Ultimi post
Enciclopedia di Istanbul
Pochi luoghi al mondo hanno dato luogo a tanta letteratura come Istambul, la antica capitale Bisanzio. Tra tutti I libri che la città ha ispirato, forse il più particolare è l’ambizioso progetto di scrivere un’Enciclopedia di Istambul, la prima enciclopedia del mondo su una città, concepito dallo scrittore turco e grande amante della città Re?at Ekrem Koçu (1905-1975). Si trattava di un progetto colossale in cui Koçu combinava in modo indimenticabile letteratura e storia attraverso un seducente mix di strain racconti, curiosità, informazioni verosimili e materiale da almanacco, creando uno scenario favoloso in cui spiccava l’immagine di una città che invitava al sogno e alla nostalgia. Koçu stesso passò tutta la sua infanzia assistendo alla graduale disintegrazione dello stato Ottomano, e alla condanna della Turchia a una povertà che avrebbe impiegato decenni ad estinguersi. Questa dolorosa decadenza probabilmente condizionò il tono malinconico e amaro della sua scrittura, nonostante lui sostenesse che, al contrario, Isambul fosse l’unica cosa che lo consolava dal sentirsi un fallito. Nell’enciclopedia, attraversata da un snesuale omoerotismo che si diverte e si compiace alla minima occasione nell’ammirare la bellezza dei corpi dei ragazzi, si trovano episodi memorabilia come quello dell’equilibrista che, con la scusa delle celebrazioni per la circoncisione del principe Mustafa nel secolo XVIII attraversò il Corno d’Oro tendendo corde tra gli alberi delle navi. O storie come quella della creazione di un cimitero di boia a Karyagdi, visto che non erano considerati degni di essere seppelliti con il resto dei mortali. O quella di Osman e madame Upola, due folli dell’epoca di Abdülhamit II a cui fu vietato l’accesso al ponte di Galata perché... read morePierre Huyghe al Caixa Forum di Barcellona
Il Caixaforum presenta per quest’estate, dal 17 giugno al 14 agosto la Videoinstallazione Streamside (2003) di Pierre Huyghe Day Follies. Huyghe è uno dei più importante artisti francesi di video arte. I suoi lavori sono ispirati negli enigmi che risvegliano nell’immaginazione determinate immagini evocative nelle quali si avvicina alla struttura del cinema. Nel’opera Streamside Day Follies (2003), Huyghe discute la relazione del cinema con la realtà, trasformando la fiction in una potenziale situazione reale che è il risultato di un’architettura visiva inventata dall’artista. Il video dell’opera raccoglie immagini del processo di costruzione del complesso residenziale statunitense Streamside Knolls e la festa di inaugurazione dello stesso, una metafora o realtà delle moderne forme di costruzione della comunità con tutte le logiche del rituale che esse comportano. Pierre Huyghe è nato nel 1962 a Parigi. Ha studiato alla Scuola Nazionale Superiore di Arti Decorative di Parigi ed ha sviluppato un’interessante carriera che lo ha portato ai migliori musei del mondo. I suoi temi preferiti sono la pazzia, il divertimento, l’avventura e la celebrazione nella creazione. Una delle sue ossessioni artistiche è analizzare il cinema come veicolo generatore e trasformatore della memoria. Forse il lavoro più interessante su questa linea è il video sulla ricreazione dell’assalto a un banca che si può vedere nel film Pomeriggio da cani (1975) del regista Sydney Lumet. In questa ricostruzione, Huyhe esamina la capacità del cinema per alterare o conservare la memoria, dato che l’assalto interpretato da Al Pacino, corrispondeva ad un evento della vita reale che aveva colpito l’opinione pubblica. Le sue opere si avvicinano al simbolismo del drammaturgo e saggista belga Maurice Maeterlinck, sul... read moreİhsan Kemal Karaburçak al Museo Pera di Istanbul
Fino al 3 de luglio il Museo Pera di Istanbul mette in mostra le opere di uno degli artisti turchi più originali del secolo XX, ?hsan Kemal Karaburçak. La mostra, dal titolo, Vertenti Retrospettive del Isham, riunisce il meglio delle sue opere realizzate tra il 1968 ed il 1970. La mostra, curata dallo storico e consigliere del Museo Pera di Istanbul, Serra Germaner, ospiterà le opere di diverse collezioni pubbliche e private per dare un’immagine completa dell’opera di Kemal Karaburçak, per anni emarginato dall’elite artistica turca. In occasione della retrospettiva, il Museo ha pubblicato un catalogo scritto da Akoyunlu Ersoz Begur e Primavera Tania, con una bellissima copertina illustrata. Il testo è in inglese e turco. ?hsan Kemal Karaburçak nacque ad Istanbul nel 1898. Iniziò a dedicarsi alla pittura intorno al 1930, quando s’iscrisse all’École Universelle di Parigi. Il suo lavoro presso il Servizio di Poste e Telegrafi gli permise di dedicarsi alla pittura, montando un atelier nella sua casa di Ankara. La sua formazione autodidatta lo mantenne lontano dai movimenti artistici del secolo XX, nonostante si possano trovare tracce e un trattamento del colore che ricorda il surrealismo, con tocchi naif e richiami a Picasso, l’artista dichiarò di ispirarsi a Cezanne e di essere un grande ammiratore della precisione e la moderazione di Matisse. Kemal Karaburçak realizzava ritratti in olio su tela, nei quali si notano le sue pennellate forti e ben definite, come in Otoporte (1944). Ci sono anche i suoi segni e le sue immagini decostruite che includono la simbologia dell’alfabeto Morse ed elementi geometrici. La sua opera più naif di paesaggi o piccoli riflessi della... read moreCLASSIFICHE
Vuoi sapere quali sono le migliori cittá per una “fuga gastronomica”? O vedere una selezione dei migliori festival musicali del mondo? Noi ti aiutiamo.
VERSUS
Confronto nudo e crudo. Perchè comparare è la miglior maniera per prendere una decisione.
CONSIGLI DI VIAGGIO
Viaggiare significa molte cose. Cerchiamo di tenerle tutte in considerazione. Che non manchi nulla.

UTENTE GUEST
Vogliamo conoscere la tua storia, vogliamo viaggiare con te.
Promozioni