Non è insolito, oggigiorno, essere vegetariani. Molti studi hanno confermato che mangiare carne non è necessario, anzi al contrario mangiare vegetariano fa benissimo alla salute e anche al medio ambiente. Se vi state chedendo quanti vegetariani ci siano nel mondo, la risposta è ¨molti¨. Se non consideriamo l’India, dove questa pratica è diffusissima (anche per motivi religiosi), la percentuale della popolazione mondiale che si alimenta solo di alimenti vegetali va dall’1% allo 0,1% di vegani. Stiamo parlando in totale di circa 60 milioni di persone, che non son pochi. Il mercato alimentare si è reso conto di questa realtà ed i prodotti vegetariani sono diventati un vero e proprio business che coinvolge parecchie aziende. Tutto questo per arrivare a dirvi che se andate in vacanza a Lisbona, la cui gastronomia non è propriamente vegetariana, non avrete nessuna difficoltà a trovare dove mangiare con rispetto alla vostra dieta. Vediamo quali sono tali posti: (Foto: Brocco Lee) PSI Qui una volta è venuto a mangiare addirittura il Dalai Lama: come non fidarsi quindi di quest’illustre ristorante vegetariano? Quest’accogliente locale è ubicato in mezzo a un piccolo giardino pubblico, il Jardim dos Sabores, vicino al centro di Lisbona, in via Alameda St. António dos Capuchos. Il prezzo di 3 portate è intorno ai 20 euro. Davvero raccomandabile. Green Pepper Propone un menù vegetariano che varia ogni giorno. Se prima di andarci volete sapere cosa ci sarà nel menù del giorno, potete consultare la pagina web. Per arrivarci dovete prendere la metropoltana fino a Praça de Espanha. Green Pepper si trova in Viale José Malhoa, 14 – Loja 2, Campolide. Terra Se non volete...
Il lettore non si aspetti di sentir parlare dei meravigliosi musei d’arte e storia naturale che popolano le strade di Londra. No. Oggi parleremo di musei diversi dal solito e bizzarri. Forza, che sono cinque e non abbiamo molto spazio. Foto: Matt From London Museo del ventaglio È unico al mondo e si trova al numero 12 di Crooms Hill, a Greenwich. Apre dal martedì al sabato dalle 11 alle 17. La domenica apre più tardi, alle 12. Da non perdere la sua mostra permanente con ventagli di tutti i generi, di varie epoche e luoghi e per ogni occasione. Dopo la visita puoi fare un giro nel suo negozio per toglierti qualche capriccio o comprare qualche libro. Museo delle marche, del packaging e della pubblicità Cosa c’è da sorprendersi dopo che è stata innalzato sugli altari dell’arte un barattolo di pomodoro grazie al geniale Andy Warhol? Questo è il posto ideale dove deliziarsi con oggetti di ogni genere che, in un modo o nell’altro, sono diventati dei simboli o delle icone nella società dei consumi a partire dagli anni cinquanta. Si trova a Notting Hill (al numero 2 di Colville Mews). Apre dal martedì al sabato dalle 10 alle 18 mentre la domenica dalle 11 alle 17. Fa orario speciale la settimana santa, a Natale e altri festivi. Museo dei pompieri di Londra Una visita a questo delizioso spazio è imprescindibile se ci si trova nella capitale britannica con i bambini. Verrai trasportato nel mondo dei pompieri che danno il loro aiuto speciale alla comunità. Di particolare interesse il percorso storico, con una mostra permanente in cui vengono esposti...
Se vuoi vivere un’autentica esperienza a Venezia non devi far altro che andare al Campo Santa Margherita. Quest´ effervescente piazza italiana è il punto di ritrovo del quartiere Dorsoduro e c’è sempre qualcosa da vedere o fare a qualsiasi ora del giorno. La Piazza in sé non è particolarmente interessante, si tratta di uno spazio tranquillo con alberi e panchine. Questa piazza ampia ed aperta è circondata da caffetterie, bar, negozi poco convenzionali e da case private, alcune delle quali sono del XIVº secolo. Gli edifici che circondano la piazza le conferiscono un’atmosfera accogliente, protetta e piacevole. Forse è questo che attrae chi viene qui a passare qualche momento in compagnia e chiaccherare. Foto: Miles Heller La cosa migliore di Campo Santa Margherita è che è un punto di ritrovo per i veneziani più che per i turisti. Lontano dai venditori ambulanti e dalla zona più turística il Campo ospita un mercato durante la settimana ed i suoi clienti sono per lo più veneziani. La gente arriva ad ogni ora del giorno, alcuni per comprare frutta e verdura nelle bancarelle, altri pane, altri anocra prodotti di consumo quotidiano… alcuni vengono per guardare il mercato e le vetrine dei negozi d’abbigliamento. C’è anche chi va per approfittare del buon cibo o bersi un caffè il pomeriggio. Sicuramente questo è il cuore del quartiere e qui troverai qualcosa da fare la sera-quando la maggior parte dei locali chiudono a Venezia. Proprio nel mezzo di Campo Santa Margherita troverai una fontana su cui è impressa l’immagine di una sirena. Ci sono varie fontane come questa intono ai “campi” della città e anche se sono di grande bellezza non sono...
Chi desidera andare oltre il turismo di massa cerca di entrare in contatto diretto la cultura locale. Questo significa passare del tempo con la gente del posto e andare a scoprire personalmente dove si trova il miglior cibo che una città ha da offrire, cosa che è di sicuro più facile da dire che da fare. Per il tuo prossimo viaggio a Tel Aviv tutto questo può essere realizzato senza difficoltà. Foto: austinevan Tutti sanno che un buon pasto cucinato a casa da qualcuno che sa come farlo e che presta attenzione ala qualità non è un’esperienza che si può avere in qualsiasi ristorante, dove è facile, al contrario, essere solo uno dei tanti clienti che verranno serviti anonimamente. Attraverso EatWith Israel è possibile organizzare una cena a casa di un “anfitrione certificato EatWith”, i cui standard e misure di sicurezza, cioè, sono garantiti dalla compagnia. Si e così invitati dall’anfitrione ad andare a mangiare a casa sua le prelibatezze cucinate da lui stesso. Si tratta di una grande opportunità per varie tipologie di viaggiatori. I gruppi di turisti, ad esempio, in questo modo eviteranno la preoccupazione di trovare il ristorante e prenotare per tempo. I viaggiatori solitari potranno fare gruppo con altri turisti in cerca di nuove esperienze, con conversazione interessante garantita a tavola. Anche i viaggiatori con pochi soldi apprezzeranno questa soluzione, visto che molti anfitrioni permettono di portarsi da bere da sé, e si sa che al ristorante l’alcool è spesso la voce più cara sul conto. E alle famiglie con bambini piacerà il fatto che i bambini potranno muoversi in una casa invece di dover stare...
Il Quartiere Coppedè non è esattamente un quartiere: nascosto nelle viscere della città, quest´area comprende 18 palazzi ed edifici nobili tra cui si trova Piazza Minzio, dove si aprono le porte del complesso architettonico con al centro la Fontana delle Rane. Il complesso architettonico formato da questi edifici venne progettato dall´architetto Gino Coppedè che ha dato appunto il nome alla zona. I lavori durarono dal 1913 al 1927, anno in cui si costruì l´ultimo edificio del complesso. Questo lungo lasso di tempo per costruire la zona fece in modo che nel complesso convivano più stili come un libero, proprio dell´architetto, a dettagli di art noveau o arte barocca, nelle facciate o negli interni dei palazzi. La varietà del complesso rende particolare questa zona romana. Ogni visita sembra nuova perché si scoprono sempre particolari nuovi di Piazza Minzio. La sopresa è sempre grande. Gli edifici che più risaltano sono i tre palazzi che si affacciano sulla Fontana delle Rane, in particolar modo Villina delle Fate, costruita nel 1920. La bellezza di questa zona rende il Quartiere Coppedè un´area davvero speciale, non così bella come quell´angolo, ma comunque molto speciale. L´architetto lavorò al progetto sino alla sua morte, avvenuta nel 1927. In seguito subentrò ai lavori l´architetto Paolo Emilio Andrè. Una degli aneddoti dell´area ha a che vedere con il cinema: qui Dario Argento ha filmato diverse pellicole. La struttura differente e allo stesso tempo spettacolare degli edifici del complesso rendono l´area ideale per la ricreazione di uno spazio tenebroso. L´ingresso principale della zona è formato da uno splendido arco che unisce due edifici. Nella parte superiore dell´arco pende una lampada...
Risulta davvero difficile ai disabili fisici visitare il centro di Venezia: la città è formata da oltre cento isole connesse da circa 400 ponti che costituiscono una vera e propria barriera architettonica. (Foto: Steve A Johnson ) Ma non è vero del tutto. La maggior parte dei monumenti e ponti sono raggiungibili anche da disabili senza troppi problemi: alcune guide hanno ideato percorsi ad hoc consigliati dagli stessi veneziani che ben conoscono il problema. Probabilmente l´itinerario più completo è quello di dell´area di Mariciana, con PIazza San Marco e i palazzi della piazza, come Palazzo Ducale e i principali musei della città italiana. Si inizia a bordo del vaporetto nº2 e si scende a San Marco Giardinetti, anche se esiste un´altra fermata che dà la possibilità di vedere la maggior parte degli edifici più conosciuti della città; vi sono un po´ di problemi per le sedie a rotelle. Prendete il vaporetto nº1 dall´autostazione di Piazzale Roma o dalla stazione dei treni fino alla fermata Marco Vallaresso. Dal molo si arriva a el Campo San Moisé e all´omonima chiesa. Per accedere all´edificio religioso c´è da superare solo un piccolo gradino. Se si continua a destra, arriverete a Piazza San Marco, cuore della città, nonché il posto più emblematico di Venezia. Lì troverete Palazzo Ducale e diversi edifici che che ospitano i principali musei della città. È possibile entrarvici in sedia a rotelle. Consigliamo però di prendere un appuntamento telefonico per agilizzare i tempi. Per accedere a Piazza San Marco senza problemi, visto che da questa parte ci sono tre scalini, è consigliabile girare a sinistra in calle del Salvadego, fino al Bacino Orseolo, uno...
Quando si viaggia, fa sempre piacere trovare posti che non siano troppo turistici. Sono proprio questi luoghi che poi rimarranno nella memoria e che torneranno subito alla mente quando si ripensa al posto visitato. Se hai in programma di andare a vedere Riga, la capitale della Lettonia, qui ti indichiamo quali sono i posti più alternativi, fuori dal giro turistico, che ti si stamperanno nella memoria e che poi ricorderai ogni volta che sentirai parlare di Riga. 1 Pulkvedis Riga è una città che ha fama di essere un gran posto per uscire la sera. Confermiamo: lo è. Essendo una destinazione celebre tra la gente che viaggia per far festa, ci sono molti gruppi di turisti in addio al celibato nelle principali discoteche della città. Se vuoi andare in un locale frequentato più da gente del luogo, vai al Pulkvedim Neviens Neraksta (Peldu iela 26-28), meglio conosciuto come Pulkvedis, che significa ¨nessuno scrive al colonnello¨, dove si riuniscono i bohemi e gli alternativi della città. La musica varia tra due piani, e va dal rock all’hip-hop all’elettronica, quindi di sicuro troverai ciò che viene incontro ai tuoi gusti. La decorazione e l’atmosfera del posto sono fantastici, e certamente vorrai tornarci. 2 Il Mercato Centrale Se vuoi fare shopping in un posto davvero tipico ed autentico, il Mercato Centrale è il posto perfetto per farlo. Qui potrai comprare il cibo più fresco della città a prezzi davvero bassi, oltre a poter vedere in prima persona com’è la giornata del lettone tipico. Il Mercato si trova nel quartiere russo di Riga, il Maskavas Forštate, conosciuto a livello popolare come Maskačka, dove il tempo...
Plaza de la Encarnación si trova nel centro di Siviglia ed è uno dei luoghi più emblematici della capitale spagnola. Diversi anni fa si decise di rivitalizzare questo spazio urbano e il Comune convocò un bando di idee per creare un edificio che ne rafforzasse l´identità. Foto: gacabo Il premio e la soddisfazione se la portò a casa l´architetto tedesco Jürgen Mayer, che progetto questo curioso edificio in legno che oggi giorno presidia Plaza de la Encarnación. Si tratta del Metropol Parasol, ma data la forma speciale, i sivigliani lo hanno ribattezzato Setas de la Encarnación o Setas de Sevilla (i funghi). L´insieme architettonico è formato da sei parasole a forma di funghi, uniti tra sé da una struttura in legno. La sua peculiare forma, che le è valso il nome non ufficiale, è ispirata alle cupole della Cattedrale di Siviglia e ai ficus della vicina plaza de Burgos. L´edificio misura 150 per 70 metri e all´interno delle due strutture principali si trovano un ristorante di tapas per cene informali e una sala per eventi. Entrambi si trovano al piano superiore, a 22 metri sopra il livello della piazza. Ma non è solo la sua forma originale che attira l´attenzione (che creò diverse polemiche al momento della costruzione): la piattaforma che ricorre la parte superiore de Las Setas de Sevilla. Su questa promenade elevata si può camminare e da lì si gode un impressionante panorama della città. Non solo perché da lì si vede parte della città, ma anche per la visione della parte superiore de Las Setas, formata da una struttura in legno che offre una curiosa vista. Questa piattaforma...
Perchè non un altro sapore? Una mescolanza trai Mediterraneo, Africa e Oriente, con sapori antichi e segreti. Ogni viaggio si programma in modo diverso e una visita a Marrakech può benissimo essere dedicata alla gastronomia. Per uscire dalla tipica cuicina mediterranea e quella dei fast food, con la quale spesso ci alimentiamo, lasciamoci trasportare da nuovi sapori esotici. Per questo presentiamo una lista di local dove godersi del buon cibo. (Foto: Roberto Cacho) Aicha Ristorante Se non il più e per lo meno uno dei ristoranti più noti di Marrakech. Si trova in Piazza Jemaa el Fna ed è sempre affollato di turisti, qui sicuramente vorrai tornare. Tierra Café Questo in particolare pur non escludendo nessuno, si dirige ad una clientela vegetariana. Si trova nella Medina e se scegli di mangiare qui potrai anche goderti il meraviglioso panorama sull’Atlas. ChezAli Assolutamente da sogno, è il ristorante delle Mille e una notte. La cena tra piatti di cous cous, spiedini di agnello al forno e tajin, è accompagnata da uno spettacolo di acrobati, fuochi d’artificio e vari gruppi musicali. Senza dubbio un posto da favola. Le Marrakchi Nel centro di Marrakech e con vista su Piazza Jemaa el Fna. Qui si può anche godersi uno spettacolo folckloristico che viene offerto dopo cena. Il menú è vario e tradizionale: couscous, tajin di pollo, spiedini, humus, pastela. Si può provare un pò di tutto se si condividono le portate. Ristorante el Bajha Quando un locale è frequentato dalla gente del posto qualcosa di buono ci sarà e questo è frequentato soprattutto da oriundi. Si trova sempre nel centro della città. Cucina tipica marocchina....
Vicino a Budapest e al lago Balaton, Pécs è una fermata obbligata se si decide di visitare l’Ungheria. Quinta città più grande del Paese, che vive praticamente di cultura, dell’Art Nouveau e dei musei, Pécs è stata Città della Cultura 2010 per conservare tracce della civiltà romana, croata, greca, serba, tedesca, turca ed ebrea. È anche Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Sebbene non sia molto grande era un tempo la porta dei Balcani e punto di passaggio per tutti quei popoli che l’hanno formata e trasformata con il passare dei secoli. A 200 kilometri da Budapest, Pécs è la gita fuoriporta perfetta: Una passeggiata per i musei Se cercate dipinti post-impressionisti li troverete al Museo degli Artisti Ungheresi (in via Janus Pannonius numero 11). È molto raccomandabile anche visitare le rovine romane della necropoli paleocristiana di Sopianae, che risalgono al IV secolo, con scavi archeologici che, anno dopo anno, hanno riportato alla luce più di mille tombe. Possono essere osservate attraverso una cabina con il soffitto di vetro, che s’illumina di notte (in Szent István tér 12), e vantano un valore architettonico speciale grazie al fatto di essere state scavate come stanze funebri. Senza dimenticare il loro valore artistico, visto che si conservano ancora perfettamente decorate con pitture murali cristiane. E per terminare la passeggiata culturale: la Basilica neo-romanica di San Pietro, con quattro torri e un museo dell’arco a volta. Da qui si godono viste fantastiche. I vini della regione A Pécs c’è un ambiente caratterizzato dalla mentalità aperta, allegra e mediterranea. Il fatto è che si trova nella regione vinicola di Mecsekalja, specializzata in spumanti, i...