End Google Tag Manager -->

Elisa Victoria Siviglia

I locali Elisa Victoria distribuiti per tutta Siviglia e parte della provincia servono piatti mediterranei da asporto.

Big Bus Tours Londra

Big Bus Tours è una compagnia di bus turistici che ti propone di conoscere la città di Londra senza Dover camminare.

London Walks

Le London Walks sono famose perchè consentono al turista di conoscere luoghi unici di Londra che non si possono vedere da un bus o da un auto.

Cinque tappe per una Parigi romantica

Uno dei luoghi comuni per eccellenza è identificare Parigi come la città dell’amore. La splendida tomba neogotica dei tragici Eloisa e Abelardo, che riposano assieme, a prova del fatto che l’amore può più della morte, nel famoso cimitero di Père Lachaise (http://www.pere-lachaise.com/), è probabilmente il miglior punto di partenza per un tour romantico in giro per la città. Alla fine, nonostante la storia d’amore venne progressivamente eclissata a causa del fatto che non corrispondesse perfettamente all’ideale di amor cortese che si sarebbe imposto con forza attraverso la letteratura proprio negli anni seguenti alla loro morte (seconda metà del XII secolo) fu una delle grandi storie passionali del Medio Evo occidentale che diede origine non solo a una serie di canzoni goliardiche, ma anche ad alcune tra le più grandi corrispondenze epistolari d’amore di tutti i tempi. Una volta visitato il cimitero, potrete prendere nelle vicinanze il metro, luogo di sorprendenti e azzardati incontri galanti governati dalle leggi del sottosuolo abbondantemente documentate da musica, letteratura e cinema, e dirigervi al Boulevard Saint Germain per cercare la rue de Buci, dove si trova la piccola mansarda che Thédore de Banville arredò perché fungesse da luogo di incontro tra l’adolescente scappato di casa Rimbaud e Verlaine, altro poeta maledetto della letteratura decadente che proclamava l’assenza di vita e la conseguente necessità di reinventare l’amore.   L’idea di amore reinventato ci porta poi ai piedi dei giardini dei padiglioni a due piani del numero 20 della rue de Jacob, residenza di Natalie Clifford Barney, testimoni privilegiati non solo della creazione di uno dei saloni letterari più importanti di Parigi tra le due guerre,...

Luci Natalizie a Berlino

Berlino è famosa per i suoi festival delle luci, che fanno parte dell´atmosfera natalizia e trasformano il freddo autunnale in un caldo momento, mentre si passeggia sotto la magia scintillante delle sue luci. Gli stessi berlinesi si precipitano nelle strade per ammirare e per vivere la loro città mentre si fa sera, nonostante il freddo, quando in differenti punti della città si illuminano gli edifici storici, e gli alberi brillano come di luce propria. La città è così bella in questo periodo, che molte agenzie di turismo hanno creato i Christmas Light Tours per fotografi appassionati, che guidano il turista per la Berlino natalizia illuminata a giorno, affinchè possa immortalare e percepire la magia dei luoghi più pittoreschi di questa città e possa sentire lo spirito natalizio. A fine tour è incluso un buono che da diritto ad un bicchiere di vino caldo, per rilassare il corpo, alimentare lo spirito, riscaldare il corpo e stimolare l´appetito per una buona cena. Uno dei posti più rinomati per le sue luminarie è la Fernsehturm, la costruzione più alta di Berlino e di tutta la Germania, con i suoi impressionanti 368 metri d´altezza, misurati dalla base fino alla punta dell´antenna. Per farvi rendere conto della sua maestosità, pensate che supera di 65 metri la Tour Eiffel, ed è qualche metro più bassa della torre di comunicazione di Mosca. Questa antenna si trasforma in un fuoco luminoso durante il mese di dicembre, ed è un soggetto ideale da vedere e fotografare. Un altro luogo che si riempie di luci e attrae i berlinesi, quanto i turisti, è il Mercato di Alexanderplatz, un classico...

Coma Casa Valencia

ComaCasa a Valencia prepara deliziose ricette di cucina casalinga da asporto a un prezzo incredibile.

Ristorante Amaya Londra

Amaya, con una stella Michelin, è uno dei migliori ristoranti di cucina tradizionale hindù di Londra.

Joan Mirò, la scala d’evasione, a Barcellona

Mirò diceva ¨Quando dipingo una tela mi innamoro di lei, è un amore che nasce da una lenta comprensione¨. Mirò era un artista instancabile, poetico, implacabile, minuzioso, perfezionista, a volte ossessivo e mai soddisfatto di ciò che faceva, che ritoccava continuamente. Contraddittorio anche se fedele alla sua ricerca dell’autenticità. Nato a Barcellona nel 1893, inizialmente viene obbligato dalla famiglia a lavorare in un ufficio, sebbene sogni di essere un pittore. A differenza di un altro pittore spagnolo di fama internazionale, Picasso, Mirò fu discreto e cercò l’anonimato. ¨L’anonimo permette di raggiungere l’universale¨, diceva. L’esposizione è stata organizzata in forma congiunta dalla Tate Modern di Londra e dalla Fondazione Mirò di Barcellona, e ospita più di 150 opere dell’artista. La scala per l’evasione esprime la sua traiettoria dilatata, mostrando la sua tendenza all’isolamento contemplativo e all’impegno politico, con i momenti oscuri che fu costretto a vivere e che ovviamente non gli furono indifferenti. Nelle prime sale sono da evidenziare dipinti come la Fattoria e Paesaggio Catalano, che esplorano i vincoli con la sua Catalogna natale, soprattutto con Montroig, dove la sua famiglia possedeva una fattoria. È lì che Mirò scopre e inizia ad essere consapevole di voler diventare un pittore, ma non solo un pittore: un pittore catalano. Dopo un primo contatto con la pittura straniera, comincia con uno stile un po’ fauve e un po’ cubista, ma con una fortissima influenza della sua Catalogna, delle chiese e degli affreschi che trova nella sua terra. Prima di partire per Parigi ha l’occasione di esporre il suo lavoro a Barcellona, ma il pubblico non lo comprese. L’esibizione ci mostra anche l’importanza...

Sanja Iveković a New York

Un paio di anni fa, in un festival di performances che ebbe luogo a Parigi, l’artista croata Sanja Ivekovi?  protagonista della stupenda mostra antologica Sweet Violence che può essere vista presso il MOMA fino al prossimo 26 marzo (http://www.moma.org/visit/calendar/exhibitions/1148), presentò un’opera, Il gioco di Eva, in cui ricreava la celebre foto di Julian Wasser scattata nel 1962 in occasione della grande esposizione antologica di Marcel Duchamp presso il Museo D’Arte di Pasadena. L’immagine rappresentava l’influente ed enigmatico  artista francese, già ritiratosi da decenni dalla produzione artistica, intento a giocare a scacchi con la sua giovane amica e futura artista e scrittrice Eve Babitz, che di fronte all’ineccepibile aspetto abituale di Duchamp appariva completamente nuda. Sanja Ivekovi? decostruì la famosa immagine, una pratica abituale nella sua interessantissima produzione, ricreando la partita in modo che fosse lei stessa la donna, vestita di nero come Duchamp, mentre il suo avversario, il commissario del festival parigino, appariva completamente nudo. Mentre entrambi ricreavano la partita di Pasadena andavano recitando un dialogo formato dalle parole di un’intervista concessa dalla stessa Eve Babitz  e le cui risposte venivano proferite da Sanja Ivekovi?  che si metteva così  simultaneamnete, quasi quarantanni dopo lo scatto della foto originale, al posto di entrambi i protagonisti della scena. Questa performance testimonia il modo di lavorare  con testi  e immagini di Sanja Ivekovi?  così come l’orientamento femminista del suo lavoro, sempre incentrato sul problema del ruolo della donna nella società e nella Storia  con  una incisiva critica politico-sociale che abbraccia direttamente le tematiche più polemiche dei nostri tempi, attraverso strategie decostruttive estremamente sovversive ed attraenti. Performaces come Practice Make the Master, che...