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ONLY BE AMSTERDAMIANO

Only Be Amsterdamiano

Amsterdam: non solo coffee shop

L´uomo non può vivere di solo sesso e droga. Ad Amsterdam, i conosciutissimi coffee shop sono la delizia di migliaia di turisti. In fondo, cosa c´è di meglio di andare in un caffè per gustare un delizioso cappuccino o un caffèllatte, avendo la possibilità di fumare hashish o marihuana della migliore qualità, rollando una canna o caricando un bong? Aggiungeteci che questo è un piacere che molta gente non può permettersi nei proprio paesi di provenienza, e quindi molti turisti giungono in città in cerca delle migliori varietà di marihuana. La legalità nel consumo di marihuana in questi caffè fa si che si possa fare più di un incontro amichevole in questa città così cosmopolita. Dal lato opposto, abbiamo molti interessati al turismo sessuale, che si aggirano per il popolare Quartiere Rosso della città, dove splendide donne di ogni parte del mondo si presentano dietro colorate vetrine di vetro e neon, e che sono disponibili per diversi servizi, tariffe, gusti, perversioni, etc. Non c´è molto altro da dire su questa parte della città…Senza dubbio, Amsterdam possiede molte attrazioni da offrire, se siete in cerca di turismo vario, di un bell´ambiente e di nuovi amici. In generale, la gente di Amsterdam è molto gioiosa e aperta a conoscere nuove persone, quindi non fatevi sorprendere da dialoghi spontanei o brindisi in qualche bar o ristorante. La lista dei musei e dei luoghi storici della città è molto ampia, e se vi piace la storia e la cultura non rimarrete delusi. Oltre a farti passare momenti indimenticabili, conoscere i musei di Amsterdam ti darà la possibilità di vedere quanto di meglio si...

Amsterdam e le sue leggi anti marijuana

Da più di quarant´anni la città di Amsterdam è stata all’avanguardia per ciò che riguarda il consumo di droghe e il mercato sessuale. Senza dubbio una meta interessante per il turismo in Europa per chi è alla ricerca di un luogo in cui potersi disinibire e trascorrere una bella vacanza. Al di là del divertimento, la cosa importante è che una città possa avere la possibilità di far valere leggi liberali di questo tipo, che alla fine controllano meglio il consumo di droghe e la prostituzione. In questo modo la qualità delle droghe può essere più controllata per i piccoli mercati all’interno della stessa città e le operatrici del sesso hanno diritto a migliori servizi e sicurezze. La nuova legge che proibisce l’acquisto di marijuana ai turisti fu presentata lo scorso giugno. In prima istanza la legge pretende di ridurre a poco a poco il consumo di marijuana ad Amsterdam, impedire che molti dei turisti comprino droghe in città e le trasportino verso altre città dell’Unione Europea. Si sa che la maggior parte dei turisti che si reca ad Amsterdam è alla ricerca proprio di questo, il che costituisce un’enorme fonte di entrata per la città. Gli effetti di una risoluzione di questo tipo certamente potranno danneggiare l’economia cittadina e delle centinaia di locali che finora funzionano come coffee shop. Come si applica una risoluzione di questo tipo? Semplice. Un pass o una carta d’identità per l’uso di droghe nei coffee shop cittadini renderà possibile l’utilizzo di queste ai soli cittadini di Amsterdam. Solo così si potrà comprare la marijuana legalmente. Questa legge dovrebbe entrare in vigore già nel...

Carnevale ad Amsterdam

Il Carnevale è un momento di allegria in cui tutti si riversano nella strada per incontrarsi e dare briglia sciolta agli impulsi che la società reprime come mezzo di controllo sociale. Sebbene si relazioni ad antichi rituali pagani, la data del carnevale dipende dalla festività cristiana della Quaresima, e per questa ragione lo si celebra in un giorno variabile di febbraio. Amsterdam è una delle città europee che tutti gli anni festeggia il Carnevale. Nonostante questa festa non faccia parte della sua cultura, gli immigrati latinoamericani ne hanno portato credenze, tradizioni ed espressioni. Quest’anno il Carnevale di Amsterdam si svolgerà il 18 febbraio, e come ogni anno la città si metterà il vestito di gala per ascoltare la sua musica ed assistere alle sue danze. Il Carnevale inizia quando il sindaco consegna simbolicamente le chiavi della città al Re del Carnevale. Durante la festa questo Re è il padrone della città ed impone le sue regole per convertire la formalità, la tristezza e gli obblighi in allegria collettiva. Sotto il suo regno ci si veste di piume, brillantini e colori vivaci. Questa festa, che è riuscita a coinvolgere gli abitanti di Amsterdam, è chiaramente influenzata dai carnevali latinoamericani, soprattutto da quello di Rio, visto che da lì proviene la comunità più rilevante nell’organizzazione. Questo Carnevale ha influenzato l’estetica della maggior parte delle celebrazioni in tutto il mondo, essendo il più importante di tutti. Per le sfilate, le comunità latine si preparano lungo tutto il corso dell’anno, ed ognuna di esse esprime con la propria musica, danze e coreografie più  la propria cultura che la propria devozione religiosa. Il Carnevale...

Consigli per viaggiare in famiglia

È difficile viaggiare in famiglia? In certi casi si, visto che ogni componente nutre interessi diversi, che generalmente corrispondono alle differenti età presenti. Di solito un viaggio familiare nasce da una particolare congiunzione in cui tutti i membri vanno in vacanza nello stesso momento. Ad esempio, le famiglie di solito cercano di andare in vacanza quando i figli non vanno a scuola, sia che si tratti delle superiori o dell’università. Sono i periodi di tempo libero a condizionare al scelta del momento per viaggiare. Che fare per gestire la situazione nel migliore dei modi? A volte i figli non vogliono partire con i genitori perché la considerano un’esperienza scomoda. Dobbiamo sempre ricordare che la convivenza non riguarda solo la coppia ma anche i figli, e che, così come una coppia può attraversare momenti di stress e di mancanza d’intesa, lo stesso può accadere con loro. In generale si ha l’idea che i giovani abbiano meno preoccupazioni degli adulti, a causa del diverso carico di responsabilità davanti agli altri. Ma bisogna considerare che al giorno d’oggi i bambini e gli adolescenti attraversano lo stress della scuola, dell’università, della strada, della vita quotidiana, di internet. La costante “peer pressure” a cui sono sottoposti, in varie forme, da parte di diversi mezzi di comunicazione e diverse esperienze, possono far sì che i figli, sebbene non lavorino e non abbiano “grandi responsabilità”, sentano il peso della vita quotidiana. Quindi, per prima cosa bisogna scegliere il viaggio con una riunione tra tutti i membri, optando per un luogo che possa essere goduto da tutta la famiglia, e che tutti abbiano voglia di visitare. La...

Klee e CoBrA: Un gioco da bambini

Il pittore Paul Klee ( 1879-1940) è una di quelle figure che servono a mettere pienamente in questione –secondo il cliché ben radicato nell’immaginario popolare e ripetutamente illustrato nella cultura contemporanea attraverso, ad esempio, l’incisivo e memorabile discorso di Orson Welles nel film Il Terzo Uomo (1949)— il cosiddetto spirito antiartistico degli svizzeri, anche se sospettiamo che qualcuno, forse Welles stesso interpretando o no uno dei suoi ammirevoli e sentenziosi personaggi, potrebbe sostenere che la maggior parte dei grandi artisti svizzeri, come dimostrato dal caso di Klee, devono tradizionalmente abbandonare il proprio paese per poter fiorire come creatori. In ogni caso, durante gran parte del XX secolo Klee è stato costantemente riverito come uno dei grandi artisti da varie generazioni che hanno considerato la sua opera, così estremamente libera ed originale, come una fonte costante di ispirazione ed inquietudine. Il contatto, avvvenuto nel primo decennio del XX secolo, con gli espressionisti tedeschi e gli artisti del movimento Blaue Reiter (Kandinsky, Marc, Macke…), e nel secondo decennio con il colorista Orfismo dei Delaunay ed i paesaggi di Tunisi, gli fecero abbandonare completamente la precisione monocromatica e disciplinata dei suoi primi lavori in bianco e nero, per fargli abbracciare il colore con commovente fantasia ed entusiasmo, e gli regalarono l’onore di essere inserito dai nazisti nell’infame lista e mostra di artisti degenerati organizzata a Monaco nel 1937. I principi di base sia della sua produzione pittorica che della sua estremamente influente attività teorica e di docenza (fu professore presso la Bauhaus dal 1920 al 1931) vengono espressi bene dalla sua metafora dell’albero il cui tronco è l’artista. Le radici crescono secondo...

Jazz dal vivo ad Amsterdam

Amsterdam è una città fatta per il jazz e così viene vista dai suoi abitanti, alla continua ricerca di piccoli bar dove i suoni di una tromba o di un sax si fondono con i passi delle strade lastricate in pietra e il fruscio delle acque tranquille dei suoi canali. Così, se sei un amante di questa musica e ti piacerebbe visitare Amsterdam, potresti approfittare dei nostri consigli sul come e dove divertirsi in questa città ascoltando una band di jazz. Uno dei luoghi più ricchi di tradizione è il Jazz Café Alto. Conosciuto per il suo ambiente informale e il suo calore, che lo rendono così accogliente, propone tutte le sere musica dal vivo con i migliori rappresentanti della scena jazz nazionale e internazionale. Così, mentre sorseggi una buona birra o un cocktail delizioso potrai vivere la bella esperienza di assistere a delle esibizioni di grandi interpreti. Si trova in Korte Leidse Dwarsstraat 115 ed è aperto tutte le sere dalle 9:00 alla fine del concerto. L’unica raccomandazione è di arrivare prima, visto che il locale è piccolo e si riempie rapidamente. Jazz Café ´t Geveltje vanta una storia di 25 anni come spazio aperto agli appassionati di buona musica. Inaugurato negli anni ‘80 come caffè di musica folk, si è trasformato a poco a poco indirizzandosi sempre di più verso il jazz e fusion jazz, fino a diventare una scuola per i grandi esponenti di questo genere musicale in Olanda. Qui tutto è divertimento, basta solo arrivare ben disposto e con l’intenzione di divertirsi. Il locale è stato completamente ricostruito per ottenere un’acustica a norma che consente...

Concierto degli UB40 ad Amsterdam

Si parla spesso del reggae e della sua cultura: rastafarianesimo, marihuana, Bob Marley, legalizzazione di droghe, ecc. Quello di cui siamo sicuri è che in Europa vi sono molte persone che si aggrappano al reggae come alternativa di vita. Non è strano incrociare per strada persone con i dreadlocks e vestiti hippie, con prodotti di hemp, accessori fatti a mano e un’attitudine pacifista e melow verso la vita. È curioso vedere come tutta questa filosofia in Europa crei una sorta di proposta o stile di vita che apparentemente va contro alle tipiche norme sociali occidentali. A tutto ciò si aggiunge una politica pacifista, una cultura orientale o new age, lezioni di meditazione, yoga, vegetarianismo; in alcuni posti al mondo li si definisce già political correctness. E ovviamente: salviamo gli animali. A volte, tuttavia, essere pacifisti non risolve molte cose e un mondo migliore non si costruisce guardando da spettatori cosa succede nel mondo. Forse se ascolti molto reggae diventerai sospettoso: non solo di felicità e relax si vive. La già friabile realtà capitalista sembra virare verso un gruppo di persone che desiderano ripostulare le norme sociali di una società oggi giorno basata sul consumo. Certamente il reggae accompagna queste proposte, come il suono di una terra promessa che non arriva mai, a cui molte persone, bambini, giovani, adulti e anziani indignati si stanno unendo. Se pensiamo agli inizi del reggae, bisognerebbe considerare il dub come una nuova frontiera psichedelica. Pionieri del calibro di King Tubby e Lee “Scratch” Perry hanno portato le frontiere del suono più in là grazie all’editing e alla manipolazione di canzoni strumentali, in cui hanno...

Settimana Internazionale della Moda a Amsterdam

Amsterdam ospiterà dal 25 al 28 gennaio una nuova edizione della Settimana Internazionale della Moda (http://www.amsterdamfashionweek.com/), evento che ha visto la luce nel 2004 con l’obbiettivo di inserire la più effervescente delle città olandesi nell’orbita dei grandi eventi europei relazionati con lo stilismo. Anche se attualmente i Paesi Bassi non sono in testa in questo settore tanto intimamente relazionato con il mondo dell’arte, storicamente sono innegabili gli strettissimi collegamenti tra la manifattura tessile olandese e la Storia dell’arte, come testimonia in modo unico ed incomparabile la pittura fiamminga dal XV al XVII secolo,  che ha generato inoltre in quest’ultimo secolo un sottogenre particolare di quadri di dandys (jonkertjes) e damigelle che alimentò lo sviluppo dell’opera di pittori come Hals, Duyster, Codde, Palamedesz o  di Hooch e  persino di artisti essenziali come lo stesso Johannes Vermeer de Delft. Dalla sua prima edizione la Settimana Internazionale della Moda di Amsterdam si tiene due volte all’anno ed è un faro ed un momento centrale peri l mondo della moda olandese, con un esteso e variato programma di sfilate, attività commerciali, presentazioni, conferenze, feste ed altri eventi. Si tratta di un evento dedicato agli addetti ai lavori che ha luogo in uno scenario estremamente evocativo e dai colori industriali, ovvero gli stabilimenti  delle  antiche fabbriche di gas del distretto cittadino, noto come Westergas´. Da quest’impressionante luogo dal notevole potere drammatico una varia selezione di disegnatori giovani e consacrati del panorama olandese, che genera un intresse internazionale ogni volta più forte  nel settore moda dei Paesi Bassi, mostrano le loro collezioni nelle passerelle di  fronte ad una ugualmente in ascesa  schiera di rappresentanti di...

Jam ad Amsterdam

L’improvvisazione contact è una tecnica ed uno stile di danza in cui i ballerini di appoggiano l’uno all’altro utilizzando i  propri corpi come una masssa in movimento, rispettando certe norme di base ma lasciando briglia sciolta all’istinto e all’improvvisazione. Si ritiene che, durante i primi anni Settanta, il ballerino americano Steve Paxton sia stato il primo a gettare le fondamenta di quest’arte, sviluppando soprattutto i duetti intensi ma senza fondo musicale… In altre parole, una coppia di ballerini che si toccano, cadono, si fanno mutuamente da contrappeso, si rialzano, si strofinano, in un bilanciamento reciproco che risulta essere un mix di danza, teatro e duello di arti marziali. L’atmosfera che si crea tra i ballerini e con il pubblico generalmente è informale, cooperativa e paritaria. Quest’ambiente accessibile e poco elitista favorisce gli incontri informali, chiamati jam, che i cultori di questo stile di danza realizzano in tutto il mondo. Oggi voglio parlarvi di un luogo di Amsterdam in cui potete assistere sia a lezioni programmate che a jam settimanali: è lo studio di danza Studio 100, situato al número 100 di via Wittenstraat (tra Westerpark ed il Jordaan). Ogni sabato pomeriggio vi si riuniscono un buon numero di ballerini di vari stili, procedenze e livelli di esperienza (un vantaggio dell’improvvisazione contact è che non c’è bisogno di un lungo allenamento tecnico prima di inziare a ballare). Dalle 14h alle 16h si svolge una lezione (ogni settimana con un professore diverso) in cui vengono spiagate le basi dell’improvvisazione contact, si suggeriscono alcuni movimenti di base con cui iniziare ogni danza e –la cosa più importante- si chiariscono alcune norme di sicurezza per evitare lesioni....

East-west: Japan and japonism – Amsterdam

Il Museo Van Gogh di Amsterdam esibisce, fino al 15 gennaio, la mostra East-west: Japan and japonism, che indaga sull´influenza che hanno avuto gli artisti giapponesi dei secoli XVIII e XIX sulla pittura europea e sul mercato dell´arte dell´epoca. La mostra sarà organizzata attorno a 40 lavori, tra i quali ve ne sono alcuni appartenenti a Vincent Van Gogh e ad altri artisti dell´epoca che vennero influenzati da queste opere d´arte. L´arrivo della pittura giapponese in Europa segnò un´inflessione nell´arte, grazie alle splendide immagini che furono introdotte nell´immaginario dell´epoca, oltre all´uso di alcune modalità di pittura e di incisione propri di quella zona, come ad esempio l´uso dei colori e alcune composizione che colpirono molto gli artisti europei. Tra le opere esposte verrano esposte quelle realizzate dagli artisti giapponesi Utagawa Kunisada e Utagawa Hiroshige, oltre a quadri di artisti quali Henri de Toulouse-Lautrec, Henri Rivière, Félix Buhot e Vincent Van Gogh. La Scuola Utagawa di pittura si è sviluppata in Giappone, e fu molto popolare fino alla metà del XIX secolo. Questa corrente artistica è identificata come la progenitrice del genere Ukiyo-e. Il suo fondatore fu Utagawa Toyoharu, anche conosciuto come Toyokuni III, nato nel 1735, e del quale si hanno notizie dei primi riconoscimenti artistici nella Scuola Kano. Senza dubbio, durante la sua carriera artistica ha sviluppato una sua propria tecnica e uso dei colori, creando infine la scuola che lo ha reso famoso anche oltre il confine del Giappone della sua epoca. I primi lavori conosciuti di Utagawa si rifanno allo stile di Suzuki Harunobu, con l´applicazione di alcuni tratti della tecnica Utagawa che contribuiscono a donar...