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ONLY BE NEWYORCHESE

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Julian Assange a New York

A nessuno piace condividere gli scheletri nell´armadio, soprattutto se questi hanno ripercussioni a livello mondiale. Dal giugno del 2007 il mondo ha conosciuto, grazie al portale Wikileaks fondato dall´australiano Julian Assange, alcuni dei segreti più importanti di diversi governi. L´idea di Assange è sempre stata far arrivare al pubblico informazioni importanti ma segrete che cambiano la vita di tutti. Come? Pubblicando una serie di documenti che arrivano in forma anonima a questa organizzazione non a scopo di lucro, grazie alla sua “cassa elettronica”. Una volta arrivate le informazioni si lavora per verificarne l´autenticità. Il sito è stato blindato per portare avanti le sue nobili azioni, ma ciò non ha evitato che Julian Assange sia perseguitato.  Julian Assange è il volto di Wikileaks, un´organizzazione il cui personale è difficilmente identificabile. I dati che conosciamo sulla biografia di Assange arrivano da altre persone. Si sa che da giovane ha partecipato a un gruppo di hacker attivi in politica e che più tardi si è dedicato alla programmazione di software liberi.  Le informazioni più sconcertanti sono apparse su Wikileaks nel 2010 quando venne mostrato un video in cui un elicottero militare statunitense assassina deliberatamente due reporter dell´agenzia Reuters più altre nove persone a Baghdad. Sono stati pubblicati documenti sul conflitto in Afghanistan da giornali conosciuti la cui fonte era Wikileaks che ha ceduto l´informazione gratuitamente. Le informazioni rivelate parlano di attacchi a civili, fuoco tra eserciti alleati e relazioni tra talebani e il servizio di intelligence pachistano. Gli Stati Uniti hanno immediatamente accusato Julian Assange di aver messo in pericolo persone innocenti.  Wikileaks ha informazioni compromettenti su tutti i paesi ed è abbastanza evidente il motivo per cui Assange è...

La Route 66 da New York

La Route 66, conosciuta anche come The Main Street of America, Will Rogers Highway e The Mother Road, è un percorso ostinato, ricco di miti e leggende, in cui tutto è possibile. Inizialmente parte del sistema delle highway federali degli USA, la sua origine risale al 1927, quando si estendeva da Chicago attraverso il Missouri, Kansas, Oklahoma, Texas, New Mexico, Arizona e California per finire a Los Angeles, con un percorso complessivo di 3923 chilometri. Negli anni ’30 fu il principale itinerario dei migranti che si dirigevano verso ovest. Negli anni ’50 fu una strada popolare per i turisti che si dirigevano a Los Angeles, attraversava il deserto dell’Arizona con i suoi crateri, tra le tappe turistiche più rinomate. Sulla scia del turismo iniziarono a proliferare attrazioni di ogni tipo lungo il suo percorso, motel a forma di tende indiane, ammaestratori di serpenti e negozi di souvenir degli indios nativi. Nel 1985 fu rimossa dal sistema delle highway federali e sostituita dall’Interstate Highway Sistem. Il percorso dell’Arizona, dove il mitico segnale Route 66 si ripete ogni miglio, fu dichiarato patrimonio artistico. Si tratta del percorso visitato dagli appassionati della strada che intendono ripetere questa avventura rivivendo epici viaggi del passato, magari su una Mustang, una Chevrolet o una Harley, in gruppo, in coppia o da soli. La Route 66 è molto di più che un tratto di alcuni chilometri di autostrada, si tratta di un percorso storico, mitico, ricco di leggende, speranze, progresso e libertà, nonché letteratura e musica. Fu lo scrittore californiano Steinbeck a battezzarla come The Mother Road. Nel 1939 pubblicò “Grapes of Warath” (Furore), un romanzo...

Michael Fassbender a New York

Il cinema è un business che non si spegne mai: ogni anno vengono presentati sempre nuovi film, con attori ed attrici sensuali. Nonostante gli sforzi commerciali di Hollywood, sono pochi gli attori che hanno il privilegio di rimanere immortali, lasciandoci una forte emozione. Cosa fa di un attore un buon attore? Carattere, atteggiamento e intensità. È difficile definire oggi giorno alcuni di questi termini in una epoca in cui i generi e la concezione dell´uomo nel cinema sta cambiando. Forse ciò che sopravvive e rimane a lungo è la carica psicologica delle interpretazioni, più che i generi.  Tuttavia vi sono ancora tre attori che incarnano il vero attore in quanto a interpretazione, atteggiamento e immagine degli ultimi quarant´anni: stiamo parlando di Marlon Brando, Robert de Niro e Al Pacino. Questi 3 attori, forse i più emblematici e ribelli di Hollywood, hanno saputo conquistare il cuore dei veri appassionati di cinema. Cosa li rende così carismatici? È proprio l´intensità con cui si sono dati alle telecamere e i difficili processi di immersione quando hanno costruito tutti i loro personaggi. Pochi attori hanno la capacità di arrivare a questo livello. E uno di loro è senza dubbio Michael Fassbender, che continua a ricevere assensi dall´Hollywood più commerciale.  Dalla sua interpretazione di Stelios, il giovane soldato spartano nell´indimenticabile film 300, Fassbender ha saputo dare ai suoi personaggi un punto di realismo in più sullo schermo. Ad esempio il suo duro lavoro di preparazione per il ruolo di Bobby Sands nel film Hunger di Steve McQueen nel 2008. Per questo film importante, Fassbender si è sottoposto a una rigidissima dieta. Leggende o non leggende urbane dicono che ingeriva...

Marilyn Monroe: L’eterna diva di Hollywood

Generalmente non s’inizia a ripercorrere la vita di una persona dalla sua morte, ma quando si commemora il 50 anniversario, vogliamo farlo. Marilyn Monroe morì il 5 agosto del 1962. Non c’è dubbio che fu uno dei personaggi più influenti del XX secolo, un’icona divenuta un mito. Ma dietro a questo personaggio si nasconde una persona della quale forse si sa poco, nascosta dietro il suo ruolo di stella. Con un´infanzia abbastanza complicata, passata di famiglia in famiglia, con vari epsiodi di abusi sessuali prima dei 12 anni, il futuro non sembrava sorridere a Norma Jean Mortensen (in seguito Baker, il cognome di sua madre) Contrasse matrimonio per la prima volta a 16 anni. Iniziò a lavorare occasionalmente come modella a 19 anni. In questo periodo Marilyn decise di farsi bionda. Dopo il suo primo divorzio iniziò  a partecipare ad audizioni per film e serie, quindi venne finalmente contrattata dalla 20th Century Foz. Fu Ben Lyon, uno dei manager, che le suggerì di cambiare nome; Marilyn, in onore all’attrice Marilyn Miller, e Monroe, il  cognome da nubile di sua madre. Negli anni ‘50 Marilyn era già divenuta una stella; la fidanzata bionda d’America.  Nel 1954 si sposò con quello che forse fu il suo unico vero amore, il giocatore di baseball Joe DiMaggio, un matrimonio che durò solo pochi mesi. Nel 1956 si sposò con il drammaturgo Arthur Miller, che inoltre scrisse sceneggiature di film che lei interpretò, come Gli spostati. In quel periodo Marilyn aveva già iniziato a frequentare psicoanalisti ed attraversava  periodi di grande instabilità emotiva, anche se forse questi elementi erano sempre stati presenti nel carattere...

Rihanna torna con il suo ex-fidanzato Chris Brown?

Vivere nella tormenta del pop significa sacrificare l’anima a stampa, televisone ed internet; la vita privata diviene di dominio pubblico. E’ che essere una stella ha un prezzo alto quando si vuol essere sulle copertine di tutte le riviste di moda, nelle  interviste e presentazioni televisive, stare sulla bocca di tutti e vendere musica e immagine. Essere una stella del pop oggigiorno può essere altamente rischioso per i nuovi artisti che, forti della loro gioventù, si buttano nel centro dell’uragano mediatico e in alcuni casi finiscono col perdere. Molti hanno saputo sfruttare queste condizioni e dirigere le loro carriere in modo professionale e con un sommo controllo su quel che accade tanto sotto quanto lontano dai flash delle macchine fotografiche e del tumulto della stampa. Madonna, l’ineffabile regina del pop, è stata una delle stelle più intelligenti che negli ultimi trent´anni ha consolidato e condotto spientemente la sua carriera. Dalla sua immagine  al suono delle sue registrazioni passando per video e coreografie Madonna ha  sempre mantenuto il controllo assoluto della sua produzione, guadagnandosi ovviamente anche la cattiva fama di “control freak” . Non per niente il suo segno zodiacale è il Leone. Forse Madonna ha saputo trarre profitto da tutto quello che ha incontrato sul suo cammino ed ha affrontato i mezzi di comunicazione essendo ancor più irreverente, provocando per prima attraverso il forte contenuto sessuale di molti dei suoi video, canzoni e parole. Lei dirigeva saggiamente schiamazzi e petegolezzi, non al contrario. Sposata due volte con tanto sesso poliforme nel mezzo, vari figli e films, non c’è scandalo che  possa abbattere la madre delle dive contemporanee. La storia...

Anonymous a New York

Anonymous sta riconfigurando il panorama dell´attivismo politico degli ultimi anni. Dall´attacco alle pagine web della Sony e del governo deli Stati Uniti durante gli arresti del caso Megaupload fino alla più recente azione di furto dei dati dell´agenzia Stratford per mano di Wikileaks, a sostegno di Julian Assange, il gruppo Anonymous continua a sorprendere con azioni di “hacktivismo” e l´impatto politico e sociale è forte. Siamo in tempo di crisi economica, politica e morale. I social network si sono dimostrati uno strumento fondamentale nel nuovo modo di fare attività politico, un nuovo modo di convocare manifestazioni di proteste, denunciare gli abusi e promuovere l´uguaglianza e la democrazia, così come la stabilità economica per tutti. Forse ci sembra un po´ inverosimile che un click, un like o un retweet possano avere vere ripercussioni sul mondo reale, dove le cose non sono così semplici e immediate. Ma il potere di trasmettere le informazioni in tempo reale è essenziale oggi giorno, più dei contenuti. Il potere politico si trova in mano alle reti sociali in grado di diffondere a macchia d´olio le informazioni. In questo quadro d´azione il gruppo Anonymous non fa altro che far collassare pagine web con un´azione di massa a cui centinaia di migliaia di utenti partecipano; poco hanno a che vedere con l´infrazione di una legge o con l´alterazione del contenuto della web che stanno occupando. Il collasso di pagine web organizzato da Anonymous è un modo per avvisare del fatto che sono molti gli indignati sullo stato attuale delle cose ed è questo semplice click che si trasforma nella voce comune di tutti. Più che eroi contemporanei, il gruppo Anonymous si...

TriBeCa Film Festival a New York

Dal 18 al 29 aprile a New York si terrà il XI Festival TriBeCa Film. In questi giorni saranno aperte sale cinematografiche, luoghi all’aria aperta e altri spazi, per presentare cinema in tutte le sue versioni e formati, seguendo l’idea iniziale di dare vita a un movimento a Manhattan attraverso la creazione cinematografica. Il Festival TriBeCa Film nasce nel 2002 come risposta culturale agli attentati alle Torri Gemelle. I suoi creatori, Robert De Niro e Jane Rosenthal, ebbero l’idea di fare di questo festival un meccanismo in grado di far rivivere la cultura di fronte alla depressione e al timore che riguardava tutta la società nella zona bassa di Manhattan e nello specifico nel quartiere newyorkese di TriBeCa. L’obiettivo del Festival è quello di consentire agli abitanti di New York e alla comunità cinematografica nazionale e internazionale di rivivere durante diversi giorni l’importanza sociale del cinema. Quest’anno circa 70 film su più di 2.800 concorreranno al festival per premi di più di 180.000 dollari. Di dodici produzioni per la categoria “World Narrative Competition” sono state selezionate sei produzioni nordamericane e sei internazionali. Il direttore del festival, Sharon Badal, ha comunicato alla stampa che quest’anno si terranno drammi e commedie che trattano i problemi esistenti in diverse parti del mondo, ragione per la quale si terrà un grande festival con molte rappresentazioni di cinema emergente. Tra i film in competizione nella categoria World Narrative Competition figura la commedia argentina “La fortuna nelle tue mani”, del regista Daniel Burman, che ha realizzato il film “L’abbraccio diviso “. Il film sarà proiettato nella sezione internazionale del Festival e racconta una storia d’amore...

Lana del Rey: Gli inizi della carriera a New York

Lana del Rey è l’ultimo fenomeno del pop. Con una voce carica di sensualità e il registro da contralto, una bellezza accattivante, una buona chirurgia alle labbra e lo stile retro di un’attrice di cinema degli anni ’50, Lana del Rey sembra venuta fuori da una fantasia erotica di detective e droghe a New York. Questa giovane cantante ha 26 anni ed è nata il 21 giugno a NYC, per poi vivere i primi anni della sua vita a Lake Placid. Dopo essere tornata alla Grande Mela per studiare presso l’università di Fordham. Lana comincia come cantante in club e bar newyorkese, in particolare nel quartiere “hipster” di Williamsburg, a Brooklyn. La sua voce ha conquistato molti e le ha portato popolarità e un contratto con l’etichetta indipendente della quale è l’unica artista. Sfortunatamente l’etichetta si è sciolta prima della comparsa delle sue canzoni. Prima di essere Lana del Rey e della controversa operazione alle labbra, Lana usava il nome di Lizzy Grant, e con tale nome ha pubblicato l’EP “Kill, Kill”, nel 2008. Già allora si intravedeva il suo particolare stile, così come i suoi video, un misto kitsch di immagini romantiche e disconnesse alle quali si accompagnava l’immagine della cantante in sottofondo, dall’aspetto indiscretamente sensuale. Sarebbero passati quattro anni prima che Lizzy diventasse Lana e che la notasse l’etichetta internazionale Interscope, che pubblicò il suo primo LP, “Born to Die”, il 31 gennaio di quest’anno. “Born to Die” è un disco che cattura e intrattiene, ma che non lascia spazio a dubbi, soprattutto per quando riguarda il livello della produzione, che in alcuni momenti cerca la reminiscenza...

Origine e storia degli Acchiappasogni

La leggenda racconta che Iktomi, l’ironico maestro della sapienza apparve al vecchio leader spirituale Lakota in forma di ragno. E mentre parlava iniziò a tessere una ragnatela su un cerchio di ramo di salice, con piume e criniera da cavallo. Quando ebbe finito disse al vecchio Lakota: “la ragnatela è una circonferenza perfetta, ma al centro vi è un buco. Usala per auitare te stesso e la tua gente. Se credi nel Grande Spirito, la ragnatela acchiapperà le tue idee e quelle negative se ne andranno attraverso il buco”. L’anziano Lakota la mostrò al suo popolo, gli indiani Sioux, e questi iniziarono a usarla. Essi credono che l’acchiappasogni sostenga il destino del loro futuro, e lo appendono sopra il letto. I brutti sogni scappano via attraverso il buco al centro della rete, smettendo di tormentarli, mentre quelli belli vengono trattenuti dalla ragnatela della vita. Etimologicamente, la parola acchiappasogni proviene dalla cultura nativa americana, ihá?bla gmunka nella lingua Lakota, che è la lungua Siouan parlata dal popolo della tribu Sioux; mentre in Ojibwe, lingua indigena appartenente al gruppo delle lingue algonchine, è asabikeshiinh, che è la forma inanimata della parola ragno, e bawaajige nagwaagan, che significa trappola per sogni. Si tratta di un oggetto di solito fatto a mano con un cerchio di ramo di salice, su cui si tesse un’ampia rete. Viene decorato con oggetti sacri e personali come piume ecc. Gli acchiappasogni sono una delle tradizioni più affascinanti degli Indiani d’America. L’origine rimanda alla protezione che offrono a chi dorme, grazie all’influenza che esercitano sui sogni negativi, che vengono catturati nel centro della rete, e scompariranno ai primi raggi...

Baseball NY Yankees New York

Il 13 aprile presso lo Yankee Stadium del Bronx, New York, avrà inizio la stagione del baseball con l’incontro di due titani: gli Yankees di New York contro i Los Angeles di Anaheim, Los Angeles. I biglietti sono in vendita e costano tra i 77 ed i 91 dollari, tutti i posti di fronte al recinto sono già esauriti. Questo atteso incontro fa parte delle tradizioni sportive offerte da New York ed è un’occasione per conoscere la cultura che si vive in occasione di questi incontri sportivi. Va tenuto conto che per i newyorchesi il baseball è lo sport più popolare e la stagione genera sempre  enormi aspettative. New York è una delle aree metropolitane degli Stati Uniti che possiede due squadre di baseball, le altre sono Los Angeles, Washington e Chicago. Le due squadre della città sono gli Yankees ed i Mets, la loro rivalità trasforma i loro incontri in eventi memorabili perchè  sprigionano una vera guerra di opinioni e pronostici che generano un ambiente altamente competitivo. Gli Yankees hanno ottenuto 26 titoli mentre i Mets lo hanno vinto solo in due occasioni. Non solo le partite generano interesse ma vi sono anche attività artistiche prima del loro inizio e la gente ama mangiare tutto ciò che c’è in vendita per vedere le cheerleaders e gli artisti invitati. Lo stadio degli Yankees di New York si trova in un enorme area del Bronx. Il nome degli Yankees di New York è datato 1913, prima si chiamavano come la concessione acquistata da Frank Farell e Bill Devery,  gli Orioles di Baltimora. Nel 1903 vennero ribattezzati con il nome di...