End Google Tag Manager -->

ONLY BE AMSTERDAMIANO

Only Be Amsterdamiano

Milkshake Festival nel Westerpark di Amsterdam

“For boys who love girls who love girls who love boys who love boys…” Così suona lo slogan di questo festival “gay friendly”, che pretende di essere l´evento dell´anno e che si terrà il 22 luglio nel Westpark, Amsterdam. Un evento fondato da Peter van Vught e Marieke Samallo, rappresentanti rispettivamente dei club Paradiso e AIR.   Un evento, il Milkshale, con un messaggio chiaro da gridare al mondo: la scelta della musica, lo status sociale o lo stile non hanno nulla a che fare con la sessualità e la vita può essere vissuta come una vera e propria festa, i cui ingredienti essenziali sono la diversità razziale, culturale, sessuale, ecc. Questo festival dal carattere liberale non solo incarna lo spirito musicale associato al termine “festival”, ma scommette anche su valori aggiunti quali cultura, creatività, arte e spettacolo. A tal fine in città si cerca anche di favorire le iniziative volte ad accogliere e prendersi cura di tutto il pubblico, con l’intenzione di prestare particolare attenzione ai diversi gruppi presenti: omosessuali, etero, trans, bis, neri, bianchi, ecc. Attività e programma del Festival Milkshake Il festival vuole essere un impegno per sottolineare e approfondire i valori della tolleranza e della libertà, cercando di raggiungere questo obiettivo nel modo più colorato e divertente possibile. Attraverso 5 sezioni tematiche o fasi, il tema del festival sarà composto dei seguenti scenari: – Black Pool Party (Erwin Olaf) Questo fotografo è famoso per la sua ´Fucques lesson Balles´ così come per le sue apparizioni al club Paradiso. Riesce a imprimere un tocco di esuberanza e libertà a tutto ciò che fa,  anche ai suoi...

Concerto di Paul Simon ad Amsterdam

Si sa che Amsterdam è una città amata dai musicisti. Il famoso concerto dei Doors nel settembre del 1968, per esempio, durante il quale si sono presentati senza Jim Morrison, è entrato nella storia del rock. Jim è poi morto nel 1970 e il caos di Amsterdam è ricordato fino a oggi, per essere stata una notte particolarmente agitata e indimenticabile, dagli eventi ovviamente relazionati con droga e rock’n roll. La storia è questa: a quanto pare i The Doors avevano trascorso del tempo in tour con gli altrettanto straordinari Canned Heat. Durante il tour, il favoloso cantante dei Canned Heat, Bob “The Bear” Hite, regalò un pezzo di hashish a Jim Morrison, il quale lo mise in tasca, aspettando probabilmente il momento migliore per consumarlo. Quando The Doors stavano per arrivare in Olanda il loro manager gli disse che sarebbe stato meglio sbarazzarsi di tutte le droghe che portavano. A Morrison non venne altra idea migliore di inghiottire il pezzo di hashish che gli aveva dato “The Bear”, di fronte allo sguardo attonito degli altri membri della band. Quella sera, prima di salire sul palco con i The Doors, Jim ha continuato a bere alcolici a volontà, soprattutto whisky. Mentre si avvicinava l’ora di salire sul palco, Jim era sempre più perso, fino a che, durante l´esecuzione di Jefferson Airplane, che facevano da spalla al concerto di The Doors, saltò sul palco per ballare e cantare con loro.  Si avvicinò così a Grace Slick e tentò di baciarla mentre cantava, per poi uscire dal palco ballando e svenire nel camerino. Come previsto, l´effetto di alcool e l´alto livello...

Compere ad Amsterdam

In un´ampia zona pedonale che va dalla piazza Muntplein fino alla famosa Piazza Dam, per più di un chilometro, si estende la principale via commerciale d’Olanda, Kalverstraat. Qui troviamo ogni genere di negozio, sopratttutto di moda, scarpe e abbigliamento. Troverai anche negozi di alimentari, tabaccherie, gioiellerie, giocattolerie, vestiti per bambini e negozi di bellezza. Continuando sempre per Piazza Dam fino nei pressi della stazione centrale, parallelamente a viale Damrak, passeggeremo per la peculiare via Nieuwdendijk, in un piacevole ambiente dove scopriremo vari negozi rinomati di musica, accessori, souvenires e regali. Oltre a poter comprare nelle boutiques d’abbigliamento potrai fermarti a mangiare in uno dei vari ristoranti che si affacciano su questa strada. In uno degli edifici più importanti  e belli della città, dove anticamente si trovavano gli uffici postali, troveremo il famoso centro commerciale Magna Plaza. Si trova tra Piazza Dam ed il Canale Singel, in pieno centro città. Compra o approfitta di una vivace passeggiaa tra i  negozi e non dimenticarti di prendere qualcosa da bere per rinfrescarti. Se quello che cerchi è un elegante strada commerciale per fare i tuoi acquisti  PC Hooftstraat fa per te. Nel distretto dell’Oud-Zuid, da Stadhouderskade fino al parco più grande della città, Vondelpark, cammineremo su una delle strade più costose del paese che ospita negozi di lusso come Cartier, Chanel, Hermes, Luis Vuitton e la famosísima gioielleria americana Tiffani & Co. Per portare con  te un buon ricordo del viaggio Amsterdam conta su di un gran numero di Mercati che vale la pena visitare. Alcuni sono popolari ed altri no ma tutti hanno un magnifico ambiente e soprattutto sono molto originali....

Amsterdam Roots Festival

Estate e musica sono sempre andati di pari passo, come dimostra ulteriormente l’Amsterdam Roots Festival, che nella sua edizione numero 15 continua ad attrarre gli amanti della buona musica e della diversità culturale ad Amsterdam. Quest´anno il festival riunisce culture e mondi dal 5 al 8 luglio e, come nelle versioni precedenti, presenta un programma ambientato in luoghi al chiuso, chiamato “Interior Roots”, e un altro che si terrà all´aperto. Questo festival è considerato un pioniere tra i festival estivi al mondo, non solo perché copre una varietà raramente presente nelle manifestazioni del genere, ma perché ha diverse versioni e si conclude con un concerto all´aperto, completamente gratuito, organizzato all’Oosterpark . Vi si incontrano persone di diverse culture ed età, da mezzogiorno alle 22:00. Tra le proposte anche un mercato di prodotti esotici, attività per bambini, danza e altre attività per trascorrere piacevoli momenti nella natura. Oltre a godere di un pic-nic o di una passeggiata tra le quasi 120 bancarelle, dove si può trovare di tutto, dal cibo alla lettura dei tarocchi, si potranno ascoltare concerti delle leggende della musica angolana, Bonga, Danyel Waro, la Bad JuJu Blues, Systema Solar Colombia Justin Adams e Juldeh Camara, e molti altri. I tre giorni di concerti “Interiors Roots” si terranno in diversi scenari, il Galaxy, il Paradiso e il Muziekgebouw Bimhuis ann ´t IJ. In questi concerti saranno molti gli artisti internazionali, come Ana Moura, che si cimenterà nel nostalgico fado di Lisbona, o anche la band jazz band del trombettista libanese Ibrahim Maalouf, Oriental &Mundo, Celso Piña con Sudamericano, la band alternativa hip-hop Philadelphia, Chiddy Bang, e Gente de...

Concerto Incubus ad Amsterdam

Ci sono città che si impegnano ad offrire il loro lato meno ufficiale, più libertario ed anti-autoritario. E se c’è una città che si vanta di elevare bandiere alla libertà questa è senza dubbio Amsterdam. Bene, nonostante le ultime restrizioni nella vendita, non nel consumo, di marijuana o all’accesso al Quartiere Rosso, per fare due esempi sulle sue permissive leggi, tutta la programmazione culturale di Amstedam si basa  tanto sul commerciale quanto sul meno noto, tra il compassato e la novità. Su questa linea  s’iscrivono i suoi numerosi concerti realizzati in tutte le sale alternative disseminate per la città. Se questo è quanto accade nella capitale l’onda arriva anche in tutti gli angoli di questo piccolo e bel paese. E’ il caso del del concerto degli Incubus , in programma il 10 luglio. Inizialmente era la sala Heineken il posto scelto dal  vincente gruppo di pop-rock, ma poi, per questioni logistiche, come spiegano nel loro blog, hanno deciso di spostare l’appuntamento lo stesso giorno e  alla stessa ora  al Tilburg, un pò più  a sud, a più di un’ ora d’auto da Amsterdam prendendo le sue strade in buono stato. Il posto scelto non potrebbe essere più adatto  per le proposte di questi musicisti “garage” visto che la sala 013, uno spazio multifunzionale,  viene utilizzato sia per serate dal vivo che per registrare pezzi di gruppi indipendenti. Concepita per il piacere del melomane non deluderà il viaggiatore più esigente. Il posto pensato come se si trattasse di una cassa  ovattata (come le sale di registrazione degli studi) è visibile e riconoscibile nel paesaggio della località. Non mi soffermo a...

Il museo di borse ad Amsterdam

La controversa femminista americana Camille Plagia ha scritto negli anni Novanta del XX secolo un libro sul grande film di Alfred Hitchcock “Gli uccelli”, in cui si enfatizzava con particolare attenzione e originali sfumature freudiane la mania di Melanie Daniels, il personaggio femminile principale, interpretato da Tippi Hedren,  di non separarsi dai dalla borsetta fino ad afferrarsi a essa con fermezza, come fosse l´unica cosa ancora in grado di prevenire il crollo di quell´opera d´arte che è l´identità di fronte al mondo e in particolare di fronte al mondo degli uomini. In effetti nel momento in cui perde la borsa le conseguenze sono enormi. In effetti esistono pochi altri accessori tanto suggestivi, polisemici e duttili come le borse, alle quali è dedicato quasi interamente il curioso e interessante Tassen Hendrikje Museum di Amsterdam (http://www.museumofbagsandpurses.com/), che si vanta di poter ospitare nelle sale di un incredibile palazzo seicentesco la più grande collezione di borse di tutto il mondo, per un totale di oltre 4.000 borse, portamonete, borsette, bauli, valigie, zaini, valigie, scatole e altri accessori relativi alle epoche dal Medioevo in poi. Insieme a questa sorprendente collezione permanente, il cui segno distintivo è l´attenzione rivolta alla borsa in tutta la sua varietà di forme, funzioni e materiali, il museo organizza anche mostre permanenti di borse internazionali e designer internazionali, focalizzandosi sui modelli che hanno cambiato per sempre la moda e lo stile di vita di ogni società. Tutto questo da solo basterebbe per motivare almeno una visita al museo, ma il suo valore è ancora più grande per l´elegante edificio storico, che mostra i pezzi e le magnifiche sale dal...

Concerto dei Pearl Jam ad Amsterdam nel Ziggo Dome

Risulta difficile non pensare alla band americana Pearl Jam, che il 26 e 17 giugno darà un concerto nella cassa magica nuova fiammante del Ziggo Dome di Amsterdam http://www.ziggodome.nl/, come a degli autentici sopravvissuti. Dopo tutto sono uno dei pochissimi gruppi rimasti attivi del cosiddetto suono-Seattle della prima metà degli anni Novanta, che non è dir poco. Insieme ai Nirvana cappeggiarono il movimento grunge, polarizzato mediaticamente da queste due band in una rivalità che somigliava molto a quella tra Rolling Stones e Beatles negli anni Sessanta. A differenza di questi ultimi, tuttavia, i membri dei Pearl Jam diedero effettivi segali di essersi calati nel ruolo di antagonisti dei Nirvana assegnatoli dalla stampa, nonostante i molti punti di contatto tra i due gruppi, catapultati soprendentemente e repentinamente nel mondo delle star, e diventando un esempio di stile di vita per una parte importante di tutta una generazione. Fu solo a seguito del sucidio di Kurt Cobain nel 1994, causato dalla sua incapacità di accettare che il gruppo si trasformasse in una delle band più oggettificate e popolari del pianeta, e dall’impossibilita di convivere con il fatto che l’angoscia esistenziale e l’ira antisistema delle sue memorabili canzoni venisse spettacolarizzata e trasformata in un richiestissimo oggetto di consumo, che Eddie Vedder, il cantante e leader carismatico dei Pearl Jam, sembrò rendersi conto dell’assurdità dell’aver contribuito in una certa maniera alla suddetta competizione con chi era un pari e un amico dagli interessi comuni e dalla storia condivisa di marginalità. La tragica scomparsa di Cobain rese impossibile sapere che direzione avrebbe preso la sua musica nel futuro, da solo o con altri compagni...

Le Notti Bianche di Amsterdam

Il termine ¨notti bianche¨ non indica solo al fenomeno che avviene ogni anno intorno al solstizio d’estate in virtù del quale in Lapponia ed in alcune città del nord d’Europa come San Pietroburgo per una intera stagione non scende mai la notte. Si riferisce anche a un racconto breve di Dostoievski segnato, come la maggior parte della sua produzione letteraria, da una certa concezione dell’attesa. In una celebre conferenza data negli anni Ottanta alla Fermis di Parigi, senza menzionare in alcun modo lo straordinario adattamento cinematografico del racconto dell’autore russo realizzato da Visconti, Gilles Deleuze teorizza in maniera ammirabile le ragioni che possono muovere un cineasta di adattare un grande romanzo, che in sua opinione si trovano in diretta relazione con l’eventuale corrispondenza tra le idee espresse nel libro e le idee del regista sul cinema, producendo così un incontro straordinario. A esempio, secondo lui una delle possibili spiegazioni dell’interesse di Kurosawa per Dostoievski è da ricercarsi nel fatto che nei racconti di quest’ultimo i personaggi, frequentemente caratterizzati da una condizione di grande mobilità, inquietudine ed agitazione, dimenticano spesso dell’obiettivo delle proprie azioni, indipendentemente dal grado di urgenza degli assunti di cui apparentemente si occupano, persino in caso di questioni di vita o di morte. Ne consegue che le emergenze trascendentali in cui tali personaggi sembrano sempre intrappolati perdono consistenza, davanti all’incertezza di fondo derivata dal fatto che si presentano sempre questioni più urgenti dalla natura totalmente sconosciuta, che li trattengono a verificare di cosa si tratti, di solito senza riuscirci. È presente la certezza dell’esistenza di un problema più profondo che tuttavia resta oscuro, sebbene all’improvviso ci si...

The Daisy Age ad Amsterdam

Nonostante le recenti modifiche legislative che impongono dure restrizioni sulla vendita di marijuana nei coffeeshop di tutto il paese e le minacce di chiudere il quartiere rosso ai non residenti, nonché le normative restrittive sui numerosi spazi della mitica città, simbolo di una libertà sovversiva e senza limiti, Amsterdam continua ad essere la città di sempre, piena di uno spirito di protesta ereditato dalla Rivoluzione dei Fiori del 1968. E anche se i simpatizzanti anarchici vedono ridotti i luoghi dove poter vivere in modo libero, esistono ancora dei luoghi nella capitale olandese che offrono divertimento allo stato puro: uno di questo è il The Daisy Age che ospita il programma di feste Bitterzoet.   Non lo conoscete? Nessun problema: il The Daisy Age è una discoteca dove si balla sin dagli anni ´80 la “dance floor”, vale a dire danze urbane. Dalle strade della Grane Mela le tribù urbane deluse dal sistema e in parte mantenute dallo stesso, cominciarono a creare un tipo di ballo a metà tra la ginnastica e la danza, che dava priorità alle acrobazie a terra. Chi è sulla soglia dei 40 saprà perfettamente di cosa stiamo parlando. I più giovani avranno visto questo tipo di ballo, agli inizi assolutamente di strada, per poi vederlo evolvere a stile da discoteca nei film del periodo. Il dance floor si sviluppa assieme alla tecno, alla musica elettronica e a tutti i generi creati da DJ alla moda. Gli esperimenti musicali sono cominciati quando una gioventù nata e cresciuta nella bambagia dello sviluppo capitalista, si esprimeva in forma personale e addirittura indiviualista.  È quindi questo quello che propone la discoteca...

Norah Jones ad Amsterdam

Oltre ad essere il nome di una delle più influenti e meno popolari band dell’esplosione punk-garage-grunge tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta nata a Seattle, Mudhoney è un anche un cult film appartenente al genere sexploitation degli anni Sessanta, girato nel 1965 in bianco e nero dall’incomparable Russ Meyer. Una storia satirica su personaggi dell’epoca della grande depressione americana, liberamente ispirata a un romanzo di Raymond Friday Locke che mostra come una serie di personaggi vengano trascinati da un potente torrente di primitive passioni e crude emozioni, e che voleva dare una rappresentazione grafica dell’amore, della passione, della lussuria e di una certa violenza sadica in modo caustico e a mo’ di intelligente parodia.   Curiosamente Norah Jones, che darà un concerto nel Royal Theatre Carré di Amsterdam il 28 maggio (http://www.carre.nl/nl/home), è venuta a sapere dell’esistenza del film poco dopo aver lavorato con Danger Mouse, il produttore del suo ultimo e recente disco Little Broken Hearts, che presenterà durante il tour all´album Rome, un particolare omaggio composto con Daniele Luppi ai film di genere italiani degli anni Sessanta e Settanta, e alle magnifiche colonne sonore composte da musicisti di talento come Ennio Morricone, Piero Umiliani, Bruno Nicolai o Piero Piccioni. Durante la produzione di queest’album Norah Jones e Danger Mouse hanno deciso di lavorare insieme al seguente disco della cantante newyorchese cresciuta in Texas in mezzo alla musica country, alla quale rende tributo con la sua band The Little Willies. È stato proprio nell’ufficio del celebre produttore musicale dalle marcate tendenze cinefile che la cantante si è imbattuta in un poster del film di Meyer,...