l turista che arriva ad Amserdam per la prima volta non può non sorprendersi per una serie di caratteristiche della città che ne evidenziano l’attitudine aperta, rispettosa e civilizzata, come la liberalità delle politiche sul consumo della cannabis o sulla prostituzione, se praticati in luoghi specifici appositi, o come la stupefacente diffuzione delle biciclette –si calcola che il quaranta per cento dei residenti della capitale olandese usi questo mezzo di trasporto quotidianamente-, che le è valsa la denominazione non ufficiale di Città delle Biciclette. Tra i motivi di questa peculiarità ve ne sono ovviamente alcuni connessi alla configurazione e struttura urbana. Amsterdam, come la maggior parte dell’Olanda, è un territorio conquistato al mare con l’intervento umano generazione dopo generazione, ed il risultato è una proliferazione di canali serpenteggianti, stretti e labirintici, poco pratici da attraversare in macchina. Per ragioni analoghe un altro fattore da tenere in conto è la forte mancanza di zone di parcheggio nello spazio urbano. Le circostanze menzionate sono ancora più evidenti nel grazioso centro storico della città, costruito per la maggior parte nel secolo XVII, le cui strade anguste e tortuose mal si addicono all’uso di veicoli a motore. Uniti al carattere pratico dei suoi cittadini, ad Amsterdam questi motivi hanno contibuito allo sviluppo di una coscienza ecologica che favorisce ulteriormente l’uso della bicicletta, ragion per cui si dice che gli Amsterdammers nascono su una di esse, la qual cosa spiegherebbe la loro maestria nel dominare il veicolo, non paragonabile a nessun’altra città europea. Da quanto detto si deduce senza difficoltà che il ciclista incontra pochi ostacoli nella capitale olandese, disegnata coscientemente per adeguarsi a...
Torna dopo un lungo silenzio la star della musica irlandese Sinéad O’Connor: il 17 aprile presenta al Paradiso di Amsterdam i migliori brani della sua carriera assieme al nuovo album How About I Be (And You Be You). Sinéad Marie Bernardette O’Connor nasce a Dublino, Irlanda, nel 1966 in una famiglia dove l´abuso e la violenza erano all´ordine del giorno. Ribelle e dal carattere complicato a causa della sua infanzia poco serena, Sinéad viene spedita a 15 anni in un collegio cattolico dove conosce una volontaria, sorella del batterista della band In Tua Nua, Paul Byrne, che la contatta per cantare nel gruppo con cui registra l´album Take My Hand; ma non continuano assieme perché il gruppo la riteneva troppo giovane. Diventa famosa all´inizio degli anni ´90 grazie alla sua splendida voce, le sue continue polemiche, le stravaganze sul palco e la sua testa rapata a zero. Nel 1983 il padre la iscrive all´esclusiva Newton School, a Waterford, dove conosce il professore di irlandese Joseph Falvy che le chiede di registrare un demo con quattro canzoni, due delle quali scritte da lei. Nel 1984 entra a far parte del gruppo Ton Ton Macute con cui suonano a Dublino e venne elogiata dagli assistenti. Un anno dopo la madre muore in un incidente automobilistico e Sinéad abbandona il gruppo e si trasferisce a Londra. La partecipazione con il gruppo Ton Ton Macoute le apre le porte all´industra discografica e riesce a firmare un contratto con la Ensing Record e ad avere come manager Fachtna O’Ceallaigh. Il primo brano dopo la firma del contratto è Heroine, scritto a quattro mani con l´ex chitarrista degli U2 David Howell. Il suo...
Come conseguenza del grande impatto mediatico del gruppo hacker Anonymous, molti si stanno chiedendo quale sia il vero valore della condizione di hacker, e come tale movimento stia influenzando la concezione di tale categoria nella società occidentale. Lo speigamento mediatico che ogni azione di Anonymous genera sta riconfigurando il nostro modo di protestare, di difendere i nostri diritti e di fare politica nel mondo reale e in quello virtuale. È per questo motivo che si dovrebbe smettere di demonizzare l’immagine dell’hacker. Gli hacker stanno realizzando il cambiamento e dando l’esempio di come alzare la voce di fronte al fascismo delle corporazioni. Da quando è esploso il fenomeno internet in tutto il mondo, ci siamo abituati a sentir parlare degli hacker e delle loro varie attività illecite. Se è vero che alcuni di essi sono stati arrestati per operazioni bancarie fraudolente e furti, è vero anche che non tutti agiscono nella stessa maniera. Allo stesso tempo l’immagine dell’hacker è stata mitizzata. Qualche anno fa il film Matrix ci ha affascinato con i suoi personaggi vestiti di cuoio, nella realtà virtuale a cui erano condannati ma nella quale agivano da giustizieri, alla ricerca di una via d’uscita dal controllo dei computer. Tutti coloro che erano stati liberati dalla Matrix risultavano essere proprio hacker, cioè persone con un dominio del computer fuori dal normale e con la capacità di sviluppare nuove forme di comunicazione in rete. Oggi gli strumenti offerti dai sistemi operativi sia del PC che del Mac sono molto più “user friendly” di prima. Non bisogna essere esperti di programmazione per poter installare e disinstallare programmi e applicazioni, formattare dischi...
Il 17 aprile Sinéad O’Connor sarà sul palcoscenico del Paradiso, ad Amsterdam. Molti dei suoi fans si sorprenderanno nel vedere la figura ingrossata e un po’ trascurata della stella del rock irlandese, soprattutto perché nei ricordi di tanti c’è ancora l’immagine della sua fragile figura sul palco, intenta a solidarizzare con qualche nobile causa o a sfidare i potenti. A 45 anni Sinéad è tornata a comparire sulle pagine dei giornali per gli scandali provocati dai suoi reiterati tentativi di suicidio, conseguenza di una depressione bipolare che l’ha portata a prendere overdosi di pillole. Nel gennaio di quest’anno ha tentato di suicidarsi a Los Angeles a seguito del suo disastroso matrimonio celebrato a Las Vegas e durato solo 18 giorni. Poco dopo, tornata a Dublino, ha ritentato il suicidio. Forse la violenza vissuta in famiglia da piccola le sta passando il conto dopo molti anni. Lei stessa ha ammesso che sua madre la obbligava a rubare durante l’adolescenza, fatti per cui ha scontato una condanna in riformatorio. Oggi il suo è un caso limite, si è vista obbligata ad utilizzare Twitter per chiedere aiuto nei suoi momenti d´angoscia. Questo le è risultato utile finora, infatti l’hanno già salvata due volte dalla morte per tentato suicidio. Ma può essere che non sia il modo migliore per controllare il disordine bipolare che la porta a passare da stati d´euforia a depressioni profonde. Questo disordine mentale è rischioso in entrambi i momenti, visto che nelle fasi d´euforia è solita cercare marito su Twitter, esaltarsi in modo scontrollato o ad avere comportamenti erratici. Questo si è ripercosso sul suo aspetto, ora è trascurata...
L’8 aprile si esibirà nel centro eventi Paradiso di Amsterdam il DJ americano Steve Aoki. Il concerto fa parte del tour promozionale del suo ultimo album di electro house, Wonderland , già disponibile nei negozi, in iTunes per il download e in ringstone per i telefoni cellulari. Steve Aoki Hiroyuki è nato nel 1977 a Miami, ma è cresciuto in California e si è laureato in Sociologia e Studi sulla Donna presso l’Università di California a Santa Barbara, città che è stata la culla della musica rock, del movimento hippie e del pensiero progressista degli anni ´60. Sebbene quel periodo rivoluzionario fosse ormai passato, e si vivesse nei pragmatici anni ’90, quando Aoki è entrato nel mondo della musica la California conservava viva la memoria di essere stata la culla del movimento hippie e di molti gruppi musicali che continuavano ad spingere gli studenti a formare band e a sviluppare un movimento underground. Le sue prime produzioni musicali furono realizzate all’università, specificatamente nel Santa Barbara Student Housing Cooperative, dove si muoveva l’ambiente undergound studentesco e i musicisti alternativi davano il loro primi concerti. A 19 anni lancia la sua etichetta discografica, che chiama Dim Mak Records, in ricordo dell’attore ed esperto di arti marziali Bruce Lee, suo idolo durante l’infanzia e l’adolescenza. Con quest’etichetta ha prodotto musica di molti artisti di electro house, tra cui The Bloody Beetroots, Klaxons, MSTRKRFT ecc. Insieme a questa label ha creato una linea d’abbigliamento che con il tempo ha conquistato i giovani amanti dell’electro house, persino gli auricolari verdi che ha disegnato sono diventati una moda tra gli amanti della sua musica. Aoki possiede la grande capacità...
I Kings of Convencience, duo indie pop norvegese, suonerà il 7 e l’8 aprile al Paradiso di Amsterdam. Ma non sarà una doppia data normale: il primo giorno suoneranno nella grande sala i più grandi successi da cantare e da ballare, mentre il secondo giorno sarà invece più intimo, in una sala più piccola, e verranno presentati i brani meno conosciuti. Due concerti complementari. Il duo è formato da Erlend Øye e Eirik Glambek Bøe ed è nato a Bergen, Norvegia. La band è il prodotto dell’amicizia e dell’amore alla musica di Øye y Bøe, amici sin dall’infanzia e nell’adolescenza leader di una band composta da amici, con cui registrano un album. La musica di base è composta da chitarre acustiche a cui a volte vengono aggiunti piano o strumenti a corda che regalano più profondità tonale al brano. Il loro stile è influenzato da Simon & Garfunkel, duo che marcò la generazione degli anni ’60 con una musica fatta principalmente di voci e chitarre. Nel 1999 firmano il primo contratto con la casa discografica indipendente Kindercore, statunitense. Vanno a vivere a Londra dove registrano il loro primo album, Quiet is the New Loud, che ha il suo relativo successo. Nel 2001 editano Versus, lavoro a cui partecipano artisti del calibro di Ladytron, Röyksopp, Four Tet, Alfie e tanti altri che hanno mixato le canzoni dei Kings of Convenience. Dopo grandi sforzi senza raggiungere il successo sperato, Erlend Øye va a vivere a Berlino e registra Unrest, un album dai suoni synth pop e fa una session per DJ Kicks. Il 2004 è l’anno del secondo album, Riot on Empty Street,...
Il 5 aprile suonerà al Paradiso di Amsterdam il cantante inglese Frank Turner. Il concerto, parte del tour 2012 di Turner, promette grandi cose: i biglietti stanno per finire e i suoi fan cominciano a preparare le valigie. Frank Turner, conosciuto come Dave, nasce a Meonstoke, Winchester, nel 1981. Studia all´Università di Eton e alla London School of Economics. Figlio di famiglia benestante e tradizionalista, sin da piccolo ha una passione per la musica, per la composizione di testi e per la chitarra. Gli inizi nel mondo della musica risalgono al liceo: con una band formata da compagni di scuola fa concerti, va in tour e registra album. Ma è nel 2001, quando il gruppo di scioglie, che comincia la vera carriera musicale di Turner, con la band Million Dead, invitato dal batterista Dawson Ben. Nel 2005 però si sciolgono anche loro, causa differenze inconciliabili e Turner torna in solitario. Comincia a lavorare come solista con la Smalltown America, una casa discografica indipendente di Londra, così che comincia a prendere sempre più sul serio la possibilità di entrare nel mondo della musica in modo professionista da solista. Lo conferma in un´intervista: “mi è sembrato più logico… suonare da solo queste canzoni in pubblico…”. Dopo aver registrato un album con la band di rock fusion alternativo Reuben, nel 2006 fa uscire Campfire Punkrock con la Xtra Mile Recording. Sempre nello stesso anno, con la stessa casa discografica nel Regno Unito e con la Welcome Home Records negli Stati Uniti, lancia un EP di 12 minuti dove suonano Jonas Matranga e Turner dopo un tour. L´ingresso nell´Olimpo musicale si data 2007 con Sleep Is for the Week, assieme al batterista Nigel Powell,...
Il cantautore australiano Pete Murray suonerà il 10 aprile al Paradiso di Amsterdam: un lieto ritrovo con il suo pubblico che ha ascoltato ed apprezzato le sue produzioni, portandolo in alto in classifica, dove darà a conoscere il suo nuovo album Blue Sky Blue. Pete Murray è nato in Australia nel 1969. Durante l´infanzia e l´adolescenza Murray non era interessato alla musica, ma allo sport, praticando intensamente rugby, atletica e nuoto. A 22 anni nasce il grande amore per la musica e impara a suonare la chitarra; il suo carattere impulsivo lo ha portato a studiare e praticare con estrema determinazione la chitarra e il canto, cominciando a cantare ai barbecue e alle feste. Ma in quel periodo la sua priorità assoluta era studiare medicina all´università che ha messo davanti a tutti gli altri hobby. Grazie alla sua grande dote musicale, i suoi amici e conoscenti cominciarono a insistere perché cominciasse a suonare a livello professionale e cominciò a farlo in bar e piccoli festival. Fu cosi che viaggiò per tutta l´Australia con il flautista Col Mc Intyre con cui formò una band assieme al tastierista Ben Mc Carthy, con cui continua a lavorare oggi giorno. Nel 2002 lancia il suo primo album indipendente, The Game e va a vivere a Melbourne per concentrarsi sulla carriera musicale. L´anno seguente firma un contratto con la Sony BMG Australia e inizia un´interessante e metodica carriera professionale. La sua carriera comincia con talmente tanto successo che il primo album Feeler, lanciato nel 2003, arriva primo nelle vendite, come il suo secondo album, See The Sun rimanendo il classifica per settimane. Un grande artista di successo della Sony e uno dei suoi...
Il 1º di aprile si terrà al Paradiso di Amsterdam il concerto dei Florence and The Machine. Quest’anno il loro tour si limita ad alcuni paesi europei visto che buona parte del loro lavoro nel 2012 si è svolto invece negli Stati Uniti, ragion per cui c’è molta aspettativa tra i loro fans che già si preparano a raggiungere la capitale olandese. Florence Welch è arrivata sulle scene musicali nel 2009 con la sua band Florence and the Machine e si è mantenuta ai primi posti grazie ad una buona combinazione di lavoro e qualità musicale. La sua musica è una meravigliosa mescolanza di soul, rock ed altri mix che la rendono particolare ed unica. Prima del suo successo commerciale la band ottenne il riconoscimento della stampa specializzata , un punto molto importante per arrivare in vetta dal momento che la qualità artistica e la capacità di raggiungere il mondo specializzato della musica sono relazionate. Tra i momenti importanti di questo processo c’è stato l’invito a partecipare al programma BBC Introducing dove ha ricevuto una buona critica ed ha iniziato a farsi conoscere, amplificando la sua popolarità. Il suo primo album è stato un pieno successo. Lungs è apparso nel 2009 e si è mantenuto al secondo posto dell’UK Albums Chart per cinque settimane consecutive. Nel gennaio dell’anno successivo ha raggiunto il primo posto nelle preferenze dei britannici, un mercato esigente che ha fama di fare da propulsore ai grandi artisti. Inoltre si è mantenuto per 65 settimane tra i 40 album più venduti d´Inghilterra, trasformandosi nell’hit del 2009 -2010. La carriera fulminante della band è stata coronata nel...
Dare spazio alla cultura popolare è sempre un rischio quando si tratta di creare festivals o eventi culturali di ogni genere. Oggi come oggi le città più importanti del mondo investono nella creazione di eventi, festivals, concerti, mostre e azioni politiche allo scopo di presentarsi meglio all’interno del panorama internazionale, perché rendono la città stessa competente, cosmopolita, politicamente corretta e allo stesso tempo critica nei confronti dei contesti politici che si vanno generando con i loro governi. Così, il profilo di una città post moderna ha tutti gli ingredienti: non esiste l’omofobia, si scende in strada per protestare, c’è tolleranza verso l’immigrazione e gli stranieri che vi abitano, si consuma arte e cultura di ogni parte del mondo in modo curioso ed attento e si rispetta la molteplicità delle culture, i loro incontri e la produzione di nuove conoscenze. Niente di più utopico. La cosa certa è che oggigiorno l’Unione Europea sta attraversando un momento di xenofobia, omofobia, misoginia e ritorno dell’ultra destra che sta erodendo alla base il senso del suo esistere. Nonostante le ragioni “tra le righe” che hanno portato alla costituzione dell’Unione Europea siano state quelle di evitare un’altra guerra mondiale, ora la guerra è contro altri individui, in generale contro le minoranze che abitano il continente. Ma il punto è che con l’attuale decadenza del sistema politico ed economico globale siamo tutti minoranze. Certamente, a differenza di altri luoghi, c’è più tolleranza e la presenza politica delle comunità LGBT , di immigranti, femministe e anti-sistema esiste. Ma senza dubbio continua ad essereci anche una profonda contraddizione tra le politiche culturali delle città e l’azione di...