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Piatti tipici di Rio de Janeiro

La gastronomia tipica brasiliana è un mix di sapori africani, indiani e portoghesi. Nonostante oggi giorno in tutto il paese si trovino ristoranti di cucina internazionale, oggi vogliamo parlare dei piatti tipici della cucina brasiliana, quei piatti da provare obbligatoriamente una volta in visita a Rio de janeiro.  Al numero uno dei piatti tipici troviamo… La “Feijoada” Si prepara di solito il sabato. Questo piatto è composto da fagioli neri (feijão, da cui deriva il nome del piatto) e riso bianco, entrambi alimenti alla base della piramide alimentare brasiliana. A questi si aggiunge carne di maiale, come bacon, frattaglie e/o salsiccia. A volte, a seconda dei gusti, è possibile aggiungere cavolfiore verde e un po´ di arancia. Viene accompagnata in genere da un altro piatto tipico della gastronomia brasiliana, la farofa, farina di yuca tostata, condita in diversi modi.  Churrasco Il churrasco, al contrario di quello che si può pensare, non è un taglio specifico della carne, ma la carne alla brace in generale. Le churrasquerías sono molto popolari a Rio de Janeiro e sono ristoranti in cui si mangia carne alla brace, da pollo, a maiale, cinghiale e addirittura il caimano. Il tutto sempre accompagnato da insalata o riso.  Zuppa Leão Veloso È un piatto tipico dell´abbondanza: è una zuppa di pesce a base di frutti di mare di qualità. Il brodo viene cucinato con teste di gamberetti e altri pesci e altri crostacei succulenti, come l´aragosta e i gamberoni, con soffritto di cipolla, pomodoro e zenzero. La troverai nei migliori ristoranti.   Filé à Osvaldo Aranha Arrivati a questo punto avrai notato che a Rio de Janeiro i nomi dei piatti sono abbastanza peculiari...

10 posti da visitare a Dubrovnik (parte II, 6-10)

Continuiamo la gita a Dubronvik con altri 5 luoghi da visitare: la città è un vero museo all´aperto dove puoi passeggiare tranquillamente.      Isola di Lokrum: In questa isola naufragò niente di meno che Riccardo Cuor di Leone, di ritorno da una crociata nel 1192. In segno di gratitudine finanziò la costruzione della Cattedrale di Dubrovnik. Si sa che nel 1023 nell´isola vi fosse un´abbazia e un monastero benedettino sulle cui rovine Massimiliano d´Asburgo fece costruire nel 1839, dopo aver acquistato l´isola, una lussuosa residenza estiva con piante procedenti dall´Australia e dal Sudamerica.  L´Isola di Lokrum (Lacroma, in italiano) venne dichiarata nel 1963 riserva naturale e nel 1976 riserva speciale di vegetazione terrestre.  Lokrum è un´isola priva di abitanti e automobili con diverse spiagge per nudisti (si riconoscono dalla sigla FKK) Il Trsteno: Si trova a 20 km da Dubrovnik e il suo nome proviene dal croato trtika, che significa “canna”. È l´unico orto botanico della costa adriatica, nonché il giardino rinascimentale più antico di tutta la Dalmazia, risalente al 1502. Lì avrai l´opportunità di osservare piante impressionanti come due platani orientali giganti (Platanus Orientalis) di oltre 400 anni, i più grandi in EUropa. L´orto contiene una fontana barocca con rappresentati Nettuno e le ninfee.  Le Isole Elafiti: Non potrete lasciare la Croazia senza aver visitato le Isole Elafiti: il nome proviene dal greco elaphos, per questo chiamate anche Isole dei Cervi. Poterte arrivarci da Dubrovnik in traghetto: le gite durano approssimativamente due ore. Non è possibile portare l´automobile.  Questo arcipelago è composto dalle isole Daksa, Kolocep, Sv. Andrija, Lopud, Ruda, Sipan, Jakljan, Tajan e Olipa. Solo tre di esse sono abitate: Sipan, Lopud e Kolocep. L´isola più...

Cracovia in tre giorni

Giorno 1 Il primo giorno inizia con una passeggiata attraverso la piazza del mercato o Ryner Glowny. Si tratta della più grande piazza medievale d´Europa ed è il centro della vita culturale. Da non perdere una visita alla basilica gotica di Santa Maria, con una bellissima pala d’altare di Wit Stwosz. Nella stessa piazza si trova il Mercato dei Tessuti, uno dei centri più antichi commerciali al mondo, con una struttura rinascimentale datata al 1555. All´interno ci sono bancarelle di cibo, piccoli negozi, caffè e chioschi di fiori che circondano la statua del grande poeta romantico polacco Adam Mickiewicz. Vi consiglio di visitare le chiese romaniche di S. Andrea e S. Adalberto, le chiese gotiche di San Francisco, San Giacinto, Santa Barbara e San Marco, nonché la chiesa barocca di San Pietro, San Paolo e Sant’Anna. Alla sera suggeriamo poi una cena presso uno dei tanti ristoranti del centro storico, con una deliziosa zuppa, come la “barsszcz”, a base di barbabietole e servita con ravioli di carne.   Giorno 2 Per il secondo giorno si consiglia di visitare il quartiere Kazimierz, il famoso quartiere della comunità ebraica. In questo quartiere ci sono delle interessanti chiese gotiche (Corpus Christi, Santa Caterina e Margherita). Vi sono ancora sette sinagoghe rimaste in piedi. La Sinagoga Vecchia ospita il museo di storia ebraica, la Sinagoga Remuh è l´unica con culto ed è adiacente al Cimitero Remuh. Le sinagoghe di Isacco, Tempel e Kupah sono state trasformate in musei. Impregnato della vitalità che da sempre lo ha caratterizzato, questo quartiere porta i segni della triste barbarie della Seconda Guerra Mondiale. Qui si trova la...

Passeggiando per il Montjuïc. Musei, Giardini e Altre Attività

Uno degli spazi verdi più estesi della capitale di Catalogna è il meraviglioso parco del Monjuïc, una montagna che domina la città e che nel corso degli anni è divenuta il parco centrale di Barcellona. Nel distretto di Sants-Monjuïc, il Montjuïc accoglie una grande varietà di strutture ed attività: il castello, i numerosi musei e teatri, i parchi ed i giardini, le strutture sportive costruite per le olimpiadi del ’92 e l’enorme area fieristica della Fiera di Barcellona (una delle più importanti d’Europa) per menzionarne solo alcune. Per coloro che non conoscono molto bene Barcellona la miglior maniera di arrivare al Montjuïc è prendere la linea verde della metro (L3) fino a Plaza de España. Una volta lì una passeggiata per l’esteso viale Reina Maria Cristina è quello che si deve fare per raggiungere il Palau Nacional, sede del Múseo Nacional de Arte de Cataluña (MNAC), un edificio maestoso che si erge alla fine di questa strada e di una lunghissima scalinata, tra  fontane di luci e colori (qui gli orari delle Fontane del Montjuïc). Se non siete in forma meglio evitare tutte queste scale a piedi, prendete quelle mobili che vi porteranno ai piedi del MNAC senza massacrarvi le gambe. Una visita a questo edificio e museo così emblematico è obbligatoria: qui si trovano la collezione d’arte romanica più importante d’Europa, passando per il modernismo e le avanguardie in un percorso storico di circa 1000 anni che comprende l’arte catalana, spagnola ed europea. Le opere esposte appartengono ad artisti come Velázquez, Gaudí, Del Greco o Dalí. Senza dubbio l’offerta culturale della montagna non si limita al MNAC, qui...

Dove mangiare il miglior hummus a Tel Aviv

Anche se l’ hummus non è originario dell’Israele, ma del Libano, e viene anche mangiato in molti altri paesi, in particolare in Palestina, Turchia, Grecia, Siria, Armenia e Cipro, questo cibo in Israele è entrato a far parte della vita quotidiana. È così comune trovare questo piatto sulla tavola imbandita, quasi fosse un componente della famiglia. Per intenderci,  come un’insalata qui da noi. Si usa come accompagnamento, come piatto da condividere o come piatto unico. È composto principalmente da ceci (che per inciso, è il significato della parola hummus), pasta di semi di sesamo, qualche goccia di limone e un po´ di aglio. Anche se la ricetta, come spesso accade, varia in base alle diverse regioni. Sicuramente lo avrai già provato, o nel negozio di kebab all’angolo della strada o a casa di quella tua amica hippy… In ogni caso oggi viene esportato e si è ben inserito nei nostri mercati. In ogni caso, come c’è da aspettarsi, non è mai buono come nel paese d´origine. Chiedi agli italiani chi cucina la migliore pasta, ai giapponesi chi prepara il miglior sushi o ai valenciani chi fa la paella migliore. Bene, allora: se si vuole mangiare hummus, ma l’hummus vero, bisognerebbe approfittare di un viaggio in uno dei paesi sopra citati. In questo caso, parliamo di Tel-Aviv, dove abbiamo cercato i 3 migliori luoghi per mangiare dell’hummus… con l’unica controindicazione che poi non potrete mai più farne a meno! Adham Abu Hummus In questo luogo, che ha aperto le sue porte nel 2003, servono solo hummus, da scegliere con patatine e / o insalata. Tra quelli che abbiamo selezionato è...

Il castello e il centro storico di Riga

L´Europa nord-orientale ci attende sulle rive del Mar Baltico, dove si trova la capitale della Lettonia, Riga, una città situata nei pressi della foce del fiume Daugava nel Golfo di Riga. Il centro storico di Riga, Vecrïga, combina un elaborato labirinto di stradine medievali tutte da visitare, con case ristrutturate e realizzate in stile rinascimentale olandese, monumenti religiosi ed edifici modernisti, oltre a contenere la migliore collezione di edifici Art Nouveau in tutta Europa. Tutto ciò gli è valso la nomina a Patrimonio dell´Umanità dall´UNESCO. Nel centro storico, tra il Daugava e il canale Pilsetas, si ergono tre torri: la torre di San Pietro, San Giacomo e quella della Cattedrale. Riga è una città cosmopolita e la più grande di tutti gli Stati baltici. Per l´anno 2014 è stata scelta come Capitale Europea della Cultura. Gli edifici principali sono il Castello di Riga (XIV secolo), la chiesa di San Pedro in legno e la gotica Cattedrale Cattolica di Santiago, nonché la Cattedrale Luterana di Santa Maria, la chiesa di San Giovanni. A queste si aggiungono gallerie d´arte e musei situati nelle botteghe artigiane medievali, il palazzo Mencendorf e la piazza Doma Lukims. Sicuramente una città elegante con balconi esotici, sculture rappresentanti figure umane, animali e creature mitologiche, oltre a facciate con spettacolari incisioni e affreschi. Una città con un grande potenziale culturale, storico e architettonico. Il Castello di Riga, in lettone Rīgas pils, è stato costruito sulle rive del fiume Daugava nel 1330, dove sono state realizzate le prime fortificazioni di questa città. Oggi è un simbolo di Riga e ospita non solo due musei, ma anche gli uffici...

10 luoghi da visitare a Dubrovnik (parte I, 1-5)

Una delle attrazioni turistiche più importanti del Mare Adriatico è la vecchia Dubrovnik o Ragusa. Situata sulla costa ai piedi del monte di San Sergio, nella regione della moderna Croazia e Dalmazia, è conosciuta anche come la “Perla dell´Adriatico” e “La Atene dalmata”. Si tratta di una piccola città circondata da mura e fortificazioni, attrazione principale per i visitatori. Qui vi daremo una breve guida alle principali attrazioni di Dubrovnik. . In questo capitolo ve ne daremo 5, nel prossimo altri 5. Cerchiamo di iniziare il nostro tour attraverso questa splendida città: Le mura di Dubrovnik (Dubrovačke gradske Zidine): Esse rappresentano la principale attrazione per i turisti. La città conserva una delle maggiori fortificazioni realizzate durante il Medioevo, visto che da quel momento quella che fu l´antica Ragusa non è mai stata distrutta. Si tratta di uno dei migliori sistemi di fortificazione conservati in tutta Europa, che nel 1979 le è valsa la denominazione a Patrimonio dell´Umanità dall´Unesco. Con una lunghezza di 1.940 metri e un´altezza di 25 metri, la maggior parte della parete mostra lo stesso aspetto di quando è stata costruita tra il XII e il XVII secolo. Forma un poligono irregolare composto da cinque punti di forza: torre Minceta (a nord), Forte Revelin (a est del porto), Forte Bokar e Lovjenac Fortaleza (a ovest) e, infine, Forte Lovjenac  (a sud-est del porto). Forte Lovjenac (o Forte San Lorenzo): Situato sulla cima di una roccia più alta di 37 metri, è conosciuto anche come la Gibilterra di Dubrovnik e offre una vista spettacolare sul mare. Come arrivare? Attraverso ponti levatoi, sulla cui porta d´ingresso si può leggere...

La gastronomia di Barcellona in autunno

Con il cambio di stagione siamo soliti cambiare le nostre abitudini in tutti i sensi. Dagli abiti alle scarpe, agli accessori ai colori che scegliamo, il passaggio dall’estate all’autunno ci obbliga a trasformarci. Anche le nostre destinazioni di viaggio cambiano e iniziamo a scegliere di visitare città e musei invece di passare il tempo in spiaggia o rilassati in campagna. Parlando di cibo, l’autunno offre al gusto nuove esperienze, sapori più intensi e pasti deliziosi un po’ più calorici. A Barcellona la varietà dei piatti che è possibile trovare, ideali per l’autunno e per l’inizio delle basse temperature, è ampia e può trasportarti in diversi angoli della città. Una colazione autunnale a Barcellona ti porterà in varie caffetterie e bar dell’antico quartiere Gotico e del Raval, che fin dalle prime ore del mattino aprono le porte con schiumosi cappuccini e panini per iniziare bene la giornata. Potrete ordinare una frittata di patate o un’omelette, e differenti tipi di formaggi e prosciutti. Il caffè è sempre fresco in qualsiasi bar di Barcellona. In molti bar la gente si gode addirittura una birretta a colazione, giusto prima di un caffè macchiato. Non c’è niente di meglio per far salire la temperatura corporea nelle fredde mattinate d’autunno. Se si tratta invece di pranzare, ci si può perdere per le strade del Gotico imbattendosi in ristoranti di ogni tipo: paste, calzoni argentini, cibo giapponese o cinese, cucina latinoamericana, pakistana o indiana. Varie opzioni a seconda del proprio portafoglio: si può mangiare benissimo con soli 7 o 8 euro, e sentirsi pieni fino a serata inoltrata. Se cercate pesce vi consigliamo di recarvi nella...

Forces of Light Festival a Helsinki

Nell’ultima settimana di novembre a Helsinki inizia la festa delle luci Forces of Light Festival, che da 10 anni attira turisti locali ed internazionali per celebrare l’inizio di una nuova stagione del calendario. Questa festa meravigiosa, che dura generalmente 15 giorni, è il riflesso di uno stile di vita e una cultura costretta a vivere un lungo periodo senza luce solare. Arte e design d’avanguardia renderanno la città una vera e propria opera di luce e colori, con giochi tra il nero dell’oscurità e il brillare delle luci e dei fuochi, a cui nessuno rimane indifferente. Quest’evento ha trasformato la città in un focus d’attrazione per molti turisti, i quali, andando a conoscere la capitale più settentrionale del mondo e ua città bellissima con il pallino del design, si divertono in questo carnevale di luci e fuochi creativi che si svolge nelle strade e nei parchi. Nonostante le basse temperature autunnali, la bellezza di questa città si duplica grazie all’allegria della gente che segue il ritmo della festa, assaporando con poi una buona zuppa di salmone per riscadarsi, una tradizione finlandese che continua in alcuni buoni ristoranti della città. La mancanza di luce solare condiziona vari aspetti della vita quotidiana e della salute, e per questa ragione i paesi che vivono parte dell’anno quasi senza luce sono soliti prevedere trattamenti per evitare lo stress prodotto da tale mancanza. Da questo deriva che questa celebrazione rappresenti una forma culturale di assumere che a partire da questo momento bisogna vivere alla luce artificiale. Una delle esperienze esotiche che molti turisti cercano è quella di vivere le giornate più corte del pianeta....

Nizza con bambini: Lunapark

La Costa Azzura francese è sinonimo di lusso, bella gente, circuiti di auto, casinò, milionari e notti sfrenate. Seppur questo lato esiste puoi trovare altre cose più adatte alle esigenze delle famiglie di viaggiatori: un lato più tranquillo dove si respira il modo di vita tradizionale di quest’ antica città mediterranea. Nizza è piena di luoghi artistici e adatti ad essere visitati con i bambini. Iniziamo! La Costa Azzurra: Nizza Meta preferita dell’elite europea degli inizi del XX secolo Nizza non è fatta solo delle sue 15 spiagge con nomi ridondanti, il suo corso adornato con più di cinquecento palme (noto come la Promenade des Anglais), il suo porto ed i suoi negozi di lusso. C’è una Nizza nascosta  e al di là dei luoghi comuni nel centro storico e non solo, sparpagliata qui e là,  che conserva il ricordo degli artisti che ne fecero, in passato, un buon posto dove piazzare i cavalletti, le macchine da scrivere e i loro fogli mal inquadernati. Chagall, Matisse e Picasso crearono qui buona parte delle loro opere e questo si riflette in spazi artistici come il Museo Matisse o il Museo di Arte Moderna e Contemporanea (Mamac) con opere di Warol e degli artisti di arte pop internazionale. Viaggiare con bambini: Lunapark Un vivace carnevale, palazzi nascosti (Valrose o Mont Boron) e giardini quasi segreti formano parte del fascino di Nizza, luoghi di cui senza dubbio le famiglie di viaggiatori potranno godere con i piccoli. Non bisogna perdersi una visita al Parco Phoenix e, soprattutto al Diamante Verde, una grande serra in vetro che si trova all’interno. Ma se c’è un...