quale si esibiscono i ballerini della compagnia di danza Ultima Vez, accompagnati dal cantante rock belga Mauro Pawlowski. Vi aspettano inoltre le esibizioni di personaggi di culto nelle arti sceniche come Anne Juren, che, con il suo pezzo “Magical”, ci inizierà alla magia del corpo femminile. Andrà in scena anche Hans van der Broeck che con “Too Shy To Stare” dimostrerà la sua capacità di stabilire un contatto diretto e intimo con lo spettatore. La stella del balletto Jonathan Burrows ci presenterà il suo ultimo progetto realizzato in collaborazione con il compositore Matteo Fargion dal titolo “The Cow Piece”, nel quale confluiscono il linguaggio, il ritmo e il caos. La cosa più interessante di questo festival è, oltre agli eccezionali spettacoli in programma, la possibilità che viene data agli appassionati di danza di assistere ai vari seminari, indirizzati sia ai professionisti sia ai principianti. Oltre alle 40 spettacoli in programma, potrete contare anche con la presenza di 80 professori, che condurranno 200 seminari ai quali parteciperanno 300 corsisti. Se non vuoi perderti...
Ad Istanbul la vita culturale è molto vivace e per quest´estate non mancheranno piacevoli sorprese, soprattutto per gli amanti della musica. Per i prossimi mesi sono in programma i concerti dei Massive Attack (13 luglio), i Faithless (17 luglio), The Cranberries (22 luglio) , U2 (6 settembre) e dell’inossidabile leggenda vivente del heavy metal Ozzy Osbourne (30 settembre). Quest’anno però visiterà Istanbul anche uno degli dei dell’Olimpo dei DJ, l’olandese Armin Van Buuren, che si esibirà il prossimo 16 luglio al Maçka Küçükçiftlik Park. Van Buuren è stato eletto come migliore DJ del mondo per tre anni consecutivi dai lettori della rivista DJ Magazine, superando gli altrettanto riconosciuti e famosi Tiësto e Paul Van Dyk. Nel 2008 fu votato come il migliore artista trance nell’ambito dei Betport Music Awards e nel marzo 2010 Armin ricevette la Gouden Harp, considerato in Olanda come il massimo riconoscimento artistico. Van Buuren iniziò con le sue sessioni come DJ nel 1995 nel locale Nexus, mentre frequentava l’ultimo anno della scuola superiore. In seguito studiò anche legge, senza però mai lasciare la sua passione per la musica e completando l-attività di DJ con quella di produttore, contando fin dall’inizio con uno proprio studio di produzione. Elenchiamo solo alcuni dei suoi successi: “Touch me”, “Communication”, “The Sound of Goodbye”, “Walhalla”… Dal 2001 Armin van Buuren, che ha collaborato con vari discoteche statunitensi e inglesi ed è stato dj “titolare” del Godskithcen di Ibiza, conduce anche una trasmissione radiofonica diventata molto popolare, “A State of Trance”: due ore intense completamente dedicate alla musica trance. Il programma è seguito da milioni di appassionati in tutto il mondo...
Non hai ancora ottenuto i tuoi biglietti per il Life Ball 2010? Quest’anno si terrà il 17 luglio e coinciderà con la XVIII Conferenza Internzionale sull’AIDS che riunirà a Vienna i ricercatori e gli esperti più importanti del mondo dal 18 al 23 luglio. Il Life Ball raccoglie fondi per l’organizzazione AIDS LIFE. Hai un’ultima opportunità per ottenere i biglietti in un’asta che si terrà del lunedì 28 giugno fino a lunedì 12 luglio del 2010 su www.ebay.at Fino ad oggi questa manifestazione ha raccolto più di 12 milioni di Euro di fondi per appoggiare la lotta contro l’AIDS. Si tratta dell’evento annuale di carità collegato all’AIDS più grande d’Europa. Quest’anno i VIP invitati più importanti sono Bill Clinton e Whoopi Goldberg. Per le edizioni precedenti sono state invitate figure del calibro di Liza Minelli. Elton John, Sharon Stone, Pamela Anderson o Eva Longoria. Life Ball è un’evoluzione della grande tradizione dei balli viennesi. Sono in programma spettacoli stravaganti, costumi elaborati e discorsi edificanti. Visto che vi assistono personaggi della moda e del cinema, l’evento è ovviamente oggetto di una notevole attenzione mediatica. Il Life Ball iniziò nel 1993 e da allora si è trasformato in un evento conosciuto a livello mondiale. Il Life Ball si tiene nel municipio viennese ed è l’unico evento di carità per la lotta contro l’AIDS che si svolge in un edificio del governo il che dà la manifestazione una particolare solennità, ma allo stesso tempo implica che può avervi accesso un numero limitato di persone. Saranno a disposizione solo 3780 biglietti. Per questa manifestazione che rende evidente la speranza che spinge sempre più...
La Pinacothèque di Parigi riesamina l’opera dell’artista norvegese Edvard Munch (1863-1944) in una mostra dal titolo Edvard Munch o l’anti grido. Pur essendo mondialmente conosciuto per il suo quadro “Il Grido”, ci sono letteralmente mille motivi per apprezzare meglio la sua opera. Munch fu incredibilmente produttivo nel corso della sua vita e quando morì, lasciò alla città di Oslo più di 1.000 quadri, 15.400 stampe e 4.500 disegni e acquarelli. Questo è molto di più che un solo grido. L’evoluzione della sua pittura è inseparabile dalla sua evoluzione personale, dato che la sua fragile salute, sia fisica, sia mentale, la difficile vita familiare e l’instabilità economica influivano sulla sua traiettoria artistica. Attraverso l’arte, Munch trovò un modo per plasmare i suoi dubbi esistenziali, l’ansia e fu per lui, in un certo modo, una maniera per aprire il cuore. Si circondava di artisti, scrittori boheme nichilisti. Bisogna anche dire che spesso la sua vita privata lo portò ad episodi violenti. La mostra della Pinacotheque, divisa in cinque sezioni cronologiche che dovrebbero risaltare gli aspetti meno conosciuti della sua traiettoria artistica sarà aperta fino al 18 luglio del 2010. La sua opera toccò il simbolismo, il naturalismo, l’impressionismo e l’espressionismo. Durante l’ultima periodo, Munch si dedicò in particolar modo ai ritratti. Il successo commerciale della sua opera che lo motivò a servirsi della serigrafia per produrre immagini in serie per venderle, come se fosse un proto Andy Warhol, si doveva in parte al fatto alle polemiche che i suoi quadri suscitavano. All’inizio la sua arte fu condannata dalla critica e dai nazisti per essere poi rivendicata ( a volte addirittura sottratta)...
L’amicizia dell’artista tedesco Georg Baselitz e del fotografo belga Benjamin Katz iniziò 40 anni fa ed adesso si commemora con una mostra a Helsinki, che non solo mostrerà le ultime opere dell’artista neoespressionista, ma dedicherà anche uno spazio ai ritratti di Baselitz eseguiti da Katz negli ultimi 25 anni. Figli della modernità, quello che ha unito da sempre queste due interessanti figure è stato è stato il coraggio nel trovare un proprio cammino, la fede nel cambio e l’interesse per il passato. Baselitz, per esempio, è stato da sempre attratto dalle parti più oscure della storia della Germania. Katz s’inizo all’arte con l’apertura di una propria galleria, per poi dedicarsi esclusivamente alla fotografia. Il tema centrale del suo lavoro sono stati da allora amici e conoscenti, importanti personaggi del mondo dell’arte, artisti, ma anche chi opera dietro le quinte: commissari, galleristi, critici, collezionisti ecc. In questo senso il lavoro di Katz è una specie di archivio sociologico dell’arte. Allo stesso tempo Baselitz ha trovato un modo per duellare con il passato e omaggiarlo, senza però perdere di vista il presente. In quest’ultima mostra presso il Helsinki Art Museum Tennis Palace, inaugurata il 16 aprile Baselitz si dedica di nuovo al passato, “rimescolando” opere passate. Con “Remix” l’artista cercò di reinterpretare il tono oscuro ed ansioso delle prime opere per dar loro una nuova leggerezza e spontaneità. L’opera di Katz è anche un tributo al suo caro amico. Si tratta di una collezione di fotografie che gettano luce sulla figura di Baselitz come artista, ma anche sull’aspetto personale e privato del personaggio. Affitta appartamenti a Helsinki e goditi questa interessante...
Alla radice di tutti glistili musicali moderni il jazz torna a Istanbul per un festivla che compie già 17 anni dal 1 al 20 luglio. Sono in programma più di 50 concerti. Gli amanti della musica potranno godersi un festivalinternazionale che invita più di 300 gruppi ed artisti. È anche un’occasione per scoprire una città affascinante ed immergersi nei suoi prestigiosi edifici. Il Teatro all’Aria aperta di Cemil Topuzli, Il Museo archeologico, Il Museo di Santa Iren, Istanbul Modern, l’ Istinye Park, la Sala IKVS, iL Chalet di Sepetçiler e il The Marmara Esma Sultàn sono luoghi dove ti diamo appuntamento per vibrare di piacere. Non perderti la cerimonia d’apertura con uno dei migliori musicisti turchi nel The Marmara Esma Sultàn. Stelle mondiali Artisti e gruppi come Tony Bennet, Grace Jones (16.07), Seal (17.07), Chick Corea, New Folks e Martha Wainwright (que interpreterá alla divina francese Edith Piaf) sono attesi con impazienza. Il 3 luglio è la data della Festa del Tunnel in diversi centri culturali e sale concerto sparsi tra Galata e ?i?hane. I palcoscnici montati sulla piazza Tunel e Galata Kuledibi ospiteranno varie esibizioni gratuite. Non hai più scuse per evitare gli appasionanti ritmi del jazz. Si sentiranno comunque anche il rock, il pop, il blues, il reggae e il new age, il che fa di questo evento un appuntamento per tutti gli stili e tutte le età. Le scorse edizioni hanno ospitato personaggi del calibro di Bjork, Massive Attack, Eric Clapton, Patti Smith, Lou Reed, Paco de Lucia, Jane Birkin, Mercedes Sosa e Lenny Kravitz …I fine settimana ci saranno inoltre feste speciali , mostre, workshop...
Il museo Kunst Haus di Vienna ospita una mostra storica dell’opera di Tina Modotti, riconosciuta fotografa italo-americana. La mostra sarà aperta dal 1 luglio fino al 7 novembre. Vi si esporrà anche la famosa serie “le donne di Tehuantepec”, i suoi studi sulle piante, ritratti ed altre immagini. Il percorso di Tina Modotti, che nacque nel 1896 ad Udine, in Italia, fu pieno di intrighi. Morì in Messico, dopo aver girato il mondo per dedicarsi all’arte e per promuovere le proprie idee politiche. Da adolescente emigrò con la famiglia negli Stati Uniti, dove conobbe il futuro marito Edward Weston. Fu sua modella, assistente ed amante per molti anni. Per molti anni il suo lavoro artistico non fu riconosciuto, perché era considerata come una semplice musa. Oggi il suo talento artistico è pienamente riconosciuto. Durante una determinata epoca lavorò anche nel cinema muto, interpretando il ruolo di donna fatale, ma quello che la resa famosa fu la sua fotografia e la sua relazione con Weston. Modotti e Weston fecero un viaggio in Messico nel 1922, dove conobbero figure importanti dell’arte messicana come Diego de Rivera e Frida Kahlo e montarono uno studio, dove crearono un’opera fotografica modernista, ma da un punto di vista antropologico. Quando Weston tornò negli Stati Uniti, Tina Modotti s’impegnò ancora di più in politica, iscrivendosi, nel 1927 al Partito Comunista Messicano. Fu espulsa dal Messico nel 1930 come conseguenza di un’azione anticomunista e viaggiò per Berlino, Parigi, Mosca e la Spagna continuando con il suo attivismo politico. La rockstar Madonna è una grande fan della Modotti e la rivalorizzazione dell’artista è, in parte, anche merito suo....
Da bambina, durante la notte di San Giovanni, in Francia, mi annoiavo. Per me significava solo un falò enorme intorno al quale ballava un gruppo di adulti ubriachi. Da studente scoprii la notte del 23 giugno alla catalana, sulla spiaggia di Barcellona: tanto per i bambini come e gli adulti è una notte magica ed indimenticabile. La notte delle streghe Questa festa è il massimo per i fotografi: le continue metamorfosi della spiaggia nell’arco della giornata è per loro un motivo ispiratore. Con il passare delle ore la zona si riempie di gente che arriva con cena preparata e tutto il kit da spiaggia: i giovani si riuniscono attorno ai chioschi o li montano loro stessi, con musica, falò, alcool, grigliate; i bambini portano i petardi. La gente non esita a buttarsi in acqua, a ballare sulla sabbia, a lanciare fuochi artificiali…E il giorno seguente, chi deve ripulire la spiaggia si ritrova davanti, non solo chili di spazzatura, ma anche innamorati abbracciati distesi sulla sabbia. Ricordi e ancora ricordi Sicuramente conoscete chi, tra i vostri amici, segue le tradizioni di questa festa, almeno quelle spagnole: saltare oltre il falò, dopo aver chiesto un desiderio o scrivere tre desideri su un foglio do carta che bisogna poi tirare sulle fiamme. Il dolce tipico della festa è “la coca”, simile ad una brioche con crema, frutta candita o burro. Tradizionalmente è rotondo, come il sole, perché San Giovanni segna il solstizio d’estate, la notte più corta dell’anno (che in verità è il 23, ma il 21). La bevanda tipica di questa notte speciale assomiglia allo champagne francese, è il famoso “cava”....