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Rebecca il musical, a Budapest

Dai creatori dell’acclamato musical “Mozart” e del non meno elogiato “Elisabeth” arriva il nuovo spettacolo musicale “Rebecca”. Questo magnifico spettacolo conta già su di un premio molto prestigioso, il Grammy per la miglior composizione  e parole. Sylvester Levay e Michale Kunze ancora una volta hanno unito le loro forze per creare un grande show che dopo aver viaggiato in Austria, Giappone e Helsinki arriverà a Budapest. La rappresentazione avrà luogo presso l’Operetta Theatre il 10 e l’11 di gennaio. Daphne du Maurier è l’autrice del racconto Rebecca, ed è una delle scrittrici di maggior successo del periodo. Il libro divenne numero uno nelle classifiche di vendita a seguito della sua pubbicazione nel 1938. E’ senza dubbio l’opera maestra di Daphne du Maurier autrice di altre opere come Jamaica Inn e Gli uccelli. Rebecca fu  portata sul grande schermo nel 1940 per mano del geniale Alfred Hitchcock, e vinse il Premio Oscar . Gli autori scelti come protagonisti principali furono Joan Fontaine e Laurence Olivier. La storia è narrata in prima persona ed è raccontata da una donna giovane ed ingenua. Lei si trova in un hotel della Costa Azzura, in Francia, iniseme a Lord Maxim de Winter, la cui moglie, Rebecca, è morta misteriosamente. Dopo un breve fidanzamento vanno all’altare. La seconda signora De Winter si trasferisce così a Manderley, la ostile e fredda casa nella quale accaddero i terribili fatti. Qui sembra che lo spirito di Rebecca continui a passeggiare per i corridoi del palazzo. La nuova moglie percepisce che la governante, Mrs Danvers, la segue e la vigila ad ogni passo con sospetto e cattiveria. In tutto...

Expo Vanity a Vienna

Fino al 12 febbraio 2012 la Kunsthalle Wien presenta una mostra fotografica della Fondazione Franz Christian Gundlach, fotografo che segnò una svolta decisiva nel percorso della fotografia come arte, incluso nella fotografia di riviste di moda nel fotogiornalismo. La mostra, intitolata Expo Vanity, si compone di circa 200 diversi artisti presenti nella collezione e dove si vede chiaramente il concetto estetico che identificò questo artista dell’immagine. Franz Christian Gundlach nacque nel 1926 a Heinebach, Germania. Divenuto famoso per la magnifica composizione delle sue foto, che a differenza dei normali bozzetti di moda, lasciavano trasparire il sentire e lo spirito di un’epoca. Attraverso gli abiti e le forme di presentarli, Grundlach intendeva esprimere il contenuto proprio del giornalismo fotografico, che conferisce un’enorme potenziale narrativo a una sola istantanea relativa a un determinato fatto. Durante il suo primo periodo la sua fotografia è più sperimentale. Sono gli anni di Parigi e degli inizi del giornalismo fotografico, durante i quali capta immagini che costruiscono una storia per sé stesse. Fotografa pertanto bambini, direttori cinematografici, stelle emergenti e famose della scintillante cinematografia europea. La rivista Film und Frau lo portò ad affermarsi come fotografo di moda. Dopo questa qualifica le sue foto sono state pubblicate su diverse riviste, quali Stern, Revue, Deutsche Illustrierte, Welt Elegante, Film und Frau, Brigitte, Annabelle, e altre ancora. Il suo portfolio è talmente ampio che basti pensare che solo per la rivista Brigitte produsse circa 5.500 pagine con fotografie, mentre riuscì a ottenere circa 180 copertine di diverse riviste. Grundlach visse il periodo del post-guerra, quando l’Europa iniziava a rinascere dalle ceneri delle bombe e il mondo iniziava...

Celetná Cristal Praga

Al Celetná Cristal di Praga vendono bellissimi oggetti in cristallo di Boemia, diamanti e porcellane smaltate e dipinte d´azzurro.

Pierre Hermé Parigi

Pierre Hermé è una boutique pasticceria che propone una deliziosa selezione di specialità dolci.

06 St. Chad´s Place

06 St. Chad´s Place è uno dei bar più famosi di Londra dove potrai godere della miglior musica e trovare gente con voglia di divertirsi.

Florence Guides

Così come dichiarano nella loro pagina web, Florence Guides, è formato da un gruppo di appassionati diplomati in storia dell´arte e originari della

Jam ad Amsterdam

L’improvvisazione contact è una tecnica ed uno stile di danza in cui i ballerini di appoggiano l’uno all’altro utilizzando i  propri corpi come una masssa in movimento, rispettando certe norme di base ma lasciando briglia sciolta all’istinto e all’improvvisazione. Si ritiene che, durante i primi anni Settanta, il ballerino americano Steve Paxton sia stato il primo a gettare le fondamenta di quest’arte, sviluppando soprattutto i duetti intensi ma senza fondo musicale… In altre parole, una coppia di ballerini che si toccano, cadono, si fanno mutuamente da contrappeso, si rialzano, si strofinano, in un bilanciamento reciproco che risulta essere un mix di danza, teatro e duello di arti marziali. L’atmosfera che si crea tra i ballerini e con il pubblico generalmente è informale, cooperativa e paritaria. Quest’ambiente accessibile e poco elitista favorisce gli incontri informali, chiamati jam, che i cultori di questo stile di danza realizzano in tutto il mondo. Oggi voglio parlarvi di un luogo di Amsterdam in cui potete assistere sia a lezioni programmate che a jam settimanali: è lo studio di danza Studio 100, situato al número 100 di via Wittenstraat (tra Westerpark ed il Jordaan). Ogni sabato pomeriggio vi si riuniscono un buon numero di ballerini di vari stili, procedenze e livelli di esperienza (un vantaggio dell’improvvisazione contact è che non c’è bisogno di un lungo allenamento tecnico prima di inziare a ballare). Dalle 14h alle 16h si svolge una lezione (ogni settimana con un professore diverso) in cui vengono spiagate le basi dell’improvvisazione contact, si suggeriscono alcuni movimenti di base con cui iniziare ogni danza e –la cosa più importante- si chiariscono alcune norme di sicurezza per evitare lesioni....

African Innovations a New York

Il museo di Brooklyn è uno dei più grandi degli Stati Uniti e il secondo, per dimensioni, di New York. Certamente sarebbe stato quattro volte  più grande se la normativa urbanistica non avesse obbligato nel 1895 a ridimensionare il progetto originale e ridurre le sue enormi dimensioni. L’edificio attuale fu inaugurato nel 1897, ma fino al decennio degli anni 70 il museo non ebbe una gestione  indipendente essendo una sottodivisione dell’Istituto di Brooklyn di Arti, Lettere e Scienze, che includeva anche l’Accademia di Musica, I giardini Botanici e il Museo dell’Infanzia del popolare distretto newyorchese. L’importanza e la varietà delle sue collezioni sono all’altezza del suo ingente numero di metri quadrati e il suo impressionante spettro d´offerta comprende  dalle opere dell’antico Egitto fino al Centro d’Arte Femminista Elizabeth A. Sackler, dove è esposta, tra altri pezzi, l’installazione di Judy Chicago La cena. In quest´impressionante gamma di opere è di particolare rilievo la collezione d’Arte Africana (di fatto il Museo di Brooklyn fu uno dei primi a presentare un’esposizione d’arte africana in territorio americano nel 1923) che comprende più di 5000 pezzi che ripercorrono più di 2500 anni di storia, fatto che la porta ad essere la più estesa tra tutte quelle presenti negli Stati Uniti. Nell’ultimo anno questa straordinaria collezione è stata sottoposta ad un meticoloso processo di riorganizzazione che è sfociato in un nuovo modo di presentare i pezzi basato su  criteri cronologici e di contestualizzazione che hanno sostituito il precedente sistema, di carattere eminentemente geografico. Questo nuovo modo di presentare le opere è andato a costituire l’esposizione permanente African Innovations (http://www.brooklynmuseum.org/exhibitions/african_innovations/)  che si può vedere al primo...

Mangiamo Valencia

Al Mangiamo, che ha due locali a Valencia, offrono pasta fresca fatta in casa e pizze da asporto.

Las añadas de España Valencia

Al Las añadas de España di Valencia offrono una varia scelta di vini internazionali così come corsi di enologia e degustazioni