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GLOBAL SHORT RENTALS

Nacho Vegas lascia le droghe e si esibisce a Barcellona

La Zona Sucia è il suo quinto disco, con il quale torna alla ribalta dopo tre anni dal suo geniale Manifesto Desastre. A me piace, questo asturiano. Sin dai suoi esordi, vale a dire sin da Manta Ray, ho seguito con interesse tutto ciò che questo artista ha fatto con convinzione quasi religiosa.  Con questo non voglio dire che i miei gusti musicali si spostano verso l’indie. Giammai, io sono più blues del blues. Ciò che colpisce è la sua capacità di creare personaggi immergendoli nelle sue tematiche profonde, e il tutto con una semplicità che suggerisce intimità e, come dice una mia amica, ti abbraccia e ti riscalda.

nacho vegas

La Zona Sucia è quell’area della pista di Formula 1 dove rimangono i residui. Di che tratta allora questo disco? Indovinato! Della perdita, del disinnamoramento, della fine del romanticismo, dell’altro che va via. Eppure La Zona Sucia non ha niente di oscuro e, nonostante l’ombra, sembra brillare di speranza, sembra illuminare. Disco di appena 44 minuti, perfetto per essere contenuto sulle due facce del vinile, La Zona Sucia segna un punto di maturità importante nella carriera musicale di Nacho Vegas, un punto di sintesi e di molta energia.

Come sopportare il disinnamoramento in modo positivo?  Basta ascoltare brani come “La gran broma final”, “Reloj sin manecillas”, “Perplejidad” per avere la risposta. “Lo que comen las brujas” ti farà piangere pensando a tua madre appena tornata da far compere con dei dolci in mano. Fidati. È un caso che il disco sia uscito il 14 febbraio. Nacho dice che ha cercato di evitarlo, ma come ben sappiamo, tutto quello che si cerca di evitare capita. Come dice nel testo de “La Comedia Humana”: e se ti guardo non parliamo, anche se ci sarebbe tanto da dire…. Le parole non servono per essere felici”.

Nacho è stato comparato spesso con Nick Cave, Leonard Cohen, Tom Waits e altri grandi del folk rock, compositori culto considerati alla stregua di poeti. A soli 36 anni d’età è stupefacente come Nacho Vegas sia riuscito a crearsi un suo spazio così solido.

Certo sembra che abbia fatto o faccia largo consumo di droghe. Chissà se stare con la Rosevinge lo rende felice… io saprei fare di meglio! Insomma, un vero autore di culto crea un’immagine che riflette il proprio sentire artistico. Nacho Vidal ha saputo giocare su questo creandosi un personaggio. La costruzione delle sue storie in ogni canzone, la costruzione stessa del personaggio Nacho Vegas sono indiscutibilmente originali e d’effetto. Forse per questo c’è bisogno di un lampo di genio: per usare le parole di Lou Reed, “Electricity comes from other planets”.

Io assisterò a entrambi i concerti. Per ulteriori informazioni: http://www.auditori.cat/_

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SISTER RAY Only-apartments AuthorSISTER RAY

Lascia che la parole si polverizzino, lascia che la musica ti conquisti e affitta appartamenti a Barcellona il 18 e il 19 marzo per assistere a questo straordinario artista, il cui unico errore, a mio avviso, è stato quello di incidere con Bunbury! L´appuntamento è all´Auditori.