End Google Tag Manager -->

Dell’amore e di altri demoni di Gabriel García Márquez

Gabriel García Márquez è uno scrittore colombiano che vinse il premio nobel per la letteratura nel 1982 grazie alla sua magnifica opera “Cent´anni di solitudine”, ma che ha pubblicato anche molti altri libri che sono assolutamente da scoprire. “Dell´amore e latri demoni” è un romanzo corto ma molto intenso. Tratta di una storia d´amore proibito tra un curato assistente del vescovo e una ragazza internata in un convento. Lei è posseduta dal demonio e lui, nel suo intento di riscattarla dal male, si innamora perdutamente di lei e comincia a vederla di notte e sempre di nascosto. Gli incontri amorosi nella cella dell´amata ragazza sono così dettagliati da García Márquez che converte il lettore in complice di quell´atto delittuoso e passionale. La ragazza si chiama Sierva María de Todos los Ángeles, ma a dispetto del nome sembra godere in modo particolare delle attenzioni del curato. La storia si svolge nella città di Cartagena, nel XVIII secolo, quando la chiesa aveva un ruolo fondamentale nella società. Questa novella ha un grande valore culturale, perchè ci mostra i dettagli di una società lontana dal nostro modo di vivere. Però, siccome le storie d´amore non stancano mai, e ancor meno se si ha passione da vendere, sensualità e sesso appassionato con l´amante, leggere questa novella di letteratura erotica motiverà molte coppie, trascinandole in camera da letto in preda alla passione. Si tratta di un´opera ad alto contenuto sessuale, ed è pertanto un libro ideale da leggere insieme all´amante. Non solo i protagonisti principali sono coinvolti in incontri amorosi passionali, ma anche altri personaggi vivono momenti in cui esplorano la propria sessualità.    ...

Il cammino del Chisciotte a Barcellona

Sapevate che a Barcellona potete intraprendere il cammino di Don Chisciotte? Si amici, “da quel luogo della Mancha alla città della contea”… Cervantes situa il Chisciotte a Barcellona nel finale della seconda parte della novella, quando il nostro sventurato personaggio è sconfitto sulla spiaggia dal cavaliere della Luna Bianca, che è in realtà il baccelliere Sanson Carrasco travestito. E´ il punto in cui intona il celebre elogio alla capitale catalana: “(…) y en sitio y en belleza, única; y aunque los sucesos que en ella me han sucedido no son de mucho gusto, (…), los llevo sin ella, sólo por haberla visto”. [ (…) e unica nel suo paesaggio e nella sua bellezza; e anche se gli eventi che qui mi sono accaduti non sono di mio gradimento, (…) li porterò con me, solo per averla vista] Se Cervantes stava parlando per bocca del celebre idalgo, ormai cavaliere, che fu quello che vedesti che tano ammirasti?. Insieme al valente cavallo Ronzinante e accompagnati dal nostro fedele scudiero Sancho Panza, cominciamo il cammino del Chisciotte: E´ la notte di San Juan, poco prima dell´alba. Don Chisciotte e Sancho Panza arrivano all´entrata di ponente di Barcellona (el portal de mar, oggi conosciuta come Pla de Palau) guidati dal famoso bandito Perot Rocaguinarda, anche conosciuto come “Perot lo Lladre” (a lui è stata dedicata una via, dove si diceva che avesse il suo nascondiglio in città) “Per un passaggio in disuso” arrivano alla spiaggia, sull´antica isola di Maians, dove oggi possiamo trovare il Museo de Historia de Catalunya. Qui è dove comincia oggigiorno la Barceloneta ed è dove Don Chisciotte fu abbattuto...

Anselm Kiefer a Venezia

Uno dei principali artisti concettuali e padre dell’”alchimia” moderna nella plastica, Anselm Kiefer, si presenta con l’installazione  “Salt of the Heart” presso La Fondazione Emilio e Annabianca Vedova fino al 20 Novembre. Kiefer è indubbiamente uno dei artisti concettuali viventi più importanti, ed è anche uno dei pionieri nel riprendere il lavoro alchemico nella creazione plastica. Nato a Donaueschingen, Germania, nel 1945, ha studiato pittura con Peter Dreher e Horst, e successivamente a Düsseldorf, dove fu alunno di Joseph Beuys. Il suo implacabile desiderio di conoscenza lo ha portato a realizzare studi di diritto e di lungua francese. Anche se agli inizi si dedicò alla pittura pura, a misura che andava immergendosi nel mondo delle arti passò rapidamente alle installazioni e agli happening, trasformando definitivamente la sua ispirazione iniziale. La prima mostra individuale risale al 1969, con una sierie di dipinti intitiolata “Occupazioni”. L’opera di Kiefer viene considerate dalla critica come un poema sperimentale, per le sue caratteristiche estetiche che attraversano e si mescolano con la sua controversa personalità, e per il suo sguardo critico sulla realtà e sulla storia del mondo. In particilar modo, in temi che lo portano a rivedere la storia recente del suo paese, e fondamentalmente la relazione con il nazismo. Uno degli esempi più chiari lo troviamo nell’opera basata sulle poesie di Paul Celan durante la sua prigionia in un campo di sterminio nazista. L’opera di Celan “Todesfuge”, con tutte le reminescenze di un processo traumatico, si trasforma in un quadro spettacolare che riceve il titolo di “Margarethe” (1980). Ma anche il misiticismo, la filosofia, la letteratura e il cosmo sono parte della sua opera,...

I paesaggi romani nel Museo del Prado

Il Museo del Prado presenta da sempre esposizioni realmente interessanti e di gran rilevanza, ma quella che sta organizzando attualmente, intitolata “ROMA: Naturaleza e Ideal. Paisajes. 1600-1650”, è a detta dei suoi organizzatori la più ambiziosa degli ultimi tempi, e grazie a questo può riunire la più grande selezione di opere relazionate al tema che mai furono presentate. La mostra era esposta precedentemente al Grand Palais di Parigi e ora arriva a Madrid in uno dei musei più importanti, che la esporrà dal 5 luglio al 25 settembre. Verranno esposte più di un centinaio di opere delle quali 83 sono pitture e 19 sono disegni. Nella presentazione ci sono alcune opere di valore incredibile, che non si riferiscono soltanto al tema della mostra in particolare, ma all´arte in generale. Ci saranno i lavori di Velázquez, Claudio de Lorena, Poussin, Caravaggio, Rafael, Giorgione, Tiziano e molti altri grandi artisti. Secondo il commssario della presentazione, Andrés Ubeda, la mostra sarà piena di sorprese, non esclusa la prima esposizione al pubblico dell´opera “Marina” dell´artista Salvator Rosa. L´unica differenza tra la mstra di Parigi e quella di Madrid nel Museo del Prado, sarà una differente selezione di opere esposte, perchè molte opere non si sono potute spostare per una questione di rischio. A Madrid, quindi, ci saranno oltre alle opere della mostra vera e propria che non sono state esposte a Parigi. Un esempio è l´incarico commissionato da Felipe IV di diversi dipinti di paesaggi che saranno utilizzati per decorare il Palacio del Buen Retiro. Per maggiori informazioni: http://www.museodelprado.es/en/exhibitions/exhibitions/at-the-museum/roma-naturaleza-e-ideal/ Museo del Prado: Calle Ruiz de Alarcón, 23, Madrid, 28014 MiLK Coloro che desiderino...

Streetmatching una applicazione per conoscere gente

Quando si cammina per strada,che sia passeggiando per paicere o quasi correndo per lavoro, ci si guarda intorno. Si osserva il paesaggio, il movimento della città, gli edifici, ma quello che più facciamo è guardare le persone attraenti che incrociano il nostro cammino. Molte volte diciamo alle nostre amiche: “Non sai il tipo che ho visto poco fa nella panetteria, era un angelo caduto dal cielo”. Però (quasi) mai questo amore a prima vista si concretizza perchè l´altra persona magari non si è nemmeno resa conto della nostra esistenza. Agli uomini passa la stessa cosa, guardano molto per strada, ma hanno poco coraggio a parlare alle bellissime donne che vedono passare. Con l´avanzare delle nuove tecnologie e la popolarizzazione degli smartphones, le relazioni sociali cambiano ed esiste già una applicazione che ci permetterà di conoscere gente per strada, senza essere cafoni o fuori luogo. L´applicazione si chiama Streetmatching ed è gratuita ,ma solo compatibile con iPhone, iPod touch y iPad. E´ disponibile in varie lingue (spagnolo,inglese,francese,italiano e portoghese) e si può utilizzare in qualsiasi città del mondo. Il procedimento per usare questa applicazione è semplice. Si scarica sul cellulare e quando è installata completate i vostri dati personali (mail ,numero di telefono, indirizzo). Quando siete per strada e vedete qualcuno che vi interessa, localizza il tuo “colpo di fulmine” e registralo in Streetmatching. In questo modo se l´altra persona anche si è sentita attratta da voi e ha localizzato lo stesso indirizzo con il suo colpo di fulmine,potrete conoscervi. Ma conoscere qualcuno per strada non è così semplice come sembra. Quello che Streetmatching prese in considerazione è che,prima di registrare il tuo...

Xijing: arte contemporanea asiatica a Venezia

Che succede quando le barriere tra nazioni vengono cancellate? Diciamocelo, non abbiamo più barriere reali: il flusso di informazioni costante tra tutte le parti del globo determina che una data posizione geografica in cui vivi e ti relazioni nel mondo reale sia sempre meno importante o riconoscibile, sacrificata alla globalità. Anche i volti e i tratti tipici di una data popolazione vanno diluendosi pian piano, andando di pari passo con l´unione e la diluzione delle razze nel mondo globale, arrivando forse un giorno al completo abbattimento di ogni pregiudizio fondato sulla razza o sulla religione, una grande famiglia collegata da una fitta rete di informazione mondiale. Parte del flusso di territorio e informazione trova luogo nelle città, reali o immaginarie. La finzione delle città si fonda sui suoi prodotti e i suoi abitanti, nella loro capacità di renderlo reale, orchestrata dal concetto di produzione/consumo. Però cosa succede quando creiamo una finzione nella finzione, vale a dire nel mondo virtuale, a cui passo dopo passo ci avviciniamo sempre più? La proposta del collettivo Xijing a Piazza San Marco a Venezia, è un dibattito che cerca di sviscerare alcuni concetti, tra i quali la costruzione della rete strategica economica, e il fatto che sia reale o meno, o che ci abbiano portato soltanto a credere che sia reale, e ancora se siamo stati portati a credere che tutto quello che ci risulti accessibile sia reale, o in fondo non lo sia. Le nozioni di verosimiglianza sono uguali sia in Occidente che in Oriente? La mostra Xijing è organizzata dalla fondazione Bevilacqua La Masa e Arthub Asia, una fondazione senza scopi di...

Rosa Crux, Narsilion e Trobar de Morte a Barcellona.

Un concerto intimo e di eccellente qualità è quello che ci promette Rosa Cruz, band francese che si fa notare musicalmente per le sue innovazioni e il suo costante questionamento antropologico sull’arte, la lingua e altri aspetti inclusi nella performance-art del gruppo e che formano la sua particolare identità. Rosa Crux è nato nel 1986, quando Olivier Tarabo e Claude Feeny si uniscono in un progetto che potremmo definire gotico medievale rituale, sebbene comprenda vari elementi come rendono difficile una esatta categorizzazione, soprattutto perché essi stessi creano molti degli strumenti utilizzati nelle composizioni e nei loro concerti dal vivo. Un altro degli aspetti caratteristici dell’”identità Rosa Crux” è che la maggioranza  dei loro pezzi, con parti in latino, trattano dei testi rituali del XVIII secolo e delle esperienze mistiche del cabalismo e dell’alquimia, studiate dal gruppo e comunicate al pubblico attraverso il loro eccellente lavoro musicale. Sebbene qattro dischi sembrino pochi, visti gli anni di esistenza della band, bisogna dire che le loro produzioni implicano un altissimo impegno artistico e sono il risultato di lunghi periodi di ricerca, e ognuna di esse è altamente consigliabile, anche se non per tutti i gusti. A questo proposito bisogna aggiungere che una volta che li si ascolta, o si viene coinvolti dalla magia e dalla storia del gruppo o no, non vi sono vie di mezzo. Il concerto che realizzeranno a Barcellona questo 23 Luglio è ancora più consigliabile perché non suoneranno soli, bensì accompagnati da Trobar de Morte, band locale di ritorno da un eccellente concerto nel Wave gotik treffen, e da Narsilion, formando questo magico trio medievale in quella che...

Sting a Venezia

Probabilmente in molti non sanno di chi si parla quando diciamo Gordon Matthew Thomas Sumner,ma in realtà è uno dei musicisti più amosi di tutti i tempi: Sting. L´artista, che fece parte del gruppo The Police (cosa che lo rese famoso in tutto il mondo), sta facendo un tour mondiale presentando la sua ultima creazione chiamata “Symphonicities” e sarà a Venezia a presentare questo disco il 29 luglio. Sting nacque nell´Inghilterra del nord nel 1951 e fu il cantante e bassista de The Police, band che si sciolse nel 1984 e tornò insieme per sporadiche presentazioni tra il 2007 e il 2008. Sting ha sempre fatto cose relazionate con la musica e l´anno scorso lanciò il suo ultimo disco, “Symphonicities”. In quanto membro dei The Police come solita, Sting superò la somma di 100 milioni di dischi venduti e vinse premi di ogni genere. Tra tutti questi premi ad esempio ha collezionato bene 16 Grammy e anche una nomina agli Oscar. Sting dimostrò il suo naturale talento per la musica da molto giovane, ovvero dall´età di 8 anni quando già suonava le sue prime canzoni dopo aver avuto in regalo la chitarra che suo zio aveva buttato via. Col passare degli anni iniziò a fare presentazioni e a far parte di vari gruppi. Tra queste abbiamo ad esempio i Phoenix Jazzmen, Last Exit e Newcastle Big Band. Il momento culmine della sua carriera arrivo nel ´77 quando nacque The Police e da allora questo interessante trio iniziò a fare storia. Sting lanciò come solista 18 album con grandi successi e continua a presentare e creare nuove canzoni. Per maggiori...

Mirablau

Mirablau è uno dei ristoranti più esclusivi e con la miglior vista di Barcellona.

Annika Ström a Siviglia

Sebbene poco può far più male della musica, è anche vero che nulla possiede un potenziale intrinseco di trasformazione della realtà personale e collettiva dell´umanità come lo ha questa forma d´arte. Non risulta un´idea così strana se concepiamo l´universo e la vita alla maniera pitagorica, come un´armonia di mondi o una musica di sfere, concetto che ricollega all´antichissima tradizione indù secondo cui nella danza universale di creazione e distruzione della dea Shiva risiede la verità cosmica, e ancora alla moderna teoria delle corde quantiche che postula un universo multidimensionale composto da una simultaneità di stati vibrazionali, non completamente alieno da certi concetti poetici dell´eternità. Sulla chitarra di Woody Guthrie si può leggere la frase “Questa macchina uccide i fascisti”, ed è senza dubbio un esempio diretto, ma generalizzando possiamo affermare che la musica va di pari passo con il cambio sociale fin dagli albori dell´umanità. E´ possibile che un tempo la canzone venisse usata per concertare un lavoro di gruppo e dirigerlo con un certo ritmo, creando una fusione armonica tra le differenti persone che condividevano lo stesso lavoro. I poemi epici, che si cantavano e tramandavano di generazione in generazione, contribuivano come non mai al sentimento di appartenenza a una collettività cone storia e valori comuni. Durante tutto il Medio Evo i poemi sono stati inscindibili dalla musica, l´arte delle muse per eccellenza, e contribuirono decisamente alla creazione di un immaginario collettivo generatore di una cosmovisione determinata che poteva a sua volta essere sovvertita tramite la medesima forma d´espressione artistica. In questo modo, possiamo parlare di autentici movimenti controculturali come i goliardici o la danza della morte, dove...