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Giardino Botanico Praga

Nel distretto di Troja a Praga si trova questo Giardino Botanico con zone dedicate al gioco e ad attività per tutte le età.

Spa Premier Madrid

Per iniziare l’anno all’insegna del benessere fisico e mentale non c’è niente di meglio dei trattamenti proposti da Spa Premier. Relax, bellezza

Omaggio all’Arte Povera a Roma

In occasione della celebrazione dei 150 anni dall’Unità d’Italia, il famoso artista, critico e curatore Germano Celant ha organizzato una serie di eventi ed ha curato una serie di mostre in omaggio all’¨Arte Povera¨, uno dei movimenti italiani che animarono – in modo realmente significativo- la creazione artistica del secondo dopoguerra. Questa corrente, che divenne famosa a livello internazionale solo alla fine degli anni Sessanta, si basava sulla realizzazione di opere attraverso l’uso di materiali considerati ¨poveri¨, cioè di scarso valore economico. Venivano utilizzati vetro, legno, foglie o pietre, lastre di metallo, carbone ecc. L’unica regola fondativa consisteva nella cercare materiali facilissimi da ottenere e creare un’opera d’arte –con la sua aura di valore- a partire da ciò che era considerato spazzatura. Il motivo consisteva in un fuga metaforica dal circuito commerciale dell’arte, e nella volontà di avanzare una proposta differente, evitando di realizzare oggetti che generassero una distanza dallo spettatore, creando invece opere che lo invitassero a interagire. In questo senso l’Arte Povera veicola un contenuto di grande impegno sociale, con una forte critica ai mass media, rifiutando le immagini riproduttiviste e le creazioni in serie della Pop Art o del Minimalismo. Si tratta, quindi, di un’arte che propone un interessante estremismo a livello operativo, e che si caratterizza per una grande fiducia nella spontaneità dell’atto creativo, e per la volontà di recuperare la dimensione utopica della creazione artistica. Fino all’8 Gennaio nel museo Maxxi di Roma sarà aperta la mostra ¨Omaggio all’Arte Povera¨, creata e curata da Germano Celant, in altre parole dal critico e commissario che per primo usò l’espressione ¨Arte Povera¨per definire questa particolare corrente...

La moda Anonymous e il suo “merchandise” a New York

Siamo tutti informati su ciò che sta succedendo in questi giorni a New York, sui grandi sforzi compiuti dal movimento Occupy Wall Street per fermare la tremenda macchina che alimenta la crisi che sta per spingere tutti noi verso la comune catastrofe economica. Giorno dopo giorno, grazie ai social network, stiamo al passo con tutto ciò che succede a livello globale relativamente all’attivismo e ai movimenti politici di migliaia di giovani, studenti, disoccupati, attivisti. I social network hanno reso possibile che un’idea molto semplice come quella della protesta pacifici si sia diffusa in tutto il mondo e che la gente abbia iniziato a rivolgersi verso altre nuove forme di comunicazione e di azione. Tuttavia nei social network è insita una minaccia della recentemente la gente si sta rendendo conto: i disagi dell’anonimato e il consumo attraverso lo stesso. Al momento esistono alcune pagine web che stanno offrendo prodotti di Anonymous. Principalmente si tratta di magliette con slogan del gruppo di attivisti anonimi, logotipi creati dagli stessi e frasi che alludono al gruppo stesso. Cosa c’è di male? Semplice: una reazione sociale in prima istanza marginale e contro il sistema, viene così nuovamente assimilata dal sistema stesso, in modo anche molto più veloce. Bisogna prestare attenzione alle informazioni che si trovano sui social network. Non tutto ciò che viene postato o twitterato è necessariamente corretto. Questo fa in modo che la verità non viene fuori immediatamente, ma debba estrapolarsi dietro il livello di finzione delle notizie. Nel caso di “merchandise” di Anonymous, è chiaro come si tratti di un’operazione volta a sfruttare a fini economici gli sforzi condotti da un...

Yoga Studio Barcellona

Yoga Studio è uno dei centri più completi della città. Uno spazio dove condividere e studiare questa scienza e filosofia millenaria.

Aire de Sevilla

Aire de Sevilla è qualcosa di più che una semplice spa cittadina, essendo costruita sui resti di un hammam recupera la tradizione dei bagni arabi.

Sushiexpress Barcellona

Uno dei migliori locali di cucina giapponese in stile takeaway di Barcellona. Si trova nell´Eixample ed è un posto raccomandato per assaporare il meglio di

Centro Benessere Calma Valencia

Il centro benessere Calma, nel pieno centro di Valencia, dispone di circuito termale, parrucchiere, centro estetico, corsi di yoga e pilates.

Musical a Madrid

Nonostante sia spesso vittima delle critiche di un certo settore di snob appartenenti tanto al mondo della musica quanto a quello del  cosiddetto teatro serio, la cosa sicura è che i musicals possiedono una capacità di fascinazione difficilmente disdegnabile secondo tutti coloro che hanno vinto i loro pregiudizi ed hanno avuto la fortuna di assistere ad uno di quelli buoni. Ma indipendentemente dalla qualità della produzione il musical costituisce da vari punti di vista un fenomeno che rappresenta alcune delle caratteristiche più essenziali  e attraenti delle arti dello spettacolo, a partire dal principio della sospensione dell’incredulità. Tutto quello che accade in un musical, per quanto assurdo o poco realista sia, viene accettato dal pubblico senza proteste e senza scandali per la mancanza di verosimiglianza, e questo in virtù di una delle più antiche convenzioni drammatiche, il che apre un sorprendente  ventaglio di possibilità per l’illusione ed il gioco che risulta estremamente affascinante tanto per lo spettatore quanto per gli artisti del teatro. Se a questo aggiungiamo lo spettacolare spiegamento  di mezzi che sempre accompagnano il genere e la sensibilità contemporanea affine ai mezzi artistici del nostro tempo, possiamo affermare con certezza che la visone di un buon musical può essere comparata per intensità, profondità ed emozioni a quella di qualsiasi altra manifestazione teatrale, per quanto ammantata di alta cultura si presenti quest’ultima. Da almeno un decennio la Gran Via di Madrid ha scommesso con decisione  sui musicals, inseguendo la chimera di poter competere un giorno con la qualità e la varietà dell’offerta del West End londinese. Certamente lo scenario urbano difficilmente potrebbe essere più indicato. Tra i musical che...

Musical My Fair Lady a Vienna

Molte volte desideriamo rivivere il passato, ricordarlo e rendere più intenso il ricordo attraverso la musica, l´arte o un insieme delle due. I musical sono un gene teatrale che continua a sorprendere e a entusiasmare il pubblico grazie all´offerta di musica, ballo, recitazione, costumi e scenografia. Vale la pena vedere dal vivo My Fair Lady perché il musical mette in scena relazioni sociali particolarmente conservatrici che ancora oggi fanno discutere. My Fair Lady racconta la storia di Eliza Doolittle, una ragazza che vende fiori per strada e va a vivere con il professore di fonetica Henry Higgins. Grazie a una scommessa con un amico, il colonnello Piggering, Higgins decide di prendersi a carico l´educazione di Eliza, insegnandole la forma e come vestirsi per farla passare come una dama di società. Dopo lunghe prove e diversi errori, Eliza diventa una vera dama educata della società londinese. Dopo un intenso dramma in cui Higgins si avvale di aver salvato la ragazza dal pericolo della diseducazione, ed Elsa è consapevole del fatto che gran parte del merito è dovuto al suo sforzo, i due si innamorano e rimangono insieme, confermando il circolo perfetto delle storie rag to reaches. Nonostante questo musical pieno di bellissime canzoni, vestiti d´epoca e splendide scenografie ti toglierà il fiato, devi essere consapevole del fatto che è estremamente conservatore. La tensione tra classe alta e classe bassa è il fulcro della storia. La figura del principe azzurro, che a molte ragazze ancora oggi piace, si converte in principe educatore, l´uomo che salva la donna dalla sua trappola di ignoranza, dai suoi mali e dalla condizione sociale mediocre. Eliza,...