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ONLY BE BARCELLONESE

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Gli impressionisti al CaixaForum a Barcellona

Dopo essere passata da il Museo del Prado la collezione Impressionisti. Capolavori della Collezione Clark (Maestros franceses de la colección Clark), un grandissimo successo, visitata da oltre quattro mila persone al giorno, arriva al CaixaForum di Barcellona dove sarà possibile visitare le oltre 73 opere dal 17 novembre 2011 al 12 febbraio 2012. Alla mostra saranno presenti i dipinti degli impressionisti più importanti come Renoir, Monet, Degas, Manet, Morisot, Pisarro, Bonnard, Corot, Gaugin, Sisley, Toulose-Lautrec e Gérôme. Il Sterling and Francine Clark Art Institute è una delle poche istituzioni a livello internazionale a possedere una prestigiosa collezione di oltre 8000 opere e a offrire i migliori post doc di ricerca sull´arte visuale. La collezione Sterling e Francine Clark ha un valore incalcolabile e l´istituto è considerato uno dei vivai di idee più fiorenti in tutto il mondo. Sono in migliaia gli studenti che vorrebbero studiare in questo istituto e imparare le migliori tecniche.   Impressionisti. Capolavori della Collezione Clark (Maestros franceses de la colección Clark) è un´esposizione che sta girando il mondo nei più importanti musei. Oltre ad essere ospitata da il Prado, è stata esposta al Museo Picasso dove ha superato i 200 mila visitatori, a Palazzo Reale a Milano e nel Musée des Impressionismes a Giverny. E dopo il CaixaForum passerà il prossimo anno al Kimbell Art Museum in Texas e al Royal Academy of Arts a Londra.   Per maggiori informazioni: http://obrasocial.lacaixa.es/nuestroscentros/caixaforumbarcelona/impresionistas_es.html   CaixaForum: avinguda Marquès de Comillas, 13 – 08038 Barcellona, Spagna         MiLK Se desideri visitare una delle più importanti mostre d´arte barcellonesi, devi solo affittare uno degli appartamenti a Barcellona...

La Oreja de Van Gogh a Barcellona

La band pop, che già conta su cinque dichi di successo, si esibirá il prossimo 24 novembre a Barcellona presso il Teatro Coliseum. Il gruppo, che di fatto ha già venduto più di 8 milioni di dischi tra il  loro primo lavoro “Dile Al sol” e il posteriore e  riconosciutissimo  “El Viaje de Coppenport” assicura un concerto strabiliante, grazie anche alla magia che solo un teatro affascinante come il Coliseum può offrire. Inoltre, trattandosi di una delle band spagnole più importanti del paese, così come una delle più popolari a livello internazionale,  è prevedibile  che migliaia di persone assisteranno all’unica esibizione che gli Oreja de Van Gogh offriranno in questo teatro. Dopo l’uscita dal gruppo nel 2007 di Amaia Montero (voce), sorsero molti interrogativi sulla direzione che avrebbe preso la band. Questa separazione era divenuta uno dei più grossi motivi di discussione tra i loro fedeli fans, mentre la carriera solista di Amaia non brillava di notorietà. Tutti i dubbi vennero dissipati nel 2008 quando presentarono Leire Martínez come  nuova voce e rappresentante della band, unitamente al nuovo e promettente album “A las Cinco en el Astoria”, offrendo lo stesso materiale di  qualità con il quale il gruppo era solito lavorare. Un finale che  tranquilizzò l’immensa legione di fans della band spagnola.I seguaci del gruppo ora hanno ripreso a respirare, rassicurati anche dal fatto che è in programma un lungo percorso insieme alla nuova cantante. Gli ingressi al concerto sono in vendita presso Servicaixa. Va detto che i biglietti devono essere acquistati con largo anticipo, motivo per cui la piattaforma di vendite online venderà tutti i suoi posti piuttosto...

World Press Photo nel CCCB di Barcellona

Per qualche motivo, il giornalismo confina con la pornografia se lo si guarda da vicino. Certe immagin presentate sui mezzi giornalistici sono pornografiche per l’alto grado di esplicitezza del loro contenuto, e provocano inoltre una specie di pulsione masturbatoria su ciò che si sta vedendo. E così la dimensione del ritratto o del paesaggio, o il contenuto di un’azione nello spazio, di un’azione che può essere calma o violenta, si addice particolarmente a ciò che viene definito ¨giornalismo¨. Sotto l’etichetta di ¨informazione¨, la fotografia giornalistica può prendersi la libertà di esibire o di censurare qualcosa nella misura in cui la consideri adatta al suo linguaggio o visione rivelatrice. Il problema inizia quando si considera il livello di finzione che la fotografia stessa crea. Prendiamo il caso recente della foto della coppia scattata durante un saccheggio avvenuto come conseguenza di un evento sportivo sfociato nel caos collettivo. Se vi ricordate, l’immagine mostra un uomo e una donna, entrambi giovani tra i 20 e i 30 anni, baciandosi graziosamente mentre giacciono al suolo, tra le fiamme e la violenza della polizia. Risultato: l’immagine rappresenta perfettamente l’amore che vince sempre,”all you need is love..” ecc. Il contesto in cui l’immagine uscì era quello degli accampamenti di protesta in Europa, in Siria  e di altri movimenti rivoluzionari: era quindi un’immagine iconica, il soggetto umano contro la macchina ancora una volta vince in uno slancio di passione carico di sessualità, erotismo e gioventù presente. La verità nascosta dietro quella foto si venne a sapere qualche tempo dopo. Il ragazzo consolava la sua compagna che era stata inavvertitamente colpita dalla polizia. Tutta la magia dell’idea...

CosmoCaixa Barcellona

Il CosmoCaixa è il Museo della Scienza per bambini. In esso si possono visitare mostre permanenti e temporanee oltre che fare esperimenti.

Giappone: paradiso delle mascotte a Barcellona

Il Giappone è agli occhi occidentali una società così affascinante, contraddittoria e piena di sorprese che è sempre interessante visitare mostre che ci permettano di scoprire i suoi misteri. A Barcellona, Casa Asia (Avenida Diagonal, 373) prepara, insieme alla Japan Foundation e al museo ABC un’interessantissima esposizione intitolata “Giappone, il paradiso delle mascotte”. Nella mostra la parola ¨mascotte¨ è usata con un significato più ampio del normale: si riferisce agli animali domestici, ai pupazzi e bambole di famosi personaggi di manga e anime, le mascotte di grandi eventi (Olimpiadi, Esposizioni Universali), e persino alle personificazioni antropomorfe di città, quartieri o paesi. Ad esempio, uno dei video che accompagnano l’esposizione ci mostra un gigantesco bambino con testa di cervo chiamato Seito-kun, che rappresenta la città Nara Heijo-kyo… O la stranissima fata a forma di goccia chiamata Namisuke, dagli occhi enormi, scelta come simbolo dagli abitanti del quartiere Suginami de Tokio. Giusto all’entrata della sala dell’esposizione, una riproduzione quasi a misura naturale di uno dei personaggi di Neon Genesis Evangelion ci dà il benvenuto… Nella mostra potremo poi vedere modellini di varia misura di Pokemons, Doreamons ed altri personaggi meno conosciuti in Occidente (per poterli riconoscere, nella brochure del programma è presente una breve spiegazione sull’origine e significato). Andando avanti nella visita, diventiamo testimoni dell’enorme importanza che le mascotte hanno nella società giapponese a vari livelli: addirittura nei commissariati di polizia si possono vedere poster, portachiavi o merchandising di mascotte locali. Forse l’installazione più curiosa in mostra è la riproduzione di un modello di stanza di un adolescente giapponese fan di Hello Kitty, nella quale tutti i mobili, capi d’abbigliamento, elettrodomestici e decorazioni alle pareti traboccano...

Volumen! al MACBA di Barcellona

Il MACBA, il Museo de Arte Contemporanea a Barcellona, inaugura l´11 novembre Volumen! una grande esposizione che occupa tutte le sale del museo. Con questa mostra il MACBA vuole identificare i paradigmi materiali, sensoriali e programmatici dell´arte che hanno marcato il passaggio dal XX al XXI secolo e reinterpretarli attraverso le rappresentazioni artistiche che contrassegnano le tappe di questo passaggio. L´esposizione è patrocinata dalla Fundación MACBA e dalla Fundación la Caixa che hanno messo in comune le proprie opere e vuole potenziare nuove letture diverse da quelle lineari e in ordine cronologico: i nuclei tematici su cui si articola la collezione, come la critica istituzionale, la critica della rappresentazione, il gioco e il piacere, l´esperienza poetica, il linguaggio e la sua capacità espressiva, il teatro, il cinema, la danza e tanto altri, vogliono dare una chiave di lettura per rileggere il passato e capire il presente. Non c´è niente di più frammentario che l´interpretazione lineare della storia, dell´arte e delle sue rappresentazioni. Volumen! è una mostra indispensabile che aiuta a osservare la complessità di un periodo di cambiamento a cavallo tra due secoli che molti vedono come cambio di era. Il XX e il XXI secolo sono caratterizzati dal crollo dei socialismi, dall´imposizione del neoliberalismo e dalla società dell´informazione. In questo contesto l´arte riflette, a livello tematico, materiale e simbolico, il tipo di società con tutte le sue contraddizioni e i nuovi paradigmi di interpretazione ideologica. Nel campo artistico arrivano nuove tecnologie come il suono e l´immagine dei video dell´artista; l´opera è materiale e transitoria allo stesso tempo ed è raffigurata in questo supporto visivo. Il fenomeno risulta interessante...

Stile Indiretto in Barcelona

Il 10 novembre la Fundación Fotocolectania di Barcellona inaugura l´esposizione Estilo Indirecto (Stile Indiretto), composta da esperimenti fotografici che si uniscono a racconti che hanno una relazione con alcuni eventi storici, narrati in forma indiretta. La mostra è una piacevole ricerca tra i racconti e gli esperimenti fotografici di un tempo passato, con lo scopo di costuire una memoria simbolica di alcuni momenti particolari. La mostra, commissariata da Martí Perán, presenta i lavori di David Maljkovic, Chris Mottalini, Adrià Julià, Tomas Steinert, Eve Sussman, Jordi Colomer, Javier Peñafiel e Peter Piller. David Maljkovic nacque a Rijeka, in Croazia, nel 1973. Il suo lavoro è un´architettura di immagini che organizza in collage e installazioni, e raccontano di un momento traumatico, l´infame Guerra dei Balcani. Il suo lavoro si concentra sulla memoria e sull´amnesia collettiva, oltre che sulla loro influenza sulla costruzione del futuro. Attualmente il suo operato è uno dei più conosciuti in Europa, ed è chiamato a partecipare in grandi esposizioni a livello internazionale. Chris Mottalini nacque a Buffalo, Colorado. Si è laureato in Edizione di Notizie nell´Università del Colorado, e ha lavorato nella fotografia fin dal 2000, mettendo insieme delle interessanti serie sul declino della modernità. In alcune delle sue serie è ripresa ad esempio la decadenza delle costruzioni dell´architetto Paul Rudolph, Decano dell´Università di Yale, che fu conosciuto per i suoi progetti spaziali complessi realizzati in calcestruzzo grezzo, con le sue superfici quasi brutali, che furono parte dell´architettura modernista, poco adeguati al gusto americano. Adrià Julià è uno degli artisti spagnoli più interessanti della scena artistica internazionale. Questo catalano abita attualmente a Los Angeles, in California. Nelle...

L´Aquàrium di Barcellona

L´Aquàrium è uno degli acquari più importanti in Europa che ospita la collezione di specie marine del Mediterraneo più grande del mondo.

Festival In-Edit a Barcellona

Fino al 6 di novembre è possibile godere della 9ª edizione di Beefeater In-Edit 2011 a Barcellona, meglio conosciuto come il Festival Internazionale del Cinema Documentale Musicale di Barcellona, che quest’anno delizierà il pubblico con la presentazione di 54 documentari, di cui 45 saranno prime assolute. Questo sarà il nono Beefeater In-Edit a Barcellona ma  il ventiquattresimo che si realizza   nel mondo, per il piacere di  coloro che amano questo particolare genere cinematografico nel quale si sono cimentati grandi cineasti come Murray Lerner, regista di Mao a Mozart: Isaac Stern in Cina, al quale in questa occasione verrà reso un meritato omaggio. Questo  Festival ha dato origine  al Mercato Internazionale del Documentario Musicale Beefeater In-Edit, che si terrà dal 3 al 6 di novembre ed è giunto alla sua seconda edizione. In questo spazio, creato per produttori, distributori, programmatori e professionisti della televisione e del cinema di tutto il mondo, si possono trovare i documentari che furono presentati lo scorso anno nel Beefeater In-Edit e quelli che verranno presentati in questa edizione. Le proiezioni si terranno negli stessi cinema dello scorso anno: le sale Aribau Multisalas Sala 5 e Aribau Club Sala 2. Gli incontri con la stampa avranno luogo invece presso l’Hotel Pulitzer e l’ Hotel Regina. La Giuria di questo concorso è formata da Lidia Zimmermann, Juanjo Javierre, Eddie Berg, Brad Adamson, Álex Navarro.Tra le prime nazionali della selezione ufficiale vi è il documentario di Carlos Duarte Quin, Jaime Urrutia: La Fuerza de la Costumbre, che ripercorre in 115 minuti la storia di questo compositore, musicista e figura chiave della scena madrilena. La sua musica, la mancata...