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Fai il pubblico a New York City

Un modo divertente e gratuito per vedere i vip quando sei a New York City è quello di partecipare come pubblico alla registrazione di alcuni show televisivi Ecco qui gli spettacoli che mi sento di consigliare e come ottenere i biglietti. Una volta scelto lo spettacolo che ti interessa, dovresti richiedere i biglietti nel periodo in cui viaggi a New York. Nel caso in cui non funzionasse, puoi provare a fare un po´ di fila e acquistare i biglietti il giorno stesso dello spettacolo.   Good Morning America Questo spettacolo propone un mix tra notizie del mattino e informazioni sullo stile di vita. Va in onda in diretta tutti i giorni feriali alle 7 del mattino. Per richiedere i biglietti, visita il sito web degli studios ABC: http://abc.go.com/site/tv-ticket-request. Per cercare di ottenere i biglietti in stand-by, si consiglia di arrivare alle 6:45 o addirittura di mettersi in fila prima. È necessario portare un documento d´identità valido, massimo una borsetta (non sono ammesse altre borse). Lo spettacolo viene registrato a Broadway e W. 44th Street (Times Square).   The Daily Show con Jon Stewart Condotto da Jon Stewart, questo spettacolo molto popolare su Comedy Central, propone parodie assurde e divertenti su politica, cultura pop e notizie. Troverete sempre anche un vip come ospite: attori, autori e politici (anche Obama). I biglietti sono prenotabili sul sito web  http://www.thedailyshow.com/tickets. L´indirizzo degli studios è in 733 11th Avenue. Gli spettacoli sono registrati da lunedì a giovedì alle 17.45. Le porte vengono aperte alle 17.15. I partecipanti devono essere maggiori di 18 anni. Non sono ammessi gruppi superiori a 4 persone.   Late Night con Jimmy Fallon Questo spettacolo della NBC, che...

Il Foro Italico di Roma

Il Foro Italico di Roma (da non confondere con il foro romano dell’epoca imperiale) si trova nella periferia della Città Eterna e fà parte delle istallazioni sportive dell’Università degli Studi di Roma ¨Foro Italico¨. È aperto al pubblico e vi si svolgono partite di tennis e gare di atletica. In un edificio annesso c’è anche una piscina. Venne costruito tra il 1928 e il 1938 seguendo l’estetica dell’architettura fascista promossa da Benito Mussolini, ed è decorato con impressionanti sculture Art Decò, il movimento artistico razionalista dalle linee pure in auge in quel momento. Architettura Fascista Senza entrare in considerazioni politiche, etiche e umanistiche su ciò che significò il fascismo per l’arte, l’architettura fascista è caratterizzata soprattutto da una grande ambizione estetica. È vero che sia Hitler che Mussolini, come qualsiasi altro regime totalitarista, non esitarono a promuovere il rogo di dipinti e libri (oltreché di persone) in una sorta di affanno a fare tabula rasa della storia. Questo tuttavia non cancella il fatto che, in un modo o nell’altro, entrambi i regimi dittatoriali abbiano dato impulso a interventi artistici estremamente efficaci. Ad esempio, le riunioni di massa della propaganda nazista e i begli edifici costruiti in tutta Italia, soprattutto al nord, dal Duce, Benito Mussolini. Durante questo periodo di involuzione storica, etica, sociale e culturale, si credeva che non vi fosse stata epoca migliore che quella dell’antica Roma (naturalmente in Italia) o quella tribù di razza pura ariana (in Germania). Si pretendeva quindi di recuperare i valori di quel passato (più di 2000 anni indietro!) e re-inculcarli nel presente. Le conseguenze di questo tentativo sono ben note e non...

Istanbul con i figli: tre musei per tutta la famiglia

Istanbul è una destinazione ideale per viaggiare in famiglia o con bambini piccoli. Se sei immerso nella cultura occidentale, la capitale della Turchia darà ai più giovani di casa una visione nuova del mondo in un contesto civilizzato e sotto controllo. Anche se c’è chi lo fa, è sempre meglio non lanciarsi in avventure con bambini piccoli lontano dai comfort e dai servizi europei. Oggi ti facciamo tre proposte per viverti Istanbul con i tuoi figli: il Museo delle Miniature, il Museo dei Giocattoli e il Museo Navale. Se viaggi in un altro modo (da solo, in coppia o con un gruppo di amici) queste opzioni di svago sono valide comunque. Museo Navale di Istanbul Il Museo Navale di Istanbul è forse uno dei più antichi nel suo genere. Fu creato alla fine del XIX secolo insieme alle prime società scientifiche e di osservazione. Sebbene all’inizio fosse un semplice magazzino che conservava vari oggetti relativi alla cultura marina turca, oggi è uno dei migliori musei di Istanbul, grazie anche alla qualità e quantità dei pezzi esposti, che vanno dalle opere d’arte a tematica marina del periodo ottomano a navi in miniatura, passando per oggetti originali provenienti da imbarcazioni vere, visto che il tema navale può spaziare tantissimo. Vi lascio il link del posto http://www.denizmuzeleri.tsk.tr/en/, dove troverete tutte le informazioni pratiche. Museo dei Giocattoli di Istanbul E se il Museo Navale non vi basta, i più piccoli si divertiranno (e davvero) nel Museo dei Giocattoli di Istanbul, situato in una casa signorile appartenente al poeta Sunay Akin (nato nel 1962), in una zona lontana dal centro e dalla frenesía turistica....

Jane Birkin in concerto a Londra

Quando si pensa agli anni ‘60, in questo momento del XXI secolo, viene un nodo alla gola sempre più grande, un nodo di nostalgia che fa venir giù qualche lacrimuccia al ricordare anni così fondamentali per la cultura globale, anni in cui la musica, la politica, la sessualità, la letteratura e il cinema, e vari modi di interpretare e confrontarsi con la realità passarono attraverso una rivoluzione. Ogni paese li ha vissuti in modo diverso, a Berlino per esempio il Rock N Roll faceva i suoi primi passi verso le sonorità psichedeliche e politiche del Krautrock tedesco, piena di voglia di sperimentare, di visioni cosmiche e di proteste contro il Muro. A Parigi la musica “Ye Ye” e le canzoni di Serge Gainsbourg invadevano le radio. E star come Francoise Hardy, Anna Karina e France Gall ipnotizzavano con la loro bellezza lirica, mentre divi come Jacques Dutronc davano impulso alla nuova musica beat e go-go, con molte intenzioni rock però “en français s’il vous plaît”. Naturalmente Londra è un’altra storia. In quel periodo era conosciuta come ¨Swinging London¨, una festa interminabile di rock n roll, moda, sonorità beat, sperimentazione e droghe. I Rolling Stones stavano in testa a tutte le band insieme ai Pink Floyd, ai Cream, ai Beatles già maturi e a un Jimi Hendrix che iniziava a far parlare di sé, lontano dai suoi Stati Uniti. In quei romantici anni, la bella Jane Birkin, nativa di Londra, conosce al geniale Serge Gainsbourg e inizia immediatamente una storia d’amore con lui, sul set del film “Slogan” di sui entrambi sono i protagonisti. Tra le canzoni che li resero...

Il miglior Bakalava di Istanbul

Il Baklava è un dolce tipico del Mediterraneo Orientale, la cui origine è molto discussa, in quanto alcuni sostengono che provenga dalla Turchia mentre altri affermano che arrivi dalla Grecia, o persino dalla Cina. Si tratta, in ogni caso, di un dessert che vi consigliamo di provare. Il Baklava trova le sue origini nella Mesopotamia, l’attuale Turchia, sebbene si creda che gli assiri nel VII secolo a.C. siano stati i primi a cucinare un dolce dalle caratteristiche simili. Anticamente lo si preparava in forni a legna. Nel XIX secolo veniva considerato un dolce afrodisiaco delle classi agiate. I mercanti greci, meravigliati dalla sua bontà, esportarono la ricetta ad Atene e ne migliorarono la densità della pasta. A volte è stato creduto cinese a causa dell’origine mongola della parola che gli dà il nome, che nel 1330 comparve in un ricettario di cucina cinese sotto la Dinastia Yuan. Il Baklava originale è turco, ed è fatto da una pasta di noci triturata bagnata nel miele con semi di sesamo o pistacchio. La versone greca, al contrario, è fatta con una millefoglie di pasta filo ripiena di noci e inzuppata nel miele. Vi indico la ricetta se per caso avete voglia di prepararlo. Prima di tutto averete bisogno di varie sfoglie di pasta filo, da spalmare con burro sciolto. Ad ogni strato si devono aggiungere noci triturate fino a raggiungere la quantità di sfoglie che si vuole, considerando che 33 sono troppe se non si è esperti. A questo punto si taglia la pasta in triangoli tutti della stessa dimensione, la si inumidisce con acqua e la si mette in forno...

La Grande Muraglia Cinese e i monumenti di Pechino

Qualsiasi aggettivo o descrizione non sono abbastanza per descrivere la capitale della Repubblica Popolare Cinese, Pechino. Niente di meglio che un fare un viaggio per scoprirla e capire in prima persona quando sia spettacolare quest’immensa città, dove la maggior parte dei monumenti o edifici sono tra i più grandi del mondo. Siete pronti per sapere cosa bisogna andare a vedere? Piazza Tiananmen Piazza Tiananmen, conosciuta anche come piazza della Porta della Pace Celestiale, è la piazza più grande del mondo, con una superficie di 440 m². Qui, nel 1949, Mao Zedong proclamò la fondazione della Repubblica Popolare Cinese, e da allora la piazza è stata confermata come centro di cerimonie, celebrazioni e manifestazioni. È impossibile non ricordare la sanguinosa protesta che ebbe luogo qui nel 1989, e la foto emblematica del giovane davanti al carro armato (foto vincitrice del World Press Photo di quell’anno). In questa stessa piazza troverete il Parco di Sun Yat Sen, il Monumento agli Eroi del Popolo, il Museo Nazionale Cinese (il più grande del mondo), il Palazzo dell’Assemblea Popolare Nazionale e la Torre Tiananmen, simbolo della città. La Città Proibita La Città Proibita detiene il primato come maggior complesso di edifici del mondo, con 980 costruzioni e 720 000 m². Questo enorme palazzo è chiuso in un’area ancora più grande chiamata Città Imperiale, che dalla Dinastia Ming alla fine di quella Qing (1912) fu sede del Palazzo Imperiale Cinese. La Città Proibita si divide in due zone: il Cortile Esterno, in cui si trovano il Salone dell’Armonia Suprema, il Salone dell’Armonia Centrale e il Salone della Perseveranza nell’Armonia, e il Cortile Interno, in cui si trovano...

Dieci o più cose da fare a Nizza

A Nizza non tante cose sono cambiate dai tempi del sovversivo, capriccioso e incantevolmente evocativo film documentario su questa città diretto da Jean Vigo nel 1930. Come il film, Nizza ha l’inquietante capacità di riconciliarci con le immagini e con le cose, profumandoci la pelle di un’antica aspirazione a un’arte di vita. 1. Terrazze Non sono molti i posti in cui ci si lascia vincere dalla nobile e piacevole aspirazione al piacere con gradevole abbandono come nelle sue favolose terrazze, protetti dal suo magnifico sole sotto gli ombrelloni gialli del Bar della Degustazione, o sorseggiando uno squisito tè servito nell’Auer Gormet all’ombra del palazzo dell’Opera. 2. Musica Di sicuro Nizza ha una potentissima capacità musicale che si esprime con vibrante vigore in posti come l’enorme Palais Nikaïa o la Sala Acropolis, il cui programma vario di concerti va dalle grandi star della cultura pop ai nomi di culto dell’elettronica e dell’hip hop francese. 3. Arte Per gli appassionati dell’aspetto più materiale dell’arte, che forse aspira alla condizione della musica come affermato da Walter Pater, Nizza propone una grande gamma di esposizioni temporanee e permanenti, come la Galleria Jean Renoir, il Musée National Message Biblique Marc Chagall e soprattutto el Musée Matisse, autentico centro di pellegrinaggo per gli amanti dell’opera di uno dei grandissimi della pittura del XX secolo. Senza uscire dall’ambito museistico, non bisogna perdersi la straordinaria collezione del Museo di Belle Arti, che comprende opere maestre leggendarie come Il Bacio, la celeberrima scultura di Auguste Rodin. 4. Balneari Parlando di arte, quella del cioccolato a Nizza raggiunge vette insospettate in balneari come La Bulle d´Isis, che offre più di ottanta diversi trattamenti di bellezza, relax e antietà,...

Street Art ad Amsterdam

La street art ad Amsterdam sa di funky, è ritmata ed è come un viaggio. Oggi giorno il Comune di Amsterdam sta cercando di adottare misure che disincentivino i graffiti a caso, creando apposite aree. Contemporaneamente si sta cercando di legittimare i più acclamati artisti di graffiti riconoscendo il loro lavoro, promuovendo esposizioni e opere d´arte, trasferendone alcune dalle strade ai musei. Nonostante la pittura delle pareti sia antica tanto quanto l´umanità, non fu fino agli anni ´70 che cominciò a materializzarsi ad Amsterdam come arte. Gli artisti di graffiti, anche rinominati writer, affondano le loro radici nel movimento punk. Quest´arte nacque come una poesia rivoluzionaria e venne utilizzata come espressione di malcontento nei confronti della classe politico-sociale e del sistema economico.   Alcuni nomi da non dimenticare: Shoe: grande graffitaro dal 1979. Negli anni ´80 forma il collettivo Crime Time Kings e diventa “legale” creando la propria firma. Il suo stile è conosciuto come Calligraffiti. Un altro artista rinomato è Ottograph, con marcate influenze por art: è presente in tutta la città e in giro per il mondo. Lavora per aziende di tutti i tipi, da Greenpeace a Mercedes-Benz. Mickey è un´artista dei graffiti la cui marca di riconoscimento sono bulbi oculari. Hugo Mulder, aka DHM, dagli anni ´80 dipinge le strade di Amsterdam con il suo peculiare stile bianco e nero che ricorda un tatuaggio. Lastplak è un gruppo di 9 pittori con tecniche e bagagli molto diversi, ma con un obiettivo comune: dipingere su qualsiasi superficie, misura o luogo. IVES, fondatore di diversi collettivi, ha realizzato lavori per diverse aziende, ma preferisce lasciare la sua impronta per strada. Potrete vedere...

Il Guggenheim di Bilbao: un itinerario

Bilbao, questa città della Spagna settentrionale che affascina i turisti lasciando in loro un ricordo incancellabile, ha delle buone ragioni per essere considerata una destinazione turistica: la sua gastronomia, l’ospitalità della sua gente, i suoi paesaggi spettacolari, la sua architettura… Ma se c’è qualcosa che ha dato un contributo fondamentale alla sua fama è stata la creazione del Museo Guggenheim, che ogni anno attrae milioni di visitatori. Inaugurato nel 1997, il progetto del museo porta la firma del prestigioso architetto canadese Frank Gehry, che ha creato un innovativo edificio in titanio, pietra calcarea e vetro, che ha ricevuto gli elogi della critica internazionale. Questo ambizioso progetto non ha lasciato niente al caso, nemmeno l’ubicazione, vicino al fiume, scelta dallo stesso Gehry affinché il museo possa essere ammirato da tre punti strategici di Bilbao. Oggi è un simbolo della città, di cui i suoi cittadini sono orgogliosissimi, e costituisce una fermata obbligata per i turisti in visita a Bilbao. Per scoprire le sue 19 gallerie e contemplare la sua imponente facciata, ti consigliamo di realizzare il percorso guidato Guggenheim +, che ti permetterà di accedere ad aree del museo normalmente chiuse al pubblico. Questo itinerario di due ore e mezza parte dal ristorante Bistrò del museo, un locale avanguardista e pieno di personalità che occupa uno spazio privilegiato nella scena notturna cittadina. A continuazione potrete accedere alla collezione del museo: oltre alle opere apparteneneti al preziosissimo fondo della Collezione Guggenheim, che comprende pezzi come le sculture di Richard Serra La materia del tempo, vi si svolgono frequenti esposizioni temporanee dedicate soprattutto ad artisti a partire del XX secolo. Negli ultimi anni, tuttavia, sono stati esposti di...

La miglior guida alternativa di Barcellona

In questo post vi darò alcuni consigli su cosa fare a Barcellona, piani alternativi per famiglie, coppie e giovani che hanno voglia di scoprire la città da un punto di vista differente. Quello che già conoscete della città diventerà un punto di interesse doppio. Bisogna innovare e rinnovarsi, turismo compreso. Itinerario in bici Nella capitale catalana è facile fare programmi senza ccadere nella routine e senza il problema di cosa fare dopo. In altre parole, oltre a visitare la Sagrada Familia, il Montjuic e i numerosi e bellissimi angoli che questa enorme città della cultura ospita, lo si può fare in modo molto originale. Vi raccomando, per iniziare, una passeggiata in tandem per tutti i posti che, anche se già conosciuti, vi lasceranno comunque sorpresi. Il punto è saper scoprire l’altra faccia della città. E per terminare il percorso, un ottimo finale è andare a vedere il tramonto alla fine della spiaggia della Barceloneta.  Molto vicino c’è un negozio che affitta questo tipo di biciclette, nel Paseo de la Barceloneta al numero 33. Il sito web è www.biciclot.net. Degustazioni di spumante Per quelli che preferiscono un tipo di turismo meno estremo, consiglio di partecipare a uno dei corsi di degustazioni di spumante proposti dall Institut del Cava in Piazza Francesc Macía al numero 3. Un corso costa intorno ai 22 euro e si finisce sempre un po’ brilli, ma anche molto soddisfatti dopo essersi addentrati nei trucchi dell’elaborazione dello spumante e nelle curiosità intorno a questo gustoso elisir che non manca mai in nessuna tavola di Capodanno. Passare con anticipo o telefonare per prenotare, visto que questo corso è abbastanza...