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ONLY BE NEWYORCHESE

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Freedom Tower a New York

Freedom Tower era il nome iniziale dell’attuale One World Trade Center di New York,  il grattacielo che rimpiazza le Torri Gemelle dopo la loro distruzione nell’attentato terrorista del 2001. E´ il nuovo simbolo della società nordamericana e sarà inaugurato nel 2013 nella Lower Manhattan. Costruire quest’edificio è costato 2000 milioni di dollari, sarà alto 541 metri, classificandosi così al terzo posto tra gli edifici più alti del mondo (dopo Burj Khalifa di 828 metri d’altezza e  Torri Abraj Al Bail, 601 metri ). Saranno 242.000 metri quadrati destinati ad uffici. Questo grattacielo è il risultato della fusione delle idee degli architetti David M. Childs e Daniel Libeskind, dello studio e Skidmore, Owings & Merrill LLP. Il progetto è stato presentato nel 2003 nella Federall Hall dal governatore George E. Pataki e da Michael Rubens Bloomberg, sindaco di New York. La sua architettura è molto particolare, ha una base quadrata che cambia mano a mano che si sale e l’effetto visivo finale è quello di otto triangoli isosceli,  l’ultimo piano dell’edificio è girato di 45 gradi rispetto alla base. L’edificio culmina con una parete di cristallo che trasmette un’ immagine imponente. In cima vi sarà un’ antenna televisiva che avrà la forma della Statua della Libertà, un sistema di luci illuminerà i cieli di New York e proietterà un fascio luminoso di 300 metri sopra la torre. Questa costruzione è piena di simboli, uno di questi è che la sua altezza di 541 metri equivale a 1776 piedi di altezza, che corrispondono all’anno in cui gli Stati Uniti ottennero l’indipendenza, il 4 luglio del 1776. Il terrazzo superiore si troverà...

Regina Spektor a New York

Due settimane prima dell´uscita del suo nuovo album, la bambina prodigio della musica pop odierna, Regina Spektor, diventata un´interprete matura e di successo, ha in programma un concerto a New York che, se siete nella Grande Mela, non dovreste perdervi. Il concerto si terrà il 15 maggio e, nonostante i biglietti siano volati, può darsi che ne sia rimasto ancora qualcuno. Sia l´artista che la sala concerto meritano un bel viaggio a New York. E perché? Innanzitutto per la qualità indiscutibile (se non la conosci guarda qui il video) della musica di Regina Spektor. Nata a Mosca nel 1980 da una famiglia appassionata di musica (la mamma è una professoressa di musica e il padre suona il violino anche se non professionalmente), sin da piccola comincia a suonare il piano. A soli nove anni arriva a New York dove completa la sua formazione musicale nel conservatorio della città. Come tutti i giovani artisti dell´era del web 2.0, registra i suoi primi dischi, 11:11 e Songs, rispettivamente del 2001 e del 2002, e li autoproduce. L´ultimo album, What We saw from the cheap seats, che promuove ora in concerto, è prodotto da una casa discografica, così come i suoi lavori a partire dal terzo album. Con questo lavoro l´artista raggiunge una maturità vocale perfetta, correggendo le imperfezioni degli album passati: il successo è assicurato.  Se un concerto dal vivo di Regina Spektor sarebbe già un´occasione unica di godere di ciò che offre l´arte, non è da meno la sala in cui si terrà l´evento. Situato in pieno Broadway, la zona piena di teatri, nella 175esima Street Theatre, il United Palace Theatre, conosciuto come il Loew’s, è un edificio particolare, vecchia sala cinematografica, in cui...

Bamboozle Festival a New York

Il Bamboozle Festival farà divertire durante tre giorni il pubblico riunito al Covention Hall dell´Asbury Park in New Jersey con session senza tregua di musica di ogni genere e classici del rock come Bon Jovi, Foo Fighters o Blink-182 come protagonisti. L´evento comincia venerdì 18 marzo alle 17 e durerà tutto il week end.  Il Bamboozle Festival in New Jersey, affianco a New York e perfettamente comunicato alla città, viene organizzato dal 2003. L´evento è pieno di feste e concerti dal vivo in spiaggia. I biglietti sono acquistabili online e, per maggiori informazioni, clicca sul link degli organizzatori, così ti eviterai la ricerca su google: http://2012.thebamboozle.com/. Ricordati che i concerti si tengono all´interno del Convention Hall nell´Asbury Park in New Jersey, di fianco al Teatro Paramount a cui è unito da una galleria. Entrambi gli edifici, in stile Art Decó, sono tipici di questo angolo del mondo.  È qui che il 18 maggio avrà luogo il concerto di Bon Jovi assieme ai Foo Fighters e ai Blink-182. Dei 12 album di questa rock band, i Bon Jovi, possiamo dire ben poco che non sia stato già detto. Immaginiamo che il concerto, nella loro città di origine, sarà un mix di tutti i pezzi famosi. Jon Bon Jovi, Richie Sambora, Tico Torres, David Bryan, Alec John Such suonano assieme già da quasi trent´anni, quindi lo spettacolo sarà garantito.  Anche sei gli amanti del rock conoscono tutto sui brani dei Foo Fighters, la band ha avuto un piccolo incidente durante la campagna presidenziale che vedeva battersi John Kerry e George Bush. Loro erano dalla parte del candidato democratico, ma il repubblicano, dopo aver pagato i diritti di riproduzione, aveva preso due brani conosciuti del...

Spider-Man, il Musical a New York

Dalla sua avant premier Spider-Man: Turn Of the Dark ha fatto parlare. Ma nonostante tutto è da più di un anno che continua a calcare le scene di Broadway e la direttrice, Julie Taymor, è stata premiata per la colonna sonora, realizzata dal leader degli U2 Bono e da The Edge.  Lo spettacolo è creato da un cast di 41 attori più i 18 membri dell´orchestra e dagli acrobati. Gli attori principali sono Natalie Mendoza che interpreta un ragno femmina malvagia e seduttrice e Reeve Carney che interpreta l´eroe, Spider Man.  Per mettere in scena il gioco di acrobazie in cui gli attori vengono lanciati in aria a 60 km orari è stato consultato uno specialista del Cirque du Soleil che si è occupato del tutto, e soprattutto che gli artisti venissero messi in situazioni pericolose. Solo una volta lo spettacolo si è fermato momentaneamente perché durante un´acrobazia qualcosa è andato storto e gli attori sono rimasti a penzolare dai cavi di sicurezza davanti allo stupore del pubblico che non capiva se fosse parte dello spettacolo o meno.  All´inizio e visto l´incidente, l´opera, costata 65 milioni di dollari, è stata definita dal New York Post come un fallimento da antologia. Ma il New York Time ha decantato le sue lodi, senza fare menzione degli incidenti delle acrobazie. Anche rispetto la colonna sonora le opinioni sono state discordanti, ma sono prevalse le positive, che affermano che riesce a catturare in modo magistrale l´attenzione del pubblico.  Tutti sono però d´accordo sul fatto che sia uno degli spettacoli di Broadway più elaborati a livello tecnico, ed è per questo motivo che nei primi spettacoli ci sono stati un po´ di...

Chicago il Musical a New York

Chicago è una delle opere musicali di Broadway  rimasta in cartellone per più tempo. L’opera fu scritta dalla giornalista Maurine Dallas Watkins nel 1924 e adattata negli anni ’70 per lo spettacolo musicale. Dallas Watkins inizia a scrivere la sua opera dopo aver coperto per il Chicago Tribune il processo delle assassine Beluah Annan e Belva Gaetner,e aver ottenuto un’enorme popolarità  con le sue cronache su questa  sordida storia d’avarizia, violenza, corruzione ed adulterio. La storia aveva tutti gli elementi per un libretto teatrale e così lo realizzò. L’opera arrivò nelle mani di Gwen Verdon che la lesse, vide che aveva del potenziale come opera musicale e convinse il marito, Bob Fosse, a produrla. Fosse si interessò subito alla vicenda e chiese a Dallas Watkins di autorizzarlo a realizzare un adattamento, senza però risuscire a convincerla, nonostante le sue varie insistenze. Nel 1969, dopo la morte della giornalista, Verdon e Fosse acquisirono i diritti e poterono così realizzare l’opera musicale. Alla partitura musicale e alla  sceneggiatura lavorarono Fred Ebb e John Kander che diedero all’opera lo stile vaudeville necessario ad un musical, enfatizzando un aspetto molto interessante che metteva in evidenza il conflitto centrale dell’opera: lo sguardo sulla giustizia e lo spettacolo nella società contemporanea. La prima fu nel 1975, con una grande aspettativa da parte del pubblico e critiche miste. Si mantenne in cartellone fino al 1977. Nel 1996  uscì nuovamente, con ulteriori modifiche che attirarono più pubblico. La scenografia minimal e la grande affluenza di pubblico ne fecero il musical che recuperò più rapidamente l’investimento nella storia di Broadway. La storia, come nella realtà, è ambientata a...

Chicago il Musical a New York

Chicago è uno dei musical di Broadway che vanta più giornate in programma. L´opera venne scritta dalla giornalista Maurine Dallas Watkins nel 1924 e riadattata negli anni ´70.  Dallas Watkins scrive l´opera dopo aver parlato nel Chicago Tribune del processo alle assassine Beulah Annan e Belva Gaetner, riuscendo a ottenere grande popolarità grazie alle sue cronache su questa storia sordida dove cupidigia, violenza, corruzione e adulterio sono gli elementi perfetti per una scenografia teatrale. Ed è da qui che comincia a scriverla.  L´opera arriva nelle mani di Gwen Verdon, che dopo averne intuito il grande potenziale, chiede al marito Bob Fosse di produrla. Fosse comincia a muoversi rapidamente e chiede a Dallas Watkins che lo autorizzi ad adattare l´opera, senza però convincerla, nonostante l´insistenza. Nel 1969, dopo la morte della giornalista, Verdon e Fosse ereditano i diritti dell´opera e riescono a mettere in scena in musical.  Fred Ebb e John Kander lavorano alle musiche e alla sceneggiatura: sono loro che riescono a dare all´opera quello stile vaudeville necessario per un musical, riuscendo a enfatizzare un aspetto molto interessante che metteva in rilievo il conflitto centrale dell´opera: lo sguardo sulla giustizia e lo spettacolo nella società contemporanea.  Il musical viene messo in scena per la prima volta nel 1975 e le critiche sono discordanti. L´opera rimane in programma fino al 1977. Nel 1996 viene rimesso in scena con un nuovo adattamento. La scarsa scenografia e l´affluenza di pubblico lo convertono in uno dei musical più redditizi di sempre e che riuscì a salvare Broadway. La storia del musical è ambientata a Chicago negli anni ´20, anni di corruzione, mafia, gioco d´azzardo e alcool clandestini, dove poliziotti, giudici, politici e pezzi...

Concerti a New York

BAM Café di New York Questa storia ha avuto inizio 150 anni fa, in un luogo appartato di ciò che allora era (ancora) il Nuovo Mondo. Lì, in una città portuaria che proiettava enormi grattacieli, nel quartiere degli bohémien e degli artisti per eccellenza, in un vecchio edificio abbandonato, nasce il BAM Café, vale a dire il luogo di incontro della Brooklyn Academic of Music. Da qui passano uomini d’azione, oratori e artisti, soprattutto molti artisti, di tutti i generi possibili, giunti qui inizialmente da tutti gli angoli di questo pezzettino di mondo, in seguito da qualsiasi punto del pianeta. La concorrenza affluiva man mano che si organizzavano manifestazioni diverse, così che i promotori dell’evento non trovarono alcun altro rimedio che trovare una nuova sede più ampia e adeguata, stavolta nella Avenue Lafayette, centro nevralgico di una Brooklyn che è più dei suoi teatri. Da qui passarono ballerine e ballerini sia statunitensi sia provenienti dall’altra sponda dell’oceano, come l’incantevole Isadora Duncan (nel lontano 1908) o il russo Nureyev (alcuni decenni più tardi, nel 1962). Ma anche i concittadini più illustri non persero l’occasione di comparire su questa scena: tra questi il presidente Franklin Delano Roosevelt, colui che salvò gli Stati Uniti dalla Grande Depressione grazie al suo “New Deal”. Nel 1940 la sua presenza riempì il teatro al completo e fece sì che più di 6.000 persone rimanessero ad ascoltare il suo discorso dalla strada. “Crossing Brooklyn Ferry” Con questo nome si intende un ciclo di concerti di  musica  di tutti i generi, della durata di tre giorni. Rimane tuttavia la caratteristica poliedrica del BAM, durante il quale si...

Red Hot Chili Peppers a New York

Ci sono gruppi di cui a volte ci dimetichiamo temporaneamente, pensiamo che siano già morti, ma che all’improvviso ci sorprendono con un nuovo disco e, la cosa più importante, un altro indimenticabile tour! Parliamo di un gruppo pieno di storia e canzoni mitiche come i Red Hot Chili Peppers. I Red Hot tornano alla carica con un tour per l’Europa e per l’America del Nord che certamente lascierà soddisfatti i suoi fans. In Europa viaggeranno a partire dal 26 giugno per tornare in patria a fine novembre 2012. Uno dei concerti più attesi del tours sarà quello che si terrà il 4 ed il 5 maggio presso il Prudential Center, in New Yersey, a sud di New York. Il nuovo disco che presenteranno i Red Hot Chili Peppers in questo tour si intitola I’m With You”, del quale ci stanno anticipando assaggi dal giugno dello scorso anno. Prima di questo, a causa del loro stop di due anni, correva voce che questa mitica band fosse condannata a scioglersi dopo che il chitarrrista Frusciante aveva annunciato che avrebbe lasciato il gruppo. Anche se inizialmente non venne nominato un sostituto successivamente si è saputo che sarebbe stato Josh Klinghoffer a fare le veci del chitarrista e che si sarebbe pure incaricato di piano e coro. Con il gruppo nuovamente al completo venne definitivamente annunciato il loro ritorno sulle scene con un tour mondiale per presentare il nuovo disco, intitolato “I´m With You Tour” partito da Bogotá, capitale della Colombia, intorno all’11 settembre 2011. The Adventures Of Raindance Maggie, uno dei loro singoli, divenne rapidamente il numero uno in classifica. Infine il...

M83 a New York

Dalla Costa Azzurra ad Antibes risuona la musica di questo gruppo, formatosi più di 10 anni fa e con alle spalle sei album. Gli M83 suoneranno il 10 maggio alla sala Terminal 5 NYC per promuovere il loro ultimo lavoro, Hurry up, We’re Dreaming. M83 al Terminal 5 NYC Anthony González (francese di origini spagnole) e Nicolas Fromageau hanno saputo diffondere la loro peculiare musica elettronica grazie innanzitutto alla BBC Radio e in secondo luogo al potere evocatore dei brani, perfetti per qualsiasi sigla di serie TV o film. E se volete effettivamente provare ciò che abbiamo appena detto, vi basta andare a vedere il video del loro ultimo single, Midnight City. La musica si presta perfettamente ad accompagnare l´inquietante scena in cui alcuni bambini con poteri paranormali vanno cercano la libertà. Solo su Youtube hanno raggiunto circa dieci milioni di visite.  Il Terminal 5 NYC, al numero 610 della West Avenue, angolo con la 56ª, è la sala concerti più giovane della Grande Mela ma che può vantare un programma da brivido. Si trova vicino alla porta ovest di Central Park, anche se a ragion del vero, a NYC le distanze sono diverse! Attività su richiesta e programmi riempiono le giornate del locale che offre ai clienti tre bar.  Per il concerto degli M83 sono già stati venduti tutti i biglietti in prevendita, così che non vi resta che acquistare il biglietto di ingresso lo stesso giorno del concerto che comincia alle 20; potrete entrare alla sala già da un´ora prima. Per maggiori informazioni: http://www.terminal5nyc.com/event/77327 New York, la città A New York si può andare per qualsiasi motivo, anche solo a...

Florence and The Machine a New York

L’8 maggio, nel contesto del suo intenso tour mondiale che li sta portando in ogni angolo degli USA, nel celebre Radio City Music Hall di New York, a dilettare i suoi fan, che non sono pochi, ci sarà l’inconfondible voce di Florence Welch accompagnata –e come no!- dal suo gruppo. Questa fanciulla dai capelli rossi e occhi verdi ha provocato un terremoto nel panorama musicale internazionale guadagnandosi tutte le onoreficenze possibili. Dopo il lancio vertiginoso del suo primo disco, “Lungs”, nel 2009, che ha raggiunto il primo posto nelle classifiche dei dischi più venduti, ora torna sul palco con il suo nuovo lavoro “Ceremonials”. Florence Welch Ma procediamo con ordine. Dietro il nome di Florence and The Machine o Florence + The Machine (in versione stilizzata) vive, respira e canta una giovane artista inglese chiamata Florence Welch, che si fa accompagnare dalla propria band. Tom Monger all’arpa, Christopher Lloyd Hayden alla batteria, Alex Herrera alla chitarra, Isabella Summers alle tastiere e Mark Saunders al basso formano questa “machine”, complemento imprescindibile nei dischi, incisioni e concerti alla voce della Welch. Definita come dolce e forte allo stesso tempo, quest’artista occupa posti privilegiati nelle classifiche mondiali, persino in quella della rivista “Rolling Stone”. Musa femminile contemporanea, sta emergendo come voce che rivendica una forma di concepire e cantare il mondo attuale. Non bisogna far altro che leggere l’ottima critica del suo concerto della Festa della Donna, l’8 marzo, apparsa nel “The Observer” tre giorni dopo e firmata da un entusiasta Kitty Empire, che non ha dubbi nell’affermare di aver vibrato con la musica e le scenografie della Welch. Tour internazionale di...