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Mac Bike Amsterdam

Mac Bike è un negozio di biciclette di Amsterdam, in Olandaes. Se vuoi affittare una bici e fare escursioni questo è il posto che fa per te.

Stile Indiretto in Barcelona

Il 10 novembre la Fundación Fotocolectania di Barcellona inaugura l´esposizione Estilo Indirecto (Stile Indiretto), composta da esperimenti fotografici che si uniscono a racconti che hanno una relazione con alcuni eventi storici, narrati in forma indiretta. La mostra è una piacevole ricerca tra i racconti e gli esperimenti fotografici di un tempo passato, con lo scopo di costuire una memoria simbolica di alcuni momenti particolari. La mostra, commissariata da Martí Perán, presenta i lavori di David Maljkovic, Chris Mottalini, Adrià Julià, Tomas Steinert, Eve Sussman, Jordi Colomer, Javier Peñafiel e Peter Piller. David Maljkovic nacque a Rijeka, in Croazia, nel 1973. Il suo lavoro è un´architettura di immagini che organizza in collage e installazioni, e raccontano di un momento traumatico, l´infame Guerra dei Balcani. Il suo lavoro si concentra sulla memoria e sull´amnesia collettiva, oltre che sulla loro influenza sulla costruzione del futuro. Attualmente il suo operato è uno dei più conosciuti in Europa, ed è chiamato a partecipare in grandi esposizioni a livello internazionale. Chris Mottalini nacque a Buffalo, Colorado. Si è laureato in Edizione di Notizie nell´Università del Colorado, e ha lavorato nella fotografia fin dal 2000, mettendo insieme delle interessanti serie sul declino della modernità. In alcune delle sue serie è ripresa ad esempio la decadenza delle costruzioni dell´architetto Paul Rudolph, Decano dell´Università di Yale, che fu conosciuto per i suoi progetti spaziali complessi realizzati in calcestruzzo grezzo, con le sue superfici quasi brutali, che furono parte dell´architettura modernista, poco adeguati al gusto americano. Adrià Julià è uno degli artisti spagnoli più interessanti della scena artistica internazionale. Questo catalano abita attualmente a Los Angeles, in California. Nelle...

Cannabis Cup ad Amsterdam

Vi sono sempre opinioni contrastanti per ciò che riguarda il consumo di alcune droghe. Per non parlare dei governi, che cercano di reprimerne tanto la produzione quanto il consumo. È chiaro che esistono droghe che causano un effettivo danno fisico e mentale, in base al loro utilizzo, la manipolazione e la manifattura. Non tutte le persone possono consumare droga, o meglio, esistono droghe distinte per ogni persona. È anche chiaro e comprovato il fatto che, mentre alcuni Paesi come gli Stati Uniti si sforzano di creare politiche antidroga e programmi internazionali per ridurre la produzione delle sostanze stupefacenti, esistono mafie gigantesche che interessano questi governi nella misura in cui vi fanno entrare tonnellate di droga, dalla cocaina all’eroina, in generale quelle che creano un danno fisico più grave. D’altra parte queste politiche tremano a causa di Paesi come la Colombia o il Perú, nei quali la produzione e la qualità della cocaina è talmente alta che la legalizzazione di questa droga potrebbe effettivamente generare nuovi flussi economici in grado di catapultare questi Paesi al di fuori della loro condizione di “Paesi emergenti”. Bisognerebbe ricordare le guerre dell’oppio della fine del secolo XIX solo come un esempio delle politiche e delle restrizioni messe a punto e poi fallite in tutto il mondo. Vi sono le lunghe storie sull’LSD negli anni ’60, la tradizione dei poeti “Beat”, “The Doors of Perception” di Aldous Huxley, lo Space Rock , e tanti altri discorsi intorno al potere catalizzatore e visionario della droga. Tuttavia così come le droghe hanno generato molteplici rivelazioni, è altrettanto vero che forse hanno determinato anche lo svanire di grandi...

Yellow Cab New York

Conoscete la YellowCabNYC grazie al suo sito internet che vi mantiene informati sui prezzi e dove potrete calcolare la tariffa totale del vostro viaggio.

Vivi Berlino

Vivi Berlino è un´impresa di tours gestita da persone che conoscono la storia della città e in più ci vivono

Parco Városliget Budapest

Il Parco Városliget, conosciuto anche come Parco della Città, si trova a Budapest ed è un sito pieno di attrazioni ideale per passeggiare.

4cento Milano

Ciò che offre il 4cento a Milano non è il solito brunch. Si tratta di un´esperienza culinaria per tutta la famiglia.

Organic Avenue, New York

In Organic Avenue, nel segno dell´amore, in pieno centro di New York, offrono cibo vegetariano ecologico e danno consigli sulle diete depurative.

Denaro e bellezza nella Firenze rinascimentale

Nel suo notevole libro La mia vita sopra i tetti, lo scrittore di Samoa Albert Hannover ricorda in modo marginale e sottile, come se fosse l’angolo di una miniatura, il professore di filosofia che gli capitò quando compiva i suoi studi preparatori per l’università. Si chiamava Thomas e la sua attitudine corporale in classe –non smetteva di muoversi nell’aula mentre articolava un discorso dalla chiarezza prodigiosa- faceva rima in modo insuperabile con i disegni che nel suo libro di greco rappresentavano un paio di filosofi peripatetici, come per dare ragione a Nietzsche quando diceva che camminando si pensa meglio.   Una volta che Thomas sembrava perso in un delirio nostalgico per un’epoca antica e ammirevole, Hannover volle sfidarlo con una domanda riguardante il possibile errore di idealizzare quelle epoche così ingiuste dal punto di vista sociale, chiedendogli se non fosse il caso di pensare che in tutti in periodi storici le diverse civiltà si siano comportante in modo mostruoso con buona parte dell’umanità. Senza abbandonare la sua aria malinconica, Thomas sospirò, in un modo che Hannover in seguito avrebbe associato a Joseph Cotten nel suo indimenticabile discorso sull’automobile in The Magnificent Ambersons di Orson Welles, e ammise che era possibile ma che ciò nonostante non poteva evitare di sentire che in certi luoghi ed epoche (la Atene di Pericle, la Firenze del Quattrocento…) ciò che chiamiamo cultura esprimeva una certa presa di coscienza della dimensione artistica dell’esistenza, dell’aspirazione a vivere la vita come se fosse una forma d’arte, ed era proprio questa sensazione d’arte di vivere a renderle migliori e speciali ai suoi occhi. Quasi ad illustrare questo episodio, attraverso una...

Concerto dei Fleet Foxes a Vienna

A qualcuno sembrerà impossibile ma sono già passati vent’anni da quando la città di Seattle, chi l’avrebbe detto, conquistó  il mondo con la sua musica grazie ad una serie di gruppi indimenticabili per il cui nuovo sound si suggellò il termine “grunge” , termine che servì anche a indicare ed etichettare  in  modo generico lo stile di vita con il quale si identificava tutta quella gioventù arrabbiata e sbandata esclusa dalle promesse del sogno americano a causa della politica antisociale del governo statunitense a partire dall’elezione di Ronald Regan. Con l’arrivo al potere di Bill Clinton nel 1992 coincise lo stupefacente e colossale esito commerciale di queste band, Pearl Jam e  Nirvana in testa. Il tragico e triste suicidio annunciato del cantante dei Nivana, Kurt Cobain, così come il conseguente scioglimento del gruppo dopo appena cinque album, convertì immediatamente la band in una delle grandi leggende del rock. Il grunge fu ben presto inghiottito ed assimilato dal sistema capitalistico del mercato, il che fu senza dubbio uno dei motivi che portarono al suicidio Cobain, che vedeva con stupore e spavento l’irreversibilità di questo processo. Figlio della marginalità,  dell’angoscia e della  rabbia il grunge raccolse  musicalmente in modo brillantissimo l’eredità isolata (nel  deserto della volgarità e del rock da stadio soffocantemente dominante negli anni ottanta quanto a  successi di vendite e diffusione mediatica) dei dissidenti americani  quali Big Black, Husker Du, Black Flag, R.E.M, Sonic Youth o i  Pixies. Si tornò così  a portare sulla  scena musicale un rock fatto di chitarre sporche, attitudine di sfida,  parole belle e crude.  Tuttavia il genere non tardò a morire di successo, soffrendo...